Film > Now You See Me / I maghi del crimine
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Autore: Lynx96    31/10/2013    0 recensioni
Questa storia è nata come una Denley, poiché scarseggiano in italiano.
Partendo dal presupposto che la vita - e l'amour - siano pieni di magia, attraverso intricati giochi temporali, si sviluppa la storia dei due protagonisti secondo i punti di vista di tutti e quattro i Cavalieri (sebbene in particolare di Henley e di Atlas).
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Henley Reeves, J. Daniel Atlas, Jack Wilder, Merritt McKinney
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Hi to everyone,
sono reduce da due settimane di studio intensivo ed ora mi ritrovo con tre giorni sputati di "vacanze".
Ringrazio per chi segue questa storia così elementare, chiedo scusa come sempre per eventuali sfori in caratterizzazioni OOC e se utilizzo una scrittura poco scorrevole.
Spero di non essere noiosa e confido che, prima o poi, qualcuno si faccia vivo con un commento.
Buona lettura.

 

 

Capitolo quarto

 


 

In questo mondo non vediamo le cose come sono.

Le vediamo come siamo, perchè ciò che vediamo dipende principalmente da ciò che stiamo cercando.

John Lubbock

 

 

Las Vegas, 23 marzo 2013

 

Merritt McKinney era un mentalista, un ipnotista, un mago, e per questo motivo molti provavano timore a parlare con lui, paurosi che i loro più oscuri segreti venissero a galla.

Fin da piccolino era etichettato come un bambino pericoloso, alquanto disarmante.

Anche gli insegnanti si guardavano bene dal rivelare eventuali birbanterie ai suoi genitori.

 

-Come si comporta Merritti? E' un bambino tremendamente vivace!-

 

-Il signorino McKinney è davvero intelligente per la sua età, ma è un angelo! -

 

La sua infanzia fu molto divertente, ma con i suoi momenti bui. Ai primi anni della sua carriera scolastica si ritrovò spesso ( e volentieri alle volte) senza amici; al liceo grazie alla sua acutezza invece attirò ammirazione.

Dal canto suo Merritt era compiaciuto di questa sua abilità, ci provava gusto a smascherare la gente. Perchè è questo che in realtà faceva, scoprire gli scheletri negli armadi delle altre persone. Nessun potere magico, nossignore. Solo tanto spirito di osservazione, notevole capacità di deduzione e una piccole dose di fortuna e di intuito.

Perchè, ammettiamolo, la maggior parte delle volte tirava a indovinare. Erano gli interlocutori a stare al suo gioco.

Quando le persone dubitano, quindi non sono nemmeno convinti ciecamente che tu sia un ciarlatano, devi insinuarti subito nella loro mente, che vorrà prestare fede a ciò che gli suggerisci. Vogliono crederti, in realtà, e tutti dubitano.

 

In quel momento, su un aereo diretto verso Las Vegas, l'unica cosa che poteva fare per passare il tempo era allenare la sua mente.

Osservare. Interpretare. Dedurre.

Il signor Tressler aveva un'unghia sporca di tempera. Un nipotino. No. Rosa. Nipotina. Probabilmente con un nome inusuale. A,B,C,D,E,F.... Probabilmente la G, come l'iniziale del nome della moglie di Tressler.

Geneva, Giselle, Gwen, Ginette, Ginger, Gwendolyn, Genevieve.

Come Genevieve Hamper, l'attrice teatrale. Il figlio di Tressler era stato un attore teatrale per qualche tempo.

Poi Jack, troppo tranquillo per avere la coscienza pulita. Sicuramente aveva appena sottratto qualcosa al suo vicino. La sua abilità era incrementata non solo dalla velocità o da mani di velluto, ma anche da diversivi, per fare il colpo. Muoveva nervosamente una mano, in modo tale che la vittima concentrasse la propria mente verso quei movimenti.

 

Guardate da vicino, perchè più vicini sarete , in realtà meno vedrete.

 

Un cavallo di Troia. Classico espediente di ogni mago che si rispetti per preparare il vero trucco.

 

Atlas invece era nervoso, continuava a lanciare sguardi in ogni direzione. Viaggiare in aereo gli impediva di avere il controllo di cui aveva bisogno.

Per una volta non aveva la situazione in pungo e questo lo disturbava.

Merritt sorrise sornionamente.

 

L'arte di essere un mentalista sta nell'osservare, ma soprattutto nel sapere cosa osservare, e, per riconoscerlo, bisogna sapere qual è l'obiettivo finale, cioè cosa cercare.

Venire a conoscenza di un pensiero, di un segreto, una caratteristica, tutta questione di pratica.

Altre volte basta chiedere, mettere in difficoltà con le proprie parole, far finta di sapere, mettere in confusione l'altro, esercitare la propria ingannevole superiorità.

 

Merritt venne distratto dal suo flusso quotidiano di deduzioni da Henley, la quale si era appena sistemata vicino a lui, probabilmente per sfuggire a quell'egocentrico di Atlas.

Non li conosceva ancora bene, ma il fatto che già si conoscessero non era mai stato un segreto.

Ora Henley stava parlando affabilmente con lui, il quale non si ritraeva certo dalla possibilità di flirtare gratuitamente con lei.

Tuttavia era evidente che Henley fosse ancora presa da Atlas, rideva più del dovuto alle sue battute e anche quando non lo erano, questo implicava una certa dose di disperazione. Voleva ingannarlo, ingelosirlo.

Inoltre poteva osservare dall'abbronzatura della scollatura, che da non molto tempo aveva deciso di liberarsi di una catenina che teneva appesa al collo. Che fosse un ricordo della sua “esperienza lavorativa” al fianco dell'illusionista?

 

-Signorina Reeves, sa che la sua bellezza è davvero folgorante? Per quale motivo la intacca con tanta infelicità?-

 

-Sei un mentalista, dovresti già sapere la risposta-

 

-Risposta arguta. Dunque...Ti senti destabilizzata dalla presenza di Atlas, il quale ti ha procurato una grande umiliazione un tempo, ma che evidentemente in passato è stato anche oggetto di somma fiducia. Ora non sai come comportarti, dopo averlo odiato per tanto tempo, o aver creduto di odiarlo. Stai lottando contro l'istinto di schiaffeggiarlo e quello di abbracciarlo (o baciarlo?). Credi che non sia cambiato, ma allo stesso tempo speri che lo sia, perchè non lo hai mai completamente dimenticato. Ed è evidente che Atlas...-

 

-Ok, touchè-

 

-Mi interrompi proprio sul più bello-

 

-Non voglio baciarlo-

 

-E’ evidente che lui lo voglia, però-

 

-E’ l’amante; qualunque essere vivente di sesso femminile farebbe svalvolare i suoi ormoni-

 

-E questo rende infelici i tuoi occhi-

 

Henley non rispose e Merritti si sentì incoraggiato ad andare avanti.

 

-Stai dubitando del tuo giudizio. Eri più decisa quando ci siamo incontrati tutti insieme per non si sa quale scherzo del Destino, ma ora dubiti. Una parte di te crede che sia davvero cambiato e la temi, hai paura di rimanere delusa-

 

-Mi ha già delusa in passato-

 

-Ma ora non è il passato, è il presente-

 

-Allora dimmelo, se rischio di rimanere delusa- poi aggiunse – anzi, no. Non farlo!-

 

-Di cosa ha paura signorina Reeves?-

 

-Temo che mi diresti che mi sto illudendo-

 

-Signorina Reeves, un illusionista non fa altro che illudere-

 

Henley sospirò. - Non mi lasci davvero scampo-

 

-Sarò molto più generoso; ti lascio il beneficio del dubbio-

 

Henley sorrise e lui le accarezzò la testolina rossa.

 

-Ehi, stai flirtando con me per caso?-

 

Henley rise, fu un attimo, ma bastò a Merritt per cogliere tutto quello che gli serviva.

 

-Avevo intenzione di farlo-

 

-Hai cambiato idea? Perchè?-

 

Merritt fece il suo solito sorriso enigmatico e non rispose.

 

Atlas si era dimenticato di respirare.

  
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