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Autore: MaJo_KiaChan_    31/10/2013    3 recensioni
Buona sera! I'm back! :D
Lo so, lo so: anche questa volta ho fatto un ritardo madornale. T^T Chiedo venia...
Intanto ecco la Baby shot su Sierra e Cody! Spero vi piaccia. :)
Dal testo:
"Non si era mai resa conto di quanto fosse stata appiccicosa con lui. Eppure le sembrava così normale e soprattutto così bello stargli accanto e riempirlo di attenzioni..."
ENJOY!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cody, Sierra | Coppie: Cody/Sierra
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
- Questa storia fa parte della serie '≈ Baby TD! ≈'
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IL CILIEGIO
 
“Che scocciatura! Perché quel dannato albero non fiorisce una volta per tutte?”


La piccola Sierra era sempre più impaziente. Alcuni giorni prima aveva visto con la mamma una telenovela romantica: i due protagonisti si erano conosciuti a scuola e dopo varie disavventure, si erano finalmente sposati sullo sfondo di un ciliegio in fiore. Tutto questo era così dannatamente romantico per la piccola sognatrice! Da quel momento, aspettava con ansia il giorno in cui avrebbe trovato anche lei il suo vero amore e, perché no, magari lo avrebbe incontrato davanti un ciliegio come nel film! Il guaio era che quello della sua scuola era in ritardo a sbocciare.
Insomma, se quello era il posto dove avrebbe conosciuto il suo amore allora anche i fiori dovevano nascere! I primi giorni di scuola li passò così, stando imbronciata per tutta la mattinata a fissare il ciliegio. Non poteva credere che quell’albero così bello non riuscisse a fare fiori!
<< Ehm, ciao. >> disse un ragazzino risvegliandola dai suoi mille pensieri.
Che scocciatura! Perché quei bambini dovevano sempre interromperla e-
<< Super wow… >> esclamò lei quasi imbambolata dal castano che aveva di fronte. Improvvisamente era come se non le importasse più niente dello sbocciare dei fiori, della primavera e di tutto il resto. “Dopotutto”, si disse, “un fiore può sbocciare quando meno te l’aspetti, no?”
<< Ehi, ci sei? >> cercò di dire il bambino. << Ah…ma perché proprio io dovevo venire fin qua a chiamarla! >> sussurrò sperando che non l’avesse sentita. Come voleva stare vicino alla sua Gwen invece che convincere quella ragazzina a tornare in classe!
<< Ma certo che ci sono. >> rispose lei ancora ipnotizzata dallo sguardo del castano. << Come ti chiami, tesorino? >>
<< TESORINO?! >> il piccolo si spaventò non poco per la sua reazione. Cosa voleva da lui quella ragazzina?!
<< Dai, non fare il timido! Dimmi come ti chiami. Io sono Sierra! >>
<< Beh, mi chiamo Cody… >>
<< C. O. D. Y. >> Quelle lettere così melodiche se le scolpì dritte in testa. Era certa che non avrebbe mai dimenticato un nome così bello. Incominciò a sbavare senza farci caso. I suoi occhi oramai erano pieni di lui. Lo sapeva che quell’asilo aveva qualcosa di magico! O meglio qualcuno…
Il piccolo rabbrividì. Doveva assolutamente andarsene via da qualche parte così che non lo trovasse più! Ma cosa poteva dire alla maestra? Eh, no: non poteva scappare. Chiuse gli occhi, ispirò profondamente e poi disse:
<< Dai, Sierra. Dobbiamo andare in classe. >> le porse la mano.
Quel gesto! Com’era carino il suo Cody…  D’istinto prese la sua mano e insieme tornarono nella loro aula.
***
(DOPO ALCUNE SETTIMANE…)
<< CODY!!! >> le saltò in braccio non appena il bambino entrò in classe. << Sei arrivato con tre minuti di ritardo, lo sai? Oh, ma quanto sei cresciuto! D’ora in poi non ci lasceremo più, te lo prometto. Dirò a tua mamma che vivrai per sempre a casa mia. Vedrai che accetterà subito. >>
<< Ah, ma insomma Sierra… Vuoi lasciarmi stare, per piacere?! >> rispose lui quasi supplicandola.
<< Cody Emmett Jameson Anderson! Come puoi dirmi una cosa del genere? Avanti, andiamo a giocare! >> incalzò lei prendendogli la mano.
Il piccolo non ne poteva più. Ogni giorno la stessa storia. Le stava sempre incollata per tutta la mattinata e poi all’uscita si metteva a piangere perché non voleva che lui la lasciasse. Era stato deriso molte volte per l’atteggiamento di Sierra. Perfino Gwen rideva di lui…
Doveva assolutamente chiarire una volta per tutte la situazione con lei. Sospirò, e con tono alto disse:
<< Sierra ora devi smetterla! Non sono TUO, chiaro?!  Non ce la faccio davvero più! Ora lo dico alla maestra! >>
<< M-ma Cody… >>
<< E mollami! >>  tolse finalmente la presa della bambina al suo polso.
Dopo quel gesto, il sorriso della bambina si incurvò verso il basso. Qualcosa si era rotto dentro di lei. << Dopo tutte le attenzioni che ti do, dopo tutto l’amore che provo per te… tu non mi vuoi? >> chiese lei con gli occhi arrossati e gonfi, così come le guance paffute.
Il castano esitò per un attimo a risponderle ma poi riprese fiato e continuò:
<< Esatto. Soprattutto quando giochiamo. Io sono un maschio… vorrei stare con i miei amici e non con te a fare a moglie e marito! >>
<< Ma io… pensavo stessimo insieme. >>
<< Sierra, noi non siamo mai stati insieme! Te lo vuoi mettere in testa? >> fece una breve pausa e poi con tono triste disse << Io…te lo chiedo per favore. Non farmi più deridere da tutti. >>
Il suo cuore si spezzò in due: sentì come un piccolo crack dentro. Per la prima volta aprì veramente gli occhi. Cosa aveva fatto? Il suo Cody non la voleva, anzi! Lo rendeva solo che triste standogli accanto. Che stupida! Non si era mai resa conto di quanto fosse stata appiccicosa con lui. Eppure le sembrava così normale e soprattutto così bello stargli accanto e riempirlo di attenzioni. Evidentemente si era sbagliata di grosso… doveva andarsene a tutti i costi di lì!
“Non è vero che i fiori nascono d’inverno!”
Incominciò a piangere e corse fuori dall’aula. Quell’asilo non aveva niente di magico! Si era sempre illusa su tutto. Non voleva vedere  più nessuno, si rinchiuse dentro se stessa e da lì non uscì più.
Tornò davanti a quell’albero dove aveva visto per la prima volta il suo Cody. I fiori non erano ancora sbocciati, doveva aspettarselo.
 
La maestra entrò in classe e fece l’appello. Si accorse che una sua alunna non c’era, cosa veramente insolita dato che veniva tutti i giorni a posta per Cody. Le parve di vedere qualcosa ai piedi di un banco all’ultima fila. Si alzò dalla cattedra e vide la sua cartella.
<< Ma allora c’è Sierra. Dov’è bambini? L’avete vista? >>
<< Veramente sì, signorina! >> Esclamò prontamente una ragazzina dai capelli corti castani.
<< Ecco che Court fa la saputella! GNE, GNE! >>
 << Stai zitto, Duncan! >> fece sottovoce al bambino che aveva affianco, anche se poco dopo lui continuò a fargli il verso. << E’ scappata a piangere dopo che ha discusso con quel nerd di Cody. È tutta colpa sua. >>
<< E’ così, Cody? >> le chiese l’insegnante.
<< Non è vero, non le ho fatto niente! >>
<< Beh, veramente ho visto che piangeva… Sei stato cattivo con lei! >> si immischiò la piccola Bridgette.
<< Ma io… io non volevo che lei soffrisse. Volevo solo farle capire che mi stava troppo appiccicata! >> ribatté il castano.
<< Cody… >> la maestra andò verso di lui e cominciò ad accarezzargli i capelli. << Anche se fuori è molto aperta e spensierata… in realtà Sierra è una bambina molto sensibile. Capisco che non ne potevi più del suo atteggiamento, ma forse lei nemmeno si rendeva conto di darti fatidio e lo faceva solo perché ci teneva molto a te. Quella bambina ti vuole un mondo di bene: non abbandonarla così. >>
Il piccolo si limitò ad annuire piano col capo.
<< E allora vai a cercarla, per favore. Scommetto che si è nascosta in cortile da qualche parte. Solo tu sai farla ragionare. >>
Cody sorrise: ora aveva capito. Doveva assolutamente rimediare. Annuì deciso e cominciò a correre fino a non aver più fiato. Non era giusto quello che le aveva fatto. Dopotutto la maestra aveva ragione; nessuno lo aveva trattato con così cura come lei. Ah, che sciocco che era stato! Accelerò  il passo ma non la trovò da nessuna parte finché gli venne in mente il ciliegio. Era certo fosse lì!
La vide da lontano. Era tutta rannicchiata e aveva lo sguardo fisso a terra. Il primo giorno che l’aveva conosciuta era così solare e ammirava sempre quel ciliegio. Chissà cosa veniva a farci ogni giorno là.
Cercò di avvicinarsi piano, ma la piccola sentì il rumore dei suoi passi. << Vattene! Se pensi che torni tranquillamente in classe seguendoti come un cane, te lo puoi scordare. >>
Fantastico, non lo voleva nemmeno vedere. Se ne stava imbronciata facendo finta che tutto quello che era successo poco prima non l’avesse minimamente toccata. Eppure lui sapeva che non era così. Se solo non le avesse detto quelle parole…
<< Va bene, allora anch’io resterò qui. >> Si sedette vicino a lei.
Lei di tutta risposta si voltò rapidamente dall’altra parte e chiuse gli occhi.
“Ah, ma perché le bambine sono così complicate?” pensò il castano. E ora come faceva ad riappacificarsi con lei? Dopo poco sentì un singhiozzo, poi un altro: la piccola piangeva.
<< Sierra, io non volevo renderti triste, davvero. È solo che tu- >> venne bruscamente interrotto da lei.
<< Solo che io ci credevo in te! Così come credevo che a quest’albero sarebbero sbocciati i fiori. E alla fine mi sono solo illusa. Non fioriranno mai. >>
<< Ti sbagli! >>
<< E invece è così! È tutto inutile. Come il mio sentimento per te! >> perché parlava come un’adulta a volte? Che le importava dell’amore? C’era tempo ancora: erano ragazzini infondo, no?
Finalmente gli vennero le parole:
<< Ecco cosa facevi ogni giorno davanti a quest’albero! Tu… aspettavi i fiori. >> lei annuì guardando nuovamente il basso. Per la prima volta gli fece così tenerezza: << E pretendevi che sbocciassero perché era arrivata la primavera. >>
<< Ti sembra così assurdo? >>
<< Al contrario! Anche a me piace vedere gli alberi in fiore! Solo non mi metto qui ad aspettarli ogni giorno. >> lei sbuffò. << Quello che intendo dire è che per tutto ci vuole tempo. I fiori sbocceranno, ma non per forza il giorno stesso della nascita della primavera. Lo stesso vale per te. Vorresti già avere una storia romantica con qualcuno, addirittura sposarti… ma anche per questo si deve saper aspettare. I fiori sbocceranno quando l’albero sarà pronto, tu ti sposerai quando sarai grande. Dai, non fare quella faccia! >> Il piccolo Cody fece una risatina.
<< E ora perché ridi? >>
<< Perché sei unica! Non ho mai conosciuto una bambina come te, davvero. E mi dispiace se ti ho detto delle cose brutte prima. >>
La piccola sgranò gli occhioni e fece un enorme sorriso. Non riusciva a credere a quello che aveva sentito! Lo abbracciò forte forte ed esclamò:
<< Non dire più niente! Ho capito. Ti voglio bene Cody! E scusami se a volte vado troppo lontana con i pensieri. >>
<< Ehi, così mi soffochi! >> sussurrò Cody. La mora sciolse l’abbraccio e le diede un bacio sulla guancia: << Vedi, per me sei tutto e se adesso è troppo presto io aspetterò. Pur di averti, questo e altro! >>
Il piccolo sorrise. Finalmente tutto era tornato come prima. Le prese la mano e disse: << Dai, andiamo. >>
I due si alzarono da terra e mano nella mano tornarono insieme in classe, proprio come il primo giorno che si erano conosciuti.
 
Nessuno dei due, però, poteva immaginare che sarebbe sbocciato presto un fiore…


ANGOLO AUTRICE:
Buon Halloween, gente! Ecco a voi il mio dolcetto appena sfornato. :3
Allora vi piace? Ho cercato di fare entrambi i personaggi il più possibile IC e spero di esserci riuscita anche se non è stato tanto facile. Non sapevo proprio come poter fare Sierra da bambina e, così, l'ho immaginata una romanticona di primo grado considerando che è fissata con Cody, il matrimonio ecc.
Beh, questo è stato il mio esperimento. A voi l'ardua sentenza!
Per la prossima coppia avrei in mente di scrivere su Courtney e Duncan ma dato (SPOILER) la stagione di All Stars sono un po' indecisa. Per carità preferisco molto di più Duncan con lei che... vabbé non posso dirlo. Voi che ne pensate? Avete sennò qualche proposta su un'altra coppia che potrei fare?
In tal caso potete riferirmelo con una recensione :D (sempre gradite u.u)
Beh, che altro dire? A presto!

MaJo_KiaChan_

 
 
  
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