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Autore: annarita31    31/10/2013    1 recensioni
Eh già, la vita cambia da un momento all’altro. Fino a ieri, ero un’adolescente come tutte, e ora sono l’ oracolo di Delfi. Ma è stato proprio lui, a cambiarmela, lui che mi ha aperto le porte per entrare in questo nuovo mondo, lui che l’ho incontrato per caso alla diga di Hoover quel giorno d’inverno, insomma, lui mi ha cambiato la vita...
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Octavian, Paul Blofis, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
Ormai è da più di un anno che sono al campo mezzosangue, ma non come mezzosangue , ma come oracolo. E’ un strano e lungo da raccontare come sono giunta fin qui, ma se state leggendo questo, significa che già lo saprete. Qui al campo passo le giornate chiusa in una grotta come un eremita, riflettendo sulle profezie e scervellandomi cercando di capirle, ma senza buoni risultati. Oggi, sono particolarmente felice, perché questa settimana è il turno della casa di Poseidone, dico così perché una sera alla settimana la passo, sotto invito della case, a turno con una della case del campo. Quella settimana sarebbe toccato a Percy sopportarmi per una sera. Spero che Annabeth non si ingelosisca perché , anche se dice che sono solo amici, si vede da chilometri che è innamorata pazza di lui. E per mia sfortuna, anche lui di lei. Dico questo perché dal primo momento in cui quegli occhi verdi guardarono i miei, mi innamorai anche senza sapere chi fosse, anche perché chiunque avesse visto un ragazzo correre così veloce con una vera spada in mano avrebbe pensato che fosse un pazzo o un malato di mente scappato da un  manicomio. Non ne ho mai parlato di nessuno di questo mio amore, perché, dopo brutte esperienze avvenute in passato che preferirei non parlarne, ho imparato a fidarmi solo di me stessa. Anche se io lo amo, mi fa molto soffrire questo ragazzo perché con ogni suo sguardo rivolto ad Annabeth, mi fa morire. Anzi, sarebbe meglio dire che amare chi non ti ama ti fa morire ogni giorno. E mentre penso questo queste cose tristi, lui starà passeggiando sulla spiaggia con Annabeth o staranno ridendo insieme, come al solito. Ma ecco, mi ritrovo lui all’entrata della caverna che mi sorride e io tra me e me penso: “Sarebbe troppo bello che lui fosse qui per essere vero. Smettila Rachel, finirai per diventare matta per questo ragazzo…”. Ma era tutto così reale, infatti poi mi disse : “Sta sera cosa vorresti fare?”. Il mio cuore batteva  a mille e io tutta emozionata, anche se cercai di nasconderlo facendo una voce abbastanza seccata : “Cosa intendi dire per ‘cosa vorrei fare’?”. Lui rispose: “Beh non lo so, va bene per te il Monopoly?”. Tutta la mia felicità si trasformò in delusione, tutti i miei film mentali fatti in quei pochi istanti si distrussero con la parola “Monopoly”. Poi risposi : “Ok..” cercando di nascondere quella delusione che era piuttosto evidente, infatti Percy mi chiese: “Perché fai quella faccia, pensavo che ti piacesse il Monopoly..”. Io dissi: “Oh no, io adoro giocare a Monopoly, è solo che sono un po’ stanca e vorrei riposare… Ti dispiacerebbe lasciarmi sola?”. Lui mi sorrise: “Ok allora ci vediamo dopo.. Ciao”. Io lo salutai con un cenno del capo. Quel giorno non mangiai né a pranzo, né a cena, era troppo triste per me quello che era successo quella mattina. Tutta la mia speranza si era quasi spenta dopo questo, e sono stata una stupida a credere di avere una possibilità. La realtà era evidente: lui aveva occhi solo per lei. Ma la vita è così, anzi l’amore è così: ti fa soffrire e ti farà stare bene, ma per me quando arriva la parte di stare bene? Per tutte le ragazze  c’è sempre stata la loro occasione, ma non solo per l’amore, in tutto. E io, che ho rinunciato a frequentare la scuola che da anni sognavo solo per lui, adesso lui cosa fa? Mi parla a malapena, ma cosa devo fare, solo rassegnarmi alla tremenda realtà che mi circonda. E io cerco, appena è possibile, di sfuggire a questa realtà, con i miei sogni, e almeno lì, posso fare tutto ciò che voglio e avere tutto ciò che voglio.
Era arrivato il momento di andare alla casa di Poseidone, e di fare finta di apprezzare Monopoly. Quando arrivai sulla soglia bussai una volta, ma nessuno mi rispose. Poi bussai un’alta volta e ancora niente. Pensai che era troppo occupato per preparare la casa per il mio arrivo per aprirmi, ma diciamocelo, stavo viaggiando troppo con la fantasia. Poi finalmente la porta si aprì, e vidi Percy sulla soglia che mi apriva e seduta sul letto Annabeth, come sempre la delusione, che da un po’ era la mia migliore amica, arrivò. Percy mi salutò: “Ciao Rachel, ho pensato di invitare anche Annabeth, ho fatto bene?”. E io cercando di sembrare il più contenta possibile risposi: “Hai fatto benissimo” e salutai anche Annabeth.
Quella serata fu la più triste della mia vita. Percy parlava solo con Annabeth e la guardava in modo che morivo dalla voglia i essere al suo posto. E stanca di tutto questo, con una scusa me ne andai. Dovevo pensare, così andai sulla spiaggia che, con la luna piena di quella notte era bellissima. Passai tutta la notte sulla spiaggia a piangere, e presi una decisione: me ne sarei andata dal campo per non soffrire e dimenticare Percy.
  
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