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Autore: poetzproblem    31/10/2013    3 recensioni
L'intenzione originale di Quinn era stata restare a casa e non guardare film horror di serie b, poi però aveva fatto l'errore di menzionare la festa mascherata, e anche a ottanta miglia di distanza aveva sentito gli ingranaggi del cervello di Rachel mettersi in moto. Quinn non ha mai avuto una possibilità.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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NDT: questa è una traduzione. Potete leggere l'originale qui oppure qui. Lasciate un commento se vi va, così potrò tradurlo e inviarlo all'autrice.

NDA: questo è solo uno one-shot breve e tenero inteso come esercizio per combattere il blocco dello scrittore. Grazie a Skywarrior108, la miglior beta esistente.

Disclaimer: i personaggi di Glee non sono miei, mi piace solo giocarci...assolutamente senza trarne profitto.

 

Once Upon a Hallows Eve

By poetzproblem

 

L'amore, il vero amore è magia, e non magia qualunque, ma la più potente di tutte.

~Regina Mills, Once Upon A Time

xox

Quando Quinn Fabray era entrata nel campus di Yale tre anni fa e aveva respirato per la prima volta l'aria fresca del New England, si era sentita sul punto di dare inizio al suo brillante futuro di donna matura e sofisticata. Forse in quei primi mesi aveva cercato con troppo impegno di raggiungere quell'eleganza, ma non ci aveva messo molto a trovare il giusto equilibrio fra la spensieratezza del college e la responsabilità del'età adulta. Stasera si sente come se fosse ricaduta in quell'infanzia che non ha mai avuto.

Aggrotta la fronte mentre osserva il proprio riflesso nello specchio e tormenta il bavero della sua giacca di pelle rossa. Finta pelle, si corregge in silenzio.

"Non posso credere di averti permesso di convincermi," mormora, liberando gentilmente i lunghi capelli biondi dal colletto della giacca e sistemandoli.

"Oh, fà silenzio," è la divertita risposta, mentre due braccia familiari scivolano attorno alla sua vita.

"Sei perfetta. E davvero sexy," viene sussurrato al suo orecchio, un brivido le attraversa il corpo ed è costretta a mordersi il labbro per soffocare un gemito di apprezzamento. Oh, già, è questo il modo in cui sono stata convinta, pensa mentre incontra nello specchio un paio di occhi scuri e ardenti.

"Sembro reduce da un brutto video musicale degli anni ottanta," si lamenta, ma senza acrimonia.

Una risata deliziata risuona nella stanza e le braccia attorno a lei la stringono più forte.

"Michael Jackson non può paragonarsi a te," la rassicura Rachel con un sorriso, appoggiando il mento alla sua spalla—cosa resa possibile dalle suole basse degli stivali di Quinn e dai tacchi alti che Rachel sta indossando.

Quinn sospira e si rilassa contro la sua ragazza. Non avrebbe mai pensato di averne una, figuriamoci avere questa ragazza in particolare. Innamorarsi è stata una sorpresa per entrambe. Bè, se dev'essere completamente onesta, Quinn deve ammettere che innammorarsi di Rachel non è stato poi così sorprendente. Rachel le era entrata in testa al liceo, così tanto che per alcuni mesi durante l'ultimo anno Quinn aveva avuto un'irritante cotta non ricambiata per lei, cotta che era svanita abbastanza in fretta non appena si era immersa nella sua vita a Yale.

In effetti lei e Rachel avevano più o meno perso i contatti per breve tempo quel primo anno, dopo che—bè, era stato un brutto anno per tutti. Ma poi Quinn era andata a New York durante le ultime vacanze invernali e lei e Rachel avevano ricostruito la loro amicizia, una cosa aveva tirato l'altra ed ora eccole qui, pronte a partecipare alla loro prima festa di Halloween come una coppia.

Aveva invitato Rachel per capriccio, pensando che si sarebbe rifiutata e invece avrebbe chiesto a Quinn di andare a New York. Quinn ha passato molto tempo lì di recente, ma non hanno ancora superato il disagio di cercare di avere un po' d'intimità nonostante Kurt e Santana che si aggirano per l'appartamento. Specialmente Santana si diverte un po' troppo ad interromperle e Rachel raramente è divertita dalle sue battute, grazie a quell'unica volta in cui sono state sorprese assieme. Questa notte, la compagna di stanza di Quinn andrà all'annuale concerto di mezzanotte della Yale Symphony Orchestra alla Woolsey Hall, e poi passerà il resto del weekend con il suo ragazzo, il che significa che Quinn avrà il loro appartamento tutto per sé. Sospetta che sia uno dei fattori che hanno convinto Rachel a raggiungerla New Haven. Inoltre Halloween cade di venerdì e in questo periodo Rachel ha di nuovo i weekend liberi.

Naturalmente, l'intenzione originale di Quinn era stata restare a casa e non guardare film horror di serie B, poi però aveva fatto l'errore di menzionare la festa mascherata che la cooperativa universitaria sta ospitando, con tanto di premio per la migliore coppia in costume e gara di karaoke a base di canzoni macabre, e anche a ottanta miglia di distanza aveva sentito gli ingranaggi del cervello di Rachel che si mettevano in moto. Quinn non ha mai avuto una possibilità.

"Nessuno avrà idea di chi sono," si lamenta Quinn, stringendosi a Rachel.

"Potresti essere sorpresa," risponde l'altra, divertita. "In ogni caso, non volevo perdermi l'occasione di vederti vestita di cuoio e con un paio di jeans aderenti," la prende in giro, posandole un bacio sulla guancia prima di lasciarla andare e fare un passo indietro. Quinn aggrotta la fronte a quel gesto, sentendo immediatamente la mancanza del calore del corpo di Rachel, ma tale mancanza è resa più sopportabile quando vede l'effetto di quello che Rachel sta indossando.

Ad un primo sguardo sembra un abito elisabettiano ricamato, orlato d'oro, con un alto colletto e un corpetto scollato che sottolinea in modo fantastico i seni di Rachel. La bocca di Quinn si inaridisce un po' mentre abbassa lo sguardo dove l'abito fascia la vita sottile della ragazza prima di gonfiarsi un una sopravveste che sfiora il pavimento. Dove normalmente dovrebbe esserci una sottogonna, l'ampio spacco sul davanti rivela due gambe fantastiche inguainate in un paio di pantaloni di finta pelle nera che avvolgono Rachel come una seconda pelle, infilati in stivali che le arrivano alle ginocchia, i cui tacchi le regalano come minimo dieci centimetri di altezza in più.

I suoi lunghi capelli castani, che ormai hanno perso da mesi quei riflessi biondi, ora sono tinti di un colore ancora più cupo e raccolti in un elegante chignon. Un nastro di velluto nero le circonda il collo e il trucco scuro e le labbra rosse creano un contrasto drammatico che la fa sembrare proprio—bè, malvagia.

I contatti che Rachel ha mantenuto dopo che la sua tumultuosa esperienza con Funny Girl si è conclusa sono senz'altro responsabili del costume che indossa. Quinn guarda i propri jeans consunti infilati in un paio di stivali di cuoio marrone, il top bianco e aderente sotto la giacca rossa, e il realistico distintivo da sceriffo agganciato alla cintura. Oh, beh, almeno una di loro due ha l'aspetto di qualcuno che sta andando ad una festa di Halloween e non in un bar di motociclisti.

Quinn preferirebbe guardare Rachel, quindi lo fa, passandosi la lingua sul labbro inferiore mentre ammira la ragazza.

"Sei bellissima," esala.

Le labbra di Rachel si incurvano in un sorriso d'intesa mentre afferra l'orlo della gonna e lo solleva in modo che la stoffa sfiori il pavimento in un teatrale svolazzo.

"Certo che lo sono, cara."

Quinn alza gli occhi al cielo; è certa che Rachel passerà il resto della serata completamente calata nel proprio personaggio.  

"Bè, almeno hai l'arroganza che serve."

Rachel tenta di fulminarla con lo sguardo, ma non ha l'attitudine necessaria per farlo. Invece, sbuffa e incrocia le braccia sotto i seni—e, sul serio, l'effetto che l'azione ha sulla sua scollatura in quel corpetto vale senz'altro la predica che Quinn sta per ascoltare.

"Sei fortunata che stasera il cinismo velato di maleducazione sia parte del tuo personaggio."

Prima di riuscire ad impedirselo, Quinn si lascia sfuggire una risata poco signorile e infila le mani nelle tasche della giacca con un sorriso ironico, stringendosi disinvoltamente nelle spalle.

"Ci sono persone che direbbero che il cinismo velato di maleducazione è sempre parte del mio personaggio. "

L'espressione di Rachel si addolcisce, e la ragazza scuote la testa.

"Bè, si sbagliano," mormora, avvicinandosi a Quinn e scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio prima di accarezzarle gentilmente la guancia.  

"Sei sofisticata e sicura di te."

Rachel si china in avanti e accarezza dolcemente le labbra di Quinn con le proprie.

"E sexy," aggiunge con voce roca, rubandole un altro rapido bacio prima di allontanarsi con un sorriso quasi timido.

"Ho una cosa per te," dice. "Per completare il tuo costume."

Quinn aggrotta la fronte, confusa.

"Credevo che il distintivo completasse il mio costume."

"Quello devo restituirlo al deposito del materiale di scena alla NYADA. Questo no," spiega Rachel, voltandosi per frugare nella propria borsa, mezza svuotata del proprio contenuto sul letto di Quinn. Prende in mano una scatola rettangolare e si gira verso Quinn mordendosi il labbro.

Quinn accetta la scatola con un sorriso esitante, ansimando per un attimo quando la apre e vede la collana che contiene. Una delicata catenina d'argento a cui è appeso un pendente circolare, sul cui bordo sono incastonate una fila di pietruzze bianche; non è possibile che siano diamanti veri. Al centro del cerchio ci sono due cuori d'oro rosa intrecciati e Quinn li accarezza con un dito tremante.

"È bellissima," sussurra.

"Non è fedele al personaggio, ma ho pensato che sarebbe stato perfetto per te," dice Rachel con tenerezza.

Non è il suo compleanno o un anniversario di alcun genere, e di certo Halloween non è una tipica festività in cui fare regali. Quinn non sa cosa dire quando finalmente distoglie lo sguardo dalla collana e lo riporta sulla sua ragazza, che la sta guardando con espressione speranzosa.

"Non dovevi."

Rachel aggrotta lievemente la fronte.

"Non ti piace?" chiede in tono nervoso.

"La adoro," si affretta ad ammettere Quinn, stringendo la scatola in mano.

"Allora dovevo," insiste Rachel con un sorriso sollevato.

Quinn ricambia il sorriso mentre solleva con reverenza la collana dalla scatola, guardandola scintillare alla luce.

"Ti va di mettermela?" chiede, tendendola a Rachel, che annuisce entusiasta e la prende in mano.

Quinn si volta, scostando i capelli mentre Rachel scivola alle sue spalle e posa con attenzione la collana sul suo petto, per poi chiudere il gancetto. Il metallo è freddo contro la sua pelle, e le labbra di Rachel sono calde alla base del suo collo, dove posano un tenero bacio sopra la catenina. Quinn solleva una mano per toccare il ciondolo, e lo accarezza sorridendo felice. È il primo gioiello che Rachel le abbia mai regalato, quindi è già diventato speciale. Doni come questi non sono necessari, ma Quinn non ha intenzione di fingere di non apprezzare un gioiello di tanto in tanto.

"Grazie," mormora, voltandosi per catturare le labbra di Rachel in un bacio sensuale. Quinn ama tutto questo—ama il sapore di Rachel, il modo in cui le loro labbra e le loro lingue scivolano l'una contro l'altra, i gemiti sommessi e i sospiri che strappa alla sua ragazza e il modo in cui il corpo di Rachel si adatta al suo come se fosse fatto appositamente. Pensa che non si stancherà mai di tutto questo.

Quinn si allontana sorridendo, guardando con affetto l'espressione sognante di Rachel.

"Bella regina cattiva sei...resa indifesa da un bacio."

Rachel esala un sospiro tremante e si lecca le labbra.

"Bè, è quello che succede in tutte le favole."

Quinn ridacchia, ricordando infinite fiabe ascoltate durante l'infanzia, che si concludevano con un casto bacio tra l'innocente principessa e l'insulso, noioso principe.

"Non credo che funzioni proprio così."

"Dovrebbe," obbietta Rachel. "Di certo rende la storia più interessante."

"E potenzialmente vietata ai minori," riflette Quinn con un sorriso.

Le labbra di Rachel si incurvano in un sorriso malvagio.

"Arriveremo a quella parte più tardi."

Ora tocca a Quinn gemere e leccarsi le labbra mentre la sua mente evoca immagini di lei che spoglia Rachel di quei pantaloni così stretti e sexy, facendole tutta una serie di cose estremamente inappropriate. Non si offende nemmeno quando Rachel prova la sua risata malvagia, prendendola in giro—non quando sa che stanotte sentirà quella voce così amata gridare il suo nome.

Rachel prende una lucida mela rossa dalla cassiettiera lì vicino e la tiene tra le dita le cui unghie sono dipinte di nero.

"Pronta ad andare, Miss Swan?"

Quinn inarca un sopracciglio.

"Hai davvero intenzione di chiamarmi così stasera?"

"Pensalo come un esercizio di recitazione, Miss Swan," sottolinea di nuovo Rachel, oltrepassando Quinn e uscendo dalla camera da letto ancheggiando ostentatamente e facendo svolazzare la sua sopravveste.

"Avanti cara. Abbiamo una festa a cui partecipare."

"Sarà una lunga notte," brontola Quinn sottovoce, prendendo il suo portafoglio dalla cassettiera e infilandolo nella tasca interna della giacca prima di affrettarsi a seguire la sua regina cattiva. Con un po' di fortuna, eserciteranno la loro personale magia prima che la notte sia finita, e se Quinn avrà voce in capitolo, avranno senz'altro il loro lieto fine.

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Note del traduttore: Sorpresa! Buon Halloween!

  
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