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Autore: cristal_93    01/11/2013    2 recensioni
[Fan fiction sul gioco Pokémon Mystery Dungeon Esploratori del Cielo. Partirà dagli eventi dell’ultimo episodio speciale del gioco," Salto nel futuro oscuro" e proseguirà in un'altra storia che pubblicherò più avanti e che fungerà da prequel di questa]
(dal testo): "Grovyle sorrise, poi alzò lo sguardo verso il cielo e chiuse gli occhi, assaporando il piacevole calore del sole sul viso. Celebi lo guardò con amore e si strinse a lui. Grovyle, continuando a tenere le palpebre abbassate, raggiunse la piccola Pokémon con una zampa e strinse forte la sua mano, ed insieme sorrisero."
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Celebi, Grovyle, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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Il combattimento era stato duro, ma alla fine ebbero la soddisfazione di vedere Dialga Oscuro accasciarsi a terra, sconfitto.
Leah era distrutta, ma sorrise lo stesso. Era finita: unendo le loro forse, avevano sconfitto il signore del Tempo, e ora potevano finalmente tirare un sospiro di sollievo. La ragazza si voltò verso gli amici per condividere la sua gioia con loro...e il sorriso le morì sulle labbra. Grovyle, Celebi e Dusknoir...tutti loro erano a terra, e i loro corpi emanavano luce.
 << Grovyle! >> urlò, precipitandosi da lui.<< Ragazzi, che vi succede?! >>.
 << Quello che sarebbe accaduto se fossimo riusciti a modificare il corso della storia >> rispose Grovyle.<< Noi Pokémon del futuro siamo destinati a scomparire >>. Leah guardò l'amico come se fosse pazzo.
 << Stai... stai scherzando, vero? E' tutta una presa in giro, è così? >>. Non poteva essere vero, nella maniera più assoluta. Dopo tutti i sacrifici compiuti, le sofferenze patite....era quella la ricompensa per tutto quello che avevano passato per salvare il loro mondo!?
 << Non sto scherzando, Leah. Ammetto che mi piacerebbe farlo, ma purtroppo...è la verità >> disse Grovyle, in tono grave.
 << Ma...ma...tu...tu lo sapevi?! L'hai sempre saputo, e nonostante questo...>>.
 << Ne ho accettato le conseguenze. Te l'ho già detto: se era per ridare una nuova speranza al nostro mondo...allora sarei stato pronto a pagare qualunque prezzo >>. Leah lo fissò a bocca aperta, e cadde in ginocchio. Non poteva assolutamente accettarlo, non potevano chiederle una cosa del genere.
Guardò il Pokémon d'Erba: aveva accettato di passare per un criminale, aveva lottato duramente, aveva rischiato più volte di morire, ma non si era mai arreso, aveva proseguito nella sua missione di salvare il mondo nonostante tutto.
Lei lo aveva odiato, ma anche prima di scoprire la verità, aveva iniziato segretamente ad ammirarlo . Poi aveva conosciuto la realtà dei fatti, e lei e Grovyle erano diventati amici.
Forse più che semplici amici:  si erano guardati le spalle e salvati la vita a vicenda, avevano instaurato un legame estremamente saldo, e se prima lo avrebbe voluto lontano da sè, alla fine era arrivata a considerarlo un caro amico, uno che non avrebbe mai voluto perdere per niente al mondo. Non era affatto giusto che dovesse finire così, non era quello il modo in cui Grovyle andava ripagato per i suoi sforzi!
 << Non... non c'è proprio niente che possa fare, per voi? >>  chiese la ragazza, ormai sull'orlo delle lacrime. Grovyle sorrise.
 << Puoi smettere di essere triste e sorridere, Leah. Noi abbiamo fatto la nostra scelta, quindi, mocciosa...non angosciarti inutilmente >> .Pur nella sua disperazione, a Leah venne da sorridere: aveva sempre odiato che Grovyle la chiamasse in quel modo, ma in quel momento sentirlo non poteva che farle piacere, perché era il segno che stava bene, e che non voleva vederla triste per loro. Li guardò uno ad uno: Grovyle, così forte e coraggioso; Celebi, così dolce e peperina, e persino Dusknoir, così leale. Gli amici con cui aveva condiviso l'avventura più importante della sua vita stavano per scomparire per sempre, e lei non poteva fare niente per aiutarli.
<< Ugh.. >>. La ragazza si voltò in direzione del lamento, e vide Dialga Oscuro svanire gradualmente, fino a che di lui non rimase neanche l'ombra.
<< Gnnn... >> disse Dusknoir. Leah si voltò all'istante verso di lui e lo raggiunse, strisciando a carponi.
<< Dusknoir! >>.
<< Ohhh... Leah...>>. Lei si fece più vicina.
<< Sei…bellissima >>. Leah allungò una mano per toccarlo, ma Dusknoir scomparve definitivamente, lasciandola a stringere il vuoto.
<< Dusknoir...>> mormorò, versando una lacrima.
<< Celebi! >>. Il tono allarmato di Grovyle la sorprese, e quando si voltò, rimase stupita: la piccola Pokèmon Tempovia si stava trascinando verso il Portale del Tempo.
<< Celebi, che stai facendo?! >> disse Leah, raggiungendola.
<< Devo aprire il Portale del Tempo....così potrai tornare a casa... >> rispose a fatica  lei. La ragazza alzò lo sguardo verso il Portale: era vero, se non c'era Celebi ad attivarlo, il passaggio per tornare nel passato non si sarebbe mai aperto.
Fece per prendere in braccio Celebi per  aiutarla, ma poi le cadde lo sguardo su Grovyle, che era alle sue spalle. Alternò lo sguardo da lui alla Pokémon rosa, e infine prese una decisione: prese Celebi tra le braccia, ma non si diresse verso il Portale del Tempo: andò verso Grovyle. La piccola fatina sbattè gli occhi confusa, ma si riprese subito, e cercò di ribellarsi, ma Leah la fermò.
 << Che stai facendo?! >> urlò Celebi, dimenandosi come una pazza.<< Devo attivare il Portale, se non lo faccio ora, tu rimarrai bloccata qui per sempre,  te ne rendi conto?! >> . Leah rimase impassibile.
"Celebi” disse con calma, nella mente del Pokemon.” Sono i tuoi ultimi istanti di vita:è giusto che  tu li trascorra...con colui che ami.” Celebi smise di lottare e guardò l'umana con profondo stupore, squadrandola per bene come se la vedesse per la prima volta. In un attimo, si rivide davanti agli occhi quei pochi episodi in cui si era ritrovata a che fare con la ragazza,  da quando credeva che fosse un Pokémon, fino a quel momento. L'aveva odiata: aveva covato fin da subito un profondo rancore nei suoi confronti, perchè aveva notato il modo con cui fissava Grovyle, e aveva pensato che anche lei ne fosse innamorata.
Poi, però, Leah le aveva detto sinceramente che il suo cuore era già impegnato, e che non era Grovyle quello a cui l'aveva donato. Celebi non si era fidata del tutto, e aveva continuato a guardarla con sospetto, finchè non le aveva chiesto su chi fosse quello che amava. Da quello, si era accorta di avere in comune con Leah molto più di quanto si fosse aspettata, e ci era rimasta male quando aveva scoperto che, mentre lei aveva almeno la possibilità di essere quantomeno un'amica per Grovyle, la ragazza, al contrario, non poteva neanche parlare con il ragazzo che amava, perchè lui l'aveva abbandonata.
Aveva iniziato a provare compassione per lei, ma non era durata molto: quando si erano ritrovati di fronte a Dialga Oscuro la prima volta, con Dusknoir e il suo esercito di Sableye, Celebi aveva avuto troppa paura per combattere, sapeva che sarebbe stato un suicidio affrontarli tutti insieme. Lei si era arresa subito...Leah no.
La giovane, al pensiero che ai suoi amici potesse capitare qualcosa,  si era infuriata, e aveva rifiutato categoricamente di diventare la vittima sacrificale di Dialga, riuscendo persino a dimenticare  la sua paura per i Pokémon Spettro e dando prova di una potenza inaudita, pari quasi a quella di un Pokémon Leggendario.
Li aveva sconfitti tutti, e Celebi era rimasta a guardarla con gli occhi spalancati e la bocca aperta, incapace di reagire o di fare qualsiasi altra cosa che non fosse guardare impotente una ragazzina che da sola sconfiggeva Dialga Oscuro quasi senza riportare ferite. C'era voluto poco perchè la rabbia invadesse il suo animo: lei era un Pokémon Leggendario, ma non era stata in grado di fare niente; Leah non era nessuno, e aveva salvato tutti loro da uno dei Pokémon più potenti della storia.
Più di quello, ciò che l'aveva ferita profondamente nell'orgoglio era stato lo sguardo ammirato che Grovyle aveva rivolto alla ragazza, più la sua disposizione ad aiutarla con quelle poche ferite che si era procurata. Celebi aveva giurato vendetta con tutto l'odio che persino una creatura piccola come lei poteva concepire.
Poi si erano ritrovati di nuovo di fronte a Dialga, e di nuovo Celebi non era stata in grado di fare niente, anzi, era stata addirittura catturata da Spiritomb; Leah, invece, seppur ferita, aveva difeso tutti loro: lei, Grovyle, Dusknoir, persino i Sableye, e aveva costretto Dialga alla ritirata. Il vero limite, però, Celebi lo aveva raggiunto quando Leah aveva riacquistato le sue sembianze umane: era la fanciulla più bella che avesse mai visto. Ciò l'aveva resa pazza dalla gelosia, oltre al fatto che, umana o Pokémon, Leah non aveva perso i propri poteri da sensitiva, e il suo coraggio e la sua forza non erano scemati di una virgola.
Celebi, allora, aveva iniziato a prendersela con lei senza motivo, arrivando quasi a dirle cose orribili. Leah, però, non aveva mai reagito, e ciò aveva contribuito ad accrescere ulteriormente l'astio di Celebi.
Ora che era in punto di scomparire, però, la Pokémon capiva che era stata ingiustamente crudele con lei, che non le aveva fatto niente di male. Per questo motivo pensava che permetterle di ritornare alla sua epoca forse sarebbe bastato per scusarsi dell'atteggiamento odioso avuto nei suoi confronti, ma anche in quel momento, inaspettatamente, la ragazza l'aveva di nuovo sorpresa con la sua generosità, preferendo rimanere bloccata nel futuro piuttosto che proibire a Celebi i suoi ultimi momenti con Grovyle. La piccola cercò di ribellarsi ancora, ma di nuovo Leah non la lasciò andare.
“Leah!!” le urlò nella mente Celebi.”Non fare la stupida, devi ritornare nel tuo mondo! Non vuoi rivedere i tuoi amici, il tuo innamorato?!?”. La ragazza abbassò gli occhi.
 “Celebi” disse, poco dopo. ”Se io stessi per morire e mi concedessero un ultimo desiderio...io chiederei di poter vedere il volto di colui che amo. Lui però mi ha lasciata, e quindi non  credo che avrò mai questa possibilità. Tu invece ce l'hai: non sprecarla, non puoi  assolutamente permetterlo, o lo rimpiangerai per sempre.” Celebi iniziò a sentirsi male, e non per la luce che sprigionava il suo corpo: era per il rimorso.
 “Ma io...”disse, con voce incrinata.”Ti ho trattato malissimo...me la sono presa con te senza motivo, sono stata tremenda... Perchè ora tu...”
 “Perchè ti considero mia amica, Celebi, e perchè voglio vederti salutare questo mondo con il  sorriso sulle labbra”,rispose Leah, e sebbene avesse gli occhi lucidi, sorrise. Anche Celebi sorrise, e a quel punto si arrese.
La ragazza le accarezzò la fronte, poi finalmente la depose tra le braccia di Grovyle, e si allontanò da loro, voltandosi dall'altra parte. Celebi capì che voleva farle godere quel momento come se lei e Grovyle fossero stati da soli.
Era più di quanto avrebbe mai osato chiedere, e non aveva fatto niente per meritarlo. Iniziò a piangere, e Grovyle, pur non comprendendo il motivo delle azioni di Leah, vedendo Celebi in quello stato, si concentrò all'istante su di lei.
 << Celebi, tutto bene? >>.
 << Sí..sto bene >> rispose lei, tra i singhiozzi. D'improvviso, una strana luce illuminò il cielo. Grovyle alzò lo sguardo e disse, stupito:
 << Il sole...il sole sta sorgendo >>. All'orizzonte, infatti, il profilo dell'astro stava iniziando a delinearsi chiaramente.
 << Riesci a vederlo, Celebi? E' il sole del mattino >>.
Lei cercò di sollevarsi. Grovyle la sostenne con delicatezza, e così anche lei poté ammirare la bellezza dell'alba in tutto il suo splendore. La terra iniziò a tremare, ma nessuno dei due se ne accorse.
Celebi pianse silenziosamente e alzò lo sguardo verso Grovyle e guardandolo negli occhi un'ultima volta.  Grovyle appoggiò la fronte su quella di Celebi e la strinse a sé. Celebi chiuse gli occhi e si aggrappò a lui.
 “Leah...”.La voce della Pokémon Leggendario raggiunse la ragazza, che però non osò voltarsi.
 "Grazie di cuore...”. Lacrime silenziose scesero giù dalle guance della ragazza, che, lentamente, si voltò: vide Celebi e Grovyle avvolti in un tenero abbraccio, la luce dei loro corpi che diventava mano a mano più intensa.
Li guardò finchè non scomparvero, e nella mente si impresse quei sorrisi che, nonostante la luce, riuscì a distinguere. Rimase a fissare a lungo il vuoto lasciato dalla loro sparizione, poi si lasciò cadere a terra, con il corpo rivolto verso il cielo, mentre il tremore diventò sempre più forte.
Chiuse gli occhi e si raggomitolò su se stessa, poi pensò intensamente alle persone che più amava al mondo: per l'ennesima volta perdonò il suo maestro, e rinnovò la sua promessa che, qualunque cosa le sarebbe successa, lei lo avrebbe amato per  sempre. Chiese scusa anche a Vaporeon, perché non si sarebbero rivisti mai più.
Restò immobile in quella posizione e scoppiò in singhiozzi, mentre intorno a lei il pianeta paralizzato ricominciò a muoversi.
   
 
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