Stavo correndo con lui.
Senza una meta.
senza amore.
Senza senso.
 
Mi prese per mano, trascinandomi  con forza dietro ad un muro.
Forse non ci avrebbero visto.
 
‘’interrompo un momento intimo se ti saluto?’’
Un ragazzo alto, africano, con lunghi dread si avvicina sempre più verso di noi.
‘’amico, mi serve un favore, puoi nasconderci a casa tua? Dopo ti spiego meglio, ti prego…’’ vedevo la sua fronte grondare, le mani tremare; per qualche strana ragione, questa volta era lui più spaventato di me.
 
La camera molto piccola con un materasso matrimoniale per terra era l’unica stanza che avevamo.
‘’questa doveva essere la camera di Cath, per ora potete stare voi.’’ Il ragazzo prese due cuscini e un lenzuolo dall’armadio enorme alla parete.
‘’comunque, io sono Thomas.’’ Mi porse la mano che afferrai subito ricambiando con un semplice sorriso.
‘’quindi… cos’è successo?’’ prese il lenzuolo e lo adagiò sul materasso con molta precisione.
‘’il solito.’’ Il tono del ragazzo si fece più tranquillo, l’adrenalina era scomparsa.
‘’e allora perché vivrete da me?’’ sorrisero entrambi, la loro complicità mi fece capire che questa non è la prima volta che Thomas gli dà alloggio.
‘’dobbiamo sparire per un po’ dalla circolazione, per far calmare le acque, lo sai come funziona.’’
‘’fammi indovinare: devo andare a prendere le tue robe, e suppongo anche quelle della ragazza.’’ Disse Thomas indicandomi amichevolmente.
‘’sei il migliore, lo sai.’’ Il ragazzo sorrise per gratitudine.
‘’ok, dove abiti?’’
‘’mullin streat, 16’’ risposi con tono freddo.
‘’posto da ricchi, ok, vabbè, vado subito e mi fermo a prendere anche la cena, non fate casino mentre starò via.’’ Uscì dalla stanza con passo veloce.
‘’stai bene?’’  mi chiese.
Incrociai i suoi occhi azzurri.
Occhi spenti.
‘’da quanto?’’
‘’da quanto cosa?’’
‘’da quanto fai queste cose?’’     
rise.
‘’non so, qualche anno. Ti sei divertita?’’ era strano come poco prima quel ‘divertimento’ era terrore.
‘’insolito.’’
‘’insolito?’’ mi chiese lui titubante.
‘’non sono cose che faccio tutti i giorni.’’
‘’questa è la terza volta, è solo l’inizio.’’ Si sedette sul materasso.
‘’è stata la prima vera volta, le altre non erano così…’’ una strana ansia mi colpì in quell’istante.
‘’tranquilla, andrà tutto bene, non si complicheranno mai più le cose.’’
 
*driin*
‘’pronto?’’ si alzò dal materasso e si diresse in salotto.
‘’si, abbiamo tutto.’’ Si toccò le tasche dei pantaloni neri.
‘’ok, ok, arrivo, dieci minuti e sono lì.’’ Attaccò la chiamata.
‘’arrivo subito.’’
Fece per uscire ma si fermò alle mie parole.
‘’vengo anche io. Non lasciarmi sola,ti prego.’’
‘’non fare la fifona, evita, dieci minuti e ritorno, di cosa hai paura?’’
‘fifona’
Uscì facendo sbattere la porta dietro di lui.
Perché mi sono messa dentro a questo casino?
Perché non potevo rimanere nel mio?
Essere normale?



  SALVE!
prima di tutto,se sei arrivata/o fin quà,ti rigrazio molto.
ok,è la mia prima ff sui 5sos,è una band che seguo e amo le loro canzoni.
comunque,questa è un capitolo ''prova'': la storia è abbastanza complessa e tratterà argomenti delicati (o almeno credo lo siano),NON E' LA SOLITA STORIELLA,ma bho,leggete passo passo.
vorrei sapere se come inizio vi potrebbe piacere,consigli,critiche costruttive,accetto tutto,davvero.
un bacione :)
 spero alla prossima