01/11/2013
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Non sei forse l'avvenire di tutti i ricordi che sono in te?
-Paul
Valèry.
"Cosa vuoi da me?"
"Niente che tu non mi voglia dare."
"..."
"Voglio essere l'unico per te."
"Non voglio che tu lo sia."
"Lo vuoi, invece."
"No, ne sono abbastanza certa."
"Abbastanza non è del tutto."
"Ne sono del tutto certa."
"Mi ami."
"No."
"Non era una domanda."
"Io non ti amo, presuntuoso."
"Di che colore sono i mei occhi?"
"Che cosa c'entra ora?"
"Rispondi e basta."
"Se lo faccio poi te ne vai?"
"Sì."
"Sono strani. Sono verdi ma non del tutto. Sembrano smeraldo da lontano, ma in realtà lo smeraldo è solo ai confini, in realtà sono scheggiati di grigio e di giallo. E cambiano colore a seconda del tempo."
"Esatto."
"E con questo?"
"I miei occhi per tutti sono verdi, ma per te no, per te sono strani. Tu conosci i miei occhi, tu mi ami."
"Non ha senso quello che hai detto."
"Ehi, scusa. Di che colore sono i miei occhi?"
"Verdi, amico."
"Grazie."
"..."
"Vedi? Per lui sono verdi, ma non per te. Per te sono smeraldo, gialli e grigi, sono strani."
"E' buio qua, non li ha potuti guardare bene."
"E tu? Tu come hai fatto a guardarli bene se qua è buio?"
"..."
"Tu li conosci a memoria, non hai bisogno di guardarli."
"Avevi detto che te ne saresti andato."
"E' vero."
"E allora?"
"Allora ho mentito."
"Lo fai spesso?"
"Cosa?"
"Mentire."
"Il giusto."
"E cosa sarebbe il giusto?"
"Tante cose."
"La prima?"
"Mentire per continuare a parlare con te."
"Non mi piacciono le bugie."
"Ne dici anche tu."
"Mai."
"Hai detto di non amarmi, questa è una bugia."
"Lo pensi tu."
"Dimmelo ancora che non mi ami, allora."
"Devo andare a casa."
"Io ti amo."
"Non sai neanche cosa sia l'amore."
"Tu lo sai?"
"No."
"Io so di amarti, però."
"E' un'altra bugia?"
"No, non mento su di noi."
"Non esiste un noi."
"Non ancora."
"Di che colore ho gli occhi?"
"Non hanno un colore i tuoi occhi. Sono strani, sono celesti quando non c'è molta luce, ma tendono al verde sotto al sole. Diventano grigi, però, quando il tempo si fa brutto. E sono bellissimi."
"..."
"Vedi? Ti amo, io i tuoi occhi li conosco a memoria, non mi serve la luce, il buio nasconde e rivela."
"Cosa nasconde?"
"Il tuo amore per me, le tue guance rosse e i nostri occhi strani."
"Cosa rivela?"
"Che ti amo, che mi ami e che un noi c'è sempre stato."
Nelle notti fredde, sotto le luci gialle dei lampioni, nascono amori incomprensibili.
Nascono occhi strani che si fondono con altri occhi strani.
Nasce la consapevolezza di un 'ti amo', nascono mani dubbiose in cerca di calore.
Nascono labbra tremanti vogliose di sapori diversi.
Nascono parole che il freddo congela nei cuori di chi le riceve e, come in un fermo immagine, l'amore resta, resta impresso nel sangue come il colore degli occhi di chi abbiamo amato.
Resta a memoria, come un 'ti amo' stampato sulle labbra e una lacrima che solca la guancia, lasciando il segno indelebile di un amore che non potrà finire mai.
*
Per chi ha amato, per chi ha smesso di farlo.
Per chi pensa che non sappia cosa sia l'amore e per chi, invece, pensa di aver visto tutto.
Per chi si sente solo e aspetta ancora la propria anima gemella o per chi aspetta che in una notte fredda, sotto la luce gialla di un lampione, qualcuno si dichiari.
Per chi guarda da lontano e per chi ci vive dentro.
Per chi crede che l'amore sconfigga tutto, anche la morte.
Lott.
Un grazie speciale va a tyna (mhartina), grazie per il banner bellissimo.