capitolo 1- Un'altra tra la folla
La neve ricopriva di un tappeto bianco le strade della città. Le case erano addobbate di luminari di ogni genere che facevano brillare i cristalli di neve. Winter non fece in tempo ad uscire di casa che già le urla della gente, il suono delle campanelle, il profumo del pane appena sfornato, le avevano riattivato i sensi. Era uscita senza un motivo, perchè dentro casa sua non si poteva proprio stare in santa pace. Sua madre e sua nonna litigavano di continuo per cose assurde, come per l'essenza delle candele. Vaniglia e zenzero, o cannella? Erano insopportabili, ma era anche vero che erano le persone con cui aveva condiviso la sua vita, e gli voleva un gran bene. Ora però, a due settimane dal natale, preferiva passare un po' di tempo sola in giro per le strade tra i mercatini, le panetterie, le pasticcerie, o anche stare sola seduta su una panchina a mangiare un pezzo di torrone. Aveva bisogno di distrarsi, perchè dopo che suo padre si era perso in una spedizione, a casa non c'era più pace.Molta gente, guardandola, non avrebbe mai pensato che si trattasse di una diciassettenne, perchè spesso la si notava col naso schiacciato contro le vetrine delle pasticcerie, o facendo giravolte mentre passeggiava per i marciapiedi, lei era cresciuta nella semplicità, e si comportava come una bambina, vedeva il lato positivo in ogni cosa. La maggior parte degli adulti odiava la neve, bloccava le strade, gli aeroporti, le ferrovie, ghiacciava i tubi dell'acqua dei sanitari. Winter invece la amava, la vedeva come una coperta di piume che ricopriva il mondo per allietare le passeggiate. Quasi ci si poteva stupire della sua gioia di vivere, aveva il sorriso stampato in faccia anche nelle situazioni difficili, anche a costo di sorridere per finta, lei sorrideva.
"Signorina! Signorina, compri questo pane! E' delizioso, appena sfornato, soffice!" Winter non resisteva, pagava il panettiere e riempiva un sacchetto di carta riciclata di panini di ogni forma. E camminava tenendo il sacchetto e mordendo un panino di tanto in tanto, con lo sguardo perso, era solo una in più nella folla, ma brillava di felicità, e la si poteva distinguere benissimo tra tutta la gente distratta dai soldi e dagli affari. Si ritrovò davanti alla fontana in piazza, e contemplò la statua di una ninfa con un vaso sulla spalla destra, dal quale cadeva l'acqua din una cascata illuminata dai bagliori delle lucine nella sera. Diede un altro morso al panino.
"Ehi, EHI! Ridammi la mia busta! EHI TU! FERMATI!" Winter non fece caso a questa voce, ma avrebbe dovuto ascoltare perchè un ragazzo, correndo si scontrò con lei, facendo cadere il sacchetto pieno di panini.
Ray esitò un minuto: