Il calore primaverile comincia a farsi sentire nell'aria; la città di Verona comincia a colorarsi di bellissimi fiori, che emanano un profumo inebriante.

Ludovica è seduta sulla sua sedia a dondolo in giardino, si gode gli ultimi attimi di tranquillità leggendo uno dei suoi libri preferiti, sorseggiando thè e tenendo una coperta sulle gambe. I suoi lunghi capelli biondi ondeggiano accarezzati dal vento e il suo viso, più tondo di qualche mese fa, è illuminato dai primi raggi del sole di Maggio.

«Ehi, quanto ti agiti!» dice posando una mano sul suo pancione. Ormai manca poco al termine della gravidanza. Ludovica inspira un po d'aria fresca, chiude gli occhi e immagina il suo bambino tra le sue braccia; lei e Riccardo, suo marito, non hanno voluto sapere il sesso del bambino.

«Vogliamo che sia una sorpresa» aveva detto Ludovica a Sabrina, la sua migliore amica, durante un'ecografia.

«Vuol dire che sarò io la prima a vederlo!» rispose con un largo sorriso Sabrina. Lei è un'ostetrica e sarà presente durante la nascita del bambino.

Sabrina e Ludovica sono amiche dai tempi dell'asilo e hanno condiviso tutto, dalla merenda a scuola, alle nottate a guardare film horror o a parlare dei loro primi amori, al lavoro. Lavorano entrambe al Policlinico di Verona, Sabrina come ostetrica e Ludovica come ginecologa.

I pensieri di Ludovica vengono interrotti da fitte addominali. E' il momento! Il bambino sta per venire al mondo.

Prende il cellulare e chiama Riccardo, che risponde dopo pochi squilli «Ludo, tesoro. Tutto bene?»

«Riccardo ci siamo. Sono cominciate le contrazioni» risponde Ludovica con voce sofferente e affannata.

«Sarò lì tra pochissimo. Tu sta tranquilla» Riccardo cerca di tranquillizzare sua moglie, ma è lui quello preoccupato.

Ludovica prende la borsa con l'occorrente per il ricovero e aspetta l'arrivo di Riccardo sul divano del soggiorno. Pochi istanti dopo arriva suo marito, che la aiuta a salire in auto e la porta in ospedale. Durante il tragitto, Ludovica chiama Sabrina, che le dice di essere di turno in ospedale.

Al loro arrivo Sabrina la aiuta a sedersi sulla sedia a rotelle, per poter raggiungere il reparto di ginecologia con più semplicità. Entrano in una stanza e posizionano il macchinario per il tracciato.

«Oh si, tesoro. Ci siamo» annuncia felice Sabrina «Stai avendo una contrazione vero?» prende in giro la sua amica.

«Sei davvero simpatica Sabry sai?» Ludovica cerca di controllare il dolore per non urlare. «Adesso capisco perchè urlano»

Sabrina nasconde una risata e porta la sua amica in sala parto, dove le attende la dottoressa Molinari, ginecologa e collega di Ludovica.

La sala parto è bianca con al centro un particolare letto da parto; odora di disinfettante e il rumore degli strumenti rimbomba per tutta la stanza.

Ludovica si toglie i vestiti e indossa la sua camicia da notte, prima di posizionarsi sul letto. La dottoressa le controlla la dilatazione «Complimenti cara, sei già a 7 centimetri! In meno di mezz'ora sarai pronta a spingere».

Tira un sospiro di sollievo e poggia la testa sul cuscino, chiudendo gli occhi per rilassarsi; arrivano altre contrazioni regolari e Ludovica stringe la mano di suo marito «Sono qui amore mio, non andrò via» la rassicura Riccardo.

Come previsto dalla dottoressa Molinari, mezz'ora più tardi Ludovica è pronta a spingere.

«Allora tesoro, appena senti la contrazione spingi» dice eccitata Sabrina.

«Sabry so cosa devo fare, non mi sono laureata in ginecologia per niente!»

La contrazione arriva e Ludovica comincia a spingere, respirando tra una spinta e l'altra.

«Ancora un'altra spinta Ludo, puoi farcela! Vedo già la testa!» Sabrina guarda la sua amica con un grande sorriso.

Un'altra spinta e la testa è già fuori «Una spinta Ludo, solo una e sarà fuori» Ludovica inspira forte e spinge con tutta la forza che a in corpo, stringendo la mano di Riccardo.

Il pianto del neonato risuona nella stanza.

«E' una meravigliosa bambina!» dice Sabrina e la mette tra le braccia di Ludovica, che piange di gioia.

Riccardo taglia il cordone ombelicale della piccola e si avvicina a sua moglie, le posa un bacio sulla fronte «E' meravigliosa amore, sei stata brava»

Sabrina si avvicina alla sua amica «Congratulazioni ragazzi. Adesso scusatemi ma devo prendere la piccola per fare dei controlli di routine.» prende la piccola in braccio e prima di dirigersi in neonatologia, si volta verso Ludovica «Come si chiama?»

Ludovica e Riccardo si guardano negli occhi e sorridono «Giulia».