La giovane madre era ai fornelli per preparare la 
cena.Poi,accorgendosi di non aver preparato la tavola,
pensò di farlo fare al marito.
-Tesoro vieni ad apparecchiare la tavola?-
-Aspetti in linea...Scusa mia dolce metà,sto
parlando per telefono alla mia cliente,non posso
proprio scendere...Si dove eravamo?-
Sbuffò,facendo volare una ciocca dei suoi capelli
rossi.
-Piccoli mi aiutate voi?-chiese quasi implorante ai
due figli. 
-Solo un attimo!-le risposero in coro.
Ma,dopo dieci minuti,non si erano ancora visti.
Lei si affacciò alla porta senza fare rumore e rimase
a guardarli da dietro la finestra,cercando di non ridere.

I due fratelli erano a terra in giardino,l'una a pettinare delle
piccole bambole e l'altro a giocare con le 
macchinine.
Poi una di esse finì sopra alla casa del tè.E scoppiò
il putiferio.
Un profondo respiro. 
Si sentì una voce da vecchietto.
-Ah!Odiosi ragazzini!Ai miei tempi si andava nei
campi a lavorare,non a guidare questi stupidi aggeggi
meccanici come dei pazzi scatenati!-La ragazzina
Prese un ramo e lo puntava verso il fratello come fosse
un bastone. 
Poi con esso gli lanciò un cappello,che gli atterrò
preciso sulla testa.
Un nuovo respiro. 
-Sheila,io sono un tipo che ama le avventuve,il
vischio,i pevicoli...un tipo tosto insomma!-
replicò lui,con tono da saccente,mostrando la sua
forza.
Altro respiro. 
-A chi hai detto Sheila?Qui c'è solo Svetlana,la
pluri-campionessa russa!-dichiarò la sorella iniziando
a saltare e prendendogli il cappello,mettendosi poi
a fare l'equilibrista sul bordo della loro piscina.
Un ennesimo respiro. 
-E va bene,ma adesso statti zitta che sto cercando di
abbronzarmi!-concluse lui,sdraiandosi sul lettino
e spalmandosi di crema solare. 

La madre sentì il marito scendere le scale.Lui le
arrivò accanto,cincendole le spalle con il braccio.
Lei continuò ad osservare compiaciuta i figli.
Li indico al padre,che sorrise divertito.Poi la
guardò negli occhi e commentò:
-Beh,almeno possiamo essere sicuri che siano i 
nostri bambini,giusto bella gioia?-
-Giusto alter ego.-
Si diedero un tenero bacio. 
-Viola,Diamond,è pronto!-
I diretti interessati respirarono forte,scrollandosi e,
noncuranti di ciò che era appena successo,si
abbracciarono ridendo.
-Non vorrete che chiami zia dakota zoyd!- 
Tra vari urletti i due arrivarono gettandosi sopra i
genitori.
Mike riuscì a levarseli di dosso e iniziò a rincorrerli
per tutto il salotto.
Zoey si rialzò.
"Forse,in fondo,quei sei sì sull'altare sono valsi a
qualcosa!" pensò sorridendo.