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Autore: Tefnuth    02/11/2013    0 recensioni
dopo l'omicidio avvenuto davanti ai suoi occhi di una persona conosciuta in chat silvy,la protagonista, verrà coinvolta in un'indagine che sconvolgerà la sua quotidianità. tra omicidi ed inseguimenti riuscirà a trovare l'amore.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando Silvy si riprese dall’effetto del calmante,erano già passate le nove di sera; aprì faticosamente gli occhi e con la vista un po’ offuscata si accorse che accanto a lei non c’erano solo il dottore e l’infermiera,ma anche Franziska,Leo e…il suo capo. Tentò di risollevarsi dal lettino,ma le girava la testa e vedeva dei puntini rossi e blu,il respiro era ancora un po’ affaticato ed il corpo,appesantito,per nulla intenzionato a muovere una sola fibra muscolare. Con la voce flebile chiese cosa le era successo e il perché si trovasse in infermeria “Veramente dovresti dircelo tu. Abbiamo sentito da alcuni visitatori di una ragazza che correva per il parco spaventata ed in piena ad una crisi di nervi. Quando hanno dato la descrizione al punto d’ascolto ci hanno chiamato e siamo venuti a cercarti. Hai avuto un sogno ad occhi aperti o cosa?” le disse Leo ma Silvy,una volta riprese a pieno le sue facoltà psico-fisiche e “recuperata” la memoria gli rispose in tono non molto amichevole “Va a farti fottere cretino! Sono stata bloccata da due uomini che erano il doppio di te e che volevano portarmi chissà dove. Fortunatamente sono riuscita a scappare e quando ho visto l’infermeria mi ci sono fiondata dentro,ma non ho avuto il tempo di dire al dottore cosa era successo. Altro che crisi di nervi o sogno ad occhi aperti” “Pensavo che avessi avuto una qualche crisi e perciò ho preferito rimediare subito dandoti un calmante,ma forse non era il caso farti dormire. Mi dispiace” le disse il dottore, contrito “Non si preoccupi solo,la prossima volta provi ad aspettare cosa ha da dire il suo paziente. Se per favore uno di voi può prestarmi il cellulare: devo telefonare alla polizia” “Ecco il mio – disse Leo porgendole il suo black berry – così la prossima volta mi tratterai più gentilmente. Ti perdono perché sei ancora sotto l’effetto del farmaco” “ Scusa. Credo che per stasera sarà meglio che vada direttamente a casa,sarà per un’altra volta” disse la ragazza,l’appuntamento serale era con Franziska e Leo.

Dopo la telefonata,non ci volle molto perché arrivasse l’ispettore di polizia,che si presentò con un paio di agenti; Silvy spiegò loro il tentato rapimento ed attendava una risposta plausibile “Vede signorina – cominciò l’ispettore – non so dirle chi sono i due uomini che si sono presentati qui,ma sono certo che non facciano parte del nostro distretto. Domani chiamerò la polizia federale per sapere se loro ne sanno qualcosa,ma se non fosse così dati i recenti avvenimenti,potrei ardire a sospettare che loro possano essere complici se non esecutori dell’omicidio del signor Thomas Rolls” “Come? Cosa c’entra? Io non ho fatto niente” rispose Silvy,la rabbia divenne paura “Beh – riprese l’ispettore – ci sono alcune cose che non ci sono ancora ben chiare. Sappiamo però che la vittima non era certo chi diceva di essere,almeno sul piano di lavoro: è venuto alla luce che lui fosse un agente speciale mandato dall’Inghilterra. Non ne sappiamo ancora il motivo,ma poco dopo il delitto siamo risaliti fino all’appartamento che lui comprò un anno fa a Colombare di Sirmione e alla ditta di vini presso cui lavorava per copertura; quando siamo andati nel suo appartamento per perquisirlo abbiamo trovato solo il personal computer e abbiamo letto anche le vostre e-mail. Abbiamo trovato anche degli indizi che all’inizio ci sembravano strani,ma adesso con le nostre nuove informazioni tutto sembra avere un senso adesso. Volevamo tenerla all’oscuro di tutto perché pensavamo che lei non sarebbe stata più coinvolta,ma se quei due uomini erano qui per rapirla farebbe meglio a rimanere il meno sola possibile;per il suo bene” disse e se ne andò; se l’ispettore avesse continuato a parlare,la sua testa sarebbe di certo scoppiata, il suo cervello avrebbe sporcato la divisa dell’ispettore e sulla faccia di tutti i presenti. Quando tornò a casa,Silvy aveva una gran confusione in testa,avrebbe voluto cancellare l’ultimo anno della sua vita premendo il tasto “reset” che magari poteva trovarsi dietro la sua nuca,piuttosto che continuare a vivere in quella brutta situazione;lei dubitava di aver visto o saputo qualcosa tramite i messaggi che si scambiava con Thomas; ma era così stanca dopo quella scarica di adrenalina che l’aveva accompagnata per tutta la giornata che si addormentò non appena toccò il letto subito dopo essersi spogliata.
Le ore rimanenti della notte passarono in fretta;Silvy dormì profondamente e nessun incubo perturbò la sua mente. Quando andò in cucina,vestita del solo abbigliamento intimi,percepì un brivido lungo la schiena non appena sentì suonare il campanello;indossò velocemente la vestaglia e,con il cuore in gola,chiese chi fosse: l’ispettore con due uomini vestiti casual,tirò un sospiro di sollievo “Buongiorno signorina,spero di non averla svegliata” disse l’ispettore quando lei aprì la porta,entrambi erano imbarazzati ma non gli altri due uomini “Non si preoccupi,ero già sveglia anche se può non sembrare. Qualche problema?” chiese pudicamente “Nessun problema,volevo solo presentarle i due uomini che le faranno da scorta durante i suoi spostamenti. Stamattina ho chiamato i federali e mi hanno confermato che tra i loro agenti non c’erano i due che lei ha visto ieri ho pensato che per il momento sarà meglio che lei venga tenuta sotto sorveglianza” “Tipo arresti domiciliari? Sapete ho un lavoro eh…” “No,no,lei continuerà a condurre la sua vita come sempre; dovrà solo ricordarsi che loro due la accompagneranno,in borghese ovviamente: sono Frank  e Robert;sono due uomini degni di fiducia” disse l’ispettore;non appena lui finì di parlare e fece cenno a loro le due guardie del corpo  la salutarono all’unisono con un forte e deciso “Buongiorno,lieti di conoscerla” sembravano molto sicuri di loro stessi,dovevano averne passate tante “Il piacere è mio” disse la ragazza porgendo la mano ai due,quasi aveva paura che gliela rompessero con una delle loro strette,ma furono molto delicati. L’ispettore chiese congedo e salutò Silvy,lasciandola con i due uomini “Vado a mettere qualcosa di più adeguato;il caffè è pronto se ne volete,servitevi pure” disse la ragazza che si diresse,quasi correndo,in camera sua lasciandosi dietro le facce divertite dei due che evidentemente avevano percepito il suo imbarazzo.

Non appena Silvy terminò di prepararsi ed ebbe fatto velocemente colazione,il trio si diresse al parco; il tragitto da casa sua a Gardaland non era molto lungo ma,quel giorno,il traffico era particolarmente intenso e sarebbe arrivata in ritardo se l’arrivo della scorta non avesse anticipato la partenza di quindici minuti. Quella mattina, Silvy avrebbe potuto guardare il panorama con più attenzione giacché alla guida c’era Robert e lei era seduta dietro con Frank: il sole regnava già alto nel cielo e questo significava che la giornata avrebbe portato un maggior numero di visitatori al parco;le acque del lago erano calme,solo la brezza leggera le smuoveva ogni tanto;la spiaggia che lo incorniciava era già ghermita di gente e i cigni col loro manto candido si avvicinavano alla riva per raccogliere le briciole lanciate dai passanti,seguiti da oche ed anatre. Il tragitto proseguì in silenzio,ciascuno di loro era preso dai propri pensieri o rapito dal panorama circostante e,sebbene non fosse sola,Silvy si sentì quasi estraniata dal resto del mondo come se non ci fosse nessuno alla guida o nel posto passeggero vicino al suo.

Finalmente giunsero al parco,dove ad aspettarli c’erano anche Franziska e Leo che rimasero molto sorpresi dagli accompagnatori di Silvy “Sono la mia scorta,l’ispettore ha pensato che fosse meglio per me essere sorvegliata da un paio di agenti in borghese” spiegò loro la ragazza dopo aver assicurato a Frank e Robert che loro avrebbero mantenuto segreta la loro identità. Una volta spiegata la nuova situazione,lei e Franziska si salutarono con un bell’abbraccio rinnovando il loro appuntamento quotidiano all’ora di pranzo mentre Leo,prestando attenzione ad un’eventuale reazione dei “nuovi arrivati”.prese Silvy sotto braccio ed insieme si diressero verso i camerini “Come stai? Sei riuscita a dormire un po’ ” le chiese il ragazzo sottovoce,l’aveva già perdonata dell’offesa subita ieri “Ieri sera hypnos  mi ha portato un buon sonno,anche se ho avuto una gran paura quando l’ispettore mi ha suonato al campanello: temevo che fossero di nuovo quei due di ieri,se fossero stati soli sarei scappata dalla finestra. Speriamo che Peter e Susy riescano a ridarmi  la serenità” ribatté passando dall’essere felice all’essere demoralizzata “Io sono qui se hai bisogno di me,ci sarò sempre. Non so se lo hai notato,ma ultimamente ho iniziato a fare arti marziali e ti posso difendere anche senza l’aiuto di quei due cagnolini” disse Leo stando ben attento a non farsi sentire da Frank e Robert; Silvy quasi arrossì ma riuscì a nasconderlo facendo un piccolo sorriso. Non appena arrivarono davanti al camerino,i due si separarono per ritrovarsi a bordo vasca e tuffarsi per raggiungere i delfini,mentre i due agenti vigilavano seduti in tribuna. Sott’acqua i due animali si sfioravano,balzavano verso il cielo con pochi colpi delle loro possenti code per poi ricadere in acqua sollevando lievi spruzzi; Silvy e Leo li aspettavano per essere poi sospinti,permettendo loro di nuotare veloci come motoscafi,lasciandoli infine immersi nelle onde della vasca. Durante le prove,Leo prese Silvy per i piedi tirandola con se sott’acqua; lei lo guardò sconcertata mentre il ragazzo l’abbracciava stretta lungo i fianchi,lei cercò di divincolarsi e con un colpo da maestro gli colpì il naso e,involontariamente,l’inguine costringendolo a lasciare la presa e a risalire in superficie,dolorante; ma si contenne dal fare gesti inconsulti quando vide che Frank e Robert erano già pronti ad intervenire “Ma che ti è saltato in testa? Colpirmi a quel modo,potevi lasciarmi secco. Non so se ti è arrivata la notizia,ma ho una reputazione da difendere io,ohi”. Il senso di colpa prese il cuore di Silvy che si avvicinò e disse,con un filo di voce “Mi dispiace,non credevo di averti colpito così forte;pensavo che con gli allenamenti di arti marziali fossi diventato d’acciaio. Mi perdoni?” “Se mi dai un bacio si” rispose lui guardandola negli occhi. Silvy non riusciva a tenere lo sguardo con quello di Leo;il suo cuore cominciò a battere velocemente mentre il suo corpo cominciò a fremere. I due corpi si avvicinarono accarezzandosi;le loro bocche stavano per incontrarsi ed il momento sembrò interminabile fin quando un applauso proveniente dalla tribuna interruppe quella magia: si erano dimenticati di non essere soli;i due poliziotti avevano assistito alla scena “Non vi hanno detto che per guardare bisogna fare il biglietto,rompiscatole!!!” urlò seccato Leo,Silvy fece una piccola risatina e,poco prima di uscire dalla vasca,diede un piccolo bacio sulla guancia di Leo “Così adesso sono perdonata” disse;mentre si dirigeva a bordo vasca a Leo sembrava di vedere una sirena per come la ragazza si muoveva in modo armonioso nell’acqua.
  
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