STRONZO, TI AMO
Mi chiamo Rebecca e ho 15 anni. Vivo a New York, sono alta 1,75, sono magra, occhi verdi e capelli neri e lisci. Studio all’Harvard Academy, mi piace disegnare, e adoro le feste. Non sono la tipica ragazza che se le piace disegnare è solitaria, proprio no.
 
Mi chiamo Jordan e ho 20 anni.  Vivo a New York, sono alto 1,85, magro e muscoloso, occhi azzurri e capelli castani e ricci. Lavoro in una discoteca, mi piace fare lo spogliarellista, e organizzo feste da urlo. Sono il tipico ragazzo bello ma stronzo, o almeno così credo.
 
-Rebecca, sono 20 minuti che ti chiamo, ora vieni giù, non vorrai di certo arrivare tardi il primo giorno di scuola?- mi urla mia madre. Invece vorrei fare proprio quello! Starmene  a casa  a disegnare, o a dormire, poi in pomeriggio prepararmi per un party. Scuola. Pff! Decido però di prepararmi, almeno rivedrò gli amici. Spero solo di non incontrare Jack. Per lui sì, che  farei fughino.
Mi metto delle panta con disegni africani, una t-shirt color crema,  una felpa bianca di due taglie più grandi di me, e ci abbino le mie amatissime converse. Arrivo in cucina, dove faccio colazione, saluto mia madre, prendo lo zaino ed esco.
Arrivo davanti a scuola, e mi guardo attorno alla ricerca dei miei amici. Nessuno di loro. Magari anche loro che non vogliono venire a scuola? Possibile.
Cerco una panchina e mi ci siedo. Tiro fuori il cellulare, quando due braccia mi circondano.
-ciao bella!- mi dice la ragazza. Mary. Mi alzo e le do un abbraccio e un bacio sulla guancia.
-ciao anche a te brutta! Che hai fatto questa estate? Ai Caraibi tutto bene?- la prendo in giro. Quello che ricevo è una smorfia e una risposta idiota.
-certo, solo che ai Caraibi pioveva sempre, e poi quando ce ne stavamo andando ci siamo accorti che eravamo a Londra. non so come non abbiamo fatto a non accorgercene, davvero.-
-idiota, comunque davvero come è andata a Londra? Conosciuto qualche amico?-  le domando. Ho voglia di farle mille domande di doppio senso.
- a Londra è andata benissimo, e si  ho incontrato qualche amico.- mi dice lei. Ma senti questa, secondo me non ha capito il doppio senso, ma continuiamo facendole battute doppio sensate,  che lei non capisce.
-amico, fidanzato o…- mi guarda confusa e mi risponde.
-ho detto amico.  Ma continua pure la frase, tanto so che volevi dire “scopa amico”, tesoro, non sono così ingenua.- la guardo strabuzzando gli occhi. Da quando le non è ingenua?!
-non guardarmi con quei occhi. Il detto non dice così: “le persone d’estate cambiano”? bah. Comunque, sì, ho trovato un amico, né un fidanzato, né uno scopa amico. Comunque, a te cosa è successo questa estate?- mi chiede lei. Tasto dolente. Devo aver fatto una smorfia, visto che lei mi domanda
-tasto dolente? Dimmi cosa è successo? Riguarda Jack?- tasto super dolente!
- appunto. Questa estate, ti ricordi che sono andata con i miei in Italia? Beh, quando sono tornata sono corsa a casa sua, e lo trovai a letto con quell’oca di Valerie. A quella le ho tirato i capelli e bruciato i vestiti, a lui invece lo ho sbattuto contro il muro. Lo so mi sono comportata da bambina, vero?- le racconto tutto di un fiato. Sorride soddisfatta quando le racconto cosa ho fatto.
-non è vero! Hai fatto una cosa giustissima! Scusa se ti abbandono, ma vado a salutare Jonathan.- mi tranquillizza e “abbandona” lei. La guardo allontanarsi, e mi dirigo davanti al cancello, a testa bassa e urto un ragazzo. Alzo lo sguardo. Oddio, non ci posso credere, non può essere lui!
 
ANGOLO AUTRICE:
eccomi con una nuova ff!
qui conosciamo un po’ i personaggi. Allora questo capitolo si concentra esclusivamente su Rebecca, invece l’altro lo scriverò un po’ di più su Jordan. Pubblicherò una o due volte a settimana.
Recensite, vi prego!!!! Un bacio a tutte voi
1D_shadowhunters_