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Autore: Gakuen88    03/11/2013    3 recensioni
Tutti hanno rimorsi e rimpianti. cosa succederebbe se...
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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What if…


Jaejoong


“Dicono che prima di morire la vita ti scorra davanti agli occhi come un film durante il quale i momenti importanti ti passano davanti in sequenza come se fossero proiettati su uno schermo. Beh per me non è così, invece di rivedere la vita passata, vedo la vita che avrei potuto vivere se…

Se quel giorno di tre anni fa, non fossi stato un codardo
Se quel giorno di tre anni fa, mi fossi alzato e avessi detto
Se quel giorno di tre anni fa, avessi combattuto per il mio amore.
Se quel giorno di tre anni fa, avessi impedito il matrimonio del mio migliore amico.

Forse allora non mi ritroverei a giacere su questo asfalto freddo e coperto di sangue, il mio sangue, lottando tra la vita e la morte.”





***

Yoochun



Una telefonata mi distrae dal mio lavoro e ormai senza concentrazione per ciò che sto facendo, prendo in mano l’apparecchio e rispondo. La voce di uno dei miei amici, il migliore l’ho perso tempo fa, mi raggiunge dall’altra parte del cellulare.

Yu- Yoo devo dirti una cosa.

Il tono del moro non preannuncia nulla di buono, è stanca e disperata e sembra che stia trattenendo le lacrime. Senza nemmeno sapere che sta succedendo, il mio cuore inizia una corsa folle.

Yoo- che c’è Yu?

Chiedo preparandomi mentalmente alla risposta che quando arriva mi colpisce come un pugno nello stomaco interrompendo quella corsa poco prima inarrestabile. Quelle parole fanno cadere il mio mondo in mille pezzi e mi ritrovo senza fiato.

Yu- Jae… Jae ha avuto un incidente…

Incapace di parlare, fisso il vuoto davanti a me senza realmente vedere nulla e sentendomi assente Yunho continua.

Yu- sbrigati Yoo, o sarà troppo tardi…

Non c’è bisogno che dica altro, mi faccio dare il nome dell’ospedale e chiudo la telefonata precipitandomi fuori dall’ufficio mentre i miei colleghi mi osservano preoccupati senza capire cosa mi prenda. Lascio quelle facce allibite correndo giù per le scale, l’ascensore è troppo lento. Finalmente arrivo nell’atrio e mi faccio strada verso la porta e poi ancora di volata fino a raggiungere la macchina parcheggiata poco distante. Metto in moto con il cuore che non accenna a calmare i suoi battiti.

Quell’amico che è la mia metà
Quell’amico che amo in silenzio da anni
Quell’amico che ho ferito profondamente
Quell’amico che non vedo da tanto… dal giorno del mio matrimonio.

In quella mezzora che mi ci vuole per raggiungere l’ospedale, la sua voce rimbomba nelle mie orecchie acuendo il mio senso di colpa e il dolore per una scelta sbagliata e della quale mi pento da sempre.

Jae…Jaejoong ti prego non smettere di combattere…

Arrivo davanti a quella grande H e lasciò la macchina in seconda fila, non me ne frega niente se la portano via. Ora non ho tempo per il parcheggio, non ho tempo e devo sbrigarmi. Non so bene cosa sia successo, non ho chiesto dettagli, so solo che Yu mi ha detto di fare in fretta quindi deve essere qualcosa di grave. Eccomi
all’ingresso.

Yoo- scusi, un amico ha avuto un incidente. Si chiama Kim Jaejoong… la prego mi dica in che stanza è…

L’infermiera cerca tra alcune cartelle poi mi guarda con aria sconsolata e sento le gambe tremare. Dio no! Ti prego!

- mi spiace ma è ancora in sala operatoria. Se vuole può aspettare lì fuori. Deve salire al secondo piano e poi girare a destra.

Senza nemmeno ringraziare vado verso le scale salendo i gradini a quattro a
quattro finché non arrivo in cima con il fiatone. Il cuore in gola e la paura che mi attanaglia l’anima.

Min- Yoo!

Eccoli… ci sono tutti e tre, i miei amici di sempre. Yunho è poggiato allo stipite della porta e fissa il nulla, Junsu è seduto con le mani tra i capelli e dal movimento delle spalle, giurerei che sta piangendo. E Changmin… lui mi viene incontro sapendo bene quali emozioni si agitano nel mio cuore. Appena ci avviciniamo di più, mi abbraccia cullandomi nel suo caldo abbraccio confortante mentre senza nemmeno accorgermene inizio a piangere lasciando andare il mio cuore insieme al dolore e ai sensi di colpa. Non doveva andare a finire così…

Il tempo passa ma nessuno dice nulla e ogni tanto cambiamo posizioni per avere l’impressione di far qualcosa oltre all’aspettare. Quell’attesa mi sta distruggendo e nessuno esce, ormai da ore, da quella stanza. Nessuna novità, stanno ancora operando. Ma quanto è grave? Mi sento troppo male per parlare ma ho bisogno di sapere e così mi costringo a fissare Yunho… quel caro amico che sa sempre tutto di Jae. Yunho che è stato accanto al biondo da sempre, aiutandolo e sostenendolo come solo un innamorato può fare. Lo stesso Yunho che soffre nel vedere la persona che ama ridursi a un vegetale per via di un altro ragazzo. Non doveva andare così. Nessuno si merita quel dolore. Io e Jae… Jae e Yunho...

Yoo- cosa… cosa è successo…

Rompo finalmente quel silenzio opprimente e tre paia d’occhi mi guardano, uno più lucido degli altri. Yunho mi fissa ma è come se non mi vedesse, forse sta soffrendo anche più di me. Mi risponde Junsu.

Jun- sappiamo solo che un camion ha invaso la corsia nel senso opposto e… è
andato addosso a Jae.

Cazzo! Era molto peggio di quello che potesse pensare. Altro dolore, altre lacrime si aggiunsero all’ansia.

Un improvviso suono ci scuote dal nostro torpore e la luce sopra la porta si spegne. È finita! L’operazione si è conclusa. Dopo alcuni minuti esce un dottore e noi ci facciamo più vicini. Quell’uomo si toglie la mascherina e ci guarda con un’espressione indecifrabile.

- mi dispiace… abbiamo fatto il possibile ma le ferite erano troppo gravi. Ora è stazionario ma è entrato in coma.

Morto… mi sento morire a quelle parole e cado in ginocchio ignaro delle urla di Changmin che preoccupato cerca di sorreggermi. Yunho ha iniziato a piangere sommessamente abbracciato a Junsu che stenta a trattenere le lacrime per far forza all’amico.

- tra poco lo trasferiremo in una camera singola ma ora non ci resta che sperare.

Rimorsi su rimorsi si affollano nella mia mente.

E se non avessi preso quella strada?
E se non avessi avuto così paura di perdere la mia vita?
E se avessi avuto il coraggio di prendermi Jae senza tenere conto della sua insicurezza?
E se quel giorno non mi fossi sposato?




***

Jaejoong


Sento male. Un dolore intenso all’addome, uno più tenue alla gamba. Le tempie battono come martelli su un’incudine e mentre la spalla sembra fuori gioco, il mio cuore soffre. Che debba finire così? Se l’avessi saputo prima avrei affrontato di petto il problema, ora invece sono inerme e i volti dei mei amici mi affollano la mente.

Junsu, il dolcissimo Junsu che mi fa sentire sempre un po’ più felice.

Changmin, l’amico con il quale litigo per le minime stronzate ma che adoro come un fratello.

Yunho… povero Yu, chissà come sta soffrendo ora. Mi è sempre stato vicino in questi anni cercando di riempire il vuoto lasciato da “lui”. Mi sento un egoista perché conosco bene i sentimenti del moro eppure non sono mai stato in grado di ricambiarli. Lui lo sa ma non me ne ha mai fatto una colpa e questo mi rende ancora
più colpevole.

Yoochun… “lui”… chissà come sta in questo momento. Chissà se è a conoscenza di quello che sto affrontando. Da quel giorno non ho più voluto vederlo e ho chiesto agli altri di non farmi sapere niente di lui quindi ora non ho la più pallida idea di come se la stia passando. È felice? Ha continuato la sua vita dimenticandosi di me?

Forse sarebbe meglio se avesse scordato tutto, almeno in questo momento ci sarebbe una persona in meno a soffrire…

Mentre il dolore aumenta, mi sento risucchiare verso il basso. Verso un’oscurità che mi fa paura e dalla quale non so se sarò in grado di uscire. Mentre sprofondo l’ultima cosa che mi viene in mente è quel... “cosa sarebbe successo se…”.

Le lancette tornano indietro e mi trasportano in un passato sconosciuto. Che sta succedendo? Mi sento bene, niente dolori e nessuna paura. Quando apro gli occhi sono steso sul mio letto, i pantaloni della mia tuta preferita sono al loro posto ma sono a petto nudo. La stanza è illuminata dalla luce del sole che entra prepotentemente dalla finestra dalle tende scostate. Un bel calore mi scalda dato che i raggi del sole giocano sulla mia pelle rendendola più luminosa. Faccio mente locale per capire cosa stia succedendo. Mi sono addormentato su una strada piena di vetri e sangue e ora sono qui e mi sento benissimo. Che diavolo sta succedendo? Signore mi hai davvero dato l’opportunità di tornare indietro? Di cambiare la mia vita?

Rimango steso a godermi quel tepore ancora per un po’ ragionando su cosa devo fare. Ricordo perfettamente che giorno è… è il giorno prima di quello in cui mi sono rovinato la vita. È la mattina prima del matrimonio di Yoo e lui deve essersene andato da poco perché il suo profumo ancora avvolge la mia pelle e la stanza. Quel profumo dolcissimo nonostante l’odore del sesso che la sera prima aveva invaso l’aria.

A quanto pare sono tornato indietro a quel tempo in cui io e Yoo eravamo amanti oltre che migliori amici. Da quasi un anno avevamo scoperto di provare qualcosa che andava ben oltre l’amicizia e una notte la scintilla scoppiò e fummo travolti dalla passone. Da quella sera non riuscimmo più a fare a meno l’uno dell’altro. I nostri più cari amici sapevano meglio di noi che sarebbe successo prima o poi ed erano felici per noi, nonostante più tardi scoprii i sentimenti che Yunho provava per me. Anche se loro sapessero tutto, io non riuscivo a darmi pace. Mi sentivo sbagliato e preferii tenere segreta quella relazione e Yoochun per amore mi assecondò, così continuammo ad andare avanti in quel modo finché i suoi genitori non decisero che doveva sposarsi. Ovviamente era uno di quei matrimoni super combinati che facevano comodo a entrambe le famiglie, quella di Yoo per gli affari e quella della ragazza per via del prestigio.

Una sera, dopo aver fatto l’amore, mentre Yoo mi teneva stretto a sé mi aveva detto che senza nemmeno avvertirlo, avevano deciso la data. Lui questa ragazza l’aveva vista solo una volta, tempo prima a una cena di lavoro del padre. Rimasi scioccato da quella notizia eppure la mia paura di venire allo scoperto era troppo forte. Avrei dato un dispiacere enorme ai miei genitori e a quelli di Yoo che se avessero scoperto una cosa del genere, l’avrebbero sicuramente rinnegato. Erano tipi all’antica e bigotti nonostante tutto però, Yoochun li amava. Quella sera piansi molto tra le braccia della mia anima gemella che cercò di convincermi ad ammettere tutto. Era disposto a perdere la sua famiglia, il suo lavoro e la sua vita agiata pur di stare con me ma io ero un codardo e preferii lasciare le cose in sospeso mentre la fatidica data si avvicinava. Cercavo di non pensarci e continuammo le nostre vite così come eravamo abituati a fare fino a quel giorno.

Il giorno in cui mi sono ritrovato adesso.

Ricordo perfettamente come andò questa giornata, la seguente e le successive che divennero un calvario finché i giorni divennero uno uguale all’altro fino al momento in cui quel camion non pose fine alla mia triste vita o almeno l’avrebbe fatto se il Signore non mi avesse dato un’altra chance. Ora che ne ho la possibilità però non mi farò da parte ancora una volta. Farò di tutto per riprendermi Yoochun e coronare il mio sogno.

Finalmente con le idee chiare mi stiracchio e scendo da quel letto che tante volte aveva accolto le nostre carezze e i nostri gemiti. Mi fermo un attimo a guardare quel materasso che nell’altra vita non avrei più rivisto. Basta! Ho poco tempo per cambiare la storia e non lo sprecherò!

Mi infilo sotto la doccia e mi lavo energicamente mentre l’acqua mi da la forza di svegliarmi completamente. Con i capelli ancora umidi mi vesto lasciandoli asciugare all’aria. Fa caldo. L’estate è la stagione che preferisco e l’aria mi accarezza con l’effetto di un phon. Tempo di uscire di casa e sono completamente asciutti. Prendo la macchina e senza badare al fatto che dovrei andare al lavoro, mi dirigo verso lo studio dove so di trovare Yoochun e la “futura sposa”. Corro veloce per quella città che conosco alla perfezione avendoci vissuto per trent’anni della mia vita. Schiaccio il pedale dell’acceleratore e sfreccio a zig zag evitando altre machine, pedoni e chiunque mi si pari davanti. Sorrido al pensiero di come il mio uomo sia terrorizzato dalla mia guida, spesso mi ripeteva… o meglio ormai dovrei dire mi ripete, che prima o poi mi sarei ammazzato. Chissà se sapesse che senza di lui farei proprio quella fine, anche se poi non era nemmeno colpa mia…

Mentre penso a come passato e presente si mischiano nella mia mente, mi accorgo di essere arrivato alla mia meta. Giro un po’ alla ricerca di un parcheggio… accidenti! Quando ti servono non ci sono mai. Dopo mezzora però trovo posto e scendo con una marcia in più, deciso a vedere il moro. Sono tre anni che non vedo il suo splendido volto eppure per lui sarà come se non ci fossimo mai lasciati. Lui non saprà mai il dolore che ho provato e forse è meglio così.

Entro nello studio fotografico e chiedo alla ragazza all’ingresso.

JJ- scusi il signor Park? Sono il testimone

Già oltre il danno la beffa… meno male che stavolta non andrà così.

- prego mi segua.

Seguo la ragazza lungo un corridoio finché non arriviamo in una stanzetta rotonda con due camerini contrapposti. Le porte di entrambi sono chiuse ma la ragazza mi indica quella sulla sinistra e così dopo averla ringraziata la lascio lì mentre, senza nemmeno bussare, entro. Eccolo. È girato di spalle e si sta allacciando la cravatta… non mi ha sentito entrare. Avanzo verso di lui fino ad abbracciarlo da dietro.
Sobbalza per la sorpresa e si gira tra le mie braccia che non accennano a lasciarlo andare.

Yoo- che ci fai qui?

È sorpreso, ci credo! Dovrei essere a lavoro e poi lo sto abbracciando quando a pochi metri c’è la sua futura, o meglio non più, sposa.

JJ- mi sei mancato.

Già mi è mancato da morire in questi anni. Mi è mancato come l’aria e così lo abbraccio più forte ispirando il suo dolce profumo.

Yoo- ma se siamo stati insieme fino a tre ore fa!

Quanto lo amo? Solo ora mi rendo conto di quanto forte sia il mio sentimento per lui. Come farglielo capire? Forse non c’è nemmeno bisogno perché improvvisamente ricambia l’abbraccio accarezzandomi i capelli mentre le sue labbra scendono sul mio collo procurandomi mille brividi che non provavo da tanto tempo…

Miagolo per quel tocco leggero strusciandomi di più a lui che ridacchia sulla mia pelle.

Yoo- che hai oggi Jae? Non vorrai mica che ti prenda qui vero?

No, non ci avevo pensato. Volevo solo vederlo ma ora che il moro ne parlava avverto un improvviso desiderio. Quel desiderio che negli ultimi tre anni non si è mai sopito ed è rimasto latente e insoddisfatto.

JJ- l’idea mi attira ma non voglio scandalizzare nessuno. Lo sperma sul vestito nuziale non sta bene.

Lo guardo divertito mentre ricambia il sorriso e mi da un pizzicotto sul sedere.

Yoo- sempre il solito eh?

A malincuore ci stacchiamo l’uno dall’altro quando sentiamo la voce dell’impiegata che chiede se lo sposo ha fatto. Yoochun sospira rassegnato e stringendomi forte la mano mi da un bacio sulla guancia prima di lasciarmi e dirigersi verso la porta. Che diavolo sto facendo? Sono venuto qua per impedire il matrimonio e ancora non ho detto nulla. Devo fermarlo, dirgli che ho cambiato idea e che lo voglio tutto per me.
Mentre comincio a parlare però lui ha già aperto la porta uscendo in quella specie di pre-camerino, dove lo aspetta la ragazza coperta da una marea di pizzi e merletti bianchi…sembra una meringa! Un vestito più brutto non poteva trovarlo eh?

Rimango a guardare la scena da lontano, non voglio avvicinarmi e vedere come stanno bene insieme. Già, nonostante detesti quella ragazza per avermelo portato via, devo ammettere che insieme sono come un ritratto. Mentre penso quelle cose i miei occhi si inumidiscono. Adesso non ricordo nemmeno cosa provai durante questo stesso giorno nella mia vita precedente, adesso però so cosa voglio e cercherò di ottenerlo. Finite le prove e gli ultimi ritocchi, rientrano ognuno nel proprio camerino e mentre lui si cambia, io chiudo la porta a chiave per poi raggiungerlo.

È senza camicia e sta cercando di slacciarsi i pantaloni ma io lo fermo. Gli prendo il viso tra le mani e lo avvicino al mio finché le nostre labbra non si congiungono. Quella morbidezza mi manda fuori di testa e assaggio quel frutto così dolce che entra ed esce dalla mia bocca. Le nostre lingue si cercano fameliche e le sue mani scendono sulla mia vita. So cosa sta pensando ma non posso lasciarglielo fare. Impazzirei di piacere e farei una figuraccia anche se forse sarebbe il modo migliore per sistemare le cose. Cosa c’è di meglio che sentire il proprio futuro marito fare del sesso selvaggio con il testimone, il giorno prima delle nozze? Di sicuro così il matrimonio sarebbe annullato. Hahah quel pensiero mi fa ridere e la lingua di Yoo ne approfitta per infilarsi ancora più a fondo nella mia bocca.

Yoo- che ti ridi?

JJ- pensavo a quando sarebbe bello far l’amore con te qui mentre tutti, di là, ascoltano.

Mi guarda strabuzzando gli occhi. Ovvio, il me di tre anni fa non avrebbe mai detto una cosa del genere. Lo vedo che è sconvolto e questo mi da un senso di vittoria mentre la mia voglia di lui aumenta ancora e ancora. Devo averlo e non mi importa come. Gli lascio il viso e scendo ad accarezzargli il petto intanto che cerco famelico il suo collo, leccandolo e succhiandolo finché una macchiolina rossa non compare sulla sua pelle perfetta. Quando se ne accorgerà saranno cavoli miei… mmm meglio così…

Scendo sul suo petto fino a raggiungere i capezzoli che prendo tra i denti stuzzicandoli, sentendolo fremere. Mi inginocchio davanti a lui all’altezza dei suoi fianchi e slaccio quei pantaloni che prima non aveva fatto in tempo a togliersi. Glieli sfilo guardandolo malizioso e venendo ricambiato da altrettanta lussuria che gli accende lo sguardo. Ripongo per bene i pantaloni sulla sedia e torno al mio lavoro. Gli abbasso i boxer quel tanto da lasciare scoperto il suo sesso e inizio a dargli piacere.

I primi gemiti di Yoo sono soffocati ma poi sentendoli aumentare di intensità, alzò una mano cercando di tappargli la bocca mente con l’altra aumento il piacere dato dalla mia lingua. Mentre la mia bocca gioca su di lui, sento le sue labbra aprirsi e iniziare a succhiarmi le dita smorzando gli ansimi. Beh un modo vale l’altro…

Lo sento, sta per venire e infatti dopo pochi secondi mi sento afferrare la testa dolcemente mentre la mia bocca si riempie di lui. Amore mio, come ho potuto vivere tutto questo tempo senza di te? Non spreco niente di quello che mi regali e finalmente con il cuore in pace, ti bacio il membro ormai a riposo rimettendolo al suo posto nelle mutande. Mi alzò baciandoti castamente le labbra mentre ricevo da te una carezza piena d’amore.

Yoo- ti amo Jae

JJ- ti amo di più io.

Finita la prova vestiti, la ragazza, non voglio nemmeno nominarla, se ne andò e noi andammo a pranzo. Mentre guidava la mia macchina io mandai un messaggio in ufficio scusandomi dell’assenza. Che strano in tre anni sarei stato in una posizione nella quale non avrei nemmeno dovuto preoccuparmi di avvertire o scusarmi se non fossi andato al lavoro.

Parlammo del più e del meno e ogni tanto inciampi nella conversazione fornendo particolari di cui lui non era a conoscenza e non ricordandone altri che invece avrei dovuto sapere.

Yoo- ehi Jae che ti prende oggi?

JJ- niente… sono solo felice di essere qui con te.

Devo affrontare il problema.

JJ- senti Yoo… ci ho pensato bene… per domani…

Yoo- lo so Jae, mi spiace averti messo in una brutta situazione, se non vuoi venire ti
capisco.

Cosa? Che diavolo centra? Il mio ragazzo ha un’aria così abbattuta e non so che dire. Improvvisamente il ricordo del suo matrimonio mi balza in mente… io che aspetto di firmare per quei due che ormai sono marito e moglie e dato che abborro gli sfascia famiglie non ho potuto fare a meno di fargli le congratulazioni per poi sparire definitivamente dalla sua vita. L’ho lasciato con un semplice “mi dispiace ma non ce la faccio”. Mentre loro due erano in viaggio di nozze mi sono trasferito pregando Yu e gli altri di non dire niente a Yoochun che quando tornò cercò di contattarmi invano finché non capì che quella situazione era troppo pesante per me e mi lasciò andare.

Anche lui doveva aver sofferto tanto ma io mi sono preoccupato solo di me stesso. Mi aveva proposto di continuare a vederci anche dopo il matrimonio ma come potevo accettare quella situazione?

Ok, so esattamente cosa devo fare eppure quelle parole chissà come non escono. Dopo quel momento di tristezza le nostre mani si congiungono e poi, cambiando argomento, rassereniamo i nostri animi. Lui non lo sa ma se non mi decido a fare qualcosa tutto si ripeterà da capo e soffriremo entrambi per quella separazione.



Non ce l’ho fatta. Ho passato tutto il giorno con lui ma non gli ho detto nulla, dopo pranzo non ho più accennato al matrimonio e nemmeno gli ho detto quelle cinque parole che volevo dirgli… “ferma tutto, resta con me”, e ora è tardi. È dovuto tornare a casa dai suoi perché stanotte la passerà lì ed io mi sento così solo in questo letto freddo senza la presenza del mio amore. Piango per la mia idiozia. Ho avuto l’opportunità di tornare indietro eppure fino ad ora non ho combinato nulla. Continuo a piangere al buio mentre solo i miei singhiozzi mi cullano verso il sonno.



È arrivato. Il giorno che tanto temevo è arrivato e tutto si sta ripetendo come la prima volta. Yunho e Junsu mi sono passati a prendere mentre Changmin ci aspetta in chiesa. In macchina nessuno dice nulla proprio come quel giorno di tanti anni prima. Sento gli occhi gonfi per il pianto di stanotte e le gambe pesanti che non vogliono scendere dalla macchina del mio amico. Junsu mi aiuta consolandomi con la mano che accarezza leggera la mia schiena. È bello averli vicino in questo momento.

Riuscirò a fare qualcosa? Mi arrenderò ancora una volta all’evidenza? Ho perso la mia opportunità. Se ieri avessi fatto qualcosa non ci sarebbe stata la cerimonia ed io avrei potuto avere Yoo tutto per me senza espormi mentre ora? Avrò il coraggio di mettere a nudo il mio cuore? La chiesa è proprio come me la ricordavo. Profumata di quei fiori freschi, la gente occupa i posti in attesa dell’arrivo della sposa. Ringrazio il cielo che sia una cerimonia per pochi intimi e mi guardo intorno finché non lo vedo.

È davanti a me a pochi passi dall’altare e mi guarda con occhi tristi. So che come me vorrebbe scappare e so anche che se trovassi la forza di alzarmi, lui mi seguirebbe all’istante.

Jun- forza Jae, vieni.

Prendo posto vicino a Yoo mentre i nostri tre amici sono seduti in seconda fila, subito dietro i suoi genitori. Mancano ancora dieci minuti all’entrata della sposa così si avvicina a me dando la schiena ai suoi. Mi guarda supplicante. Vorrei abbracciarlo e dirgli quanto lo amo. Vorrei prenderlo per mano e trascinarlo via da questo posto eppure rimango in silenzio ricambiando quello sguardo che sarà l’ultimo o uno degli ultimi se non farò qualcosa.

Yoo- ti amerò per sempre Jae lo sai?

Rivivere il passato è proprio brutto. Ripeté le stesse parole che sentii in questo stesso giorno ma molto tempo fa. Le lacrime che avevo trattenuto così bene l’ultima volta, ora si affacciano e mi guardi allarmato.

Yoo- ti prego Jae, non piangere! Jae non volevo farti questo. Se me lo chiedi fermerò tutto ma dimmelo! Parla con me.

Ecco… queste parole non me le aveva dette, o meglio le aveva pronunciate tempo prima quando ancora cercava di convincermi a uscire allo scoperto.

JJ- ti amo Yoo. Qualsiasi cosa succeda…

Lo lascio lì con la morte in faccia e mi rifugio dietro una colona per asciugare le lacrime che ormai scorrono copiose sul mio viso. Mi riprendo giusto in tempo che la marcia nuziale attacca dalla prima nota. Ritorno al mio posto e noto che Yoochun mi fissa preoccupato invece di vedere l’entrata della sua futura moglie.

Che accidenti sto facendo? Voglio davvero commettere gli stessi errori del passato pur sapendo cosa comporteranno? Devo tirare fuori le palle e affrontare tutte quelle persone. Certo sarà un colpo un po’ per tutti ma importa davvero ciò che pensano gli altri?

Eccola, avanza verso Yoo con una faccia indifferente. Ovviamente non si amano, anzi credo che tra quei due non scorra nemmeno buon sangue, eppure continua ad andargli incontro. Ora è davanti a lui e si prendono le mani sedendosi ai loro posti mentre il MIO uomo mi guarda di soppiatto.

Guardo solo lui. Tutto il resto non conta, le parole del prete sono mute e sembra che non dica nulla. Preghiere, discorsi, canti… nulla di tutto questo mi tocca. Io vedo solo lui. Sono così concentrato sulla perfezione del suo volto che a stento sento quelle parole

- parlate ora o tacete per sempre…

Eccolo… è il momento. Mi alzo? Oddio cosa devo fare? Improvvisamente Yoo si volta verso di me come non aveva fatto l’ultima volta e qualcosa mi scatta dentro. La sensazione di un suo bacio mi scalda e sento un calore strano sulla guancia. Come se fossi stato bruciato da un tizzone rovente, scatto in piedi scandendo bene le parole.

JJ- mi oppongo!

Ora tutta la chiesa mi guarda.

I miei amici
I parenti della sposa
I parenti di Yoo, quei pochi venuti
I miei amici
La sposa

Lui…

Il silenzio è così opprimente che mi sento svenire eppure quegli occhi neri sono la mia forza, la mia unica ragione di vita. Con passo incerto mi avvicino ai quasi sposi seguito da tutti gli sguardi, in primis del prete che sicuramente è sconvolto. Arrivo tra loro due e mi rivolgo alla sposa. Chissà cosa mi da questa sicurezza.

JJ- mi dispiace… non posso lasciartelo.

Non sono mai stato così temerario in vita mia ma ora ricevo da quella ragazza uno sguardo strano, pieno di… gratitudine? Mi sorride e ricambio finalmente con il cuore in pace. Sono conscio che tutti stanno guardando anche se non so se hanno sentito le parole che ho sussurrato.

Ok ora le cose sono due, o mi faccio da parte e lascio spiegare tutto a Yoo come un vigliacco, oppure mando al diavolo la mia paura e faccio una follia.

Yoo- Jae… grazie.

Eccole quelle parole sussurrate così piano che probabilmente ho sentito solo io. Quel “grazie” mi si ripercuote dentro come un terremoto e non so più cosa sto facendo. Mi volto verso di lui per guardarlo negli occhi che ora brillano di una dolcezza infinita. Mi sorride e la mia paura svanisce nel nulla. Gli afferro la mano intrecciando le dita alle sue e senza guardarmi intorno lo tiro a me sentendolo più che partecipe. Pochi secondi e percorriamo quella navata di corsa verso l’uscita mentre esclamazioni di ogni tipo riempiono quel luogo sacro.

Le nostre mani sono legate così come i nostri cuori e senza più timore sorridiamo verso la luce che entra dalla porta e che accoglierà la nostra nuova vita non appena la varcheremo.

Ancora pochi passi e saremo liberi
Ancora pochi passi e potrò amarti per sempre.
Ancora pochi passi e saremo tu ed io finalmente alla luce del sole.




***
Yoochun


Sono passate due settimane e ancora non ti svegli… perché dormi così tanto Jae? Perché non torni da noi? Da me…

Min- Yoo vai, ti do il cambio io.

Yoo- no, tranquillo Min, rimango ancora un po’.

Jun- Changmin ha ragione, ormai torni a casa solo di rado, sarà preoccupata.

Cosa? Lei preoccupata per me? Questa sì che è una battuta. Probabilmente a quest’ora si sta facendo scopare come una cagna da uno dei suoi molteplici amanti, chissà forse da più di uno contemporaneamente. Se i miei avessero saputo che tipo di persona fosse, probabilmente non mi avrebbero fatto sposare. In questi tre anni abbiamo vissuto le nostre vite separatamente anche se viviamo sotto lo stesso tetto. Abbiamo anche camere separate con l’unica differenza che io non ci ho mai portato nessuno, mentre lei scopa regolarmente con uomini diversi.

Yoo- non credo proprio, di certo non si è nemmeno accorta che non torno.

Vedo le facce dei miei amici, loro sanno in che tipo di situazione mi trovo e di sicuro sanno che in quel momento non lascerei il fianco di Jae per niente e nessuno.

Yu- ragazzi che ne dite di un caffè? Potreste andare a prenderlo? Yoo tu cosa vuoi?

Yoo- per me succo alla pesca grazie.

Finalmente è arrivato il momento dei discorsi seri? Sono giorni che vedo Yu irrequieto ma fino ad ora non ha mai detto molto. Junsu e Changmin ci guardano e poi escono in silenzio, sicuramente hanno capito tutto anche loro.

Yoo- dimmi Yu… cos’è che ti tieni dentro e non riesci a dirmi?

Il moro mi viene incontro e si siede sul letto vicino alle gambe di Jae che ignaro di tutto riposa ormai da troppo tempo. La sua espressione è seria e mi dispiace vederlo così triste, di sicuro sta soffrendo molto anche lui.

Yu- mi dispiace Yoo.

Yoo- e di cosa?

Yu- io… non ho fatto niente per voi, anzi mi sono messo in mezzo, ma Jae mi ha sempre chiesto di evitare di parlargli di te.

Lo so. Yunho è una delle persone migliori che conosca. Un bravo ragazzo e un ottimo amico. Lui, Jun e Changmin mi sono stati vicini come lo sono stati con Jae ma mentre io sapevo tutto del biondo, tenendomi sempre aggiornato. Jae da quel giorno ha costantemente cercato di cancellarmi dalla sua vita. Junsu mi dice spesso che non vuole sentir parlare di me nemmeno alla lontana e anche se questa cosa mi ferisce, non posso che rispettare la sua scelta. Yunho dal canto suo è sempre stato attratto dal biondo ma nonostante tutto non ha mai fatto nulla di male, viveva il suo amore all’ombra e solo quando il mio matrimonio mandò tutto a puttane, si fece avanti. Ricordo ancora quando mi chiese il permesso di stare al fianco di Jaejoong.

Cosa avrei potuto dirgli? Che non volevo? Che Jae era mio? Io mi ero appena sposato e JJ non voleva nemmeno vedermi… non avevo nessun diritto su di lui.

Solo tempo dopo scoprii che nonostante Yunho avesse confessato tutto a Jae, lui non si era mai lasciato andare con lui se non come amico. Da quel giorno tutti sapevano tutto ma le cose non erano cambiate. Loro due stavano spesso insieme e Yu divenne la spalla su cui il biondo poteva piangere ma nulla di più. Mi sento in colpa se penso che il legame che condivido con Jae è troppo forte per poter essere infranto dal mio amico.

Yoo- ehi, ma che dici? Anzi grazie di essergli sempre vicino. Sapere che non è mai
solo mi rende più sereno

Yu- ma tu non avresti voluto lasciarlo vero?

Certamente.

Yoo- lo sai bene Yu, se solo potessi tornare indietro scapperei con lui senza pensarci.

Mi guarda risoluto e affranto allo stesso tempo.

Yu- allora fallo adesso!

Yoo- cosa?

Cosa vuole dirmi?

Yu- Chun tu lo ami ancora da morire! Ed io so quanto lui ami te. Ti pensa in continuazione anche se non ne parla mai. Gli machi sempre e ovunque e per quanto lo ami non posso riempire il vuoto che hai lasciato. Lo sai che farei di tutto per Jae ma non sono io quello che vuole. Sei tu! Sei tu che lo rende felice o almeno lo rendevi felice. Sono anni che non ride di cuore. Non capisci? È tutta finzione Yoo! Jaejoong si sta sforzando di andare avanti ma non ce la fa! Non riesce a toglierti dalla sua testa e dal suo cuore ed io odio vederlo così. Rinuncerei a lui pur di vederlo di nuovo felice.

Bel colpo Yu. Se volevi farmi sentire peggio ci sei riuscito alla grande. Lo so da me che non sta bene. Pensi per caso che io stia meglio? Vivo una vita che detesto, al fianco di una donna che odio e per di più senza l’uomo che amo. Già hai ragione, dovrei buttare tutto al vento e riprendermi Jae. Facile a dirsi ora!

Yoo- certo che lo amo e mi dispiace che le cose siano andate così, ma ormai…

Alle mie parole il mio amico scatta. Mi fulmina con lo sguardo prendendomi per il colletto.

Yu- stronzo! Jae è stato un codardo, sono d’accordo con te, avrebbe dovuto lottare per rimanere al tuo fianco ma tu stai facendo la stessa cosa. Stai scappando e non inventarti scuse, se avessi voluto riprenderti JJ non avresti esitato a piantare tutto. Anche dopo il matrimonio… di cosa hai paura Yoo? Che Jae non ti voglia più?

Yunho ha centrato il punto della questione come non aveva mai fatto nessuno. Cosa sto aspettando ancora? Il mio matrimonio è una stupida farsa, il mio lavoro mi annoia e inizio a non sopportare più i miei che vogliono da me un nipote. Non potrò mai darglielo visto che non ho nessuna intenzione di entrare in quella donna che solo a vederla mi disgusta.

Yoo- hai ragione tu, sono un vigliacco.

Yunho mi lascia e torna a sedersi sospirando.

Yu- no scusa tu, ho esagerato è solo che… questa situazione mi sta distruggendo.
Vederlo così mi sta annientando. E se non dovesse svegliarsi? Se non tornasse più da noi?

Le lacrime del mio amico finalmente iniziano a uscire dopo ben due settimane durante le quali le ha tenute rigidamente sotto controllo. Mi alzò dalla poltrona sulla quale sono seduto e lo abbraccio. Ricambia e cerchiamo di farci forza a vicenda.



Sono rimasto solo con Jae. Gli altri se ne sono andati a casa per la notte. Nell’oscurità della camera prendo in mano il cellulare e chiamo quel numero. La sua voce risponde affannata. Di sicuro sarà impegnata altrimenti.

Yoo- Sono io… scusa se disturbo. No… no. Ho chiamato per dirti che voglio il divorzio. Sì, manderò le carte al tuo ufficio. No. Verrò a prendere le mie cose più in là. Ciao.

Ce l’ho fatta… ora tutto finirà. Non appena quella donna firmerà le carte potrò tornare da te e se mi vorrai ancora saremo felici. Mi avvicino al letto del ragazzo che amo da impazzire e lo guardo dormire. Quel sonno rilassa i suoi lineamenti lasciandogli un’espressione serena e rilassata. È così bello quando dorme…

Prendo la sua mano tra le mie godendo di quel calore che solo lui è sempre stato in grado di trasmettermi e lentamente scendo a baciargli la guancia. Le parole di Yunho tornano a frullarmi in testa… mi ama ancora, mi ama e gli manco. Ed io sono stato un cretino ad averlo allontanato così. Avrei dovuto legarlo a me a filo doppio e invece l’ho lasciato solo.

Yoo- Jae… grazie.

Mi sollevo dal suo volto continuando a osservare la sua faccia perfetta finché un rumore nuovo mi spaventa. Il macchinario lì vicino fa un rumore diverso dal solito e i valori sullo schermo cambiano rapidamente sotto i miei occhi. Che succede? Altri rumori mi allarmano e così schiaccio il pulsante chiamando l’infermiere. Dopo una manciata di secondi un ragazzo con il camice entra di corsa nella stanza e inizia a osservare anche lui quella macchina che sembra impazzita.

- c’è attività…

Sospira queste parole mentre corre fuori dalla stanza. Che diavolo vuol dire? Poco dopo torna con un dottore al seguito che mi chiede di spostarmi mentre lui esegue una serie di controlli chino su Jae che continua a dormire ignaro. Improvvisamente qualcosa attira la mia attenzione. La mano destra del mio amore, quella a cui è attaccata una specie di morsa, si sta muovendo.

Yoo- dottore che succede?

Il dottore si volge verso di me con aria sorpresa ma piena di sollievo. Mi mette una mano sulla spalla e pronuncia la frase che fa librare alto il mio cuore.

- I suoi valori stanno tornando normali. Si sta svegliando!

Ringrazio mentalmente il dio o gli dei delle varie professioni religiose e, avvicinandomi a Jae, gli prendo la mano e assisto a un miracolo.




***
Jaejoong



La luce mi avvolge e sento la stretta salda delle sue dita… poi tutto scompare. Non c’è più nulla.

Niente chiesa, niente luce… niente Yoo!

Sono solo e mi sento malissimo, la testa pulsa e l’aria che dovrebbe darmi piacere, in realtà mi brucia la gola arsa. Che fine ha fatto Yoochun? Fino a qualche secondo prima stringevo la sua mano. Signore perché mi fai questo? C’ero quasi, stavo compiendo un miracolo e ora ho perso tutto di nuovo.

Improvvisamente le sento…

Voci sorprese, voci sollevate, voci felici… poi… la SUA voce. Più forte e chiara delle altre, la più vicina.

Yoo- Jae…

Yoochun, la mia anima gemella, il mio uomo è qui accanto a me. Sento bene e inizio a essere cosciente ma le mie palpebre sono pesanti e non riesco ancora ad aprire gli occhi. Sono già contento così, l’importante è essere insieme a Yoo. Il tempo passa e le voci se ne vanno, rimane solo la sua che continua a parlarmi. Il dottore gli ha detto che probabilmente posso sentirlo e ha ragione. Yoo mi parla, mi bacia.
Sentire ancora quel calore sulla pelle mi emoziona. Lentamente sento le forze iniziare a rifluire nel mio intero corpo. Racimolo un po’ di energie e cerco di aprire gli occhi… ecco ci sono quasi...

Jun- Yoochun!

Yoo- ragazzi, si sta svegliando

Ovvio, quel chiacchierone doveva aver subito avvertito gli altri e, a una a una, sento le voci dei miei amici che sono tutti qui per me.

Min- davvero? Sia ringraziato il cielo.

Sento un tocco delicato sui capelli e mi viene da piangere.

Yu- grazie JaeJae…

La voce di Yunho è intrisa di felicità ma so che sta soffrendo. Se Yoochun è qui,
Yunho deve star soffrendo ancora di più, specialmente se vede la mia mano che Yoo tiene tra le sue. Ok ora basta! Apri questi cazzo di occhi Jae!

Con uno sforzo sovrumano costringo quel velo di pelle ad alzarsi e nonostante veda un po’ sfocato, riesco a distinguere i vari volti. Ok aprire gli occhi è fatta ma se pensano che possa subito mandarli a quel paese si sbagliano. Non so da quanto sono steso sul mio letto, ma dalla sensazione che ho in gola direi che non parlo da un bel po’ quindi possono anche scordarsi la mia voce, almeno per ora.

Quattro persone esclamano il mio nome all’unisono e l’unica cosa che posso fare è ricambiarli con un sorriso. La prima cosa che mi viene in mente è il mio sogno. Ovvio che fosse un sogno, non si può tornare indietro nel tempo, eppure ho imparato qualcosa. La prima cosa che farò non appena potrò alzarmi da questo letto, sarà riprendermi Yoo. Non mi importa di diventare uno sfascia famiglie, voglio Yoo e me lo riprenderò a qualsiasi costo.




***
Yoochun



(6 mesi dopo)

Scendo di corsa le scale dello studio legale, ora sono finalmente un uomo libero. Mi precipito di corsa verso la macchina e corro a casa. La nostra casa. La casa dove io e Jae viviamo ora. Oggi è stata una giornata pesante e non vedo l’ora di buttarmi la fatica alle spalle e abbracciare il mio tesoro.

Jaejoong si è ripreso dal suo incidente e quando ha saputo del mio divorzio per poco non mi saltava addosso nonostante la flebo. Quando lo dimisero iniziammo a cercare casa e trovammo una piccola villetta un po’ fuori città. Lasciai mia moglie, feci outing con la mia famiglia che ovviamente mi caccio e così dopo aver lasciato il lavoro corsi dal mio Jae a festeggiare l’inizio di una nuova vita. Qualche settimana dopo trovai un nuovo impiego proprio vicino casa mentre Jae ancora è costretto a farsi più di mezzora in macchina per raggiungere l’ufficio.

Ora siamo felici. La nostra vita non può essere più appagante, abbiamo degli amici fantastici che colorano la nostra vita di affetto e allegria e tutto è perfetto. Jae non ha più paura e ora viviamo la nostra relazione allo scoperto senza vergognarci del nostro amore.

La prima volta che feci l’amore con lui, la prima volta dopo quel giorno di tre anni fa, fu fantastico e ci sentivamo entrambi emozionati. Continuammo per tutta la notte, mai sazi dei baci e delle carezze dell’altro. Eccomi sono a casa.

Yoo- ciao amore!

Il mio biondino mi saluta con un bacio prima di guardarmi curioso.

JJ- allora? Come è andata?

Yoo- benissimo. Alle 5 e 45 sono diventato ufficialmente single e alle 5 e 46 sono
diventato ufficialmente l’uomo del più bel biondino del paese!

Le braccia di Jae si allacciano al mio collo mentre la sua bocca preme sulla mia. Questo bacio inizia a dare i suoi frutti e in poco tempo le nostre mani cominciano un sensuale Streep tease mentre ci avviamo alla cieca verso la nostra camera da letto.

Molte altre volte mi sono chiesto cosa sarebbe successo se… ma poi sono giunto alla conclusione che non era importante. Non bisogna chiedersi “e se…” perché una volta che intraprendi una strada non ce ne saranno mai altre, ciò che veramente conta è vivere seguendo il cuore e se si fanno degli sbaglia bisogna impegnarsi e affrontarli senza paura finché la felicità non busserà ancora alla tua porta.

Un altro bacio, un altro sospiro e altre carezze mi fanno perdere il controllo dei miei pensieri e mi ritrovo Il biondino tra le braccia senza avere la possibilità di parlare. Beh se questa è la felicità… preferisco stare zitto e godermela.

Ah già! Ecco cosa dovevo dire a Jae… anche Yunho ha trovato la felicità… un suo collega è riuscito a rubargli il cuore e da quel che ho visto non solo quello…



 
ok questa è l'ultima os che avevo nelmio repertorio... mancano due collezioni e poi avrò pubblicato tutto ciò che ho scritto da febbraio ad oggi. (long escluse, quelle le posterò piano piano ehehe sono belle lunghette!). che dire? spero vi sia piaciuta (eh già io sono l'autrice che ripete sempre le stesse cose hahah almeno nelle note uahuaha) ok ora la smetto e mi comporta da adulta quale sono. beh aspetto i vostri commenti... sperando che me li lasciate huhuhu!!!
  
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