Il mio unico desiderio
Autore: Kjria
Titolo: Il mio unico
desiderio…
Pacchetto: Regalo
Coppia: C18/Crillin
Prompt: Foglia
Genere: Sentimentale, malinconico.
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno
Note: Vincitrice premio dolcezza
invernale al "Winter
Contest " di Nede
Cadono
le
foglie, una dietro l’altra, sempre più numerose .
L’inverno è alle porte,
l’aria sempre più fredda ed il
vento gelido non risparmiano nessuno, e mai come quest’anno
Crillin si sente
solo, soprattutto dopo aver conosciuto lei.
Colei che gli ha cambiato la vita, colei che è sparita dopo che
Cell è
stato sconfitto…
Sospira,
mentre un’altra foglia
cade.
Triste,
si
incammina per le strade della città illuminata da luci
colorate e resa speciale
dalle risate dei bambini.
«Mamma!
Quest’anno chiederò a Babbo Natale quel giocattolo
che ho visto prima in
vetrina!»
«Se
fai il
bravo te lo porterà senz’altro!»
Crillin
sorride
ascoltando quella conversazione, anche lui ha espresso un desiderio
quest’anno,
chissà se si avvererà…
Si
allontana
dalla folla dirigendosi verso un bosco quasi abbandonato,
l’aria è fredda e
Crillin si stringe al suo cappotto che gli riscalda il corpo, ma non il
cuore…
Si
siede su una
panchina e mettendosi il viso tra le mani sospira ancora.
«Dove
sei?
Perché non sei qui con me» bisbiglia tra
sé.
Un’altra
foglia
cade…
Crillin
osserva
la foglia che pian piano scende verso il basso, trascinata dalla
corrente, indifesa.
Lui si sente come quella foglia: solo ed abbandonato al destino. Si
china per
raccoglierla quando avverte un fruscio dietro di sé, tra i
cespugli.
Si
volta di scatto «Chi è là?»
Nessuna
risposta… “Inizia a far freddo, sarà
meglio che me ne torni a
casa” pensa
mentre si incammina, ma d’un
tratto avverte nuovamente
il fruscio,
questa volta più forte, si volta e ciò che vede
lo lascia di stucco.
«C18…»
Un’apparizione…
«Ciao
testa pelata…» Risponde
con
tono freddo e scrutandolo con i suoi occhi gelidi, come solo lei sa
farlo.
«Che...?
Non mi aspettavo di incontrarti…»
Crillin
rimane senza parole, non può credere ai suoi occhi, C18
è lì
dinnanzi a sé.
«Dovrei
meravigliarmi io, sai? ... Che ci fai qui? Mi stavi
seguendo?»
Chiede leggermente adirata.
«No,
no! Ero qui per caso» si giustifica «Ma comunque
sono felice di
vederti, dopo che… ecco… al palazzo del
Supremo…» Arrossisce.
«Umh,
non ti ho chiesto io di liberarmi dal dispositivo di
autodistruzione, se alludi a quello!»
«Perché
mi aggredisci, perché sei sempre così brutale con
gli altri? Io
non voglio nulla in cambio! L’ho fatto
perché… perché
mi sembrava giusto, ecco!» Sbotta.
«Non
osare mai più urlarmi contro, capito! » gli urla.
«Scusa,
non volevo.» abbassa il capo, dispiaciuto. Forse non doveva
usare
quel tono così aggressivo.
«Ora
va via, voglio stare da sola.»
Il
destino aveva voluto che loro due si incontrassero per caso e lui
aveva sprecato la sua unica occasione… o forse no? Poteva
ancora farcela,
doveva chiederle quella cosa di cui non aveva avuto il coraggio tempo
addietro.
«Perché
non vieni con me alla Kame House? » le chiede tutto
d’un fiato.
Crillin
la guarda trattenendo il fiato, e ancora più bella
dell’ultima
volta, anche se aggressiva
e
insensibile, lui non può non starle accanto.
«Uh?
Perché dovrei?»
«Perché,
ecco pensavo che… siamo entrambi soli, quindi potremmo farci
compagnia a vicenda…»risponde arrossendo.
«Ah!
Io sto bene da sola.»
«Nessuno
sta bene da solo.» incalza Crillin.
Un’altra
foglia cade…
C18
alza il capo e i suoi occhi freddi incontrano quelli di Crillin che
arrossisce nuovamente a quel contatto visivo. Lei si avvicina a lui e
lo scruta,
un soffio di aria gelida attraversa i loro corpi e questo rende Crillin ancora più
nervoso .
«Non
mi
dispiacerebbe rilassarmi un po’» gli dice infine,
il suo sguardo non scaturisce
nessuna emozione.
Gli
occhi di
Crillin si illuminano, ha davvero accettato il suo invito?
«Ma
che sia ben
chiaro, non devi disturbarmi!»
Adesso
è l’uomo
più felice del mondo, il suo desiderio si è
avverato.
Vuole
averla
accanto a sé per sempre, ora non ha più paura di
osare.
«Resterai
con
me?»
«Se
non mi
disturberai, potrei anche restare…» risponde
scostante «Ah,
fatti crescere i capelli, non mi
piacciono le teste pelate.
»
Crillin
sorride, è disposto a far qualsiasi cosa pur di averla
accanto a sé.
E
mentre
si
dirigono verso casa, anche l’ultima foglia cade, come a
celebrare una fine per
un nuovo inizio…