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Autore: xonikkiheat    03/11/2013    5 recensioni
Jim racconta a tutta la famiglia Castle la sua proposta di matrimonio a Johanna durante il giorno del Ringraziamento, riuscirà ad aprirsi?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Johanna Beckett, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro, Contesto generale/vago
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                       NON TUTTI I RICORDI SONO TRISTI

 

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Il suono della porta fece sobbalzare Rick dal divano, dov’era comodamente seduto mentre parlava con sua madre.
“Sarà mio padre” disse Kate dall’altra parte della stanza, Rick s’alzò dal divano per aprire la porta al suocero, gli suonava ancora strano descriverlo come suo suocero ma ormai questi erano i fatti.
Si diresse davanti la porta e l’aprì, era Jim, come aveva previsto Beckett.
“Buon Ringraziamento signor Beckett” disse Rick facendolo accomodare in casa.
“Buon Ringraziamento a te Richard” egli entrò e diede a Rick il suo cappotto guardandosi intorno “Dov’è Katie?” domandò curioso.
“Papà sono qui!” Kate si fece notare sventolando un guanto da cucina “Inforno il tacchino e sono subito da te”, il padre le sorrise, amava la sua versione da donna di casa, non era abituato a vederla in quelle vesti.
Jim abbassò lo sguardo e s’avvicinò al divano dove vide Martha.
“E’ sempre un piacere vederti Martha, buon Ringraziamento” l’abbracciò per poi staccarsi.
“A te Jim, non ti stai più facendo vedere molto da queste parti, vero?”
“Sono stato impegnato con il lavoro, ma d’ora in poi cercherò di trovare un po’ più di tempo per venire a trovarvi”
“Sei il benvenuto, vero Richard?”
L’uomo mentre i due chiacchieravano era andato ad aiutare la fidanzata in cucina, anche se Beckett non voleva il suo aiuto, sapeva che avrebbe potuto farcela da sola ma lui non si dava per vinto e cercò di pelare le patate, la donna d’istinto gli diede un piccolo schiaffo sulla mano e si prese il pelapatate dalle mani del fidanzato.
“Ahiii! Mi hai fatto male”
“Te lo meriti, questo è il mio primo Ringraziamento con voi e da cuoca, non voglio aiuti!” disse la donna lanciandogli uno sguardo assassino.
“Richard mi hai ascoltata?” la madre dall’altra parte della stanza era impaziente d’udire una sua risposta.
“No mamma, scusami. Cosa volevi?”
“Ho detto a Jim che sarà sempre il benvenuto qui e volevo il tuo consenso tesoro”
“Ma è ovvio! Jim saremo sempre felici d’ospitarti, soprattutto da quando Kate si è trasferita quasi definitivamente qui, ne saremo onorati!”
“Grazie ragazzo”.
I minuti passarono e il pranzo era ormai quasi pronto. Erano tutti seduti a tavola, o quasi.
“Richard, scusami l’intromissione ma chi stiamo aspettando?”
Mentre Jim pronunciò le parole magiche entrarono dalla porta Alexis e PI con un cesto pieno di frutta.
“Buon Ringraziamento a tutti” disse Alexis togliendosi il cappotto e salutando tutti.
“Bentornato signor Beckett”, la rossa si sedette al suo posto aspettando il fidanzato, aveva la brutta impressione d’essere arrivata in ritardo.
“Buon ringraziamento Mr. C, Mrs. Rodgers, futura Mrs. C e padre della futura Mrs. C”
“Buon ringraziamento…Ma tu chi sei?” disse l’uomo curioso.
“Io sono PI signore, piacere di conoscerla”
“Mangiamo? Ve ne prego!” l’interruppe Castle, ansioso di mangiare quel delizioso tacchino.
 
Le ore passarono e tra una conversazione e l’altra finirono col parlare della proposta di Rick a Kate.
“Io penso che sia stata perfetta! Le altalene sono il nostro ‘luogo’ ed il fatto che non me l’aspettassi mi ha spiazzata e non poco. Poi non ha noleggiato un elicottero, quindi…”
“Katie, sai che io ricordo ancora come chiesi a tua madre di sposarmi?”
“Mr. B ci racconti” disse PI intromettendosi nella conversazione.
“Papà non devi se non te la senti…”
“No Katie, ho voglia di parlarne, penso di non avertelo mai detto” fece una pausa “pronti?” aspettò l’attenzione di tutti e cominciò a raccontare.

“Era il 4 Marzo 1977 ed io e Johanna lavoravamo per lo stesso studio legale all’epoca. Stavamo insieme da circa due anni ma non avevo mai avuto il coraggio di chiederle di sposarmi. Ricordo che quel giorno io e lei litigammo, ma non era stata una di quelle discussioni da niente, fu una discussione abbastanza pesante, abbastanza pesante da prendere tutte le sue cose da casa mia e portarle in ufficio perché non voleva più vedermi. Fu la giornata più lunga della mia vita, era molto difficile non incrociare il suo sguardo in ufficio. Mentre sistemavo alcune scartoffie m’accorsi che mi stava fissando, in quel momento capì che non riuscivo a stare senza di lei, non sarei mai riuscito a vivere con quel peso, non sarei mai riuscito a lavorare al suo fianco senza poterla amare come volevo. Decisi che quello era in momento giusto. Andai da un mio ex collega, Marcus e gli chiesi di farmi da spalla, doveva portare Johanna nel mio ufficio. Avevo l’anello di fidanzamento da settimane nella mia giacca ma come vi ho detto prima, non avevo mai avuto il coraggio di porgerglielo. Dopo qualche ora vidi Marcus avvicinarsi al mio ufficio con Johanna e li vidi discutere, lei non voleva entrare nel mio ufficio per nessuna ragione. M’alzai ed aprì la porta, lei stava per andarsene ma Marcus la fermò chiedendole d’ascoltarmi, lei acconsentì e le dissi testuali parole ‘Johanna, sei la persona più testarda, bella, incasinata e dolce che abbia mai conosciuto, so che non mi sono comportato a dovere ma non riesco ad immaginare la mia vita senza di te. Per questo Johanna vuoi sposarmi?’. Lei credevo mi lasciasse lì come un sacco di patate ma poi la vidi avvicinarsi al mio volto e baciarmi. Mi disse solo che voleva trascorrere il resto della sua vita con me. L’amavo davvero tanto”
“Papà stai bene?”
“Certo piccola, è solo che mi sono appena accorto che non tutti i ricordi riguardanti tua madre sono tristi, mentre ve lo raccontavo mi sentivo bene, felice. Lei lo sarebbe”
“E’ bello che si sia aperto con noi Signor Beckett” disse Castle sorridendo.
“Dunque…Con quale proposta inizio io?” disse Martha spezzando quel bellissimo momento.
“No mamma ti prego, avrai avuto almeno 20 proposte di matrimonio!”
“23 per l’esattezza e ho da raccontare su tutte e 23”
“Che il cielo mi aiuti” disse Castle alzando gli occhi al soffitto. 
  
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