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Autore: Lorenzo Foltran    03/11/2013    1 recensioni
Deridi i sorrisi che ti dedico, e sembri pronta a tutte le lusinghe del mondo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E rimanere, per giorni, il ludibrio del tuo cuore.
Deridi i sorrisi che ti dedico, e sembri pronta a tutte le lusinghe del mondo.
Poi provi ad andartene, uccidendomi il cuore. La tua camminata ubriaca che non ha niente a che fare con i tuoi occhi sobri.
E dimmi che sei nata per sbaglio, e per essere uno sbaglio, il mio. Che quando lo sbaglio sei tu è pure bello sbagliare.
E dici: “E’ pure bello tornare”, e lo dici forse perché non hai mai provato a restare.
La tua mano che si alza per il salutarmi, il mio stomaco che si alza, per amarti.
Quanto sei difficile, cometa. Quasi come spiegare alla strada cos’è la distanza.
Quanto sei felice, cometa. Quasi come una stella che ha qualcuno con cui parlare.
I miei sogni storici, i tuoi disegni atmosferici.
E dico: “Quanto sei difficile, cometa”, e lo dico forse perché non ho mai provato a disegnare l’atmosfera.
L’eco delle nostre illusioni strafatte di un po’ di sentimentalismo e solitudine.
Ti immagini a volare, hai detto. E lo dici forse perché non hai mai provato a sognare.
Giri all’angolo dei tuoi errori, e cancelli il passato con le dita.
Sali sull’autobus controvoglia, vorresti tornare a casa volando.
Ti siedi e tocchi il cielo con gli occhi.
Poi andando via mi guardi.
“Ti stai trasformando, cometa.”
“E in cosa mi sto trasformando?”
“In bell’anima.”
   
 
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