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Autore: youbelongtome    03/11/2013    0 recensioni
questo è il mio nome, il cognome non è molto importante adesso. Ho 15 anni vado in seconda superiore. Non mi sembra vi vivere una vita per niente facile, anzi!
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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 Capitolo 1: << Ciao sono Katherine>>



<<Ciao sono Katherine>> questo è il mio nome, il cognome non è molto importante adesso. Ho 15 anni vado in seconda superiore. Non mi sembra vi vivere una vita per niente facile, anzi! Oggi è il mio primo giorno di scuola della seconda superiore, è il primo giorno di scuola dopo un’estate piena di eccitanti e commoventi  eventi. Quest’anno in classe ci sono molte nuove compagne, tutte della mia stessa età.
Come ogni anno le ragazze nuove si presentano, hanno dei nomi davvero carini, c’è chi si chiama Elisabette, Sarah, Sonia e Giorgia. Sembrano simpatiche ma non voglio giungere a opinioni troppo affrettate, mi è capitato troppe, troppe, volte di sbagliarmi sul conto di una persona. Mi rendo conto che oggi sono vestita malissimo, nonostante sia il sedici settembre c’è un freddo da novembre. Ho un paio di jeans scuri, delle ballerine nere e un maglione piuttosto largo bordeaux. La mia collana con la Ghiandaia Imitatrice mi accompagna sempre insieme a i miei orecchini con le frecce. Sono seduta nel banco insieme a Simone un mio compagno nonché mio migliore amico, tutti ci prendono per fidanzati ma tra noi c’è solo amicizia, punto. Come al solito non facciamo altro che prenderci in giro e scrivere sui banchi appena acquistati e nuovi di zecca. La nostra scuola è a pochi passi dalla via principale e insieme a Simone andiamo a fare un giro. E’ stupefacente come con un ragazzo io possa sentirmi a mio agio, potergli confidare le mie nuove cotte e farmi dare consigli. Anche lui prova lo stesso per me, amicizia. Giriamo i negozi senza meta finchè non arriviamo alla fermata del bus. Niente non passa nemmeno a pagarlo oro. Decidiamo quindi di fare la strada a piedi, visto che non è eccessivamente tanta. La mia casa è a pochi isolati da quella di Simone. Sto per entrare e chiudere il portone quando sento la sua voce;
<<Hey, non si saluta?>> con un tono sarcastico Simone si dirige verso di me e mi da una pacca sulla spalla.
<<Scusami, sono presa dai miei pensieri oggi>> rispondo quasi non accorgendomi di parlare a voce bassissima.
<<Niente, buon pranzo ci sentiamo Kat>> tutto quello che mi esce dalla bocca e un suono confuso che sussurra un ‘’ciao’’ prima di entrare e chiudere il portone alle mie spalle.
Mamma non è ancora a casa, bhè non lo è quasi mai a causa del suo lavoro da hostess e papà torna tardi troppo tardi. Butto a terrà il vecchio zaino turchese, ormai fracido dalle volte che l’ho buttato sulla sabbia quest’estate. Mi dirigo verso la doccia mi tolgo i jeans, la felpa e mi butto sotto lo getto di acqua bollente della doccia. Resto li immobile con le goccie d’acqua calda che mi solcano il viso a fissare la mia immagine riflessa allo specchio. Sono pallida quasi bianca, questi tre mesi di mare e sole non sono bastati per far dorare la mia pelle. Infilo l’intimo, dei pantaloni da tuta e una felpa grigia, fa proprio freddo per essere a settembre. Mi butto sul letto ma il vibrare del mio telefono mi fa sobbalzare subito in piedi. Sulla schermata spunta un enorme scritta nera che annuncia una breve discussione. ‘’Mamma:)’’
<<Mamma!>> mi lascio sfuggire.
<<Hei tesoro scusa ma non posso venire a pranzo oggi, dentro al frigo ci sono degli avanzi di ieri se no puoi uscire con Simone se vuoi.>>
<<Va bene mamma,ciao>> riesco a dire solo questo prima di riattaccare per cercare nella rubrica il nome del mio migliore amico. Scorro la lista dei nomi sulla rubrica fino ad arrivare alla S. Sto per premere il tasto verde ma mi rendo conto che sono già le tre meno un quarto. ‘’Niente andrò da sola’’ mi dico nella mente.  Prendo la borsa, i soldi, le chiavi ed esco. Non so di preciso dove andrò, cosa farò ma mi dirigo verso una piccola pasticceria. Lì è dove ho conosciuto Simone, stava comprando un muffin alla nutella, uno dei suoi preferiti, quando prima di uscire inciampò addosso a me lasciandomi l’impasto del muffin in faccia. Disse un minuscolo ‘’scusi’’ e poi correndo se ne andrò. Entro nella pasticceria e per fortuna c’è il mio dolce preferito, il cornetto al cioccolato bianco. In men che non si dica e subito nelle mie mani così decido di andare al parco e stendermi vicino ad un piccolo laghetto artificiale. Gusto il mio cornetto a fondo fino a quando non mi rendo conto che il mio cellulare sta vibrando, Simone:) compare sulla schermata.
<<Hey>> dico in tono piuttosto felice rispondendo alla chiamata.
<<Hey, mi chiedevo se volessi andare al cinema è uscito un nuovo film>> questa domanda mi lascia piuttosto spiazzata ma non riesco a non dirgli di si.
<<Alle sei ti passo a prendere a casa, ok?>>
<<Va bene>> dopo aver riattaccato mi rendo conto che sono già le quattro ed io devo andare a sistemare la camera prima che la mamma arrivi.
Prendo la borsa che avevo buttato nell’erba e corro a casa. Giro la chiave nella serratura e per fortuna nessuno dei miei genitori e a casa.
  
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