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Autore: Trugirl    19/04/2008    4 recensioni
Marissa Cohen è una ragazza come le altre, ma un diario misterioso le aprirà le porte del passato di OC, e del suo futuro.
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Seth Cohen, Summer Roberts
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                              Cooper Diary

1. Il Diario Segreto

Seth guardò l'orologio, erano le otto. Ancora una volta osservò la scala, sbuffò prima di alzarsi.
-Marissa! ti muovi?-
-Papà un attimo!!!- disse una voce che proveniva dalla porta che si trovava in cima alle scale.
-Non posso perdere tutto questo tempo! ho un incontro importante...- Ribadì l'uomo osservando nervosamente il quadrante dell'orologio che aveva sul polso sinistro.
Una ragazza piuttosto magra uscì dalla stanza, aveva la pelle chiara, i capelli neri che le ricadevano mossi sulle spalle, e gli occhi castani.
Indossava una maglia lunga azzurra, un paio di jeans, e le scarpe da ginnastica bianche. Aveva preso la borsa che c'era sul divano, e stava fissando suo padre con rimprovero.
-Allora? andiamo?-
- Ma tu guarda! fai tardi e vai anche di fretta!- disse l'uomo uscendo di casa, seguito dalla ragazza -Ti preferivo quando avevi otto anni...-
I due salirono in macchina e stettero in silenzio per qualche istante.
-Domani tua madre parte per quella riunione...-
-Lo so.- rispose scocciata, fissando la strada dal finestrino.
-Io  devo stare fuori città fino a mercoledì... quindi tu e Tom starete  dai nonni per due giorni.-
Si girò di scatto, indispettita. -Cosa? Perchè?-
-Tu e Tom non potete stare a casa da soli...-  ribattè l'uomo, continuando a guardare la strada.
-Capisco Tom, che ha sette anni, ma io ormai sono grande, e poi la casa dei nonni è vicina alla nostra...-
Seth la interruppe prima che potesse continuare oltre. -Marissa... l'ultima volta  che ti abbiamo lasciata sola a casa hai organizzato una festa a sorpresa.-
-Non era una festa a sorpresa!!!- rispose lei inacidita.
-Per me e tua madre lo è stata!-
La ragazza non continuò, sapeva che suo padre, nonostante fosse sempre comprensivo, e dolce, era tuttavia molto severo.
Arrivati davanti alla Harbor, Seth fermò la macchina, e osservò lo sguardo annoiato della figlia.
-Ehi...- disse, cercando di farsi perdonare
Ma la ragazza scese dalla macchina in men che non si dica, e saluto l'uomo con un freddo 'ciao'.
Si avviò verso l'entrata della scuola, e  cercò di mantenere la calma, mentre si faceva spazio fra la folla di ragazzi davanti al portone.
Arrivò al suo armadietto, e aprendolo velocemente, prese alcuni libri.
-Ehi Schizzata!- una voce familiare la chiamò, Marissa si girò, era Charlie Parker, la sua migliore amica.
Charlie era una ragazza molto particolare, aveva i capelli biondi, corti, e vestiva sempre con pantaloni larghi e top colorati, che evidenziavano il suo fisico allenato dalla danza hip hop. Ovviamente Charlie non era il suo vero nome, ma era Charlene.
A lei però non piaceva per niente, lo riteneva 'smieloso', così sin da piccola si faceva chiamare  Charlie.
-Charlie, mi hai messo paura!- disse Marissa scandalizzata.
La bionda sorrise e disse: -Stasera seratona: tutti a casa di Mike Logan, organizza un party in piscina... da non perdere-
-Se... mi piacerebbe, ma mio padre stasera parte ed io vado a stare dai nonni per il weekend...-
Charlie emise involontariamente una smorfia divertita.
Marissa la fulminò con lo sguardo.
- Scusa Mary... ma questo è l'evento degli eventi... e te lo perdi perchè devi stare a casa dei nonni a fare l'uncinetto?-
-é sempre un piacere avere a che fare con amiche come te...-
Poco dopo, le ragazze entrarono in classe per l'ora di  storia.
La professoressa Chang, una donna mingherlina di origini asiatiche, osservò per un momento i suoi alunni, erano quasi tutti presenti.
Poi si diresse al centro dell'aula e fece un annuncio: -da oggi ospiteremo un nuovo alunno. si è trasferito da New York. Il suo nome è Peter Cook... e spero che voi lo accoglierete bene- la donna osservò la porta, e in quel momento entrò un ragazzo piuttosto alto dai capelli castani e gli occhi color nocciola, aveva uno sguardo  altezzoso che a Marissa non piacque.
Dopo le lezioni, tutti stavano commentando l'arrivo del ragazzo, e ovviamente lo stavano facendo anche Charlie e Marissa.
-Io il suo cognome l'ho già sentito- disse la bionda pensierosa.
-Io no... comunque se la tira da morire...-
-Dai se lo può permettere...-  Disse Charlie ammiccante.
-La cosa non lo giustifica affatto... non è l'unico ragazzo bello in questa scuola.- disse la mora inacidita.
Charlie sbuffò -Ma che hai oggi?-
-Niente è per la storia dei nonni, e poi ieri sera ho litigato con mia madre... solite cose.-
-Non so come fai a litigarci tutti i giorni, è un mito!-
-... a piccole dosi.- continuò Marissa scocciata.
Nel pomeriggio Marissa fu accompagnata dal padre a casa Cohen, lo salutò sempre freddamente, e si avviò verso la casa dei nonni, tenendo per mano il fratello.
-Marissa, Tom! siete arrivati...-  Kirsten emise un sorriso, abbracciò i suoi nipoti e poi rivolse il suo sguardo al salone. -Sandy, i ragazzi sono arrivati!!!- gridò.
Dopo essersi sistemati i due ragazzi passarono un pò di tempo a chiacchierare con i nonni, nonostante abitavano vicini non li vedevano spesso. Soprattutto Marissa, da quando era cresciuta passava sempre meno tempo con loro.
-Tom, tuo nonno haun regalo per te- disse Kirsten
-Davvero? Cos'è?- disse il bambino, straordinariamente somigliante alla madre, alzandosi tutto contento dal divano.
- Vieni, dobbiamo andare in spiaggia per vederlo...- disse Sandy, accompagnando il bambino dall'altro lato della casa.
-Allora tesoro... come va a scuola?- disse l'anziana donna.
-bene, grazie...-  Marissa era annoiata, ma si fingeva interessata, in fin dei conti non voleva dispiacere sua nonna.
-Cosa ha comprato il nonno per Tom?-
Kirsten sorrise, come se stesse aspettando quella domanda con impazienza. -veramente non l'ha proprio comprata... però ha fatto aggiustare la barca di Seth, e domani mattina intende portarci tuo fratello.-
Detto questo, la donna si alzò e osservò il cielo attraverso la finestra. Marissa andò vicino a lei, e osservò attentamente la casa dei Cooper. Non sapeva molto di loro, ovviamente sapeva chi era Marissa, e sapeva che sua madre aveva scelto il suo nome proprio in ricordo della sua amica. Ma non parlavano mai di lei.
-La casa dei Cooper è ancora vuota?-
Kirsten guardò la ragazza piuttosto stupita. -Oggi sono arrivati  i nuovi vicini, ma perchè mi fai questa domanda?-
-Così- disse la ragazza facendo spallucce. -io esco a fare un giro.-
La donna annuì, raccomandandole di tornare presto per cena.
Marissa uscì per strada e si fermò ad osservare la vecchia casa dei Cooper, quando era piccola, giocava nel cortile della casa, stando bene attenta a non essere vista da sua madre, che non amava quel posto.
Mentre si trovava proprio davanti sul marciapiede davanti alla casa dei suoi nonni, e vicino a casa Cooper, vide uscire un ragazzo dalla porta con in mano un sacco della spazzatura.
Quando fu più vicino a lei, capì che il ragazzo era Peter Cook.
Lui la guardò un istante,e notando lo sguardò insistente della ragazza disse: -Ci conosciamo?-
-no.- rispose lei seccata.
-meglio...- disse lui con aria di superiorità.
-pallone gonfiato...- disse lei sottovoce.
Il ragazzo aveva sentito benissimo, ma preferiva sentirglielo dire ad alta voce: -Come scusa?-
Marissa lo guardò negli occhi, e senza timidezza, disse: -Ho detto, Benvenuto a Newport-
-Grazie.- rispose lui indifferente, e dopo aver messo la busta della spazzatura nel contenitore, lo lasciò aperto, guardò Marissa per un ultima volta ed entrò in casa.
Lei aveva ancora sul volto un espressione adirata, quel ragazzo non le piaceva affatto, era viscido e altezzoso.
Si diresse verso il cancello di casa Cohen, e passando vicino al contenitore della spazzatura, notò che fuori dalla busta sbucava un Diario lilla, con i brillantini, chiuso da un lucchetto.
La tentazione era forte, e lei non seppe resistere, così lo estrasse velocemente dalla busta, stando attenta a non essere vista...
Lo osservò meglio,  era molto doppio... putroppo il lucchetto le impediva di aprirlo...
Voleva studiarlo meglio, ma proprio in quel momento i fari di una macchina abbagliarono la sua vista...
- Marissa, che ci fai qui fuori da sola?- disse l'uomo scendendo dalla macchina.
La ragazza arrossì -Zio Ryan... Io, niente, entriamo in casa, dai...- 






  
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