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Autore: Alisia_Durand    03/11/2013    11 recensioni
Ho 17 anni e nonostante questo sono sempre stata molto sfortunata in amore, come vedrete, ma forse, dico forse!
E' arrivato anche per me il momento di essere felice e di sapere cosa sia il vero amore e cosa si prova quando questo sentimento arriva come un uragano e ti travolge, ma perché sia vero dovrò affrontare una delle mie più grandi paure, legarmi con qualcuno e aprirgli finalmente il mio cuore ...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Era il 14 Settembre.
Nonostante questo indossavo pantaloncini corti e t-shirt , faceva ancora molto caldo.

Era ancora una delle poche cose positive della mia vita nell'arco dell'ultimo anno della mia vita.
Vi chiederete cosa mi sarà mai successo di così grave?? 
Non starò esagerando forse?
Beh, forse si... ma infondo questa è la mia vita e oramai ci sono abituata, tanto vale tenere la testa alta e andare avanti.
In questo preciso momento, sommersa da mille pensieri molto "positivi" come potrete immaginare, mi trovavo sdraiata sul letto in mezzo alla mia bellissima stanza, fissando un punto indefinito del soffitto.
Oggi era il mio primo giorno di scuola ed ero in ritardo ma non avevo la forza di staccarmi dal mio soffice materasso che continuava a gridare nella mia testa per convincermi a rimandare il lungo pellegrinaggio verso la cucina per fare colazione, e devo ammettere che ci stava riuscendo anche molto bene...
A dirla tutta non sprizzavo felicità da tutti i pori di andare a scuola, non conoscevo ancora nessuno, chi può mai dirlo, forse erano tutti dei psicopatici maniaci dello studio.
No... in verità non volevo incontrare qualcuno che gli assomigliasse, sarebbe stato troppo doloroso.
Chi vi chiederete??
Lui...
Il mio ex-ragazzo,Brendon.
Che posso dire di lui, è il tipico ragazzo affascinante che se ci trovassimo in una scuola americana sarebbe il quarterback di qualche insulsa squadra di football.
E dire che me lo avevano detto le mia amiche, tutte le mie amiche, che era soltanto un stupido dongiovanni e che ci provava pure coi cani, ma che posso dire... avevo il salame negli occhi, a quel tempo...
Amavo le sue piccole pieghe che si creavano intorno agli occhi quando sorrideva, e quel sorriso mi faceva sciogliere ogni volta e se passavo una brutta giornata era il primo che veniva a trovarmi per farmi ridere e senza neanche rendermene conto piano piano  era diventato anche il mio migliore amico oltre che il fidanzato che ho sempre voluto.
Che posso dire, era il mio mondo...
Ma aveva pensato bene di aprirmi gli occhi la mia ormai ex migliore amica, che senza pensarci due volte aveva iniziato a uscirci di nascosto, mentre lui stava ancora con me.
E la parte divertente è che alla fine lui mi avesse lasciata dicendomi:” Lexy... so che oramai le cose non vanno molto bene fra noi,e fra l'altro la colpa è stata tua... e volevo dirti che mi sono innamorato finalmente, ho preferito che lo sapessi da me da qualcun'altro... tu sai meglio di tutti che al cuor non si comanda”
Detto questo, dopo due settimane si lasciarono, alla faccia del vero amore...
Quindi ora ero senza ragazzo e senza migliore amica. 
Beh, come si dice? 
Meglio soli che male accompagnati. 
Se ne siete convinti...
Fissando il vuoto pensavo a tutto questo, ed era una novità perché di solito la mattina ero in coma, ma per quanto mentissi a me stessa cambiare città, scuola e addirittura vita, non mi avrebbe di certo aiutato.
Ma quando avevo quasi trovato la forza di alzarmi con lei mie forze entrò dentro come un uragano la mia “tranquillissima” mamma tempestandomi di mille domande, come era suo solito << Lexy sveglia, non vorrai mica arrivare in ritardo il primo giorno di scuola !! >> accucciandomi nel letto, e prendendo il cuscino per coprirmi la pancia, rispondo con voce più sofferente possibile << Mamma..Non ti puoi nemmeno immaginare! Mi è venuto un mal di pancia pazzesco che quasi non mi reggo neanche in piedi!!>> mia madre con la sua voce falsamente comprensiva e al tempo stesso ironica (solo lei ci riusciva)<< Oh... Davvero tesoro, stai così male? Vuoi che ti porti un aspirina... un aspirina che finalmente ti renderà un po' meno pigra del solito...>>
<< No, mamma guarda che non mi sento bene... sul serio … vedi che non riesco neanche ad alzarmi in piedi>> ora si stava arrabbiando perché le stavo facendo perdere tempo e per quanto mi impegnassi a fingermi malata non l'avrei mai imbrogliata, non ci ero riuscita in diciassette anni quindi era normale che mi avesse scoperto, però tentar non nuoce..
lei continuò dicendomi << Vallo a dire a qualcuno che ti creda, su in piedi adesso! La tua colazione si sta raffreddando. ah.. eccoti l'uniforme >>
Mi alzai, anche se molto lentamente,girando la testa concentrai tutta la mia attenzione sull'uniforme appoggiata alla sedia della scrivania, potevo notare che non era fra le più belle che avessi visto...
<< Oddio... è anche peggio addosso >> era oscenamente aderente, e la gonna saliva ad ogni minimo movimento e in più, il peggio è che era di un orrendo marroncino un vero pugno in un occhio, come ben avrete capito odio il marrone, di qualsiasi tonalità.
Mi legai i capelli in una comoda coda di cavallo, un po' di mascara e matita e dirigendomi verso la cucina urlai << Prendo una fetta biscottata da mangiare durante il viaggio, sono già in ritardo!! domanda veloce, come sta Justin ?? >> i miei genitori mi sorrisero, e conoscendoli lo facevano per non farmi preoccupare << Sta meglio è molto migliorato e forse fra qualche giorno tornerà a casa >> Bene, che bello, finalmente stava per tornare il mio caro fratellino..
Dopo, camminando ero così presa dai miei pensieri che finii culo a terra...
Ancora tramortita sentii una voce maschile che diceva di non avermi visto e che mi chiedeva come stavo, io ero così scossa che non gli davo ancora segni di vita ma poi mi tese la mano per aiutarmi e appena verificato che sto bene iniziò a dire con tono provocatorio 
<< ma per caso sei cieca che non mi hai visto arrivare?? Stai attenta !! >>
<> senza darmi neanche il tempo di rispondere subito mi parla sopra << la prossima volta pensa un po' meno a magiare per strada come una barbona e guardati intorno, perché se non è così hai proprio un urgente bisogno di un paio di occhiali, sarà il caso di comprarli, che dici ?! >> ero senza parole; come osava parlarmi in questo modo !!
<< Hey tu! Senti un po', ma chi ti credi di essere per parlarmi in questo modo ?! E poi mi hai anche buttato la colazione per terra, brutto rincoglionito!! e poi come avrei potuto vederti se eri dietro e in tre secondi mi hai travolto come un uragano!! >> lui con uno sguardo meravigliato risponde con un sorrisino << ...Interessante... >> cosa poteva mai trovare così divertente e interessante in questa situazione?? 
<< si certo, super interessante... intanto io me ne vado che sono già in ritardo >>
Non mi girai ma camminando sentivo il suo mezzo sorriso addosso, e pensandoci era stato “fortunato” perché era una giornata no, quindi ero in vena di risposte!
Sommato tutto, sarebbe stato un bel ragazzo se non fosse per quel caratteraccio che si ritrova.
Pensando a questo per passare il tempo, ovviamente,finalmente arrivai a scuola. 
Era cosi esageratamente grande che chiunque si soffermasse a guardarla non poteva che sentirsi una piccola formica al confronto, e non era soltanto grande ma era anche la scuola più bella che io abbia mai visto.
A quanto pare era già suonata la prima campanella perché un branco di studenti tutti uguali si stava dirigendo verso il portone della scuola, ma guardando attentamente intravidi una stravagante signora che andava contro senso.
Aveva una grossa chioma rossa come un leone, al posto dei capelli, un paio di occhiali tondi troppo grandi per il suo viso e dei vestiti che sembravano tre o quattro tagli troppo grandi per lei e ogni colore esistente ce l'aveva addosso.
Poi di punto in bianco iniziò a parlarmi <> mi sorrise ( ma perché conosce ogni singolo alunno?)
<> non mi dette neanche il tempo di rispondere che mi parlò sopra ( oggi mi parlano tutti sopra !! )
<< perfetto!! Ora che abbiamo finito le presentazioni seguimi che ti porto nella tua nuova classe! Sei emozionata?? Vedrai ti piacerà tanto e troverai di sicuro qualcuno di tuo gradimento! Siamo famosi proprio per questo!! >> e si mise a ridere
<< Ehm, scusi.. in che senso? >>
<< Tranquilla lo scoprirai molto presto! >>disse tutta soddisfatta. Mah, se lo dice lei, ci crederò. 
Certo che è una donna un po' stramba, ma chi sarà mai?! Non si è neanche presentata...


Si trovava tre o quattro passi davanti dandomi le spalle e quasi le andai addosso perchè di punto in bianco si bloccò davanti a una porta comunicandomi che quella sarebbe stata la mia nuova classe.
Con gesti svelti prese il pomello della porta e la spalancò...
Ero ammutolita, la classe era enorme e affollatissima!
Al suo interno c'erano ragazzi che si spingevano fra loro e un vociare assurdo, ma non appena la signora cominciò a parlare si ammutolirono << Salve ragazzi!!! Come state?? Vi porto una bellissima notizia! Avrete una nuova compagna di classe! Siete contenti? >>
Un ragazzo, sicuramente il buffone della classe, urlò << Come se fossimo in pochi, eh! >> Tutta la classe cominciò a ridere di gusto, ma quando ricominciò a parlare tutti si calmarono magicamente.
<< Insomma, come stavo dicendo.. Questa è la vostra nuova compagna di classe! lei è...Oddio..scusa ma non ho una buona memoria! Come hai detto che ti chiami?!? >>
<< ehm... Alexis...Alexis Durand … >>
<< Oh, che dolce che sei! Complimenti, hai un bellissimo nome! >> guardò l'orologio e dopo disse più a se stessa che a me << Oddio, ma è già cosi tardi?! Scusa bella, ma ora devo scappare! Ho mille impegni! Ragazzi fatela sentire a suo agio, mi raccomando! >>
Tutti le risposero in coro “Certo signora Preside “
Cosa?!?!?!? Stiamo scherzando?! Ci rimasi malissimo! Quella tipa stravagante era veramente la mia nuova preside?? Oddio in che razza di scuola ero finita.
Questa è una gabbia di matti!!!! Voglio tornarmene a casa nel mio lettino, questa classe è una giungla!!! 
Cominciai a scrutare i miei compagni di classe e ad analizzarli.. e perché no, anche per cercare un banco vuoto!
Ad un certo punto sentii una ragazza che mi chiamava...


SPAZIO AUTRICE:
Cosa ne pensate??

Non uccidetemi questo è solo il primo capitolo,
spero che vi piaccia :)

 
  
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