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Autore: Nocturnia    04/11/2013    2 recensioni
È questa la verità che ti racconti ogni notte, Mako?
È questa la menzogna con la quale riesci a convivere, un riflesso perfetto in più e un brano di cuore in meno?
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Korra, Mako
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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digkhdakdh
Disclaimer: Korra, Mako e tutti gli altri personaggi appartengono a Michael Dante di Martino, Bryan Konietzko e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


A Kuma_cla, perché è una donna meglio e perché ho avuto la fortuna di incontrarla sul mio cammino di fangirl e fanwriter.

Grazie di tutto.


"L'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo."
- Marcel Proust -

Il prezzo del cuore


Era il mio dovere.

È questa la verità che ti racconti ogni notte, Mako?
È questa la menzogna con la quale riesci a convivere, un riflesso perfetto in più e un brano di cuore in meno?

Non potevo fare altrimenti.

Il cielo ti sorride cieco e mostra una coperta priva di stelle e d'ogni luce.

Forse...

Ma non c'è mai stato tempo per i forse nella tua vita, Mako, una cicatrice nella quale sei cresciuto e un fratello per il quale hai combattuto fino all'ultimo fiato.

Ma lei era Korra.

Stiri le labbra - fredde, ora che non c'è più lei - in una piega rassegnata, l'unica tristezza che si possono concedere le persone come te.
Sventola come un filo di sangue la sciarpa che porti al collo, sussurrandoti il ricordo d'una femmina senza compromessi e senza resa.
Sotto la tua pelle, ancora il suo odore.

Korra si porta le mani al seno, nascondendo una nudità che cerchi con la lingua e con il cuore.
Si inarca sotto di te, fragile per la prima volta e bellissima ai tuoi occhi.
"Korra..." le mormori contro la spalla e dell'Avatar rimane solo un involucro vuoto, perché quella che ti strappa coscienza e respiro è una donna per la quale daresti tutto e anche di più.
Ti sfiora gli zigomi con i polpastrelli e sorride la dominatrice degli elementi, perché l'amore ha il sapore di una notte rubata e d'un orgasmo inaspettato.
Ha il sapore di mille attese e ancor più silenzi; di sguardi assenti e dubbi spietati.
Tra le dita, i suoi capelli.
Sulla bocca, un sentimento che avevi imparato a soffocare sotto troppi nomi e nessun vero significato.

È lunga la via per l'alba quando l'anima non tace e la tua ha fin troppo da dire - da gridare.

Raiko doveva sapere.

Socchiudi le palpebre, pesanti per il sonno arretrato e per...

Cosa? Il dolore? Il rimorso? L'assenza?

Eppure avresti dovuto saperlo, Mako.
Avresti dovuto comprendere - ascoltare - quegli occhi e quel corpo, una ragazzina e una guerriera, una donna innamorata e un eroe a cui il destino era stato imposto.

Anche io ho delle responsabilità.

È compromesso l'amore, Mako.
È cercare una grammatica tutta nuova e privata, e se non c'è inventarla, perché il cuore non risponde ad alcun lessico conosciuto, se non quello dei gesti e dei momenti.
È sorridere d'un lenzuolo rubato e di una carezza all'ombra della guerra, di una quotidianità che pareva irraggiungibile e di un bacio dal sapore del sale.

"Mi hai tradito."

L'amore non è guardarsi negli occhi e dire va tutto bene anche quando vorresti prendere a pugni il mondo, ma è lottare e cadere e rinunciare e poi ricominciare tutto daccapo: sempre.

L'amore era Korra.

Non era perfetta l'Avatar, ma era tua.

"Mi stai lasciando?"

Si alza il vento su Republic City e ti libera dal torpore in cui sei caduto.

"Credo proprio di sì."

Aveva fatto male, Mako?

No.

Ne eri davvero convinto?

Forse. No. Non lo so.

Una civetta si lamenta in lontananza, un suono sgradevole e stridulo.

Come quello delle tue parole. Come quello delle sue lacrime.

Chini il capo e l'aurora ti intrappola in una giornata che non vuoi davvero vivere: non adesso, non così.

Perché io sono...

E quando tace anche l'ultimo pezzetto di cuore, ti chiedi se Korra non fosse quel forse su cui basare un'esistenza intera.
Su cui scommettere un futuro e un passato: un presente che ha la stessa consistenza del grigio e della neve.

"Ti piace?"
Korra ti fissa speranzosa, una paletta in mano e un assurdo grembiule - per la miseria, quanto era brutto! - attorno ai fianchi.
La torta (sicuri che non fosse un ordigno esploso prematuramente?) ti fissa minacciosa dal piatto e ne porti una porzione alla bocca, sperando che non abbia il sapore che promette.
Deglutisci e...
"Com'è?" ti incalza l'Avatar "Fa tanto schifo?"
"No." le replichi sorpreso, non riuscendo a mascherare lo stupore "No, affatto... è solo un po' storta."
Korra sorride - un sorriso che le arriva agli occhi e ti scalda senza bisogno d'altro che una sua risata - e ti bacia sulla tempia, assurdamente felice.
"Sono contenta."
E sorridi anche tu, perché in quella torta - strana, pasticciata, confusionaria e di uno strano colore - c'è tanto di Korra e di voi.
Voi e basta.

"Mako... "
Ti volti e Lin ti fissa con una serietà che non ha bisogno di domande inutili.

Korra.

"È successo lungo la strada per la Nazione del Fuoco."

Non è possibile.

"A quanto pare è stato uno spirito oscuro, ma non sappiamo ancora..."
Lin perde consistenza - valore - e ricordi la fatica - l'energia - che richiede la tecnica di Unalaq.
Ricordi le labbra socchiuse di Korra, il suo cipiglio contrariato, la sofferenza che le avevi letto negli occhi - nei gesti.

"Ci vuole concentrazione e tranquillità per la pacificazione, Korra."

È già azzurro il cielo quando la colpa - la consapevolezza - ti divora, un cancro e una bestia insaziabile.

"Ci vuole calma e uno stato d'animo sereno, perché la rabbia è solo l'anticamera dell'errore."

Chiudi gli occhi, ascoltando la voce incolore di Lin e tremando dentro, perché ci sono alcuni lussi che fuori non ti puoi concedere - che non ti sei mai concesso.

Mi dispiace.

Nel tuo cuore, il deserto d'un nuovo dolore.

   
 
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