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Autore: Twin Baka    04/11/2013    6 recensioni
La Morte: Onnipotente, che tutto sa e che tutto possiede. Anche la vita si prostra ai suoi capricci e si arrende alla sua potenza e perfezione. Ma questa non sa che molto spesso la Morte, che s’impossessa delle persone, alcune volte lascia una via di fuga. Una possibilità.
La sopravvivenza al centro. L’amore. La vittoria. L’oblio. La pazzia. Tutto ruota a torno alla vita di otto tenaci ragazzi che a causa della Morte dovranno dimenticarsi cosa significa Vivere...
Genere: Avventura, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Il Gioco della Morte.-
 
 
 
 
Easton, California

Lunedì: comunissimo giorno di scuola. Sembra bello eh? E invece no! Proprio quel giorno avevamo quattro ore di fila di compito in classe. Per niente Figo. Stavamo svolgendo il compito della seconda ora, quello di matematica per precisione, quando sentii alle mie spalle il mio nome, citato più volte dal mio migliore amico in cerca di aiuto.

«Ehi, Soul! Dammi una mano: Qual è la formula per trovare l’aria del cerchio? Please, tell me!» supplicò Black Star.

«Scordatelo! Perché non hai studiato a casa?» risposi.
Lui mi fece uno sguardo da cucciolo e aggiunse: «Please! Mia madre ieri mi ha dato una manciata di schiaffi solo perché sono tornato venti minuti in ritardo: ora pensa che mi drogo. Tu pensa a cosa potrebbe fare se prendo due nel compito. Please!»

Sospirai rassegnato gettando un’occhiata a Maka Albarn. Quella secchiona poteva farne venti di questi compiti senza sbagliare! Scrissi la formula in un foglietto, strappato a caso da chissà quale foglio, e lo consegnai a Black che come segno di ringraziamento mi diede un “Bonus Of Star”. Rabbrividii al sol pensiero di quello che sarebbe significato. Lessi la solita frase a rime scadenti sul resto del “bonus”:

“Se un aiuto a Black tu darai, questo bonus riceverai. Usalo come più ti va e quel favore ben presto indietro ritornerà.”

Sospirai: “non cambierà mai e poi mai…”Continuai il compito e con mio grande stupore lo finii giusto in tempo per la consegna.  
La prof mi guardò in modo truce, come per dirmi: “Come mai stavolta non ti sei addormentato?” io alzai le spalle e uscii dall'aula aspettando che uscisse anche Black. Era ricreazione. Dentro l’aula c’era ancora tutto il resto della classe: ne avrei avuto da aspettare.
Volsi lo sguardo verso il giardino –la nostra classe era direttamente collegata con l’esterno, sotto un grande portico- vidi Maka Albarn leggere un libro da sola seduta sotto la quercia principale “quella apatica si stava di nuovo isolando dal resto del  mondo” ma mentre la fissavo se ne accorse, arrossì, la salutai, distolse lo sguardo e aggiustandosi una ciocca di capelli ritornò nel suo mondo fatto di libri.Nel mentre arrivò Black che annunciava vittorioso la fine del compito.
Arrivò anche Death non parlavo molto con lui ma eravamo molto amici. Si avvicinò a me e a Black dicendomi : «Avete visto Maka?! Oggi è più bella del solito!» Lo guardai un po’ stranito i suoi gusti erano un po’ strani…
Stavo ridendo con quei  due,  con fare idiota, che quasi non mi accorsi di Nala che mi passò accanto e incominciai a fissarla imbambolato,  perché quel giorno Nala mi aveva sorriso.
Il  suo il sorriso più bello del mondo paragonabile a quello di angelo: ed era rivolto proprio a me! Sono innamorato di lei dalla prima elementare, ma non ho mai avuto il tempo per farmi notare da lei così non mi ha mai degnato di un solo sguardo anche se, sono il più popolare della scuola insieme a Black. Black mi risveglio dal mio completo stato di trance.
Incominciai a ridere come un ebete capendo quale figuraccia avevo fatto, e la risata trasportò tutti i presenti.  Notai con la coda dell’occhio, Maka, che attratta dalle nostre risate, si girò e rivolse un piccolo sorriso a Death, posò il libro nello zaino e con un cenno del capo salutò e se ne andò.
Vidi Death rabbuiarsi di colpo, sorrisi malizioso e gli diedi una forte pacca sulla schiena spingendolo verso la direzione in cui era Maka. Si girò interrogativo e facendo l’occhiolino gli feci un pollice all'insù. Lui capì ma Black no infatti imitò la mia stessa posizione bisbigliandomi “Che mi sono perso?”.
Death rincorreva Maka. Lo vidi mentre gli chiedeva - forse- un appuntamento, ma comunque sia, lei annuì e sorrise timidamente. Mi chiesi se era il caso d chiedere anche a Nala di uscire, magari mi avrebbe risposto affermativamente. Salutai Tsubaki, che era appena arrivata, e gli affidai Black che le chiese se nel pomeriggio l’avrebbe aiutato a finire il videogioco di Resident Evil. L’ultima cosa che riuscii a sentire fu il “fantastico” di Black: Tsubaki aveva accettato.
Rintracciai subito Nala che nella sala musica stava cantando una canzone spagnola, accompagnata da una chitarra. Era sola. Aveva una voce splendida e appena si accorse di me, interruppe il canto e mi invitò a sedermi. Rifiutai con la testa e salendo sul palco mi sedetti sullo sgabello del piano.
«Sai suonarlo?» chiese con fare elegante.
Io come tutta risposta incominciai a suonare i vari accordi mentre lei li accompagnava con i melodiosi accordi della chitarra. Cominciò nuovamente a cantare, ma stavolta - dato che la melodia era diversa- la intonò soltanto con dei vocalizzi. Anche in questo ambito, mi aveva rubato l’anima. Era come se suonando le nostre anime si fossero concordate creando nuovi accordi. Dopo un minuto circa smettemmo di suonare, ma quella melodia interiore continuava all'infinito. Mi sentivo a mio agio perché c’era qualcosa che ci accomunava. Ero pronto.

«Nala…» mi interruppe.

« È stato meraviglioso, superbo. Hai sentito che melodia?» si alzò e venendo verso di me, prese le mie mani tra le sue e continuò: «Incontriamoci domani, di nuovo qui: voglio suonare ancora con te!» sorrise con il sorriso più raggiante e meraviglioso del mondo e corse via.
Ero strabiliato: non dovevo chiederlo io? Questo sì che è figo. Mi alzai soddisfatto da quello sgabello e mi rivolsi al piano: «Bel lavoro amico! Ci vediamo domani: non deludermi!»
Forse stavo diventando pazzo, questo è certo, ma non pazzo schizofrenico: Ero pazzo di felicità.
Incontrai Black in mensa mentre si strafogava dei dolci di Miss Twinky - nessuno sa il suo nome, ma tutti la chiamano così perché un dolce che ha inventato ha questo nome-, mi salutò con la bocca piena e come sempre non capii nulla.
Alla fine della ricreazione avrei avuto fisica, mentre Black e Tsubaki, francese - Black andava a francese sono per dormire dato che l'insegnante non vedeva e non udiva bene-, Death e Maka avevano il resto delle ore buche. Infatti erano già tornati a casa. Mi sedetti nel tavolo insieme a qualche amico di qualche corso e ci si chiacchierava un po’.
La campanella suonò la fine della mezz'ora di ricreazione: era l’ora di Storia.
Entrai in classe e seduto sopra la cattedra c’era il prof Excalibur, un uomo alto poco più di me, sembrava quasi un quindicenne, aveva i capelli biondo platino chiarissimi, bianchi con una sola ciocca nera. Gli occhi erano dorati, spiritati, ti perforavano l’anima.
«Cretini!» ed ecco che riattaccava.
«aprite il libro a pagina 40 ma nello stesso tempo dovete scrivere sul dorso del libro tutti gli appunti…»
«Ma prof. Non ha sens-» m’interruppe.
«Cretino! Gli ordini del prof non si discutono!» continuava a volere ragione.
Quindi, sapendo che non avevo speranze di vittoria contro quell'essere, aprii il libro e non scrissi gli appunti, perché quello che diceva Excalibur era insensato.
«Nella terza guerra mondiale…»
«prof… ce ne sono state solo due, fin’ ora…» (-0-“ nd Bakette)
«Cretini!»

Così continuò e finì la lezione di storia e per fortuna non venni interpellato da quel pazzo. Appena suonò la campana, mi alzai dalla sedia e controllai l’orario: Economia Domestica… nhaa la cucina non fa per me.
Mi diressi comunque nell'aula di economia domestica e appena entrai incontrai due occhi azzurri oltremare. I suoi capelli biondi sapevano dell’impasto che stava cuocendo: mi bastò un secondo per capire che Nala era negata quanto me per la cucina. Aveva la faccia sporca di farina e il naso sporco dell’impasto. Mi avvicinai a lei e togliendole col dito, quella piccola macchia di liquido rosa  informe. Lo portai alla bocca e commentai scherzoso: “manca… fallo da capo, va’ che è meglio!” incominciò a ridere di gusto.
«ahahahahah sono una frana in cucina: mi aiuti?» chiese.
Incominciai a ridere di gusto pensando che due frane come noi, non potevamo fare un cuoco bravo nemmeno messi insieme… se mai potevamo creare una forma molto più letale del Poison Cooking di Biachi - di Tutor Hitman Reborn-.
«Perché no, dai! Così possiamo avvelenare la prof.» ridemmo per tutto il resto dell’ora, tirandoci la farina, lo zucchero, le uova… così dell’impasto, nella ciotola, non ne rimase nulla.. ma quello collettivo, stava tra i nostri capelli e nei nostri vestiti.
Quando l’ora finì, la prof ci chiese il nostro dolce. Noi alzammo le braccia al cielo, girammo su noi stessi e dicemmo un semplice: “eccolo”. La prof si infuriò talmente tanto che ci lasciò in classe a pulire la cucina, in questo lasso di tempo parlammo un po’.
«uffa, la Ciroski è così crudele!» commentò lei incominciando a battere un tempo con la mano, sul tavolo.
«Non così crudele, io mi sono divertito.» risposi cominciando a battere tra di loro due cucchiai.
«è vero, mi sono divertita anche io. Ma…» incominciò a vocalizzare con il ritmo creato.
Stavolta incominciai a vocalizzare anche io e, come la prima volta, con questa mescolanza, le nostre anime si fusero. Era una sensazione nuova, mai provata prima, mi dava pace e volevo farla diventare la mia droga: l’unica cosa per cui esistere.
Dopo aver finito di pulire, salutai Nala che ricambiò il saluto baciandomi sulla guancia.
«Domani non abbiamo ore in comune, quindi pretendo che nella ricreazione tu venga in auditorium e mi faccia compagnia.» era buffa e attraente, come il bluse, calmo e pacato, ma allo stesso tempo rilassante e datore di dipendenza. Ci salutammo.
Che Bella Giornata!

 
Death the kid.
Stavano camminando insieme: era da tanto che aspettava questo momento.
«Maka, tu dove abiti?» chiese, provando a rompere il ghiaccio.
Lei arrossì di colpo e indicò una strada soleggiata, costernata da betulle. Alla terza casa - una gialla a tre piani- si  fermò prendendolo per mano.
Death si soffermò a vedere la casa:
«è…è perfettamente simmetrica!» incominciò a correre avanti e indietro ammirando ogni tratto simmetrico di quella casa.
«se… se vuoi puoi entrare!» si prese di coraggio Maka. Lui le sorrise e annuì. Così entrarono.

 
Black Star (awwwww nd Baka A *^*)
«aaaaahhhh! Abbiamo vinto!» rise Black. Tsubaki lo guardò tenera: Per fortuna che quel ricordo non ha l’ha cambiato, pensò. Lui la guardò imbarazzato con lo sguardo da cucciolo e pronunciò una semplice, sola parola: “Fame”.
«ahahahahah, Black se volevi che cucinassi bastava semplicemente dirmelo.» Tsubaki si alzò dal cuscino davanti alla tv su cui era seduta e andò a preparare del ramen: quello al pollo, come piaceva a lui.
Al suo ritorno dalla cucina lo trovò accucciato per terra, completamente dormiente.
“forse se…. Mha si, non gli dispiacerà.”
Si avvicinò a lui e stendendosi si fece stringere dalle sue braccia.
 
 
Fine.

 
 
Angolo Autore delle bake.
Baka A: See*yaaawn*ra,
Baka 1: onee-chan, contieniti!
Baka A: ma ho sonno*yaaaawn*
Baka 1:  e che impressioni speri di fare sui lettori?
Baka A: di una assonnata? Ovvio Onee -0-°°
Baka 1: eh eh, ma non puoi andartene a letto fin ché non abbiamo finito!
*baka A dorme*
Baka 1: SVEGLIAAAAAAAAAAAA!
Baka A: chi? Cosa? quando? Dove?
Baka 1: Io, L’angolo autore, ora, qua! Sbrigati e fammene venti!
Baka A: si colonnello! 1…2…3…
Baka 1: lo capirà tra 3…2…1…
Baka A: Kora! (traduzione di Kora, dal giapponese all'italiano: Hei) Mi prendi per il ciulettos?
Baka 1: Baka A… è inutile che provi a parlare spagnolo… tanto non lo sai parlare -0-
Piuttosto, presentiamoci!

Baka A: oky Doki!
Baka 1: Io sono Baka 1
Baka A: e io Baka A: siamo gemelle, ma dato che ci scoccia presentarci nuovamente vi invitiamo ad andare nella nostra pagina: Questa di sotto!
(Twin_Baka_Forza_Black*Star_&_Soul.it)
Baka 1: se volete vedere la nostra presentazione, basta che cliccate sul link :)
Baka A: vero ^^” va buo, diamo la buona notte?
Baka 1: okay 
Notte gente!
Baka A: 特適秘印

(Traduzione: Particolarmente adatto marchio segreto)
Baka 1: sì, onee… dormi va, che è meglio!
Speriamo che il capitolo sia stato di vostro gradimento: Recensite in tanti! ;9
Basetti,

Bakette <3


 
   
 
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