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Autore: Thedarkgirl96    04/11/2013    1 recensioni
Bhe, questa è una One shot per le coppie: LisannaxBixlow, LaxusxMirajane, GrayxJuvia, ElfmanxEvergreen, ErzaxGerard e sopratutto NatsuxLucy. In effetti la One-shot è sopratutto Nalu, con un po di Gigi in aggiunta(?)
Cosa succederebbe se proprio in quel giorno così atteso, Natsu arriva un po in ritardo?
Bhe, di sicuro Lucy non sarà tanto dolce e tenera!
È INTERAMENTE DEDICATA A GIGI-CHAN, AUGURI
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza/Gerard, Gray/Lluvia, Natsu/Lucy, OC, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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AUGURI GIG-CHAN, QUESTO È SOLO PER TE!

 

Natsu corse più forte che poté, evitando ogni tipo d'ostacolo, che si trattasse di persone o oggetti.
E, in effetti, anche se le prendeva in pieno, non gliene poteva fregare di certo qualcosa, non proprio quel giorno, proprio in quel momento.

 

La Gilda era ancora lontana, circa venti minuti correndo.
Se solo ci fosse stato un qualsiasi mezzo Natsu lo avrebbe preso seduta stante.
Perchè? Bhe, di sicuro lei era molto, molto più importante di uno stupido mal di stomaco.

 

Alcune goccioline di sudore scesero dalla sua fronte e, per la prima volta, il rosato sentiva caldo.
Ma non quel caldo soffocante che ti prendeva d'estate e a cui cercavi di scappare utilizzando qualsiasi oggetto per fare aria, no.
Questo a lui piaceva, era un caldo dolce e allo stesso tempo deciso, che gli saliva fino allo stomaco e poi arrivava al petto, proprio in quel punto lievemente a sinistra dal centro.

 

Intanto si stava chiedendo perché lo aveva fatto.
Dannato Happy, che l'aveva convinto a lasciare la Gilda per quella missione che sarebbe dovuta durare non più di due giorni.
Invece era rimasto in quella strana casa per quattro dì, a lacerarsi il fegato, chiedendosi se lei stava bene, se magari sarebbe arrivato al momento giusto o dopo.
E al quinto giorno non ce la fece più, lasciò tutto quello che aveva portato alla vecchia casa, ricordandosi però la sua amata sciarpa, e si era messo a correre, tralasciando il fatto che la Gilda distava quattro ore di cammino.

 

Si guardò leggermente in giro, cercando di indovinare quanto ancora avrebbe dovuto correre. Non che importasse, avrebbe corso anche all'infinito pur di raggiungerla e vedere che stava bene.

 

Finalmente si trovò nella piazza di Magnolia.
Aumentò ancora una volta il passo, trovandosi a correre senza quasi più fiato.
Scorse la grande Gilda a una cinquantina di metri, sorridendo fra di se.
Mancava pochissimo. Pochissimo e poi l'avrebbe rivista!La porta era a scarsi metri da lui e, quando la raggiunse, l'aprì di scatto, raggiungendo il bancone in cui Lisanna aveva preso il posto della sorella per quel momento.
La ragazza, ormai donna, indicò all'amico d'infanzia il piano superiore, sorridendo.


Mentre il ragazzo saliva in fretta le scale, l'albina venne raggiunta dal marito, il quale le mise subito un braccio intorno alla vita.

- E' arrivato il momento, finalmente! -
Bixlow ghignò, mentre dietro di lui si innalzarono le sue solite bamboline tutte ridenti.

- Già, non stavano più nella pelle, sia lui che Lucy-san -
L'uomo ghignò ancora di più, avvicinando a sé la sua donna.

- E noi? -
Le bambole ripeterono le stesse cose del loro padrone, aggiungendoci un bel:

- Sesso! Sesso! -
Lisanna sorrise, trasformando con il suo Take Over la sua mano in una zampa di felino, tranciando in due alcune delle sua bambole.
Bixlow restò a bocca aperta.

- Non ho intenzione di fare più niente se le tue bambole continueranno a seguirci. -
Detto questo se ne andò, lasciando Bixlow a ridere.
Quella si che era la sua donna.

- Baby, vieni qua! - e la rincorse nel magazzino, lasciando le sue bambole -o quel che ne rimaneva- a far la guardia al bancone.

 

Natsu raggiunse il secondo piano, scorgendo Laxus con il proprio figlio in braccio e raggiungendo subito le altre scale che lo avrebbero portato ad un altro piano.
Il biondo sembrava impacciato e, infondo, lo era.
E ancora non si capiva il perchè, dopotutto era padre già da tre anni. Avevano dato al piccolo il nome Cage. Gli occhi erano di un bellissimo viola mentre i capelli, presi dal padre, erano biondi, lisci.
Il piccolo aveva sul volto un dolcissimo sorriso mentre prendeva l'indici del padre e lo chiudeva fra le sue piccole manine.

- E' bellissimo – disse quasi senza accorgersene la madre, la bellissima Mirajane, che era appena arrivata alle spalle del marito.

- Bellissimo quanto te – aggiunse poi, abbracciando da dietro il marito, il quale era seduto sulla sua solita poltroncina in palle.

- Avrei preferito che prendesse da te, ma dovrò accontentarmi -
L'albina scoppiò in una dolce risata, stringendo di più la presa sul marito e abbassandosi quanto bastava per raggiungere con le labbra la fronte del suo bambino e stamparci solo un piccolo bacio.
Il bambino rise, gioendo dalla felicità, lasciando il dito del padre e battendo le manine. Stranamente non aveva ancora detto una parola. Ma di questo né Mirajane né Laxus erano preoccupati.
Infatti Porlyusica li aveva avvertiti che non dovevano agitarsi, non era qualcosa di malvagio.
Comunque, Laxus si girò di lato, tenendo Cage con una sola mano, mentre con l'altra girava il volto della sua amata, stampandole un bacio dolce e deciso.

- Bhe, questo vuol dire che dobbiamo darci ancora da fare – aggiunse il biondo, ghignando e lasciando interdette per qualche secondo Mirajane.
Poi, sorrise, appoggiandosi al marito e fissando il bambino.

- Io non avrei nulla da dire, Dio del Tuono. -

 

Natsu sbuffò, arrivando al terzo piano della Gilda e sperando che l'ultima scalinata fosse più corta e che quindi lui arrivasse prima dalla sua donna.
Invece si fermò qualche secondo, osservando Gray entrare nella stanza di riposo.
Infatti, il giorno prima che lui partisse, Gray e Juvia erano ritornati da una missione insieme, per la felicità della maga dell'acqua.
Purtroppo la missione non era poi finita bene, infatti Juvia ne era rimasta uscita ferita in più parti, nonostante il suo corpo fosse fatto d'acqua e adesso riposava in un lettino fuori dalla stanza – infermeria – ora nel caos più totale.
Non si fermò, infondo sapeva che non avrebbe potuto fare nulla, sopratutto con Gray che non faceva avvicinare nessuno se non Porlyusica, la quale comunque non poteva toccarla più del necessario.

 

Dentro la stanza, Gray stava in piedi vicino al lettino, accarezzando distrattamente la testa di Juvia, la ragazza con cui stava insieme da qualche anno.
Non che fosse una cosa strana, aveva già capito i sentimenti che la maga dell'acqua provava verso di lui, ma mai avrebbe pensanto di ricambiarli.
Invece si era ritrovato un giorno a voler baciare le labbra della sua nakama, scoprendole poi morbide e calde, pronte appositamente per lui.
Sospirò, cercando di calmarsi. C'era già quasi tutta la Gilda che era agitata per quello che stava succedendo a Lucy, figuriamoci poi se si fosse unito pure lui.
Per adesso stava calmo, sempre di fianco alla sua amata, sempre a sua disposizione anche da svenuta.
Si abbassò leggermente, lasciandole un bacio sulla tempia destra e alzando il volto verso la loro piccola bambina di appena un anno che dormiva in pace in un lettino di fianco alla madre.
I capelli li aveva ereditati dal padre mentre gli occhi erano di un bellissimo colore viola, come il figlio di Laxus e Mirajane.
Si avvicinò a Yuri, questo era il nome che avevano scelto, e la rpese in braccio, cullandola e fissando ancora la bellissima donna che aveva di fianco.
Si sedette sul letto prendendo la mano dell'amata e stringendola.
Dopo qualche secondo Gray sentì una leggera presa.

- Gray-sama, Yuri-chan -
Il corvino sorrise.

- Bentornata, Juvia. -

 

Il rosato finalmente arrivò all'ultimo piano, scorgendo da una parte la porta tanto agognata e dall'altra Ever che stava sbattendo il suo solito ventaglio sulla porta di Elfam, mentre con dietro di lei teneva Mind, il suo ometto di sette anni, capelli rossi e occhi verdi.
Natsu non ci fece tanto caso, entrando velocemente nella stanza alla sua destra.

- Non osare mai più cercare di mettere in testa a Mind quelle tue stupide cose da “veri uomini”! -
Elfam cercò di ripararsi dall'attacco di suo moglie, guardando suo figlio che rideva alla vista di suo padre che le prendeva dalla mamma.
Dopo circa cinque minuti di quella vista, Mind prese per il vestito la madre, la quale subito si girò verso il piccolo, prendendolo in braccio e facendo un dolce sorriso, facendo planare la mascella del marito fino a terra.
Sempre dolce con il figlio e una donna con frusta e ventaglio con lui.
Ma che disgrazia!

- Mamma, tanto lo sai che non ascolto papà quando parla di “cosa da veri uomini” -
Ever sorrise esclamando un:

- Il mio dolce angioletto! Sono così felice che non prenderai il vizio di tuo padre! -
Detto questo gli scoccò un bacio sulla guancia, facendolo scendere.

- Ora vai giù a giocare, Mind -
Il piccolo ascoltò la madre, lasciando i genitori da soli.

- Intanto non ti è dispiaciuto creare una famiglia con uno che ha “ quel vizio ” - rispose Elfam, sbuffando.
Ever si avvicinò, prendendo un braccio del suo amore e avvolgendolo, abbassando il marito e dandogli un bacio pieno di amore.

- Io ho sposato te, vero, con i tuoi difetti e i tuoi pregi, che io amo tutti -
L'uomo sorrise a quelle parole, pronto già ad uscirsene con la sua solita solfa, ma fu interrotto proprio all'inizio.

- Ma non ti permetterò comunque di mettere questo inutile vizio in nostro figlio! -
Elfam si portò una mano sulla fronte esclamando.

- Questa non è una cosa da vero uomo! -
Ever annuì sorridendo.

- Si, si. Forza, vero uomo, andiamo a prendere una missione! -

 

 

Appena Natsu aprì la porta della camera vide Lucy sudata sdraiata sul lettino dell'infermeria, vicino a lei la vecchietta dai capelli rosa che le diceva cosa fare.
Dall'altra parte invece c'era Erza tutta rossa in viso che, appena vide il Dragon Slayers, solcare la soglia, si dileguò, raggiungendo il marito al primo piano della Gilda.

- Immaginavo che ti avrei trovato in queste condizione – ammise Gerad, avvicinandosi alla moglie e avvolgendola fra le sue braccia.
Erza respirò lentamente.

- Non pensavo sarebbe stato così.. estenuante – disse la rossa, per poi essere condotta verso una sedia dal marito.In effetti non pensava davvero che ci fossero così tante ore di travaglio per un donna incinta.
E Lucy era in quelle condizioni da ben sette ore in quanto, sue testuali parole, non aveva intenzione di partorire fino all'arrivo di quel cretino di Natsu.
E per fortuna che finalmente il rosato era arrivato, ormai Erza stava quasi per svenire. Tutti quei respiri affannati, quel sudore, quelle imprecazioni e sopratutto quel: “ Se Natsu non viene subito qua lo uccido! Non vedrà mai sua figlia! MAI! ” continui di Lucy.
Gerard le si sedette dietro, mentre la rossa si appoggiò completamente al petto, portando una mano sulla pancia poco gonfia.

- Hai ancora sei mesi per prepararti! - disse allegramente Gerard.
Erza scosse la testa.

- Sono già pronta. Lo sono sempre stata per questo bambino. -
Gerard sorrise, stampandole un bacio sui capelli.
Poi rivolse uno sguardo al soffito.
Ora toccava tutto a Natsu.

 

E lui non sapeva proprio cosa fare.
Appena entrato era corso dalla moglie, la quale lo aveva afferrato per la giacca, strattonandolo e portandoselo ad un soffio dal proprio naso e sussurrando un:

“ Se riuscirò a sopportare il dolore giuro che dopo ti ammazzo con le mie mani, Dragon Slayer del cavolo! ”
Neanche il tempo di finire la frase che le scappò un urletto di dolore, lanciando un'altra imprecazione a chissà chi.
Natsu le preso la mano, e, al segnale della crocerossina, le infuse un dolce calore che partiva dalla mano e le saliva, rendendola più calma.

- E adesso spingi, Lucy – aggiunse la rosata.
La ragazza spinse, provando meno dolore rispetto a prima e cercando di dare il meglio di se stessa.
Quel dolore misto a confusione e appagamento la fecero muovere di più, facendo nascere finalmente la bambina.

- Brava Lucy, ce l'hai fatto – disse il marito, baciando la moglie e sorridendo felice.
Altrettanto fece la bionda, anche se con un po più di stanchezza.

- Ti amo – disse la bionda con gli occhi lucidi e le guance arrossate.
Porlyusica mise la bambina fra le braccia della madre, la quale la strinse a se, mentre a sua volta si fece stringere da Natsu.
Sul piccolo cranio della bambina sorridente si poteva vedere un piccolo ciuffo biondo. Gli occhi invece erano d'un azzurro con il contorno della pupilla gialle, magnifici.

- Invece io vi amo. Sia te Lucy, sia la nostra piccola, Giada -

 

 

ANGOLO AUTRICE

 

 

GIGI-CHAN AUGURI :3

Scusa ma bhe! Dovevo dedicartela.

I nomi qua elencati per i figli sono gli Oc di Gigi-chan, tutti suoi quindi U,U

 

Comunque Gigi, spero che questo regalo ti piaccia!

 

E spero anche che sia piaciuto anche ad altri!

 

A presto

Ally-chan/Shony <3

 

  
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