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Autore: Lachelle Winchester    05/11/2013    4 recensioni
Castiel va a fare una passeggiata sulla spiaggia per schiarirsi le idee, invece si ritroverà ancora più confuso di prima.
Dedicata alla mia meravigliosa moglie Diana. Sappiate che Mish è l'amore della sua vita.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Meg Masters
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro, Contesto generale/vago
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Castiel ama guardare il mare, trascorrere ore ad osservare le onde che giocano a rincorrersi, libere di muoversi e fare ciò che vogliono; tutta quella libertà lui ha dovuto guadagnarsela,  ha dovuto lottare con le proprie forze per essere libero di essere chi vuole, di credere in ciò che sente, così come fanno quelle onde.
Seduto su uno scoglio a piedi nudi guarda la riva, dove le onde trasportano la schiuma salata sulla sabbia dorata. Il sole con i suoi raggi batte forte sulla sua faccia che arrossisce violentemente quando sente una mano poggiarsi sulla sua spalla destra.
Si gira di scatto e una delle sue solite visioni gli confonde il cervello, facendogli perdere ogni consapevolezza di cos'è giusto e cos'è sbagliato.
Meg guarda i suoi occhi azzurri, dello stesso colore del mare limpido dietro di lui, che la scrutano con sguardo angelico ed innocente, lo stesso sguardo che fa di lui il suo unicorno.
L'angelo non distoglie lo sguardo dalla demone, preferisce continuare a vivere quel momento intenso, talmente intenso che ancora sente il calore di quella mano calda sulla spalla.
"Non è una visione" dice Meg accennando ad un sorriso. "Sono tornata. Mi dovevi una pizza, Clarence". Gli occhi di Castiel si illuminano e si dilatano mentre il cuore prende a battere forte. Si avvicina a lui massaggiandogli il collo con la mano destra e accarezzandogli la guancia, lui gira lievemente la testa per baciarle il polso e torna a guardarla.
"Mi sorprende che non ti abbiano ancora licenziato per la tua lentezza nelle consegne" ironizza e senza indugiare oltre si avvicina alle sue labbra.
"Io non consegno pizze" dice lui e lei sorride; non le importa quanto sia innocente, quanto non sappia nulla dell'amore. Gli avrebbe insegnato tutto lei, ora che ha tutto il tempo del mondo, una volta chiuso con gli altri demoni e Crowley.

Le labbra si sfiorano e si increspano in piccoli sorrisi mentre l'altra mano della demone si infila sotto il trench e gli massaggia la schiena. Si stacca da quel lungo bacio e afferra la sua cravatta, indietreggiando e tirandolo a sé fino ad arrivare lentamente sulla riva della spiaggia.
"Questo ci trascinerà verso la perdizione" dice lui senza avere la forza di ribellarsi; aveva lottato tanto per la libertà, per avere la possibilità di scegliere cosa fare ed ora una demone, senza costringerlo, lo sta trascinando verso di lei.
"Ci sarò io a difenderti all'inferno, ma c'è tempo" dice continuando a baciarlo mentre l'acqua bagna loro i piedi.
Lentamente il trench finisce sulla sabbia, seguito dalla camicia e dal resto dei loro vestiti. Sdraiati sulla riva, uno tra le braccia dell'altra, respirano l'odore della loro pelle, unito a quello della sabbia e dell'acqua salata, gli occhi di uno fissi in quelli dell'altra. L'angelo è sconvolto ma felice, ogni sua azione non è riflettuta ma spontanea e al tocco delle mani di Meg il suo cuore batte sempre più forte.
"Lascia perdere tutto, Clarence. Resta con me" dice lei guardando i suoi occhi e accarezzandogli il viso con le dita. Con un gomito si mantiene la testa mentre quasi tutto il corpo che sta possedendo è disteso su quello dell'angelo, che la osserva dal basso.
"Solo se prometti di spiegarmi chi è Clarence" concorda e lei sorride al proprio angelo. 
"Ti farò vedere tutti i film che vuoi" risponde dandogli un altro bacio e addormentandosi lentamente sul suo petto.
Lo ama, non sa perché, ma è stato proprio quel buffo angelo col trench e lo sguardo incantato e smarrito a rubarle il cuore e lo proteggerebbe a costo della propria vita, come ha già fatto e continuerà a fare.




Note dell'autore
Di solito non metto le note dell'autore perché scrivo per passione e parto dal presupposto che nessuno leggerà, quindi non ho questo bisogno di interagire.
Non me la cavo con le one shot, perché preferisco le storie lunghe, mi piace dilungarmi sulla trama, sulla psicologia del personaggio ma scrissi questa cosa durate la notte della morte di Meg, infatti è stilizzata e non ha proprio una trama. 
L'ho pubblicata solo per la mia Diana, follemente innamorata di Misha. Il nostro è un matrimonio aperto, come quello di Mish.
Ti amo tanto.
   
 
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