20/04/2008
4 recensioniDopo millenni lontana da questo sito, sono di nuovo qui cn qualcosa su Saiyuki!! XD
La fic che vi apprestate a leggere, è qualcosa di molto piccolo... ma che spero vi piaccia!
Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.
Ja ne,
Temari
Non Perderti
La pioggia continuava a battere contro il vetro della finestra. Hakkai fissava i fulmini ripetitivi con un'espressione triste sul volto.
Qualche minuto dopo, sentì un lieve scricchiolio venire dalla porta e, voltandosi per vedere chi era, un piccolo sorriso si formò notando che si trattava del membro più giovane del loro gruppo.
Goku gli si avvicinò, attento a fare il minor rumore possibile, e si sedette alla finestra vicino al moro.
"Hakkai, perché sei così triste?" Hakkai guardò il più giovane, un pò scioccato dalla domanda.
"Perché... ho perso qualcuno per me molto importante..." rispose, una lieve nota di dolore ai ricordi del passato che ritornarono alla superficie.
"Perché ti senti triste ad aver perso quella persona, Hakkai?" chiese Goku, gli occhi dorati che lo guardavano.
"Perché fa male predere qualcuno che ami, Goku." disse, gli occhi verdi nuovamente tristi.
"Però, perché...?" chiese il ragazzo, voltando lo sguardo alla pioggia.
"E' così e basta..." i capelli scuri crearono un'ombra che impediva di vedere gli occhi.
"Ma non c'è motivo di essere tristi." Hakkai fissò l'altro demone completamente scioccato.
"Cosa?" chiese, la voce che tremava leggermente.
"Non c'è motivo di sentirsi tristi, neanche quando piove." Goku sorrise appena. "Perché la pioggia, come gli altri tipi di clima, ha un significato. Ed ognuno di questi è come un fiore pronto a sbocciare... come dalle ceneri può nascire una nuova vita... è come se il tempo cerchi di dirci qualcosa; o per lo meno, io credo che Madre Natura stia cercando di dirci qualcosa..." Goku ridacchiò, mentre Haakai aspettava che continuasse.
"Già, il tempo... i temporali sono segno di frustrazione; i terremoti significano rabbia; fuoco che cade dal cielo, ira; il mare grosso, preoccupazione; gli uragani, angoscia; le trombe d'aria, paura; e la pioggia..." Goku non finì la frase, sembrava in una specie di stato di tristezza.
Dopo qualche secondo, Goku si mosse; alzandosi in piedi e dirigendosi verso la porta. Gli scioccati occhi verdi di Hakkai che lo seguivano.
"La pioggia significa dolore." Hakkai si voltò verso di lui e vide che teneva la porta aperta, pronto ad andarsene. "La pioggia significa dolore, pena, tragedia, tristezza. Vedi, quando la persona che qualcuno ama muore, la Terra piange per quel qualcuno. Non importano i peccati commessi in passato, Lei piangerà comunque per loro. E piange anche per te, Hakkai. Per te... e anche per Sanzo." Goku si voltò a guardarlo con vero sorriso sul volto.
"Per ciò, non perderti nella tua depressione, Hakkai. Solo sappi che c'è qualcuno che piange per te, così come piange per il resto del mondo." con ciò, Goku uscì dalle stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Le ultime parole di Goku continuavano a ripetersi nella mente di Hakkai.
Dopo molto tempo, sorrise.
Un vero, sincero, sorriso.
Dall'altra parte della porta
Goku sorrise leggermente a se stesso.
Si disse che, forse, avrebbe fatto meglio a dare ascolto più spesso al suo alter ego: chi poteva sapere quando avrebbe dato di nuovo dei consigli così buoni per aiutare i suoi amici?
Con questo in testa, Goku si diresse felice verso la cucina per cercare di trovare qualcosa da mangiare.