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Autore: FlyWithLeonetta__    05/11/2013    6 recensioni
Il cast di Violetta sta affrontando un duro e lungo tour “Violetta En Vivo” che durerà 6 mesi. Vi siete mai chiesti cosa succede dietro le quinte e nei camerini dello show?
I rapporti che hanno i protagonisti del tour? Con un pizzico di comicità e di piccante abbiamo creato questa storia ed abbiamo totalmente usato la nostra immaginazione.
Ps: Siamo delle ragazze alle prime armi quindi siate clementi u.u.
Il banner che abbiamo utilizzato lo abbiamo dedicato alla coppia più bella : Jortini :)
#JortiniHastaLaMuerte. ♥
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Tini si aggirava silenziosamente nel suo camerino.

Di lì a qualche minuto avrebbe dovuto esibirsi in un teatro imponente : Il Gran Rex.

La serie tv aveva avuto così successo che avevano proposto al cast un vero e proprio spettacolo teatrale e senza perdere tempo tutti aderirono all’iniziativa.

La ragazza guardava tremante l’orologio controllando l’orario ogni minuto.

Più la lancetta dell’orologio si avvicinava alle 17 e più cresceva la paura in lei.

Un misto di emozioni fermentavano in lei : aveva paura di fallire miseramente una volta vista la platea piena di gente ma era anche emozionata del successo che aveva avuto.

 

Podemos pintar colores al alma

Podemos gritar ieee iee!

Podemos volar sin tener alas

Ser la letra en mi cancion

Y tallarme en tu voz…

 

La suoneria la distolse dai suoi pensieri e camminò verso la scrivania per poi prendere il cellulare e aprire la telefonata.

 

“Mamma” disse Tini sospirando.

“Sto parcheggiando nel retro del teatro, sei pronta?” chiese la mamma premurosamente.

“No, non sono mai pronta a niente” concluse la figlia appollaiandosi su una sedia con noncuranza.

“Sei nata pronta. Hai sempre fatto un figurone in tutte le occasioni e anche stasera” affermò la mamma.

“Si ma stasera ci saranno milioni di occhi puntati addosso a me” si scoraggiò Tini.

“Sono sicura che ce la farai!Oh scusa, mi hanno fermato alcune tue fan, ci sentiamo dopo!” chiuse frettolosamente la chiamata Mariana.

Mancava mezz’ora allo spettacolo e Tini era già pronta, i suoi amici erano tutti indaffarati a prepararsi ancora così lei rimase sola.

La prima cosa che faccio è cambiare questa suoneria, pensò la ragazza.

Quella canzone le piaceva troppo ma non poteva incantarsi ogni volta ad ascoltarla.

La voce di Jorge si sentiva squillante ma lei stava cercando di dimenticarlo.

Ormai erano due anni che lavoravano insieme allo stesso set e Jorge non le aveva mai mostrato segni d’interesse ma la trattava solamente come una buona amica.

Doveva rassegnarsi e quel pensiero la metteva sempre di cattivo umore, non poteva farsi rovinare la giornata così.

Qualcuno bussò gentilmente alla porta così Tini la aprì velocemente.

Pensava fosse sua mamma ma si sbagliava.

Parli del diavolo e spuntano le corna.

“Jorge” disse Tini sobbalzando alla visita inaspettata.

“Tini, posso entrare?” chiese il ragazzo guardando oltre il suo viso per scorgere qualcosa di strano nella camera.

“Certo, entra pure!” disse Tini ridendo nervosamente.

Ci fu un lungo silenzio dei due finchè Tini non tossì iniziando a parlare.

“Perchè sei venuto?” chiese curiosa la ragazza.

“Così, per chiederti come ti senti…” disse il ragazzo stiracchiandosi sulla sedia.

“Non so come mi sento, dentro di me è un turbinio di emozioni” disse la ragazza con la gioia negli occhi.

“Lo vedo” affermò Jorge avvicinandosi.

“C-Come fai a vederlo?Sei un veggente?” disse balbettando sarcasticamente la ragazza che subito divenne seria quando il verde degli occhi del ragazzo si versò nei suoi nocciola.

“No, lo vedo dai tuoi occhi, brillano di gioia ma nello stesso tempo esprimono paura” affermò deciso Jorge.

Tini stava per controbattere ma si incantò quando Jorge si toccò leggermente il ciuffo per spostarlo dalla fronte e perse quel poco di lucidità.

“Anche io mi sento così” disse Jorge avvicinandosi, facendo rabbrividire la ragazza.

“Come fai a capirmi al volo?” chiese d’un tratto Tini cambiando argomento poiché non aveva ascoltato le sue ultime parole.

“Sono il tuo migliore amico, ti conosco abbastanza bene” rise il ragazzo mettendole le mani sulle spalle. A quel tocco la ragazza rabbrividì come sempre.

“Ti voglio bene…e spero di non morire su quella altalena volante” disse Tini con decisione abbracciandolo.

In questo momento le venivano in mente soltanto queste parole che non potessero destare sospetti.

Tini diceva ad ognuno del cast di volerlo bene ma il sentimento che provava per Jorge era ben diverso.

“Ora che mi ci fai pensare ho una paura matta di andare su quella cosa” ammise Jorge sbarrando gli occhi.

Tini rise a quella insulsa affermazione : di solito era sempre stato il più serio e coraggioso del gruppo e non si aspettava una cosa simile. Beh, evidentemente scherzava.

“Io ho paura di tutti quei milioni di occhi che mi fisseranno nella funzione” ammise la ragazza diventando seria d’un tratto e immaginando che di lì a poco milioni di persone avrebbero gridato il suo nome piangendo di gioia.

Aveva dopotutto sedici anni e non si sarebbe mai aspettata delle soddisfazioni così grandi dalla vita.

“Io ho imparato un trucchetto : fa come se ci fossimo solo noi nel teatro a cantare. Ti sarà d’aiuto” concluse Jorge.

Il ragazzo aveva utilizzato questo metodo nella registrazione dell’ultima puntata della seconda stagione, quando baciò a Tini.

Nonostante le grida, le urla e i fischiettii degli amici lui gustò e assaporò quel bacio come non mai.

Qualcuno aprì bruscamente la porta interrompendo la loro conversazione.

Un tipo dai capelli biondi ricci e con una chitarra a tracolla si affacciò nella stanza.

“Jorge, ti sta cercando Stephie…ho interrotto qualcosa?” chiese Pancho, l’insegnante di canto del cast.

Il suo sembrava uno sguardo affranto.

“Non preoccuparti, avevamo finito. Ora vado Tini, buona fortuna” disse Jorge guardando profondamente negli occhi la ragazza.

Lei intanto sorrise leggermente ma divenne triste quando Jorge lasciò le sue mani.

“Anche a te Jorge” e così conclusero la loro conversazione.

 

Intanto l’ansia si faceva notare anche negli altri camerini.

 

“Ho bisogno di un abbraccio” disse Xabi che era appollaiato su una sedia mentre Mechi e Lodo si truccavano accuratamente.

“Oh tesoro!” disse Mechi alzandosi per poi buttargli le braccia al collo.

Anche io avrei davvero bisogno di un abbraccio, pensò Lodo.

I suoi pensieri andarono subito a Ruggero, il quale ora era in Italia.

Sentiva mancanza della sua presenza nonostante lo chiamasse quasi ogni giorno.

I due avevano legato fin dall’inizio e parlavano sempre italiano insieme.

Tra loro c’era stata una amicizia molto forte dall’inizio e ne sentiva sempre la mancanza.

Nonostante tutte le chiamate, tutte le serate passate su Skype, non poteva colmare il vuoto della sua assenza.

Lei voleva averlo vicino e voleva toccare i suoi capelli, voleva rifugiarsi tra le sue braccia che le avevano sempre conferito sicurezza.

“Tutto bene Lodo?” domandò Mercedes vedendo l’evidente tristezza negli occhi dell’amica.

“Si,sono solo un po’ emozionata” mentì spudoratamente.

“Lo siamo tutti” disse Samuel irrompendo nella stanza.

Il ragazzo era alquanto teso infatti batteva nervosamente il piede e improvvisava balletti di danza all’improvviso.

“E tu da dove sbuchi?” chiese Xabi per poi far appoggiare sulle sue gambe Mechi intenta a limarsi le unghie.

“Ero andato a prendere un frullato con Nicolas, giusto per calmarmi un po’” disse il brasiliano scrocchiando le dita.

Dopo poco entrarono anche Facu e Cande che ridevano.

Anche loro due avevano legato fin dall’inizio e tutti credevano che fossero fidanzati.

“Ehy, come siete ottimisti” disse Mercedes rivolta ai due alzando lo sguardo e ridacchiando.

Alba entrò timidamente nella stanza e guardò fisso i due ragazzi che si contemplavano visivamente.

Non poteva non ammettere di non essere un po’ gelosa ma doveva avere la professionalità necessaria per controllarsi.

Che diamine, era comunque un collega di lavoro.

“Noi?No!Ce la stiamo facendo sotto” ammise Facu con un po’ di ironia per poi cambiare faccia.

Tutti iniziarono a fischiettare e i due capirono le intenzioni dei loro amici.

“Ma cosa andate a pensare?Io e Facu siamo migliori amici” disse Candelaria stizzita.

In effetti Facundo le piaceva un po’ ma non tanto da considerarlo il ragazzo ideale.

“Solo amici?” disse Lodo mettendosi il mascara e fissando lo specchio che rifletteva su Cande.

“Esatto!Fatevi gli affari vostri” concluse Facu mettendo il broncio.

Lodo alzò le braccia e sbuffò mentre Facu iniziò a provare la coreografia di One Beat insieme al brasiliano.

___________

 

Jorge si avviò nella sala principale e tra tutta la folla notò uno chignon alto che spiccava tra le altre persone.

Stephie, la sua fidanzata, era solita acconciare i suoi capelli in modo strambo soprattutto per occasioni così importanti come questa.

Quando la vide rimase abbastanza scioccato dalla noncuranza di come era vestita.

“Stephie” disse Jorge facendosi notare alzando la mano.

“Yoyi!” gridò Stephie correndo e  buttandogli le braccia al collo per poi stritolarlo.

Il ragazzo soffocò un lamento e Stephie se ne accorse così lo lasciò andare.

“Scusa, è che sono molto felice di vederti” ammise la ragazza.

“Tranquilla, come va il programma?” chiese Jorge per cambiare discorso.

“Bene, Oggi ho girato un nuovo episodio con Topa per Junior Express”

disse indecisa.

Jorge la guardò pensando che volesse continuare a parlare.

“Non mi piace più quel programma, vorrei dedicarmi a altro come programmi adolescenziali!” ammise la ragazza mettendo una mano sotto al mento.

“Interessante” disse il ragazzo guardando l’orologio.

Per lui non c’era niente di più interessante che salire su quel dannato palco e porre fine alla sua paura.

“So che non mi stai ascoltando, tranquillo” disse Stephie mettendo un finto broncio.

“Ti sto ascoltando” disse Jorge.

Lei si accigliò e poi appoggiò le mani sui suoi fianchi.

“Sappi che ti amo, e voglio il meglio per te!Starò nella platea per vederti, ho fatto un viaggio dal Messico e devi farcela, puoi farcela” concluse sorridendogli.

“Grazie Stephie. Sai sempre come tranquillizzarmi” sorrise il ragazzo.

Jorge controllò l’orologio e constatò che mancava poco allo show.

“Scusa, devo prepararmi e acconciare i capelli!” sibilò  Jorge per poi lasciarle le mani.

La fidanzata si avvicinò per un bacio ma quello che ricevette fu un misero schiocco sulle guancie.

Ci rimase un po’ male, ma era piuttosto tardi così si avviò nella platea.

­­___________

 

“Tini!Sei pronta? Mancano solo 10 minuti!” gridò la mamma bussando insistentemente alla porta del camerino.

“Sisi, ecco!” disse Tini precipitandosi mentre applicava qualche glitter sul viso e infilava velocemente le scarpe

La ragazza uscì dopo qualche minuto frettolosamente raggiungendo i suoi amici.

“Eccomi!” disse creando uno stridio coi tacchi.

Quando giunse lì Lodo la abbracciò istintivamente e dopo poco anche Cande e Alba che erano in lacrime.

“Oh no, vi si scioglierà il trucco ragazze!” urlò furiosamente Mercedes.

“Buona fortuna ragazze!Non siate preoccupate” disse Tini cercando invano di calmare qualcuno.

“Preoccupata?Io sono terrorizzata!” urlò Alba coprendosi il viso e battendo i piedi.

“Io sono terrorizzato di salire su quella altalena volante!” ammise Jorge e aggiustandosi il ciuffo nervosamente che catturò l’attenzione di Tini.

I ragazzi risero a quell’affermazione ma lui invece sembrava aver veramente paura.

“Soffro di vertigini!” disse Jorge trovando una giustificazione.

Si sentivano schiamazzi, urla, pianti così Kelo decise di intervenire.

“Dannazione!Basta ragazzi!” strillò.

“State calmi, se vi agitate andrà molto peggio!” continuò quando tutta l’attenzione fu rivolta a lui

Tutti gli diedero ragione.

A Tini si strinse il cuore vedendo Cande abbracciare calorosamente Facu.

Anche lei voleva fare lo stesso con Jorge ma non poteva rendere visibili i suoi sentimenti così abbracciò Diego.

“Tutto bene Tì?” chiese lo spagnolo accogliendola tra le sue braccia.

“Si, credo di essere pronta” disse accarezzandogli le braccia.

“Ce la faremo, noi siamo sempre stati uniti e abbiamo le capacita’ quindi facciamo vedere a tutti la nostra bravura” concluse dandole un dolce bacio sul capo.

 

 

Si alzò il sipario e il cuore di tutti iniziò a battere velocemente.

Un applauso fragoroso si levò dalla sala e i ragazzi si guardarono.

Erano terrorizzati, contenti, fiduciosi e alcuni pessimisti.

“Si entra in scena tra 3..2..1”

 

Spazio Autore :

 

Salve a tutti e innanzitutto grazie per aver letto la prima fan fiction.

Siamo un gruppo di Jortiniste su Whatsapp e quindi la coppia principale sarà quella ma ci saranno anche altre coppie che non riveleremo.

Ovviamente ci fa molto piacere se lasciate una recensione, non mordiamo eh Ahah

Un bacio a tutti e alla prossima, speriamo di poter aggiornare presto nonostante la scuola J

  
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