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Autore: Iria    21/04/2008    6 recensioni
Le strade quella notte avevano un’aria davvero spettrale.
Nell’ombra, una giovane donna osservava con rammarico quel ragazzo che perdeva sempre più sangue, quel ragazzo che era stato tanto importante…
Con occhi malinconici gli diede un’altra rapida occhiata e sorrise a un dolcissimo ricordo che in quel momento la sua mente aveva deciso di donarle.
Una lacrima solitaria le scivolò lungo la guancia e la ragazza scomparve nell'oscurità, sussurrando queste parole:
“Era solo uno stupido gioco, hai deciso di partecipare… ed ora stai pagando.”

Mia primissima fic, spero vi piaccia!
Iria.
In revisione: 03/10/2013 ho sistemato il primo capitolo, cercando di restare fedele il più possibile a quello che era il mio stile sei anni fa. Non è perfetto, ma almeno è meno terribile e più leggibile rispetto a prima! ^^
Genere: Introspettivo, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Yuri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hola *O*!!!!!Sono qui che vi presento il penultimo capitolo della mia Fics ç_ç!...................................Tanto devo terminare No More Sorrow con Nehi,ho una one-shot che gironzola nella mia testolina e una nuova storia *O*!!!!!!!-Ride malvagiamente-  Ma pensiamo al presente ù.u…Allora *O*!In questo capitolo ci tuffiamo subito nella testolina di Ivanov il lupastro,recuperando gli ultimi ricordi che erano stati cancellati…Scontro con Vorcov e nel finale *O*…Non ve lo dico ù.u…Ve lo leggete il capitolo se volete sapere ;P!XD

CAPITOLO 15

Red Demon (Puppet show)

 

Ho sentito dire che il rosso è il colore della penitenza…

Penitenza di chi?Di Dio?

Dio non salva nessuno,ricordalo:tu sei l’unico in grado di salvare te stesso.

Sei libero di morire,è una buona via di fuga…

Nel caso tu morissi le cose rimerebbero immutate.

Se invece tu decidessi di vivere,qualcosa potrebbe cambiare…

                                                                                                   Dal manga Saiyuki

 

Yuriy Ivanov tese la mano alla ragazza amata che lo fronteggiava,Raissa lo squadrò confusa,poi chiese in un sussurro:

“Cosa vuoi che faccia?”

“Prendimi la mano,vieni con me Raissa:sei disposta ad aiutarmi,ancora?”le rispose il ragazzo,sorridendo.

Aiutarlo ancora…

La mora fissò il giovane davanti a lei,la sera calava e l’innaturale silenzio di quel posto strepitava nelle loro orecchie,troppo rumoroso per essere anche solo ascoltato.

“Yuriy,chiedere aiuto è una cosa difficile da fare.”disse la ragazza.

“Lo so.”

“Sai se il mio aiuto ha un prezzo?”continuò Raissa.

“Non mi importa.”fu coinciso.

“Tutto ha un prezzo,Yuriy,e volente o nolente devi pagarne le amare spese.”pronunciò con una punta di perfida freddezza quelle parole,cacciate lì quasi per caso.

“Sono indebitato fino al collo allora..!”esclamò ridacchiando divertito,il rosso.

Raissa prese la sua mano ancora tesa…

…Yuriy Ivanov smise di ridere,posando lo sguardo di cristallo sulle loro mani intrecciate…

“Grazie..”bisbigliò,posando un bacio sulla mano della ragazza,che arrossì lievemente.

 

-Sei stato solo una stupida marionetta nelle mani del destino…Te ne rendi conto,vero?-

 

-Alla fine che importa?-

 

-Senza cuore e senza sentimenti,povero burattino…Rotto,spezzato,distrutto,mandato al rogo…-

 

-Parli di fallimenti e disperazione,ma nulla è stato ancora perduto…-

 

…E fu il gelido tocco di candide mani di donna a riportarlo alla ragione…

“Andiamo,Yuriy?”chiese,carezzando una guancia del rosso col dorso della mano.

Il ragazzo annuì sorridendo,aprendo la porta della sua stanza:la pelle del suo volto ardeva dove era stata sfiorata da quelle mani di fata,il suo corpo era stato attraversato da brividi che nella sua anima imprimevano sentimenti discordanti e devastanti…

 

Il monastero,come un’illusione di sbiadita speranza,lo invitava a rientrare,ad avventurarsi nuovamente tra quelle mura di fredda pietra grigia,tra quelle mura che avevano represso,ascoltato ed assistito,impotenti,ad orrore e sofferenza.

Il lamento del vento penetrava le pareti di quella prigione,la sua voce,un tempo,si era confusa con le grida e i pianti dei suoi abitanti…

…E adesso cosa rimaneva di qull’angusto edificio?

Solo la dimora di una povera anima condannata a pagare…

Pagare per cosa,poi?

Aveva preso la strada che molti uomini maturi cercavano di sviare,sempre e comunque:scegliere di sbagliare con la propria testa conoscendo le amare conseguenze…

…Ma non era un uomo maturo chi aveva preso questa decisione:Yuriy Ivanov era solo un quindicenne dagli occhi di ghiaccio e i capelli di fuoco…

 

Povero ragazzo…

Il suo carceriere godeva nell’ammirare i progressi degli esperimenti che attuava sul corpo del giovane:giorno per giorno l’insensibilità diminuiva,ma il dolore…Il dolore bussava prepotentemente alle porte sbarrate del suo cuore…

…E lo spettacolo che incantava,affascinava il monaco,ricominciava più crudele e meraviglioso…

 

Fuori dalla struttura,delle figure incappucciate osservavano con sdegno e disgusto l’edificio,una di queste figure,la più esile (e la più forte) tremava di rabbia:il suo amore (e il suo odio) non avrebbe più sofferto...

Il ragazzo dagli occhi ardenti al suo fianco le sorrise dolcemente,posandole una mano sulla spalla,portando poi,nuovamente lo sguardo al monastero e alle sue finestre scure. Infine si diressero all’entrata con il resto dei loro compagni…

 

“Sono qui,Yuriy…”bisbigliò l’uomo nell’ombra.

Il ragazzo dagli occhi cerulei aveva lo sguardo basso,il suo cuore premeva per poter fuggire da quel debole corpo,non aveva la forza per muovere autonomamente le sue membra;una marionetta ha bisogno di sottili fili per poter recitare e Yuriy Ivanov sprecava importanti energie per districarsi da quelle orribili corde…

“Devo occuparmene io?”chiese alzando il viso,scoprendo gli occhi privati di luce.

“E’ la tua vita.”

“No:è uno spettacolo di burattini,è un gioco”ribatté,squadrando senza in realtà vederlo,Vorcov.

 

“Volete davvero rischiare tutto per salvarlo?”la voce di Takao spezzò il silenzio che accompagnava l’attraversata dei ragazzi.

I Bladebreakers avevano imposto la loro presenza alla squadra russa per poter salvare il loro capitano e non sembravano essersene pentiti,ma il rischio di fallire era alto e la loro era solo una  volubile anima di adolescenti…

“Bhè per quello che potremo fare noi…Vogliamo almeno provarci!”disse Boris,fermandosi di colpo,lanciando un’occhiata alla telecamera che muoveva il suo occhio meccanico verso di loro…

“Il vecchiaccio sa già che siamo qua.”soffiò,rivolgendosi a Kei e a Raissa,che sorridevano soddisfatti.

“Perché allora non ci impedisce di arrivare a Yuriy?”chiese confuso,Rei.

“Perché vuole divertirsi.”rispose Boris,guardando negli occhi il cinese.

Hustnezov non immaginava che potesse esistere una persona talmente buona come Rei:nonostante lo avesse mandato all’ospedale,nonostante lo avesse ridotto in fin di vita,il custode della Tigre Bianca sembrava non nutrire alcun rancore contro il russo,parlandogli con pacata gentilezza e dolcezza…Che fosse paura?No,non poteva essere possibile:Kon aveva dimostrato di aver grande coraggio ed era per questo che Boris lo apprezzava…

…Si,Boris Hustnezov apprezzava un essere che non fosse la sua stessa persona…

 

-Perché continuare?In fondo tu…Tu che ci guadagni?-

 

“Tenete pronti i bey…”ordinò in un sussurro Kei.

“Non abbassate la guardia.”aggiunse Raissa.

“E qualunque cosa accada…”iniziò Boris.

“Non fatevi prendere dal panico.”concluse Sergey.

 

Incredibile come le loro espressioni ferme,esprimevano paura e determinazione,odio e ,nonostante tutto,una malata attrazione per quel luogo…

…Erano legati al monastero e in parte sapevano di non poterne fare a meno.

Come una droga,ne avevano bisogno e il loro destino sembrava incrociarsi sempre e comunque con quel posto.

 

-Non essere impaziente,aspetta,aspetta e vedrai finalmente scorrere il sangue dei nemici…-

 

Yuriy Ivanov era seduto sul bordo del bey-stadium,osservava con un sorriso di folle speranza la trottolina roteare…

-Non fermarti mai.. -pregò il piccolo oggettino.

Ma il suo beyblade,contro le sue speranze più rosee,si fermò al centro della piccola arena.

Sospirò rassegnato.

 

-Tutto deve fermarsi,prima o poi…-

 

Si alzò lentamente,un’espressione di rassegnata freddezza gli incorniciava il bel viso,tremava dalla rabbia,tremava per la malsana eccitazione al pensiero di quello che sarebbe accaduto,tremava di paura…

Uscì pacatamente dalla palestra,soffermandosi sull’uscio,attendendo i suo amici,i suoi rivali,la sua amata (e la sua odiata)…

“Non credevo veniste,speravo che almeno questa volta avreste avuto il buon senso di impicciarvi degli affari vostri.”bisbigliò,guardando fisso davanti a sé,mentre alla sua destra giungevano i blader.

“Quando imparerete?”chiese,poi

 

-Non conoscono la gravità delle loro azioni e tu non puoi far niente per renderli consapevoli della loro stoltezza:che paghino…-

 

“Yuriy..”lo chiamò Raissa,calandosi il cappuccio,mostrando al rosso la bellezza di quegli occhi di smeraldo.

Yuriy sorrise tristemente,volgendo lo sguardo alla ragazza.

“Avete sbagliato tutto,tutto…”disse avvicinandosi.

“Quanto sei disposta a pagare per i tuoi sbagli,Raissa?”chiese ponendosi di fronte alla mora e ai suoi compagni.

“Quanto siete disposti a pagare?”fece poi rivolgendosi agli altri ragazzi.

“Gli esperimenti di Vorcov ti hanno fritto il cervello?!”ringhiò Kei.

“Probabile.”rispose con calma serafica il rosso.

“Yuriy combatti Vorcov con noi,ha disintegrato la nostra vita,vendichiamoci di lui!”lo incitò Boris.

“Vendetta,Boris?”rivolse lo sguardo di ghiaccio al Falborgblader.

 

-Che colpa ne hanno loro,alla fine?-

 

“Che ne sai tu della vendetta?!”lo aggredì con calma malvagia.

“Che ne sai tu della libertà?!”ribatté Boris.

Yuriy Ivanov si immobilizzò,le labbra serrate,gli occhi che brillavano di una luce tagliente e pericolosa.

“Hai paura Yuriy,hai paura di essere libero…Perché avanti,ammettilo,in fondo ti piace farti trattare da cavia,da burattino;non sapresti cosa fare o dire senza

qualcuno che ti dia ordini in proposito,non è così Yuriy?NON E’ COSI’!?!?”fece Boris.

Il rosso fissava con educata curiosità il Falborgblader,che ancora rabbioso respirava affannosamente.

“Probabilmente hai ragione Boris,ma a me non importa.”si voltò dirigendosi verso la porta della palestra.

“Io voglio combattere,ancora.”continuò entrando.

 I ragazzi si guardarono confusi,poi seguirono il Wolborgblader nella sala. Il giovane Ivanov si posizionò di fronte a loro,il bey caricato nel dispositivo di lancio,puntato contro gli altri blader.

“Una ‘partitella’ a bey?”chiese retorico.

Raissa si fece avanti pronta ad accettare la sfida,ma fu Takao a posizionarsi per primo.

“Cosa vuoi buffone?”domandò accigliato.

“Sfidarti,voglio combattere io contro di te!”annunciò Takao.

“Non ho tempo da perdere con i mocciosi,Kinomiya.”sibilò in risposta il rosso.

“Non perderai il tuo tempo.”ribatté il giapponese.

 

-Una preda molto più semplice da stanare…Mostrati per il malvagio predatore quale sei,sconfiggilo,battilo!-

 

Raissa sospirò rassegnata,non si oppose,stanca delle discussioni che,numerose,erano sorte col giapponesino,dopo la finale:sapeva che Yuriy avrebbe vinto facilmente contro il loro amico,ma non temeva questo risultato;era convinta che il giovane Ivanov avrebbe risparmiato colpi sul Dragoonblader…

…Povera,illusa…

 

-Non trattenere la tua rabbia…Non farlo mai.-

 

Il beyblade argenteo del russo correva freneticamente per il campo,rincorrendo,raggiungendo e attaccando Dragoon:Takao aveva fatto enormi progressi,due tre volte parve mettere in difficoltà il Signore dei Ghiacci e la sfida tra i due capitani si rilevò essere più entusiasmante di quanto Raissa avesse potuto credere.

Kei Hiwatari al fianco della mora osservava in silenzio la sfida,studiando i movimenti delle trottoline che frenetiche danzavano nella piccola conca.

“Yuriy lo sta prendendo in giro”il suo pensiero venne espresso da Sergey.

“Ma sono praticamente alla pari!”esclamò confuso Max.

“E invece Sergey ha ragione,amico:il mio portatile segnala una fuoriuscita minima di energia dal bey di Yuriy..”annunciò con ansiosa preoccupazione il prof K (mi ero accorta di non averlo minimamente considerato °°!ndAutrice)(Bwaaaaah!!!Perchè vengo sempre scartato ç____ç?!ndProf K)(Ehm ^^”..Torniamo alla storia che è meglio n_n ndAutrice).

L’attenzione dei blader fu nuovamente riportata ai due sfidanti.

Raissa si mordicchiò le labbra…

-Ti prego non farlo…- fu la sua muta supplica.

 

Il Lupo della Steppa si ergeva con maestosità davanti alla figura serpentina del fiero Drago di Takao.

I corpi dei due Animali si scontravano,combattevano,lievi ferite si aprivano sui loro manti.

…E Yuriy Ivanov sorrideva con cupa soddisfazione mentre il Drago Azzurro tentava di azzannare il suo Lupo.

“Complimenti Takao,hai fatto progressi…Ma non puoi battermi,te ne rendi conto,vero?”domandò al giapponese.

“Ti sbagli,invece!Dragoon attacca!!!”

Yuriy Ivanov sospirò stancamente.

“Non mi lasci altra scelta…”bisbigliò.

 

-Cos’è la vita?Credi di poter rispondere a questo quesito,Yuriy Ivanov?-

 

Celò i suoi occhi di cristallo alla vista del giovane Kinomiya,assaporò l’aria gelida prodotta dagli attacchi del suo Lupo.

Uno scatto fulminante,un grido…

“LAMA DI GHIACCIO!!!!”

Takao indietreggiò spaventato dalla figura del Lupo che…che si stava avventando su di lui:non avrebbe colpito il bey,non avrebbe colpito il suo Drago,avrebbe colpito lui.

“TAKAO LEVATI DA LI’!!!”esclamarono in coro Rei e Max.

Fu inutile,purtroppo…

Yuriy Ivanov rise pacatamente potendo ammirare il suo Lupo azzannare il giapponese.

Fu un attimo,eppure parve durare ore,il Drago Azzurro non poté nulla contro il potere distruttivo di Wolborg,il bey del giapponese si bloccò di scatto,rimanendo per qualche secondo in equilibrio sulla sottile punta per poi cadere e…distruggersi…

“Mi di spiace Takao,io ti avevo avvertito.”disse Ivanov richiamando a sé la sua trottolina.

“Takao,NO!!!!”Max,Rei e il prof K si diressero impauriti e ansiosi verso il loro compagno,che steso sulla fredda pietra del pavimento della palestra,sanguinava. Una piccola macchia carminio si era formata sulla sua maglia,il sangue scorreva a fiotti,il ragazzo tremava,tremava e piangeva…

…Piangeva,ma non era per l’insopportabile dolore…

Piangeva,ma non era per la sconfitta subita…

Piangeva perché,perché il suo bey era a pezzi,perché il suo bit era ferito…

-Cosa hai fatto Yuriy?- si chiese disperata Raissa,chinandosi al fianco di Takao.

Dagli spalti si levò un lieve applauso e Vorcov comparve dall’ombra…

 

-Cos’è la vita,Yuriy Ivanov!?-

 

“Notevole,davvero notevole Yuriy:devo dire che hai fatto progressi.”affermò amabilmente il monaco.,avvicinandosi al rosso.

“Grazie signore…”sussurrò Ivanov,chinando il capo.

“Cosa significa,Yuriy?!COSA SIGNIFICA?!”chiese furioso Boris,mentre,sotto gli sguardi stupiti dei presenti Raissa raggiungeva il ragazzo.

Takao sarebbe sopravvissuto,era forte,in fondo…O almeno sperava resistesse.

Kei tenne a bada Boris e Sergey che fremevano,desideravano spaccare la faccia a Ivanov.

Raissa voleva incontrare ancora i meravigliosi occhi di Yuriy...

“Perché?”chiese in soffio.

“Trovatela da sola la risposta...Come ha già fatto quell’idiota di Hustnezov  .”le rispose ridendo malignamente.

“E’ questo il tuo amore,Yuriy Ivanov?”domandò ancora,lo smeraldo dei suoi occhi bruciava furioso.

Yuriy Ivanov la studiò a lungo prima di rispondere:desiderava imprimere nella memoria la meravigliosa figura della ragazza.

“Mi sono solo illuso di sapere amare,mi sono illuso di parecchie cose.”rispose meccanicamente,come un automa.

“E cosa ne sarà della tua vita?”ribatté amaramente la mora.

Il giovane Ivanov sorrise tristemente,poi con calma snervante si avvicinò alla ragazza,che continuava a combatterlo con le fiamme dei suoi occhi.

 

-Cos’è la vita!?-

 

“La vita è solo uno stupido gioco a cui ho deciso di partecipare…Regola numero uno?Sopravvivere…”le sussurrò all’orecchio,dopo aver posato le labbra sulla candida pelle della sua guancia…

…Il sapore più dolce e salato,fu quello delle sue lacrime…

Il rosso tingeva ancora il pavimento,mentre Takao lottava tra la vita e la morte,il rosso tingeva ancora la sua vita,mentre stringeva tra la braccia la furia della sua amica,il rosso fu una macchia indistinta mentre il Demone dagli occhi di ghiaccio scompariva tra i bui corridoi del monastero…

 

Il rosso delle fiamme aveva ridotto ad uno scheletro di nero carbone l’odiato edificio…

…E dov’era?Dov’era il Demone Rosso che lo aveva abitato?

 

-Cosa ne sai tu della vendetta?!-

-Cosa ne sai tu della libertà?!-

 

“Dimentica quello che eri e vivi grazie a quello che diventerai…”le labbra dell’uomo si mossero nell’oscurità di quella stanza sconosciuta.

In quella confusione fatta di immagini e di parole fu la figura di una ragazza dagli occhi di gelido smeraldo a scomparire,dissolversi per ultima.

 

Vuoto,gelo…E la sola compagnia di una Glock 17L*

 

-Demone di Rosso sangue,incatenato dalla vendetta,impaurito dalla libertà…-

 

Correvano insieme per i corridoi di quella villa buia,la stanza del suo carceriere era vicina,sentiva l’eccitazione crescere al solo pensiero del suo sangue che scorreva. Raissa al suo fianco si muoveva abile e silenziosa,come l’ombra di un fantasma.

Si fermarono davanti alla porta di quercia intarsiata,Ivanov calciò la porta con violenza,spalancandola:dietro la scrivania c’era lui,lui e il suo odioso sorrisino,lui e la sua maledetta maschera,lui,lui e l’odio profondo che covava nei confronti del suo pupillo.

 

*Arm yourself because no one else here will save you
The odds will betray you
And I will replace you
You can't deny the prize it may never fulfil you
It longs to kill you
Are you willing to die?
The coldest blood runs through my veins
You know my name*

 

“Buonasera,ragazzi.”li salutò,ghignando.

“Stia zitto.”ringhiò Yuriy.

Vorcov sospirò pazientemente,come se stesse trattando con un bambino molto ottuso,poi si alzò fronteggiando Yuriy e Raissa.

“Oh!Ci sei anche tu…”pronunciò notando la ragazza.

“Infelice di rivederla.”disse tagliente la mora.

“Sapevo che tu e i tuoi compagni cercavate me e Yuriy.”sussurrò nell’ombra.

“I miei compagni non ci sono più.”ringhiò a denti stretti la ragazza.

“Oh vero…Dimenticavo gli ordini impartiti a Yuriy.”ghignò malignamente,portando i suoi occhi sul ragazzo dagli occhi cristallini.

“Hai ricordato tutto,Yuriy?”domandò,poi.

 

-La causa della tua infelicità e solitudine:stringere una mano intorno alla sua gola non può essere così difficile,non trovi?-

 

“Tutto quello che avevo bisogno di sapere.”rispose.

“Eri un mostro anche allora,io ho solo completato la tua metamorfosi.”parve quasi giustificarsi.

Yuriy Ivanov cominciò a ridere istericamente,poi con un agile scatto,puntò contro l’uomo l’arma che lo stesso monaco gli aveva donato.

“Vuoi uccidermi,Yuriy?”

“Sarebbe un’idea…”caricò la pistola.

Raissa ridacchiava,quasi divertita da quella situazione così stramba,da quell’atmosfera nonostante tutto tranquilla.

“Ho ancora in mano i fili della tua esistenza,Yuriy..”sussurrò,cattivo.

“Ti sbagli,la marionetta li ha tagliati da tempo:lo spettacolo è finito,burattinaio…”gli puntò contro la sua Glock 17L…

…Uno sparo,la canna fumante dell’arma,il suo sangue…

Rise,rise di gusto chinandosi sul corpo dell’uomo…

“In fondo eri solo un pazzo bastardo..”soffiò all’orecchio sordo del cadavere,immergendo due dita nel sangue che sgorgava dalla ferita mortale.

Si alzò di scatto,dopo aver goduto di quello spettacolo…

Puntò la sua arma contro la ragazza alle sue spalle…

…Rise…

…Lei aveva fatto lo stesso…

 

-Non godrai della salvezza,non più,non più,lei sa ciò che sei,tu ricordi quello che eri…Cosa rimane se non il passato e i suoi errori?Nessun interverrà questa volta:solo tu e lei,alla fine…E’ qui per ucciderti?E tu?Tu cosa farai?Se la morte può essere la soluzione alle tue sofferenze,allora sei pronte ad abbracciarla…Il freddo ha bruciato il tuo Inferno di ghiaccio e il tuo corpo…Ora sai ciò che eri…-

 

FINE CAPITOLO 15

 

(*)Glock 17L: Un modello delle pistole Glock con canna da sei pollici e grilletto perfezionato XDD!

Gente siamo alla fine **...Il prossimo capitolo sarà l’ultimo **!!!!!!!Ma tanto ritornerò ù.u…Bene passo immediatamente ai ringraziamenti,e ricordatevi di COMMENTARE ^^!!!!Baci!

 

X Padme86:Ciao Pad!!!!!Eh si,la fics è proprio finita XDD!!!!Il prossimo sarà l’ultimo capitolo!!!!!Piuttosto,che ne pensi di questo?Come si è comportato il caro Ivanov XD?Un bacio aspetto il tuo commento!!!

 

X Nissa:Oh ma ciao!!!!Anche questa volta vi ho mollato in un punto cruciale *-*!!Me cattiva +_+!!!!XDD!!Cosa ne pensi di questo capitolo?Cosa ne pensi della ‘scena finale’ ^^?Un bacio!!!!Aspetto la tua ^.-!

 

X Sybelle: Oh ma salve *-*!!!!!I tuoi commenti mi lasciano sempre abbastanza imbarazzata O///O…Non sono così brava,ma mi fa piacere che tu la pensi così..!XDD..A parte gli scherzi spero in un tuo commento ^^!!!!Un bacio!!Alla prossima!

 

X eagle fire: Ciao Eagle!!!!!!Eh,eh..Che pensi di questo capitolo?Vorcov è schiattato XDD!!!!E adfesso?Cosa accadrà?Si intravede aria di sparatoria XDD!!!!!!Vabbhè dai!!!Aspetto il tuo commento!!Un bacio!!!!

 

Un saluto a Valery_Ivanov (Sempei torna ç_ç!!!!!),medea90(Dove sei finita anche tu ç.ç?)ReadEagle (E tu?Io aspettavo la tua recensione ç.ç!!!)e Burekko Catto (Micio!!Qui la storia è finita quando ci raggiungi XDD?)

 

Un bacio e al prossimo capitolo,che sarà l’ultimo..!Ciao e COMMENTATE!!!

 

Traduzione strofa ^^:

*armati, perché nessun altro qui ti salverà                  
le probabilità ti tradiranno
e io ti rimpiazzerò
non puoi negare il premio,
potrebbe non soddisfarti mai                                                       
lui brama di ucciderti
sei desiderosa di morire?
il gelo brucia nelle mie vene                               
conosci il mio nome*

 



   
 
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