Hola *O*!!!!!Sono qui che vi presento il penultimo capitolo della mia Fics ç_ç!...................................Tanto devo terminare No More Sorrow con Nehi,ho una one-shot che gironzola nella mia testolina e una nuova storia *O*!!!!!!!-Ride malvagiamente- Ma pensiamo al presente ù.u…Allora *O*!In questo capitolo ci tuffiamo subito nella testolina di Ivanov il lupastro,recuperando gli ultimi ricordi che erano stati cancellati…Scontro con Vorcov e nel finale *O*…Non ve lo dico ù.u…Ve lo leggete il capitolo se volete sapere ;P!XD
CAPITOLO 15
Red Demon (Puppet show)
Ho
sentito dire che il rosso è il colore della
penitenza…
Penitenza
di chi?Di Dio?
Dio
non salva
nessuno,ricordalo:tu sei l’unico in grado di salvare te
stesso.
Sei
libero di morire,è
una buona via di fuga…
Nel
caso tu morissi le
cose rimerebbero immutate.
Se
invece tu decidessi
di vivere,qualcosa potrebbe cambiare…
Dal manga Saiyuki
Yuriy
Ivanov tese la mano
alla ragazza amata che lo fronteggiava,Raissa lo squadrò
confusa,poi chiese in
un sussurro:
“Cosa
vuoi che faccia?”
“Prendimi
la mano,vieni con
me Raissa:sei disposta ad aiutarmi,ancora?”le rispose il
ragazzo,sorridendo.
Aiutarlo
ancora…
La
mora fissò il giovane
davanti a lei,la sera calava e l’innaturale silenzio di quel
posto strepitava
nelle loro orecchie,troppo rumoroso per essere anche solo ascoltato.
“Yuriy,chiedere
aiuto è una
cosa difficile da fare.”disse la ragazza.
“Lo
so.”
“Sai
se il mio aiuto ha un
prezzo?”continuò Raissa.
“Non
mi importa.”fu coinciso.
“Tutto
ha un prezzo,Yuriy,e
volente o nolente devi pagarne le amare
spese.”pronunciò con una punta di
perfida freddezza quelle parole,cacciate lì quasi per caso.
“Sono
indebitato fino al
collo allora..!”esclamò ridacchiando divertito,il
rosso.
Raissa
prese la sua mano
ancora tesa…
…Yuriy
Ivanov smise di
ridere,posando lo sguardo di cristallo sulle loro mani
intrecciate…
“Grazie..”bisbigliò,posando
un bacio sulla mano della ragazza,che arrossì lievemente.
-Sei
stato solo una
stupida marionetta nelle mani del destino…Te ne rendi
conto,vero?-
-Alla
fine che importa?-
-Senza
cuore e senza sentimenti,povero
burattino…Rotto,spezzato,distrutto,mandato al
rogo…-
-Parli
di fallimenti e disperazione,ma
nulla è stato ancora perduto…-
…E
fu il gelido tocco di
candide mani di donna a riportarlo alla ragione…
“Andiamo,Yuriy?”chiese,carezzando
una guancia del rosso col dorso della mano.
Il
ragazzo annuì
sorridendo,aprendo la porta della sua stanza:la pelle del suo volto
ardeva dove
era stata sfiorata da quelle mani di fata,il suo corpo era stato
attraversato
da brividi che nella sua anima imprimevano sentimenti discordanti e
devastanti…
Il monastero,come
un’illusione di sbiadita speranza,lo
invitava a rientrare,ad avventurarsi nuovamente tra quelle mura di
fredda
pietra grigia,tra quelle mura che avevano represso,ascoltato ed
assistito,impotenti,ad orrore e sofferenza.
Il lamento del vento penetrava le
pareti di quella
prigione,la sua voce,un tempo,si era confusa con le grida e i pianti
dei suoi
abitanti…
…E adesso cosa rimaneva
di qull’angusto edificio?
Solo la dimora di una povera anima
condannata a
pagare…
Pagare per cosa,poi?
Aveva preso la strada che molti
uomini maturi
cercavano di sviare,sempre e comunque:scegliere di sbagliare con la
propria
testa conoscendo le amare conseguenze…
…Ma non era un uomo
maturo chi aveva preso questa
decisione:Yuriy Ivanov era solo un quindicenne dagli occhi di ghiaccio
e i
capelli di fuoco…
Povero ragazzo…
Il suo carceriere godeva
nell’ammirare i progressi
degli esperimenti che attuava sul corpo del giovane:giorno per giorno
l’insensibilità diminuiva,ma il
dolore…Il dolore bussava prepotentemente alle
porte sbarrate del suo cuore…
…E lo spettacolo che
incantava,affascinava il
monaco,ricominciava più crudele e meraviglioso…
Fuori dalla struttura,delle figure
incappucciate
osservavano con sdegno e disgusto l’edificio,una di queste
figure,la più esile
(e la più forte) tremava di rabbia:il suo amore (e il suo
odio) non avrebbe più
sofferto...
Il ragazzo dagli occhi ardenti al
suo fianco le
sorrise dolcemente,posandole una mano sulla spalla,portando
poi,nuovamente lo
sguardo al monastero e alle sue finestre scure. Infine si diressero
all’entrata
con il resto dei loro compagni…
“Sono
qui,Yuriy…”bisbigliò l’uomo
nell’ombra.
Il ragazzo dagli occhi cerulei
aveva lo sguardo
basso,il suo cuore premeva per poter fuggire da quel debole corpo,non
aveva la
forza per muovere autonomamente le sue membra;una marionetta ha bisogno
di sottili
fili per poter recitare e Yuriy Ivanov sprecava importanti energie per
districarsi da quelle orribili corde…
“Devo occuparmene
io?”chiese alzando il viso,scoprendo
gli occhi privati di luce.
“E’ la tua
vita.”
“No:è uno
spettacolo di burattini,è un
gioco”ribatté,squadrando senza in
realtà vederlo,Vorcov.
“Volete davvero rischiare
tutto per salvarlo?”la voce
di Takao spezzò il silenzio che accompagnava
l’attraversata dei ragazzi.
I Bladebreakers avevano imposto la
loro presenza alla
squadra russa per poter salvare il loro capitano e non sembravano
essersene
pentiti,ma il rischio di fallire era alto e la loro era solo una volubile anima di
adolescenti…
“Bhè per
quello che potremo fare noi…Vogliamo almeno
provarci!”disse Boris,fermandosi di colpo,lanciando
un’occhiata alla telecamera
che muoveva il suo occhio meccanico verso di loro…
“Il vecchiaccio sa
già che siamo
qua.”soffiò,rivolgendosi a Kei e a Raissa,che
sorridevano soddisfatti.
“Perché allora
non ci impedisce di arrivare a
Yuriy?”chiese confuso,Rei.
“Perché vuole
divertirsi.”rispose Boris,guardando
negli occhi il cinese.
Hustnezov non immaginava che
potesse esistere una
persona talmente buona come Rei:nonostante lo avesse mandato
all’ospedale,nonostante lo avesse ridotto in fin di vita,il
custode della Tigre
Bianca sembrava non nutrire alcun rancore contro il russo,parlandogli
con
pacata gentilezza e dolcezza…Che fosse paura?No,non poteva
essere possibile:Kon
aveva dimostrato di aver grande coraggio ed era per questo che Boris lo
apprezzava…
…Si,Boris Hustnezov
apprezzava un essere che non fosse
la sua stessa persona…
-Perché
continuare?In fondo tu…Tu che ci guadagni?-
“Tenete pronti i
bey…”ordinò in un sussurro Kei.
“Non abbassate la
guardia.”aggiunse Raissa.
“E qualunque cosa
accada…”iniziò Boris.
“Non fatevi prendere dal
panico.”concluse Sergey.
Incredibile come le loro
espressioni ferme,esprimevano paura e determinazione,odio e ,nonostante
tutto,una malata attrazione per quel luogo…
…Erano legati al
monastero
e in parte sapevano di non poterne fare a meno.
Come una droga,ne avevano
bisogno e il loro destino sembrava incrociarsi sempre e comunque con
quel
posto.
-Non
essere impaziente,aspetta,aspetta e vedrai finalmente scorrere il
sangue dei
nemici…-
Yuriy Ivanov era seduto
sul bordo del bey-stadium,osservava con un sorriso di folle speranza la
trottolina roteare…
-Non fermarti mai..
-pregò
il piccolo oggettino.
Ma il suo beyblade,contro
le sue speranze più rosee,si fermò al centro
della piccola arena.
Sospirò rassegnato.
-Tutto
deve fermarsi,prima o poi…-
Si alzò
lentamente,un’espressione di rassegnata freddezza gli
incorniciava il bel
viso,tremava dalla rabbia,tremava per la malsana eccitazione al
pensiero di
quello che sarebbe accaduto,tremava di paura…
Uscì pacatamente dalla
palestra,soffermandosi sull’uscio,attendendo i suo amici,i
suoi rivali,la sua
amata (e la sua odiata)…
“Non credevo
veniste,speravo che almeno questa volta avreste avuto il buon senso di
impicciarvi degli affari
vostri.”bisbigliò,guardando fisso davanti a
sé,mentre alla
sua destra giungevano i blader.
“Quando
imparerete?”chiese,poi
-Non
conoscono la gravità delle loro azioni e tu non puoi far
niente per renderli
consapevoli della loro stoltezza:che paghino…-
“Yuriy..”lo
chiamò
Raissa,calandosi il cappuccio,mostrando al rosso la bellezza di quegli
occhi di
smeraldo.
Yuriy sorrise
tristemente,volgendo lo sguardo alla ragazza.
“Avete sbagliato
tutto,tutto…”disse avvicinandosi.
“Quanto sei disposta a
pagare per i tuoi sbagli,Raissa?”chiese ponendosi di fronte
alla mora e ai suoi
compagni.
“Quanto siete disposti a
pagare?”fece poi rivolgendosi agli altri ragazzi.
“Gli esperimenti di
Vorcov
ti hanno fritto il cervello?!”ringhiò Kei.
“Probabile.”rispose
con
calma serafica il rosso.
“Yuriy combatti Vorcov
con
noi,ha disintegrato la nostra vita,vendichiamoci di lui!”lo
incitò Boris.
“Vendetta,Boris?”rivolse
lo sguardo di ghiaccio al Falborgblader.
-Che
colpa ne hanno loro,alla fine?-
“Che ne sai tu della
vendetta?!”lo aggredì con calma malvagia.
“Che ne sai tu della
libertà?!”ribatté Boris.
Yuriy Ivanov si
immobilizzò,le labbra serrate,gli occhi che brillavano di
una luce tagliente e
pericolosa.
“Hai paura Yuriy,hai
paura
di essere libero…Perché avanti,ammettilo,in fondo
ti piace farti trattare da
cavia,da burattino;non sapresti cosa fare o dire senza
qualcuno che ti dia ordini
in proposito,non è così Yuriy?NON E’
COSI’!?!?”fece Boris.
Il rosso fissava con
educata curiosità il Falborgblader,che ancora rabbioso
respirava
affannosamente.
“Probabilmente hai
ragione
Boris,ma a me non importa.”si voltò dirigendosi
verso la porta della palestra.
“Io voglio
combattere,ancora.”continuò entrando.
I
ragazzi si
guardarono confusi,poi seguirono il Wolborgblader nella sala. Il
giovane Ivanov
si posizionò di fronte a loro,il bey caricato nel
dispositivo di lancio,puntato
contro gli altri blader.
“Una
‘partitella’ a bey?”chiese retorico.
Raissa si fece avanti pronta ad
accettare la sfida,ma
fu Takao a posizionarsi per primo.
“Cosa vuoi
buffone?”domandò accigliato.
“Sfidarti,voglio
combattere io contro di te!”annunciò
Takao.
“Non ho tempo da perdere
con i mocciosi,Kinomiya.”sibilò
in risposta il rosso.
“Non perderai il tuo
tempo.”ribatté il giapponese.
-Una
preda molto più semplice da stanare…Mostrati per
il malvagio predatore quale
sei,sconfiggilo,battilo!-
Raissa sospirò
rassegnata,non si oppose,stanca delle discussioni che,numerose,erano
sorte col
giapponesino,dopo la finale:sapeva che Yuriy avrebbe vinto facilmente
contro il
loro amico,ma non temeva questo risultato;era convinta che il giovane
Ivanov
avrebbe risparmiato colpi sul Dragoonblader…
…Povera,illusa…
-Non
trattenere la tua
rabbia…Non farlo mai.-
Il beyblade argenteo del
russo correva freneticamente per il campo,rincorrendo,raggiungendo e
attaccando
Dragoon:Takao aveva fatto enormi progressi,due tre volte parve mettere
in
difficoltà il Signore dei Ghiacci e la sfida tra i due
capitani si rilevò
essere più entusiasmante di quanto Raissa avesse potuto
credere.
Kei Hiwatari al fianco
della mora osservava in silenzio la sfida,studiando i movimenti delle
trottoline che frenetiche danzavano nella piccola conca.
“Yuriy lo sta prendendo
in
giro”il suo pensiero venne espresso da Sergey.
“Ma sono praticamente
alla
pari!”esclamò confuso Max.
“E invece Sergey ha
ragione,amico:il mio portatile segnala una fuoriuscita minima di
energia dal
bey di Yuriy..”annunciò con ansiosa preoccupazione
il prof K (mi ero accorta di
non averlo minimamente considerato
°°!ndAutrice)(Bwaaaaah!!!Perchè vengo sempre
scartato ç____ç?!ndProf K)(Ehm
^^”..Torniamo alla storia che è meglio n_n
ndAutrice).
L’attenzione dei blader
fu
nuovamente riportata ai due sfidanti.
Raissa si mordicchiò le
labbra…
-Ti prego non farlo…- fu
la sua muta supplica.
Il Lupo della Steppa si
ergeva con maestosità davanti alla figura serpentina del
fiero Drago di Takao.
I corpi dei due Animali si
scontravano,combattevano,lievi ferite si aprivano sui loro manti.
…E Yuriy Ivanov
sorrideva
con cupa soddisfazione mentre il Drago Azzurro tentava di azzannare il
suo
Lupo.
“Complimenti Takao,hai
fatto progressi…Ma non puoi battermi,te ne rendi
conto,vero?”domandò al
giapponese.
“Ti sbagli,invece!Dragoon
attacca!!!”
Yuriy Ivanov sospirò
stancamente.
“Non mi lasci altra
scelta…”bisbigliò.
-Cos’è
la vita?Credi di poter rispondere a questo quesito,Yuriy Ivanov?-
Celò i suoi occhi di
cristallo alla vista del giovane Kinomiya,assaporò
l’aria gelida prodotta dagli
attacchi del suo Lupo.
Uno scatto fulminante,un
grido…
“LAMA DI
GHIACCIO!!!!”
Takao indietreggiò
spaventato dalla figura del Lupo che…che si stava avventando
su di lui:non
avrebbe colpito il bey,non avrebbe colpito il suo Drago,avrebbe colpito
lui.
“TAKAO LEVATI DA
LI’!!!”esclamarono in coro Rei e Max.
Fu inutile,purtroppo…
Yuriy Ivanov rise
pacatamente potendo ammirare il suo Lupo azzannare il giapponese.
Fu un attimo,eppure parve
durare ore,il Drago Azzurro non poté nulla contro il potere
distruttivo di
Wolborg,il bey del giapponese si bloccò di scatto,rimanendo
per qualche secondo
in equilibrio sulla sottile punta per poi cadere
e…distruggersi…
“Mi di spiace Takao,io ti
avevo avvertito.”disse Ivanov richiamando a sé la
sua trottolina.
“Takao,NO!!!!”Max,Rei
e il
prof K si diressero impauriti e ansiosi verso il loro compagno,che
steso sulla
fredda pietra del pavimento della palestra,sanguinava. Una piccola
macchia
carminio si era formata sulla sua maglia,il sangue scorreva a fiotti,il
ragazzo
tremava,tremava e piangeva…
…Piangeva,ma non era per
l’insopportabile dolore…
Piangeva,ma non era per la
sconfitta subita…
Piangeva
perché,perché il
suo bey era a pezzi,perché il suo bit era ferito…
-Cosa hai fatto Yuriy?- si
chiese disperata Raissa,chinandosi al fianco di Takao.
Dagli spalti si levò un
lieve applauso e Vorcov comparve dall’ombra…
-Cos’è
la vita,Yuriy Ivanov!?-
“Notevole,davvero
notevole
Yuriy:devo dire che hai fatto progressi.”affermò
amabilmente il monaco.,avvicinandosi
al rosso.
“Grazie
signore…”sussurrò
Ivanov,chinando il capo.
“Cosa
significa,Yuriy?!COSA SIGNIFICA?!”chiese furioso
Boris,mentre,sotto gli sguardi
stupiti dei presenti Raissa raggiungeva il ragazzo.
Takao sarebbe
sopravvissuto,era forte,in fondo…O almeno sperava resistesse.
Kei tenne a bada Boris e
Sergey che fremevano,desideravano spaccare la faccia a Ivanov.
Raissa voleva incontrare
ancora i meravigliosi occhi di Yuriy...
“Perché?”chiese
in soffio.
“Trovatela da sola la
risposta...Come ha già fatto quell’idiota di
Hustnezov .”le
rispose ridendo malignamente.
“E’ questo il
tuo
amore,Yuriy Ivanov?”domandò ancora,lo smeraldo dei
suoi occhi bruciava furioso.
Yuriy Ivanov la studiò a
lungo prima di rispondere:desiderava imprimere nella memoria la
meravigliosa
figura della ragazza.
“Mi sono solo illuso di
sapere amare,mi sono illuso di parecchie cose.”rispose
meccanicamente,come un
automa.
“E cosa ne
sarà della tua
vita?”ribatté amaramente la mora.
Il giovane Ivanov sorrise
tristemente,poi con calma snervante si avvicinò alla
ragazza,che continuava a
combatterlo con le fiamme dei suoi occhi.
-Cos’è
la vita!?-
“La vita è
solo uno
stupido gioco a cui ho deciso di partecipare…Regola numero
uno?Sopravvivere…”le
sussurrò all’orecchio,dopo aver posato le labbra
sulla candida pelle della sua
guancia…
…Il sapore
più dolce e
salato,fu quello delle sue lacrime…
Il rosso tingeva ancora il
pavimento,mentre Takao lottava tra la vita e la morte,il rosso tingeva
ancora
la sua vita,mentre stringeva tra la braccia la furia della sua amica,il
rosso
fu una macchia indistinta mentre il Demone dagli occhi di ghiaccio
scompariva
tra i bui corridoi del monastero…
Il rosso delle fiamme
aveva ridotto ad uno scheletro di nero carbone l’odiato
edificio…
…E
dov’era?Dov’era il
Demone Rosso che lo aveva abitato?
-Cosa
ne sai tu della vendetta?!-
-Cosa
ne sai tu della libertà?!-
“Dimentica quello che eri
e vivi grazie a quello che diventerai…”le labbra
dell’uomo si mossero
nell’oscurità di quella stanza sconosciuta.
In quella confusione fatta
di immagini e di parole fu la figura di una ragazza dagli occhi di
gelido
smeraldo a scomparire,dissolversi per ultima.
Vuoto,gelo…E la sola
compagnia di una Glock 17L*
-Demone
di Rosso sangue,incatenato dalla vendetta,impaurito dalla
libertà…-
Correvano
insieme per i
corridoi di quella villa buia,la stanza del suo carceriere era
vicina,sentiva
l’eccitazione crescere al solo pensiero del suo sangue che
scorreva. Raissa al suo
fianco si muoveva abile e silenziosa,come l’ombra di un
fantasma.
Si
fermarono davanti alla
porta di quercia intarsiata,Ivanov calciò la porta con
violenza,spalancandola:dietro la scrivania c’era lui,lui e il
suo odioso
sorrisino,lui e la sua maledetta maschera,lui,lui e l’odio
profondo che covava
nei confronti del suo pupillo.
*Arm
yourself because no one else here will save you
The odds will betray you
And I will replace you
You can't deny the prize it may never fulfil you
It longs to kill you
Are you willing to die?
The coldest blood runs through my veins
You know my name*
“Buonasera,ragazzi.”li
salutò,ghignando.
“Stia
zitto.”ringhiò Yuriy.
Vorcov
sospirò pazientemente,come se stesse trattando con un
bambino molto ottuso,poi
si alzò fronteggiando Yuriy e Raissa.
“Oh!Ci
sei anche tu…”pronunciò notando la
ragazza.
“Infelice
di rivederla.”disse tagliente la mora.
“Sapevo
che tu e i tuoi compagni cercavate me e
Yuriy.”sussurrò nell’ombra.
“I
miei compagni non ci sono più.”ringhiò
a denti stretti la ragazza.
“Oh
vero…Dimenticavo gli ordini impartiti a
Yuriy.”ghignò malignamente,portando i
suoi occhi sul ragazzo dagli occhi cristallini.
“Hai
ricordato tutto,Yuriy?”domandò,poi.
-La
causa della tua infelicità e
solitudine:stringere una mano intorno alla sua gola non può
essere così
difficile,non trovi?-
“Tutto
quello che avevo bisogno di sapere.”rispose.
“Eri
un mostro anche allora,io ho solo completato la tua
metamorfosi.”parve quasi
giustificarsi.
Yuriy
Ivanov cominciò a ridere istericamente,poi con un agile
scatto,puntò contro
l’uomo l’arma che lo stesso monaco gli aveva donato.
“Vuoi
uccidermi,Yuriy?”
“Sarebbe
un’idea…”caricò la pistola.
Raissa
ridacchiava,quasi divertita da quella situazione così
stramba,da
quell’atmosfera nonostante tutto tranquilla.
“Ho
ancora in mano i fili della tua
esistenza,Yuriy..”sussurrò,cattivo.
“Ti
sbagli,la marionetta li ha tagliati da tempo:lo spettacolo è
finito,burattinaio…”gli puntò contro la
sua Glock 17L…
…Uno
sparo,la canna fumante dell’arma,il suo
sangue…
Rise,rise
di gusto chinandosi sul corpo dell’uomo…
“In
fondo eri solo un pazzo bastardo..”soffiò
all’orecchio sordo del
cadavere,immergendo due dita nel sangue che sgorgava dalla ferita
mortale.
Si
alzò di scatto,dopo aver goduto di quello
spettacolo…
Puntò
la sua arma contro la ragazza alle sue spalle…
…Rise…
…Lei
aveva fatto lo stesso…
-Non
godrai della salvezza,non più,non più,lei
sa ciò che sei,tu ricordi quello che eri…Cosa
rimane se non il passato e i suoi
errori?Nessun interverrà questa volta:solo tu e lei,alla
fine…E’ qui per
ucciderti?E tu?Tu cosa farai?Se la morte può essere la
soluzione alle tue
sofferenze,allora sei pronte ad abbracciarla…Il freddo ha
bruciato il tuo
Inferno di ghiaccio e il tuo corpo…Ora sai ciò
che eri…-
FINE
CAPITOLO 15
(*)Glock
17L: Un modello delle pistole Glock con canna da sei pollici e
grilletto
perfezionato XDD!
Gente
siamo alla fine **...Il prossimo capitolo sarà
l’ultimo **!!!!!!!Ma tanto
ritornerò ù.u…Bene passo
immediatamente ai ringraziamenti,e ricordatevi di
COMMENTARE ^^!!!!Baci!
X
Padme86:Ciao Pad!!!!!Eh si,la fics è proprio finita
XDD!!!!Il prossimo sarà
l’ultimo capitolo!!!!!Piuttosto,che ne pensi di questo?Come
si è comportato il
caro Ivanov XD?Un bacio aspetto il tuo commento!!!
X
Nissa:Oh ma ciao!!!!Anche questa volta vi ho mollato in un punto
cruciale
*-*!!Me cattiva +_+!!!!XDD!!Cosa ne pensi di questo capitolo?Cosa ne
pensi
della ‘scena finale’ ^^?Un bacio!!!!Aspetto la tua
^.-!
X
Sybelle: Oh ma salve *-*!!!!!I tuoi commenti mi lasciano sempre
abbastanza imbarazzata
O///O…Non sono così brava,ma mi fa piacere che tu
la pensi così..!XDD..A parte
gli scherzi spero in un tuo commento ^^!!!!Un bacio!!Alla prossima!
X
eagle fire: Ciao Eagle!!!!!!Eh,eh..Che pensi di questo capitolo?Vorcov
è
schiattato XDD!!!!E adfesso?Cosa accadrà?Si intravede aria
di sparatoria
XDD!!!!!!Vabbhè dai!!!Aspetto il tuo commento!!Un bacio!!!!
Un
saluto a Valery_Ivanov (Sempei torna
ç_ç!!!!!),medea90(Dove sei finita anche tu
ç.ç?)ReadEagle (E tu?Io aspettavo la tua
recensione ç.ç!!!)e Burekko Catto
(Micio!!Qui la storia è finita quando ci raggiungi XDD?)
Un
bacio e al prossimo capitolo,che sarà
l’ultimo..!Ciao e COMMENTATE!!!
Traduzione
strofa ^^:
*armati,
perché nessun altro qui ti salverà
le probabilità ti tradiranno
e io ti rimpiazzerò
non puoi negare il premio,
potrebbe non soddisfarti mai
lui brama di ucciderti
sei desiderosa di morire?
il gelo brucia nelle mie vene
conosci il mio nome*