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Autore: Mi_Killjoy    06/11/2013    1 recensioni
Storia costruita sul testo della canzone A Little Piece of Heaven degli Avenged Sevenfold.
***
Era una di quelle sere che sanno di casa, una di quelle sere in cui ti senti bene e hai voglia di continuare a vivere, una di quelle sere in cui ti sembra che la storia della tua vita si concluderà con un lieto fine.
Genere: Dark, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e non voglio infangare la loro immagina in alcun modo.
Prima di leggere questa OS assolutamente senza pretese, vi consiglio di guardare questo video, il video ufficiale della canzone A Little Piece of Heaven http://www.youtube.com/watch?v=VurhzANQ_B0 


A Little Piece of Heaven



Eravamo a casa mia.

Era una di quelle sere che sanno di casa, una di quelle sere in cui ti senti bene e hai voglia di continuare a vivere, una di quelle sere in cui ti sembra che la storia della tua vita si concluderà con un lieto fine.

Prima che la storia cominciasse, pensai che fosse quasi un peccato legare un'anima bella come quella di Frank alla mia.

Io e Frank, eravamo più che amici prima che la storia finisse.

Un amore durato così tanto e così forte aveva bisogno di una certezza.

Non scorderò mai quella sera, ne' tanto meno quel momento.

Avevamo finito di cenare e stavamo bevendo del vino, e chissà, forse anche la mia quasi sbronza mi aiutò a chiederglielo, così mi inginocchiai davanti alla sua sedia.

-Frank, vuoi sposarmi?-

E la sua faccia non l'avrei mai dimenticata.

-Sposarti. Sposarti Gee?- riuscì a dire tra le risate, riuscendo a stento a non far cadere il vino dal calice.

Frank aveva distrutto qualcosa che già era suo.

Frank aveva spezzato il mio cuore, così fui da subito intenzionato a riprendermi la possibilità che mi era stata negata.

E fu allora che decisi di prendermi ciò che Dio mi aveva negato.

Incominciai a guardarlo negli occhi, ridendo quasi fino a piangere, evocando le sue piú oscure paure.

Dovevate vederlo, era così bello, spaventato e implorante.

Cazzo, devo averlo pugnalato cinquanta fottute volte, ancora non posso crederci e piú vedevo sangue che schizzava dappertutto, piú avevo voglia di vederne altro. Avevo sempre amato il sangue, ma ora era giunta ora di prendermi ciò che mi spettava, così gli strappai il cuore dal petto, sotto quegli occhi che avevano visto troppe brutte cose e piano, poco alla volta lo mangiai assaporando ogni singola fibra di quel cuore che quasi batteva ancora, del cuore del mio amato Frankie.

Per la prima volta nella mia vita mi sentii completo.
Non mi ero mai sentito così coinvolto in qualcosa.



Ogni volta che lo guardavo, quasi lo invidiavo. Sarebbe rimasto giovane per sempre, senza nessun vincolo di tempo, perchè IO lo avevo trasformato in quello che era ora.

Potevo conservarlo così giovane e protetto per sempre.

I suoi occhi sarebbero stati sempre gli stessi e non avrebbe mai dovuto preoccuparsi di invecchiare.

Il mio piccolo Frankie.

Passavo giornate intere ad accarezzarlo e a parlarci, stare con lui non era mai stato così bello.

Però ho sempre saputo che il mio crimine sarebbe diventato freddo, e allora avrei pagato, ma quel momento sembrava tanto lontano. 

Ecco perchè avevo sempre conservato del calore per lui.

E lo so, lo so che non era giunta ancora la tua ora ma addio, addio amore mio, ci rivedremo all'inferno.

Ma piccolo mio, non piangere.
Non è ancora finita.

Avevi il mio cuore tra le tue mani, o almeno per la maggior parte, e potevi fare di esso ciò che più ti piaceva, e l'hai distrutto.

E mi sono sentito perso, stavo cadendo a pezzi e necessitavo di un nuovo inizio, dopotutto tutti dobbiamo morire prima o poi.

Ma piccolo mio, non piangere.



Poi, possibilità che non avevo mai considerato si presentarono alla mia porta.

Era pomeriggio inoltrato e il sole già era tramontato.

Io ero seduto sul divano a guardare le TV, mentre il mio piccolo Frankie mi guardava dal suo letto di vetro, poi strani rumori giunsero dal salotto, e cazzo, non avrei mai dovuto alzare gli occhi dallo schermo.

Un'anima infuriata risorgeva dalla tomba per impossessarsi del corpo con il quale sono stato spietato.

Credendo di poter passare inosservato alla morte ho iniziato a correre, volevo fuggire dalla conseguenza delle mie azioni, ma lui era già davanti a me.



Sorrideva da orecchio a orecchio, ed ha riso fino a piangere.



Cazzo, deve avermi pugnalato cinquanta fottute volte, ancora non posso crederci.
Mi ha strappato il cuore proprio davanti ai miei occhi e poi l'ha mangiato.



Ora che tutto era stato fatto, avevo realizzato il mio errore.

Dovevo tornare da lui e chiedergli scusa.

Il vuoto nel petto faceva meno male del ricordo di ciò che gli avevo fatto.

Dovevo rimediare a ciò che avevo fatto, perchè mentre io ero immerso in un pezzo di Paradiso, mentre Frank bruciava all'Inferno, senza pace per l'eternità.



E fu proprio lì che lo trovai. All'Inferno.
Sì, dovetti scendere fino all'inferno per raggiungerlo. 
Ma quello era niente in confronto a quello che gli avevo fatto.



Lo vidi da lontano e mi avvicinai sempre più, mentre lui rimaneva lì, fermo ad aspettarmi come aveva sempre fatto. Ma questa volta era diverso.

-Soffrirò così a lungo, ma farò di tutto per riaverti, Frank.- gli dissi stringendogli una mano.
Lui invece la stretta non la ricambiò e mi sentii morire per la seconda volta.

-Che cosa farai? Non sarà abbastanza a lungo...- 

-Per rimediare a ciò che ti ho fatto. -

-Prego Dio che tu lo faccia.- scosse la testa e rise ironicamente.

-Farò tutto quello che tu mi chiederai di fare.- gli misi l'altra mano vicino alla spalla, volevo accarezzarlo.

-Beh, dopo spezzerò le tue catene.- e lui finalmente ricambiò la stretta alla mia mano.

-E se questo non è abbastanza.-

-Non è abbastanza, non è abbastanza.- ribadì, come se il concetto non mi fosse chiaro.

-Se non è abbastanza...-

-Non abbastanza!-

-Proverò ancora.-

-Prova ancora.-

-E ancora.-

-E ancora...-

-Proverò per sempre!.-



E' una di quelle mattine cupe e grigie.
E' il giorno perfetto.

-Siamo qui riuniti per celebrare il matrimonio di Michaela Sullivan e- la voce del sacerdote è sempre più vicina.

-Dio, ma è sangue!- sentiamo lo sposo zompettare allarmato nella pozza di sangue, seguito dalla sposa che lancia un urlo disumano, e quasi mi spacca un timpano, puttana.

E non ci hanno ancora visto.

Io e Frank ci scambiamo un bacio, prima di fare il nostro ingresso trionfale nella bella chiesa, così tenendoci per mano cominciamo a marciare lungo la navata, con grande orrore da parte degli invitati.

Poi tutto degenera.

E noi siamo costretti a fare quello che ci serve per vivere, e divertirci.

E in un attimo tutto diventa un bagno di sangue.

-Vuoi tu prendere Gerard per il resto della tua vita soprannaturale, Frank?-
- Si, lo voglio.-

-Vuoi tu, Gerard, prendere Frank per il resto della tua vita soprannaturale?-
-Lo voglio.-

-Io vi dichiaro marito e marito, nessuno separi ciò che Dio ha unito.-
e lo sguardo di Frank ricompare, le braccia si muovono automaticamente lasciando una cavità vuota nel petto del sacerdote.

-Ne vuoi un po'?- mi chiede offrendomi il cuore fresco.
-Solo se poi posso avere per sempre il tuo.- gli dico all'orecchio, come se fosse un segreto, tra il bagno di sangue e l'odore di morte.




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Ehy^^
Come va?
So di non aver fatto un buon lavoro, AnyWay, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.

Ah, dimeticavo, dovete assolutamente vedere questo live http://www.youtube.com/watch?v=nXQFlAnSGRc

Killjoys Make Some Noise!


  
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