07/11/2013
2 recensioniIt Was Fate That We Met
Gwen lavora in un negozio di dischi, oggi è particolarmente irritata ha litigato con la sua coinquilina, Heather, ed è arrivata in ritardo al lavoro ricevendo una sgridata dal capo.
È la prima volta che la vede, una ragazza dai capelli color cioccolata, la pelle mulatta e due occhi grandi color nocciola, si avvicina alla cassa con passi fluidi e delicati come una fata, Gwen non può che pensare che sia davvero bella. Forse per i tratti un po' esotici, per le ciglia lunghe e nere che sembrano toccare gli zigomi alti, o per lo sguardo fiero che porta, ma Gwen ne è come incantata da quella ragazza. Si sorprende quando lei appoggia il CD di una nota band punk-rock degli ultimi anni sul bancone, non si sarebbe mai immaginata che una ragazza come lei ascoltasse quel genere di musica.
Se lo rigira tra le mani, battendo in cassa lo scontrino e non appena alza lo sguardo si perde, letteralmente. Gli occhi della ragazza sono di un color cioccolata intenso, con delle piccole venature sul giallo, Gwen potrebbe stare a fissare quegli occhi fino all'eternità, con un gesto meccanico gli allunga lo scontrino e il CD.
La ragazza di fronte a lei la ringrazia con un cenno del capo e un leggero sorriso, per un solo secondo le loro mani si sono sfiorate e Gwen può giurare di aver sentito una scarica elettrica passargli per tutta la spina dorsale, la guarda quasi incantata uscire dal negozio.
La seconda volta che Gwen vede quella ragazza è in biblioteca, sta cercando un libro nella sezione fantasy, quando sente una voce melodiosa canticchiare, incuriosita si aggira tra gli scaffali, quando arriva alla sezione filosofia, la vede. I capelli tirati su in una coda alta, vestita con dei semplici leggins color cachi e una camicia aderente bianca, in mano ha un enorme libro nero con le pagine ingiallite dal tempo. Gwen pensa che sia davvero bellissima, sul viso un cipiglio pensieroso. Canticchia distrattamente un canzone muovendo la testa a ritmo, Gwen la ascoltando non potendo non apprezzare la voce melodiosa della ragazza, quando l'altra chiude il libro e lo ripone nello scaffale, Gwen si nasconde immediatamente dietro ad uno dei tanto scaffali mentre l'altra se ne va con passo sicuro e deciso.
La terza volta che la vede, Gwen sta camminando per le strade Toronto, vicino a lei Trent che parla di musica. Si gira a guardare verso il bar vicino a lei e la vede. Ha un palmare in mano e sta sorseggiando quello che sembra caffè in una tazza bianca, di fronte a lei è seduta una ragazza dai biondi capelli legati in una cosa alta e un sorriso stampato sul viso, vede la bionda parlare animatamente mentre la mora annuisce distratta continuando a fissare il suo palmare. Come se si sentisse osservata la ragazza alza lo sguardo incontrando quello di Gwen, la gotica distoglie immediatamente lo sguardo* incamminandosi nuovamente seguita da Trent.
La quarta volta che la vede, Gwen sta passeggiando per il parco, si siede su una panchina verde metallico guardando di fronte a sé e la vede, le mani infilate nelle tasche del giaccone nero che porta, che le arriva sino alle ginocchia, dove si intravedono dei pantaloni beige e un paio di scarponi alti da neve color verde muschio. Le guance arrossate per il freddo e un paio di cuffiette nelle orecchie, mentre nella mano sinistra stringe il palmare. Si guarda in torno probabilmente in cerca di qualcuno, e Gwen pensa davvero che sia adorabile, le gote si arrossano ad ogni respiro, e il leggero venticello le scompiglia i capelli color cioccolata, che lei risistema stizzita con la mano destra.
«Courtney!» Una voce maschile urla, Gwen si gira verso quella voce in contemporanea della ragazza «allora si chiama Courtney» pensa, la ragazza si avvia verso l'altro.
Una cresta verde spicca sulla testa di lui, il viso è pieno di Piercing, jeans stracciati e una giacca nera in pelle. Gwen non può fare a meno di pensare che sia un tipo davvero tosto, vede distintamente "Courtney" che arriccia il naso, e le sopracciglia di contraggono si avvicina al ragazzo e iniziano a camminare a debita distanza.
Gwen sospira "sarà il suo ragazzo" dice sconsolata.
La quinta volta che Gwen vede Courtney è sicura che le potrebbe venire un attacco di cuore, è stata trascinata in quella discoteca dalla sua coinquilina, dopo che lei si è andata ad imboscare con un tipo alto e palestrato l'ha lasciata in balia di un cocktail che sa di acqua sporca e mentre le sue speranze per la serata si stavano perdendo, l'ha vista. Come un fulmine a ciel sereno, stretta in un vestito stretto color panna Courtney con un cipiglio scocciato sul volto sta conversando -per quanto la musica lo permetta- con una ragazza lì vicino a lei, Gwen la guarda bene perché è semplicemente stupenda, nonostante la reale semplicità dell'abito che porta.
Courtney alza lo sguardo incrociando gli occhi di Gwen, e lei è sicura che le manchi l'aria e non di certo per l'afosità della discoteca, arrossisce quasi impercettibile per quello sguardo così pieno, così fiero, i suoi occhi le ricordano quelli di una leonessa. È Courtney a distogliere lo sguardo quando la sua amica gli picchietta sulla spalla nuda con la mano, Gwen sospira decidendo di dedicarsi al suo cocktail.
Gwen ormai non conta più le volte che vede Courtney, perché stranamente, ovunque vada la trova, non che la cosa le dispiaccia in fin dei conti. Sembra quasi che sia il destino a farle incontrare.
Vede Courtney entrare nel negozio dove Gwen lavora e subito i suoi occhi si illuminano, anche se continua a mantenere uno sguardo annoiato, la ragazza tiene stretto nelle mani un volume immenso, si avvicina con passo svelto verso la sezione "Rock" e dopo aver letto qualche titolo prende un CD.
Lo appoggia sul bancone, Gwen dopo averle fatto lo scontrino e dato il resto, cerca di non incrociare gli occhi scuri di lei, le dà in mano il piccolo sacchetto contenente quello che ha comprato. Courtney la ringrazia con un cenno del capo uscendo dal negozio. Gwen non nota la strana scintilla che passa negli occhi di Courtney mentre esce dalla porta a vetri, non nota nemmeno il furbo sorriso che si è andato a increspare sulle sue labbra, mentre si inoltra nelle vie di Toronto,
Gwen si concede qualche secondo a fissarla, non appena Courtney scompare dalla sua vista, sospira, volgendo il suo sguardo verso il bancone dove c'è la cassa, accorgendosi solo in quel momento dell'enorme libro.
«Lo ha lasciato qua!» Esclama sorpresa, per un attimo le viene un mente di rincorrerla, ma con tutta la gente che c'è probabilmente non la troverà mai così, quindi si mette a fissare quell'enorme volume, nota che sulla copertina non vi è scritto assolutamente nulla. Presa da un moto di curiosità lo apre, e probabilmente farebbe un salto di gioia se non fosse al lavoro, perché sulla prima pagina c'è un piccolo foglietto rosa con una scritta nera.
"Courtney 333-XXXXXXX"
È tutto quello che c'è scritto, ma Gwen non potrebbe essere più felice, forse lo ha fatto apposta, forse è solo l'ennesimo segno del destino, o forse semplicemente la fortuna è dalla sua parte, non che le importi davvero, sa solamente che la sera stessa la chiamerà, anche solo per ridarle il suo libro.
*come tutti sappiamo, Gwen in fondo è timida, lo si capisce perfettamente quando nella prima serie quando inizia la sua relazione con Trent.
Angolo Autrice:
Hi anime vaganti, sono arrivata a pubblicare l'ultima Fic che ho scritto su queste due... STO MENTENDO. Ne ho scirtta un'altra c: Uguale a questo solo vista interamente dal punto di vista di Courtney, ero indecisa su quale pubblicare per prima ma dato che ho corretto prima questa, e mi scoccia davvero corregge anche l'altra oggi xD pubblico prima questa c: e a breve l'altra (domani, se il mio amato fratellino mi presta il PC)
Era zeppa di errori, grrr scrivere col telefono è un impresa! Se trovate degli ORRORI non esitate a dirmelo, purtroppo per quanto io legga e rilegga mi sfuggono sempre degli errori c: essendo io una persona molto distratta xD a dirla tutta! Beh ringrazio tutti infinitamente c: per aver letto e vi lascio in pace:3
Bye Bye Euly_Chan