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Autore: WarblersFairy    07/11/2013    1 recensioni
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"Un momento, solo un momento, prima che lui torni ad essere lui, e io finisca in ceppi nelle segrete"
Loki, di ritorno da Midgard, "prende in ostaggio" suo fratello per una notte, una notte lunga un mese.
Che cosa succederà tra i due fratelli?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Incest, Mpreg
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Just One Night
Just One Night

Il grande cervo si guardava intorno, ruminando pacificamente, senza sospettare che qualcuno lo stesse osservando.
La lancia partì ancor prima che il cervo potesse respirare. Crollò senza un gemito.

Un uomo magro, capelli lunghi e corvini, raggiunse il cervo e estrasse la lancia con un colpo netto.
Si caricò in spalla l'animale, riuscendoci chissà come, e si incamminò su per l'erta da cui era sceso, trovando a colpo sicuro la grotta.

"Sono tornato...Thor...sei lì?" parlò all'oscurità, sapendo perfettamente che il fratello maggiore era lì, nascosto.
"Hai fame?"

L'altro si spostò a malapena, abbastanza perchè il fuoco lo rischiarasse.
I suoi bellissimi capelli biondi ora erano sporchi, arruffati. Gli abiti, strappati, erano rattoppati alla bell'e meglio.

"Loki..." la voce gli uscì più sofferente di quanto volesse.
"Che c'è fratello?"
"Ridammi ciò che mi hai preso...ti prego..."

Loki smise di dar retta al cervo e si voltò a guardare Thor.

"Se te lo ridò te ne andrai, consegnandomi a Odino..."
"Loki..."
"Non voglio finire in prigione per il resto della mia vita!" sbottò irato.

A tentoni, tastando il terreno, Thor si avvicinò al fratellino, cercando il suo viso. Trovatolo, sorrise.

"Loki...non lo permetterò...ma ora ridammi quello che mi hai preso..."

A malincuore, Loki annuì e mosse appena la mano, liberando gli occhi di suo fratello dall'incantesimo.
Per un momento il biondo restò immobile, guardandosi intorno.
Poi guardò Loki.

"Mi consegnerai vero?"
"Loki..."
"No! Tu lo farai, io lo so!" si ritrasse, a metà tra lo spaventato e l'arrabbiato.

Thor lo prese per un braccio, tirandoselo addosso.

"Thor...lasciami!"
"Mai!"
L'altro si bloccò.
"Loki...mi hai sentito? Loki..."
"Tu..tu..."
"Io non ti consegnerò mai a nostro padre, mi hai sentito?"
"Tuo padre, non mio!"
"Loki! Non ti consegnerò mai a lui, né a nessun altro chiaro?!"

Loki non sapeva cosa rispondere: mai aveva visto suo fratello più convinto.
Annuì

"Ora mangiamo...muoio di fame!" replicò l'altro, raggiungendo il cervo.

Il sorriso che Thor gli aveva rivolto era caldo, ma non bastò a scaldare il cuore freddo di Loki.
Se ne rimase nell'angolo mentre il fratello cucinava.

"Dove hai imparato?"
"Hogun..."

Restò in silenzio per il resto del tempo e anche mentre mangiavano.
Finito di cenare, Loki mise a terra le pelli e preparò i giacigli per la notte, stendendosi in quello più lontano dal fuoco.

"Loki...così congelerai..."
"Dimentichi che sono figlio di un gigante del ghiaccio, non temo il freddo!"
"Loki..." ma l'altro si era già girato, dandogli le spalle.

Thor sbuffò e si tirò su, nudo com'era, e raggiunse il giaciglio del fratello.

"Thor!! Che diavolo...fai!!!!" esclamò, quando l'altro lo tirò su di peso e se lo portò nel giaciglio, stendendolo accanto a sé.
"Ti ho detto che non ti darò a nessuno...sarai mio e solamente mio, Loki..." e gli sfiorò la guancia arrossata.

Silenzio.

"Stai tremando, te lo dicevo di venire più vicino al fuoco..."
"Non volevo starti vicino" sospirò.
"Perchè?"
"La midgardiana..."
"Loki..."
"Lei...e Sif...e chissà quante altre..."
"Loki..."
"Non che mi stupisca...qualunque donna sarebbe attratta da te..."
"Loki...ora basta..." e gli prese le mani tra le sue, scaldandole.

Loki guardò le fiamme giocare davanti ai suoi occhi, e le fece diventare verdi, poi blu e infine nuovamente arancioni.

"Loki...non voglio altri...nessun altro. Non accetterò nessun altro. Se tu non mi vorrai, allora resterò solo. Sei l'unico di cui bramo la compagnia per il resto della mia vita..."
"Thor..." sussurrò, la voce rotta.
"Rendiamo questa notte la Nostra notte...vuoi?" e gli porse la mano, chiedendogli con lo sguardo di porgere la propria.

Il respiro dei due uomini diveniva più ansante man mano che si esploravano, con gli occhi, con le mani, con la lingua.
I baci dell'uno riscaldavano la pelle fredda dell'altro, lasciando indelebili tracce sottopelle.
Loki, sdraiato sopra il corpo scultoreo del fratello, ansimava ad ogni tocco, leggero o passionale che fosse.
Thor, dal'altro canto, non riusciva a capitarsi di quanto il fratello fosse perfetto: il suo corpo scattante e pallido come la luna scivolava tra le sue dita, mentre lo accarezzava, scendendo più in basso lungo il suo ventre liscio.
Nonostante tutto, erano entrambi vergini, e sicuramente nessuno dei due era mai stato con un uomo. I primi tentativi di procedere oltre ai baci e alle carezze furono un fallimento, visto che Loki gemeva di dolore e Thor si bloccava per non fargli male.
Quando finalmente capirono come fare, la bruma si stava per alzare sulle colline sotto di loro.

***

Quando riaprì gli occhi, era solo.
L'altro non c'era.
Si sentì solo, abbandonato. Infelice.

Poi trovò un messaggio.

"Sono a palazzo, a parlare con Odino. Spero che mi ascolti, lo spero per te e per noi due. Lo faccio per noi. Vieni quando ti manderò a chiamare. Ti Amo. Tuo per sempre."

Nessun nome, non ce n'era bisogno.
Si sedette sulla soglia a godersi il sole, e attese.

***

Otto mesi dopo

"Thor..."
"Sif..."
"Il Re ti chiama..."

Le sorrise e prese il mantello, uscendo dalla sua stanza per raggiungere la sala del trono.

"Thor, figlio di Odino!"
"Padre!" e chinò la testa.

"Thor, dov'è tuo fratello?"
"Padre..."
"Non voglio punirlo, voglio sapere dov'è!" lo fissò Odino, con sguardo di rimprovero.
"Se te lo dico, lo imprigionerai, e non posso nè voglio permetterlo, nemmeno a te che sei il Re degli Dei..."
"Thor..." e guardò il figlio, forse per la prima volta in quei mesi "Thor...tu...tu lo ami..."
"Con tutto me stesso Padre...Non siamo fratelli, anche se siamo cresciuti insieme...perciò sì, lo amo. Più di quanto abbia mai amato prima. Darei la mia vita per salvare la sua..."

"Mio Re!!" e una guardia accorse, interrompendoli.
"Parla!"
"Vostro figlio Loki è alle porte!!"

Odino e Thor corsero giù, alle porte del palazzo, seguiti da Sif, Fandrall, Hogun, Volstagg e un manipolo di guardie dorate.

"Aprite le porte!" ordinò il Padre degli Dei, facendo aprire i grossi portoni.

Nel sole, Loki brillava come una pietra di ossidiana, eretto, lucido.
In braccio, un bambino di pochi mesi, biondissimo e con grandi occhi azzurri.

"Loki!"
"Padre degli Dei..." mormorò, chinando la testa.
"Lasciatelo passare!" esclamò Odino, ritirandosi con tutto il suo seguito, lasciando soli sull'ingresso Thor e Loki.

"Loki..." sussurrò il nome del fratello, guardando prima lui e poi il piccolo che teneva in braccio.
"Non chiedermi come..."

Il dio del tuono allungò la mano ad accarezzare la testolina bionda del figlioletto, che sembrò gradire il suo tocco.

"Si chiama Lans..."
"Lancia...è un nome da guerriero..."
"Lo sarà. Tu gli insegnerai a combattere, e un giorno sarà Re..."
"Loki..."
"Ho abbandonato le mie mire al trono. Ora so cos'è davvero importante: tu e Lans siete tutto ciò per cui io vivo e vivrò..." esclamò, lucido e senza impacci.

Thor gli prese la mano, intrecciando le dita alle sue.

"Vieni..." e si incamminarono lungo le scale, mentre le porte si chiudevano dietro di loro.

Fuori, la tempesta prendeva nuova forma, ma finalmente aveva smesso di imperversare nel cuore di Loki, ormai in pace con se stesso.
Lui aveva Thor, e non sarebbe rimasto mai più solo.
E ora c'era anche Lans, ad allietare ogni minuto della sua giornata.

***

Rivolse lo sguardo al tramonto, i raggi tenui che andavano via via scomparendo.
Thor giocava con il figlio, comodamente sdraiato su un divano.
Lui tornò ad osservare fuori, la luce andare scemando, e le stelle a far capolino.

"Loki..."
"Sto bene...stavo guardando il sole..."
"Loki..." lo richiamò ancora Thor, facendolo girare.

Quasi all'improvviso le labbra dell'amante furono sulle sue, succhiandole avidamente.

"Otto mesi lontani...una tortura che non ripeterò mai più!"
"E se dovessi partire per la guerra?"
"Non andrò!"
"Thor, ti prego! Non voglio che tu rimanga a casa solo per Lans...o per me. Sei il futuro re di Asgard, non puoi farlo!"
"Se sono il futuro Re, posso decidere se andare in guerra o no, e io dico no!"
"A volte la guerra è inevitabile..."
"Verrai con me..."
"E Lans? E se succedesse qualcosa a me o a te e lui restasse solo?"

Thor lo prese per le spalle, facendogli alzare il viso.

"Loki, in questo momento non c'è la guerra, non pensarci ora amore mio...lascia che il tuo spirito trovi un po' di pace...ti prego..."

L'uomo dai lunghi capelli corvini sfiorò le guance dell'altro, appoggiando la fronte su quella del biondo amante.

"La mia pace siete voi due..." sussurrò, baciando ancora le labbra di Thor e lasciandosi andare tra le sue braccia.

***

Si svegliò un paio d'ore più tardi tra le braccia del compagno, il bimbo che sonnecchiava beato nella sua nuova culla sospesa.
Si alzò per guardarlo.

"Non riesci a staccarti da Lans..."
"Non è per quello...è che non mi sono abituato all'idea che dorma qui dentro..."
"Nella culla o nel palazzo?"
"Tutte e due le cose Thor..."
"Vieni a dormire...è al sicuro qui...non angustiarti..." e lo riportò a letto, sdraiandosi e tirandoselo addosso.

"Ti amo lo sai?"

Loki sorrise, uno dei rari sorrisi sinceri che mostrava solo a Thor e a Lans.

"Ti amo anche io...e sono sicuro che lo sai..."

Si baciarono dolcemente, cadendo nuovamente tra le braccia del Sonno.

"Voi due siete la mia pace..."
   
 
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