Solitamente Pucca era un tipo sicuro di sé. Tuttavia, quel giorno, si concesse una manciata di minuti per fare il punto della situazione.
   Garu continuava a rifuggire i suoi baci. Quando lei riusciva nel suo intento, lui esibiva smorfie infastidite e a volte persino di disgusto. In alcune occasioni, si puliva lì dove lei aveva posato le labbra o sputacchiava, persino, come se gli avesse fatto schifo entrare in contatto con la sua saliva. Eppure, quando lo baciava, Pucca ci metteva il cuore. Come poteva, Garu, trovare rivoltante il suo amore?
   Purtroppo, a furia di rincorrerlo nel tentativo di baciarlo, le era anche capitato di inciampare in alcuni ostacoli – vale a dire di baciare per sbaglio altre persone. Anzitutto Abyo. La cosa non le era piaciuta, anche perché reputava di aver, sia pure involontariamente, fatto un torto a Ching che era innamorata di lui; ma per fortuna la sua amica aveva capito che si era trattato di un incidente e non se l’era presa. In ogni caso, Abyo non aveva trovato nulla da ridire riguardo a quei baci. Anzi. Il che significava che non erano così terribili, giusto? E allora perché Tobe – sì, per la miseria, Pucca aveva baciato per sbaglio anche lui…. per colpa di Garu, anzi – aveva commentato negativamente l’episodio? L’orgoglio le ricordò che Tobe in quell’occasione aveva avuto indosso il suo cappuccio e che quindi sicuramente, attraverso la stoffa che gli copriva la bocca, non era riuscito a sentirlo bene, quel bacio.
   Pucca si disse che, se Abyo era rimasto soddisfatto, allora la colpa non era sua. Semplicemente, come nel caso di Tobe, Garu non era riuscito a cogliere bene l’essenza dei suoi baci. Doveva per forza essere così. Altrimenti avrebbe dovuto lamentarsi della cosa anche quando era stato stregato dalla luna, giusto? E invece quella notte li aveva ricambiati tutti, dal primo all’ultimo, e ne aveva persino cercati altri, anche nei momenti meno opportuni. E se anche lei non fosse stata brava, con l’esercizio di certo sarebbe migliorata.
  Soddisfatta della conclusione a cui era giunta, la ragazzina si pose un nuovo obiettivo: convincere Garu di quella verità. Per farlo, manco a dirlo, avrebbe dovuto baciarlo ancora e ancora e ancora, fino a che lui non avesse cambiato idea. E, poco ma sicuro, sarebbe riuscita nel suo intento, anche a costo di consumarsi le labbra.