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Autore: Deb    08/11/2013    5 recensioni
Non solo è bella, ma è forte, determinata. Il suo sguardo è fermo, senza paura. Il suo passo è leggero, felpato. La treccia che, da bambina portava divisa in due, ora cade sulla spalla destra.
Non nota, però, ciò che ha intorno a sé. Non vede quello che non vuole vedere ed io, a quanto pare, rientro tra ciò che non le interessa.

{Pre-Hunger Games | Peeta centric}
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ne ha proprio idea. Dell'effetto che può fare.

Non solo è bella, ma è forte, determinata. Il suo sguardo è fermo, senza paura. Il suo passo è leggero, felpato. La treccia che, da bambina portava divisa in due, ora cade sulla spalla destra.
Non nota, però, ciò che ha intorno a sé. Non vede quello che non vuole vedere ed io, a quanto pare, rientro tra ciò che non le interessa.
L'ho vista più volte avvicinarsi al Forno, entrarci, come se fosse casa sua, come se fosse normale. Non ha paura delle ripercussioni che potrebbero esserci, se lei vuole qualcosa la prende.
E so di non essere l'unico che la osserva, anche se forse sono stato il primo a farlo. Avevo cinque anni. Cinque dannati anni e già la fissavo.
Con il tempo ho creduto che mi sarebbe passata, in fondo è solo una ragazza, mi dicevo. Invece lei è come un magnete. È come se la sentissi, se percepissi la sua essenza.
Sento quando è nei paraggi e i miei occhi la cercano. Ma non sono il solo.
Molti ragazzi la guardano, vorrebbero conoscere quella forte ragazza del Giacimento, ma, come me, non hanno il coraggio di avvicinarla.
Come se fosse troppo. Come se fosse inavvicinabile, come se intorno a sé avesse una barriera che la proteggesse dal non essere disturbata.
Alcuni hanno provato a parlare, ma ho notato la sua indifferenza, il suo essere scostante nel dover parlare con gli altri, con gli estranei. È chiusa in se stessa, l'unica cosa che le interessa è provvedere alla sua famiglia.
È una cacciatrice. Si procura il cibo e lo vende. Ed è dannatamente brava.
Mio padre mi ha detto che gli scoiattoli che mangiamo vengono sempre colpiti nell'occhio, con una precisione eccezionale.
Perché lei è davvero così, è eccezionale e probabilmente nemmeno se ne rende conto.
Vorrei essere forte come lei, determinato come non ho mai visto nessuno. Vorrei parlarle, ma non voglio essere colpito dalla sua indifferenza perché già so che se provassi a dirle qualcosa – anche se non ne ho il coraggio – mi guarderebbe con stizza, come se l'avessi interrotta sul più bello e avrebbe cercato di concludere presto quel supplizio.
«Stasera credo che mangerò scoiattolo! Quella ragazza è fenomenale. È sprecata per il Giacimento».
Sorrido, «perché non le parli, Leon?» Domando, poi, divertito.
«Ci ho già provato, alla fine mi ha venduto un coniglio e io ci ho rimesso tutti i soldi che avevo in tasca».
Rido nel sentirlo raccontare la sua avventura nel magico mondo di Katniss.
«Per lei, noi siamo soltanto compratori. Nient'altro. È davvero un gran peccato», dice e non posso fare a meno di annuire. È proprio un peccato.
«Che ci vuoi fare? È fatta così e forse è proprio per questo che ti piace tanto».
«Come se non piacesse anche a te, Peeta. Quella lì piace a tutti, ma nessuno riesce a prenderla. È sfuggente... e criptica».
Leon la osserva, inclina la testa di qualche grado come se così potesse studiarla meglio.
Cammina con un sacco sulla schiena, sicuramente pieno di selvaggina pronta da smerciare con quelli del Forno con i quali è sicuramente abile a parlare.
«Vedrai, Peeta, mentre tu sarai nell'arena degli Hunger Games a morire, io riuscirò a conquistarla!»
Mi volto verso lui e inarco un sopracciglio, «le probabilità che venga scelto sono poche, esattamente quanto le tue», osservo un'ultima volta Katniss, prima che sparisca dentro l'edificio, «sicuramente lei ha preso delle tessere».
«Se dovesse essere scelta, cosa che non sarà, sono sicuro che vincerebbe. Quella è una tosta, a differenza di te!»
«Vai al diavolo, Leon! Sono arrivato secondo nel...», mi blocco, osservandola avanzare verso di noi.
Per un attimo ho creduto che si sarebbe fermata, che mi avrebbe parlato e ho sentito una strana sensazione nello stomaco, come se mi si contorcesse tutto. Invece ci supera, a poca distanza da noi, con la schiena diritta, gli occhi seri che guardano avanti, ma soprattutto che vedono attraverso me, come se fossi invisibile ai suoi occhi. Ma probabilmente è davvero così, sono invisibile per lei. E lo sarò sempre.
Non ne ha proprio idea. Dell'effetto che può fare.

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Sono solita scrivere le note finali a stesura terminata, ma per questa ed un’altra fic non l’ho fatto. Non so perché. xD
Quindi devo scrivere qualcosa ora. :’D Allora, vediamo un po’. Non posso dirvi come mi sia venuta in mente questa fic, perché non lo ricordo. So sorry T_T
Ad ogni modo volevo scrivere su Peetuccio amoroso dududu dadada, ma quando mai non voglio scrivere su di lui? xD E volevo anche scrivere di Peeta che parla con qualche suo amico. u.u Il nome di Leon viene per come me lo sono immaginato. xD Ho immaginato un ragazzo con un casco di capelli ramati.
Povero Peeta che non viene calcolato di striscio da Katniss. T_T Io la uccido! Cattiva!
Detto ciò, spero che questa shot senza alcuna pretesa vi sia piaciuta! :3 Alla prossima settimana con un’altra fic. xD
A proposito, quale volete che pubblico tra questi titoli?
- Prima o poi
- Pezzo mancante
- Il fiore più bello di tutti
Le ho inserite in ordine di stesura xD Quanto mi manca il mese di Agosto T_T
Un’ultima cosa, sul mio tumblr ogni tanto inserirò, credo, bozze di fic non concluse, spoiler vari ect ect… (devo pur riempire queste note xD)
Bacioni
Deb
   
 
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