Mentre se ne stava così, con gli occhi chiusi e il naso all'insù a ricordare la sua vita, una fredda sensazione la riportò alla realtà. Aprì gli occhi. Guardò il cielo. Stava iniziando a nevicare. Amava tanto la neve, le dava una sensazione di pace e di leggerezza che nessun'altra cosa o persona le avevano mai saputo donare.
Abbassò lo sguardo, prese un respiro profondo e aprì la scatoletta di metallo che teneva fra le mani. Eccolo lì. Quel sigaretto che il Soldato Jane le aveva regalato 70 anni prima. Lo annusò: aveva ancora quell'odore dolce e intenso di miele. Prese l'accendino che aveva rubato alla caposala e lo accese. Il profumo le invase le narici e allo stesso tempo un brivido le percorse il corpo. Lo portò alla bocca e ne aspirò due boccate trattenendo dentro di sè quel dolce sapore.
La terza volta che portò il sigaretto alla bocca accadde qualcosa di strano, lo aspirò, chiuse gli occhi, alzò il capo al cielo per sentire quei piccoli cristalli di acqua che si scioglievano sul suo viso, pensò al suo Soldato e non si mosse più.

Morì così. Con il sapore del suo bacio sulle labbra.