~ Dreaming in Blood ~

Sai, Ryuzaki...
questa notte ho fatto un sogno.
Davanti a me una realtà tanto assurda quanto dannatamente vera.
Questa notte ho corso per chilometri e chilometri, su strade, su scalinate infinite, allo scopo di raggiungerti.


Eppure eri vicino, più di quanto potessi immaginare; perchè non riuscivo a vederti?
Accecato dall'odio, dalla noia, dal desiderio di prevalere.
Su tutto e tutti.
Stupida convinzione di un Dio mai stato tale.


Tu mi aspettavi dietro l'angolo, ed io ho attraversato oceani rossi come il sangue.
Tinti delle vittime della mia bramosia.
Sedevi su una poltrona in quella stanza buia, proprio accanto a quella in cui io appendevo le fotografie che ti avevo scattato di nascosto.
Chissà quante volte hai urlato il mio nome, eppure non ti ho mai sentito.


Schiavo della mia utopia, non ho mai ascoltato la voce del cuore.
Che mi parlava di te e di un possibile futuro dai colori vivaci.
Ma io ti ho condotto al riposo eterno, dannando la mia anima.
Ed ho vagato in spazi aridi e deserti, poi in campagne sconfinate, che hanno messo a nudo i miei sentimenti.


Ricordo di te.
La tua voce a torturarmi, i tuoi sguardi a cercare in me il volto di un assassino.
Ricordo la prima volta che ci siamo incontrati.
I tuoi occhi ardenti come fiamme.


E' passato tempo, eppure le memorie riaffiorano ancora.
E fanno male.
Ti vedo lì seduto con i dolci che tanto adoravi davanti a te, sento il freddo metallo sul mio polso.
Legati; indissolubilmente.


Ho sempre pensato che un essere umano potesse cambiare il proprio destino a suo piacimento.
Eppure adesso una lacrima riga la mia guancia, mi abbandono a questa luce abbagliante.
Non ho mai voluto questo.
Ma ho perso.


Alzo leggermente il capo.
Sangue sul mio petto e sulle mie mani. Rosso.
Rosso come i fiori dei giardini che questa notte ho attraversato.
Petali scarlatti che mi mostravano la via.


Ma, senza volerlo, ho voltato le spalle alla vita.
Costruendo un futuro; senza di te.
Cos'ho ottenuto, alla fine?
Un mondo tutto mio, che d'ideale non ha mai avuto nulla.


Ho visto una casa, nel mio sogno.
Come un labirinto, mi ha intrappolato.
Scale, enormi stanze, anime erranti a sbarrarmi la strada.
Ho incontrato mio padre.


Per questo figlio che cammina su un suolo che non gli appartiene.
Per questo figlio che sta per esalare l'ultimo respiro.
C'è un'aria stranamente rossa, là fuori.
Mi ricorda le succose fragole che divoravi ogni giorno.


Credo si tratti del tramonto; vorrei osservarlo con te.
L'ultimo ricordo che mi martella dentro, è il suono di quelle campane.
Non sono mai esistite.
Ma erano veramente assordanti, quel giorno.


Sono caduto più volte, mi sono rialzato a fatica;
ho tolto dalle braccia le spine che mi hanno ferito,
ho scacciato dalla mia anima le immagini di morte,
e finalmente, ti ho visto.


Mi hai sorriso; ti ho raggiunto.
Ti sono corso incontro e ti ho abbracciato, e tu hai ricambiato.
Ci siamo abbandonati alla lussuria.


E adesso, qui disteso, penso che sarebbe stato bello se quel sogno fosse durato per sempre.
Sono egoista lo so.
Se ho qualche rimpianto?


Tu eri puro, come un bianco cigno.
Ed io, sporco di peccati inespiabili.
Ti voglio ancora una volta accanto a me.


{ Per provare a trasformare il sangue versato in candido latte. }

{ Per aiutare il prossimo a crescere nella serenità. }



Nella luce,
una sagoma.
Sei tu, vero?

Lo so, sono uno stupido.
Eppure, ho continuato ad aspettarti.
Perchè lo sapevo.

{ Sapevo... }





End

Special Thanks to:

Elly, MellosBarOfChocolate, Lenus, Valentina, Claudia, ShinyaChan.

Per aver sopportato i miei scleri.

Per essermi state vicine prima, durante, e dopo la scrittura della fanfiction.

E grazie a tutti coloro che leggeranno e/o commenteranno questo lavoro.


Con affetto, DarkRose