Requiem d'Addio.






Sento i muscoli delle gambe cedere sotto il mio stesso peso; cado ginocchioni accompagnato dalle delicate carezze di una brezza profumata, mentre il soffio della vita scivolava via dalle mie membra provate.

Però, sono felice.

Non una stilla di sangue venefico scorre più dentro di me, quel liquido tossico che mi ha isolato da tutti –perfino dai miei stessi compagni-, che mi ha salvato in molteplici occasioni, che ha ucciso il mio amato maestro… Non c’è più, diretto nella sua totalità contro il nemico mi lascia qui morente, eppure mi sento libero finalmente.

Rodorio, seppur danneggiato, è ancora qui attorno a me e Minos è stato sconfitto per sempre, o almeno è ciò che mi auguro.
Un alito di vento accarezza con dolcezza il mio volto, portando con sé i petali cremisi delle mie amate rose. Sono così belle ma solo in questo momento, in punto di morte, me ne accorgo per davvero mentre danzano nel terso cielo in leggiadre spirali diretti in chissà che luogo lontano oppure vicino, nessun può saperlo.

Ogni parte del corpo la sento scivolare rapida e inesorabile verso l’oblio addormentandosi per l’eternità, mentre il poco sangue rimasto sul mio volto si secca tirando appena la pelle ma non lo percepisco neppure.

Avevo sempre odiato il mio viso e la mia bellezza, perché il valore di un cavaliere non si misura in modo così frivolo; quindi non mi è mai importato di essere ferito in battaglia, che il mio volto fosse segnato da tagli sanguinanti. Forse ne ero addirittura felice perché mi donava l’occasione di dimostrare che l’avere un bel viso o un aspetto femmineo non incideva sul mio essere cavaliere; l’augurio che il concetto sia stato appreso da tutti stuzzica un momento il mio cuore, ma oramai non importa più neanche quello sicché non avrò occasione di farmi valere nuovamente.

I battiti del cuore si fanno cadenzati e diluiti nel tempo, tra poco cesserà la sua vitale melodia preferendo un silenzioso requiem d’addio più consono al momento che sta giungendo ad abbracciarlo.
Il cielo di un terso azzurro mi abbaglia e ferisce gli occhi con la sua purezza splendente però, sono allietato di andarmene guardando un sereno così meraviglioso e lucente.

Non posso far altro che pregare per i miei compagni e il loro trionfo sulle armate di Hades, sono certo salveranno l’umanità così com’è volere della Divina Athena; saranno forti a sufficienza da andare avanti, di questo sono sicuro poiché siamo Saint e -in quanto sacri guerrieri- pronti a sacrificare la vita in favore della Dea cui siamo votati combattendo sino all’ultimo respiro.

Qualche parola sfugge dalle mie labbra piegate in un sorriso, sono solo piccoli pensieri sussurrati a voce alta prima di spirare.
Finalmente la morte sopraggiunge con il suo bacio freddo e posso assopirmi in pace con me stesso, fiero di aver adempiuto il mio dovere e aver salvato quelle vite a me così care.

Sono il Gold Saint dei Pesci e sono fiero di non essermi arreso, morendo con il sorriso e l’orgoglio di un guerriero.















{Angolo di una Festa}
Cavolo, sono nervosa…
Ehm, è un piacere approdare finalmente in questo fandom per la gioia -ma anche no- di chiunque lo popoli c:
Comunque, essendo cresciuta con Saint Seiya (non sono vecchia però uwu) scrivere su quest'anime bellissimo che guardavo da piccina mi ha fatto felice, anche se ho scritto sul Lost Canvas che ho visto l'anno scorso, ma pazienza x"
Un giorno mi piacerebbe cimentarmi anche nella serie classica a scrivere qualcosa; nel frattempo mi accontento di questa One-Shot su uno dei cavalieri che adoro maggiormente con tutto il cuore ❤
L'ho scritta a fine agosto, e riscritta ieri perché non so… Sentivo che così rendeva di più~
Spero qualcuno apprezzerà e vorrà lasciare una recensione, anche piccina picciò; ovviamente accetto anche critiche purché logiche e sensate, non fatte tanto per.
Bene, baci e un grazie dal profondo del mio cuoricino a chiunque sia arrivato a leggere fin qui ❤

Kuro