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Autore: ScintillaBianca    10/11/2013    5 recensioni
Magnus e Alec...una festa. uno sguardo con uno sconosciuto. una lacrima.
Genere: Drammatico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alec Lightwood, Izzy Lightwood, Magnus Bane
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Era una serata, circa quattro mesi dopo che Magnus aveva lasciato Alec.
All' inizio lui si era rintanato in se stesso e in armeria.
Non usciva quasi mai, neanche per cacciare.
Isabelle era preoccupata per suo fratello e non sapeva che cosa fare. Ogni aiuto era stato ricompensato con una porta sbattuta in faccia.
Ma dopo qualche mese, lui si era ripreso pian piano. Adesso usciva, cacciava.
Infatti, quella sera, Isabelle l'aveva portato a una festa in mezzo a un bosco, appena fuori dalla città.
Alec non ne era intusiasto e si era fatto trascinare letteralmente di peso.
Izzy aveva deciso che era ora di conoscere qualcun'altro, anche se Alec non l'aveva dimenticato. Il pensiero di Magnus era in ogni attimo della sua giornata. Il suo profumo era in ogni suo respiro,
i suoi occhi,nel riflesso dei vetri e degli specchi; la dolcezza della sua pelle, ancora sulle sue labbra, il suo respiro in ogni rumore che sentiva.
Ma questo nessuno lo sapeva.
Solo lui. Solo il suo cuore.
Ma quella sera, doveva divertirsi. L'aveva promesso a Isabelle.
La sua Isabelle, sua sorella che piangeva per lui...
Quindi afferrò un drink multicolore e lo bevve in un sorso.
L'effetto fu quasi immediato. I colori delle luci divennero più intensi e meno fastidiosi, la testa gli sembrava leggera in modo piacevole e per qualche stupida ragione aveva voglia di ridere.
Izzy lo afferrò per un braccio e lo trascinò nella calca rumorosa e frenetica. Si fermarono in mezzo alla pista e lei cominciò a ballare provocante nel suo miniabito nero pizzato e i capelli sciolti che le sfioravano la pelle nuda, attirando i ragazzi come api sul miele
Alec le sorrise attraverso la gente e cominciò a ballare. Non sapeva che cosa avesse bevuto ma ogni tocco di pelle con qualcun altro era più intenso, lo sfregamento del tessuto della sua camicia contro il proprio petto, sentiva ogni filo toccarlo.
Non si accorgeva che stava ballando in modo provocante quasi quanto Isabelle, attirando anche lui degli sguardi.
Vide un ragazzo da lontano che lo fissava.
Era bello, molto bello, ma in maniera tutt'altro che convenzionale. Gli occhi grandi, così chiari che sembravano trasparenti, era alto e muscoloso ma anche asciutto. I capelli scurissimi e scompigliati e il contrasto era fantastico. Alec ora senza inibizioni gli sorrise dalla pista e lui ricambiò il sorriso, gaurdandolo dalla sua postazione al limite del boschetto.
Dopo circa mezz ora che si scambiavano sguardi sfuggevoli, sorrisi invitanti, il ragazzo raggiunse la pista da ballo, andandoli vicino.
Da vicino era ancora più attraente e in quegl' occhi così chiari vi vide delle pagliuzze color smeraldo.
Cominciarono a ballare, insieme ma distanti. Davanti a loro passavano persone, ma loro non sidtoglievano lo sguardo l'uno dall'altro, un collegamento invisibile che metteva in armonia i loro movimenti, come se stessero ballando l'uno nelle braccia dell'altro, come se si conoscessero da sempre, come se conoscessero da sempre il corpo dell'altro.
Nessuno si era accorto di come loro stavano ballando, delle parole che non si stavano dicendo a voce.
Nessuno tranne uno spettatore che aveva colto quegli sguardi, quei movimenti e quel legame nuovo.
Magnus Bane, quella sera era uscito dal suo appartamento dopo avere trovato un anello. Un regalo antico, che aveva qualche centinaia di anni in meno di lui. Un anello che un suo amante gli aveva regalato e che poco tempo dopo, era morto.
Ritrovando quell'anello aveva capito che amava troppo Alec perchè lo lasciasse andare. Anche se quello che gli aveva fatto era imperdonabile, lui l'avrebbe perdonato.
Quella sera, Magnus Bane aveva avuto un ripensamento ed era uscita dal suo appartamento ed era andato a una festa.
Non gli importava della festa.
Ma solo di una persona che vi era.
Alec.
Ora, l'aveva trovato, ma non poteva fare altro che rimanere a fissare quella scena dal suo posto in prima fila.
Lo stesso sguardo che gli stava lanciando il ragazzo con cui ballava Alec, gliel'aveva lanciato lui quando l'aveva conosciuto.
Capì che questa volta, era colpa sua.
Capì che avrebbe dovuto pensarci prima.
Capì che sarebbe dovuto andare da lui prima.
Guardò un ultilma volto Alec, ora rapito dallo sguardo del suo compagno di ballo e indietreggiò lentamente nel buio del bosco, immaginando che fosse lui il soggetto del suo sguardo.
Un' ultima occhiata e si girò sparendo nel bosco.
Le luci colorate che facevano scintillare un'unica lacrima.

 
   
 
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