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Autore: ninna anna    23/04/2008    4 recensioni
è passato tanto tempo, ma ancora amari fili di malinconia sgocciolano amore corroso dai suoi occhi ormai logori e spenti
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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anna Mi guardo intorno per la mia camera, cartoline ingiallite e fotografie di estati passate sono appese alle pareti, tanti ricordi che mi riportano a persone care, persone che volevo farti conoscere, persone che non hai mai consociuto.
Giro lo sguardo ovunque, non c'è nulla che mi ricorda te, nulla di ciò che abbiamo condiviso è rimasto qui, non un CD, non un libro, non un pezzo di carta.


Era una giornata di sole, tiepida e piacevole, il torpore di quel clima accogliente sembrava infondere tranquillità a tutti, tutti tranne che lei, quel giorno aveva qualcosa di strano. Te ne sei accorto subito perchè non era spontanea come al solito, quando ti raccontava le paradossali avventure che ogni mattina la coglievano nel viaggio verso scuola, sapeva che non ti interessavano ma le raccontava lo stesso, la aiutavano ad attenuare il rossore delle sue guance ogni volta che incontrava i tuoi occhi.
Parlava troppo, l'hai sempre pensato.
Ma non adesso, ora  è muta, nervosa.
Nonostante il fioco bagliore della luce, noti un po'di imbarazzo sulle sue guance, non è mai riuscita a nascondertelo, lei è così...così ingenua, così bambinesca.
Si sente osservata, arrossisce. Rimedi con un bacio, un bacio dolce, protettivo, sincero, uno di quei baci che sai benissimo la rassicurano, l'hanno sempre fatto e lei li adora tu lo sai, adora sentire il tuo caldo respiro sul suo viso, mentre le tue labbra poggiano sulle sue.
Si stacca, è tesa, ha sempre provato sicurezza insieme a te, ma il tuo tocco la scuote ancora come la prima volta. Senti il suo cuore battere veloce, sempre di più, allo stesso modo del tuo.
Ti cerca con lo sguardo timorosa, esitante, i suoi occhi profondi ti fissano incerti.
Le sorridi tranquillo, sai ciò che stai facendo e procedi cauto, determinato. Quanto le piaceva quel tuo sorriso sghembo e presuntuoso, e la tua pelle, così liscia e profumata, così di cera.
Poi tutto d' un tratto, silenzio. Silenzio d'oro. I leggeri sussurri che prima vi scambiavate ora sono cessati. Silenzio, solo silenzio.
La sua pelle è così bianca, i suoi occhi così neri, la guardi nel buio e ti sembra di porcellana.
Viaggio, viaggio in un altro mondo come in un sogno, momento magico atteso da molto. Il sentimento esplode delicato, vedi una lacrima silenziosa rigare il  suo volto, la asciughi con dolcezza, lei ti sorride.
Lentamente i vostri occhi si riaprono, infastiditi dai timidi raggi di sole che le persiane lasciano filtrare, lei muta fissa il soffitto, capisci che non vuole sentirsi dire nulla e rimani in silenzio, niente parole, niente carezze, ancora una volta solo silenzio.
Si alza, và alla finestra e la apre, le piace il profumo della primavera; torna indietro e senza guardarti nè dirti nulla si rimette al tuo fianco, chiude gli occhi.



La rosa rossa caduta in quegli attimi e' li' ferma nei suoi ricordi e rimarra' viva su di essi, indelebile come l'amore.


Mi guardo intorno per le strade che ogni giorno percorro, non ci siamo mai stati insieme, nulla mi riporta a te, eppure quando mi vedo riflessa in ogni volto, ogni sguardo sembra ricordarmi qualcosa, o te. Sei convinto di essere forte, di non avere bisogno di nessuno, forse non ti sei mai fidato abbastanza degli altri per imparare a conoscerti. Forse ti ritornerà in mente il mio nome quando finalmente ammetterai di aver avuto paura, paura di stare bene con me, paura di accettare che non riuscivi nemmeno a comprendere te stesso.
  
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