- Dove mi trovo?
- C-Cos' è successo? Sono ancora viva? Natsu? Mi hai... salvata...  è riuscito a trovarmi in quel terribile vortice magico? Incredibile...
- E' lo stesso... anche per noi è la stessa cosa.
Non fare mai più una cosa del genere.
- Natsu...
- Mai piùùù!!! – urlò in ginocchio con le lacrime agli occhi
- Natsu... – accostò una mano alla sua guancia - grazie..
Hai ragione, non devo morire per i miei amici... io devo vivere per loro!  
-Erzaaa!!
- Ragazzi…
-Maledizione, ci hai fatto preoccupare- chiosò serio, un ragazzo moro a torso nudo.
- Gray! I tuoi vestiti!- lo riprese la bionda – G-grazie al cielo Erza, sei salva! - abbracciò la maga con le lacrime agli occhi.
- Erzaaaaaa!- un gattino blu con le ali si fiondò a tutta velocità su di lei- eravamo così preoccupati!!- affermò tra i singhiozzi.
- Lluvia è contenta di rivederti- esclamò timidamente la ragazza della pioggia.
- Er-chan?
- Milliana! Sho! Wally! State tutti bene?
- Nee-chan, dovrei fartela io questa domanda!- esclamò sorridendo e portando una mano dietro alla nuca.
- Ok gente, finalmente si torna a casa! - urlò balzando in piedi con le ultime energie rimaste.
Natsu… Io sono a casa… Siete voi la mia casa…
 
- Uff, che stanchezza! Davvero ragazzi sono esausta…  
- Dai Lucy! Se continui a fermarti ogni cinque minuti, non arriveremo mai alla gilda! – si lamentò voltandosi indietro.
- Ma tu puoi volare…
- Hey pervertito! I tuoi vestiti!
- Pervertito a chi? Stupido fiammifero!
- Dannato ghiacciolo!- gridò sferrandogli un pugno.
- Idiota- urlò rispondendo con un calcio.
Gray-sama è così bello e virile, il cuore di Juvia appartiene unicamente a lui…  Juvia ha deciso: entrerà a far parte di Fairy Tail!
- Cavolo ma quei due non si stancano mai di fare a botte?- osservò Lucy atterrita – ma quanta energia hanno?
- Adesso piantatela! - disse Erza assestandogli un pugno ciascuno - il sole sta per calare e siamo ancora provati dalle recenti battaglie, ci accamperemo qui per la notte. Riprenderemo domani all’alba!
 
[…]
Finalmente un po’ di riposo!- pensò accoccolandosi davanti al fuoco acceso da Natsu.
Si lasciò cadere di spalle sul prato e aprì gli occhi.
Quante stelle…
Da piccola, mi chiedevo sempre perché ce ne fossero così tante…
Stavano lì, una accanto all’altra, vicinissime eppure lontanissime tra loro. Invadevano, affollavano quello spazio infinito…
Prima della malattia, mia madre diceva sempre che quella miriade di puntini bianchi, non era altro che le preghiere di tutti gli uomini. Aspettavano di essere ascoltate e strappate via da quella porzione di cielo, pazienti attendevano magari di essere esaudite, avverate.
Ma, la maggior parte delle volte esse restavano lì. Spesso, infatti, gli uomini pregavano unicamente per se stessi, per i propri interessi e benefici…
Solo alcuni ponevano gli altri al centro delle loro richieste…
In quel caso, le stelle decollavano all’istante lascando dietro di se una scia abbagliante che svaniva quasi all’istante…
Le storie della mamma erano sempre così fantasiose- pensò con nostalgia - non perdevo occasione per farmene raccontare delle nuove…
Lanciò un’occhiata in giro: ormai tutti si erano assopiti.
- Beh, dopo quello che abbiamo passato, meritiamo decisamente un po’ di riposo…
Scivolò sotto la coperta sistemandosi di fianco.
Erza… - scrutò a fondo l’espressione serena della maga- finalmente il sorriso ti è tornato…
Sospirò rumorosamente -Non avrei mai potuto immaginare quello che nascondevi.. una storia così triste.. quante notti insonni tra incubi e ricordi.. quanti singhiozzi soffocati in solitudine.. quanto odio, disprezzo.. verso il mondo.. gli altri.. verso te stessa.. quanti dubbi.. tormenti.. tentativi inutili di erigere barriere.. quante fughe dietro a sorrisi che in realtà sapevano solo di bugia, angoscia, amarezza.. quante richieste di aiuto avrai invocato con i tuoi sguardi muti..  settimane.. mesi.. anni.. sperando che un giorno magari all’improvviso ogni cosa finisse.. come se tutto fosse sempre stato parte di un orribile sogno.. trascinavi il peso di un passato che consumava pezzo per pezzo, la tua fragile anima.. se penso a tutto quello che hai vissuto.. una morsa mi attanaglia il cuore.. sono stata così cieca.. come ho potuto non accorgermene.. sei sempre stata un modello da seguire, maga formidabile, donna affascinante, pronta ad affrontare qualsiasi ostacolo.. solo ora mi rendo conto che dietro quell’impazienza, dietro quella fermezza, sicurezza.. si celava invece una fragile ragazzina in cerca di un punto di riferimento.. in cerca di un sostegno.. di una figura ideale a cui aggrapparsi con tutte le forze, per sopravvivere.. Erza.. il tuo cuore è stato calpestato, distrutto, frantumato.. molte, troppe volte..  è tempo che esso assapori un po’ di quella felicità tanto anelata.. ora ci siamo noi qui.. col nostro amore.. non sei più sola.. Erza.. tu non sei più sola.. – sussurrò queste parole in un sospiro, l’ultimo prima di addormentarsi..
Il suo sguardo assonnato, non poté intravedere quella piccola lacrima scivolare sulla guancia della compagna.. Non poté scorgere, quella goccia evanescente arrampicarsi tra i capelli scarlatti, infrangersi su di essi e portarsi via l’ultimo ricordo di quella storia inimmaginabile...  

ANGOLO DELL AUTORE
Minnaaa *--* speravate di esservi liberati di me eh? beh sono tornata muahahah quanto mi mancava pubblicare su efp.. ma ho avuto un periodo elettrizzante >.< allora che ne dite di questa one? avevo in mente di scriverla da tempo e finalmente ci sono riuscita yeee :Q__ ok sto male ma non ci fate caso..  fatemi sapere se magari vi ha colpito qualcosina.. alla prossima, un bacio azzeccoso azzeccoso :*