» ♪.


Hiccup poteva tranquillamente affermare di non essere mai stato così nervoso in vita sua. Squadrando a braccia conserte la ragazza che con apparente nonchalance di dondolava su un ramo dell’albero che il vichingo aveva davanti, non perdeva neanche di vista Sdentato che, dietro di lui, soffiava infastidito verso l’albina.
«Jacqueline,» la chiamò secco «La tua bufera ha rischiato di congelare il fiume! Sarebbe stata una catastrofe!» spostò i pugni sui fianchi con aria di rimprovero.
L’interpellata si concesse un piccolo sbuffo e desiderò ardentemente di non essere mai passata per Berk; era dicembre inoltrato e aveva tante cose da fare anziché discutere con lui. Fermò il proprio dondolio e, appoggiandosi al suo bastone, ghignò sarcastica.
«Voglio darti una notizia, Hic: io sono lo Spirito della Neve e portare il gelo è il mio do-ve-re. Parliamo del tuo amico squamato, invece, mi ha quasi incenerita!» rimbeccò terminando in una smorfia. Lanciò un’occhiataccia dei suoi occhi azzurri nei confronti del drago e quest’ultimo ricambiò con un ennesimo soffio che non intimorì affatto la Guardiana. Era sicura al cento per cento di poter volare molto più veloce di lui.
«Questo è perché lo hai spaventato!» scattò sulla difensiva il moro, mentre Jacqueline abbandonava il ramo per svolazzargli intorno. «E ha un nome.»
L’immortale roteò gli occhi al cielo. «Senti, addestratore, me ne frego del suo nome.» borbottò facendo qualche capriola. «Senza offesa, lucertolone.» Sdentato fece per replicare non troppo pacificamente, tuttavia il vichingo lo fermò con un gesto della mano—non che il drago avesse troppa voglia di dargli retta.
«Jackie...» esordì serio, ma fu interrotto.
«E’ dicembre, Hiccup! Perché non ti accontenti che il fiume sia ancora liquido e non mi lasci stare? Ho altri posti in cui far nevicare!» seduta a mezz’aria a gambe conserte, roteò il bastone fra le dita prima di incrociare anche le braccia al petto.
Il suo interlocutore sospirò. «Sembri tutto fuorché una diligente lavoratrice.»
Quella gli mostrò un sorrisetto ironico. «Così parlò Horrendous III.» proclamò teatrale; «Fammi il piacere.» Hic rise un po’, poi scosse le mani con aria rassegnata.
«Congela sul serio il nostro fiume e ti scateno contro tutti i draghi di Berk.» minacciò sorridendo, voltandosi per tornare a casa.
L’albina lo seguì serenamente, finendo con l’appoggiare i piedi nudi e gelidi sulle squame nere del Furia Buia. «Mandane quanti vuoi, bada solo che il mio bastone non ha la sicura.» allargò le braccia per rimanere in equilibrio sul drago, il quale la stava evidentemente sopportando a malapena. «Ehi, Sdentato, sei stranamente caldo.»
Il figlio di Stoik sorrise, scambiando un’occhiata eloquente con il suo migliore amico, e al contempo si rimproverò: l’aveva raggiunta per sgridarla. Non che fosse possibile rimanere arrabbiato per tanto tempo proprio con Jacqueline Frost, eh.





N/A: Mhh... Come si può definire ‘sta cosa? Una cosa che mi è venuta così, stamattina, mentre esploravo la tag ‘Rise of the Brave Tangled Dragons’ su Tumblr. Non so, mi capitano sott’occhio tutte quelle fanart HiJack e un po’ di video da YouTube, e la mia mente elabora questa cosa—pessimo modo per entrare nel fandom, no? Comunque, ora che ci penso è la prima cross-over che scrivo. Che è anche una scemenza nonsense. E poi ero combattuta, a me Toothless piace di più che Sdentato. E vabbè, già che ci sono mi presento, no? *viene sommersa da tavoli, porte e sedie* Io sono Anna. Ho un’insana e grave cotta sia per Jack che per Hiccup; ottimo lavoro Dreamworks, sono fiera-di-te. E questo è tutto quello che c’è da sapere di me. c: Sì sono pazza. Beh, io vi saluto. Prego per voi di non sentirmi mai più ispirata per scrivere su uno di loro o su entrambi. Au revoire—era meglio adieu.