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Autore: TiffSally    11/11/2013    5 recensioni
Thadastian Week.
Day 1: Clichè
Day 2: Parigi
Day 3: In un altra vita
Day 4: Lezioni noiose
Day 5: Cucina
Day 6: Regalo di compleanno
Day 7: Daddies!Thadastian
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Day 1: Cliché



You are perfect to me


 
“Allora dove porterai Thad per San Valentino?” Chiese Nick mentre sorseggiava il suo caffè e Sebastian alzò il sopracciglio facendogli capire che non aveva idea di cosa stesse parlando.
“Sebastian ma sei serio? Fra una settimana è San Valentino e non ti è passato nemmeno per l’anticamera del cervello di organizzare qualcosa?” lo rimproverò esasperato il moro.
“Non essere stupido! Certo che ho pensato a qualcosa!” Nick tirò un respiro di sollievo.
“Una intensa sessione di sesso no-stop.” La cosa più sconvolgente era che Sebastian era davvero serio. Nick emise un gemito frustrato, gli sembrava di spiegare a un bambino delle elementari la più complicata delle equazioni.
“Smettila di fare il deficiente! È l’occasione giusta per fare qualcosa di romantico per Thad. Quindi tira fuori il tuo lato francese e sorprendi il tuo ragazzo!” disse Nick per poi alzarsi per andare a prendere un muffin al bancone della caffetteria lasciando da solo Sebastian a pensare a quello che gli aveva appena detto.
 
 
 
*
 
Quella mattina Thad non si svegliò per il fastidioso rumore della sveglia ma per le carezze e i sussurri che qualcuno gli stava rivolgendo.
Sebastian era disteso vicino a lui mentre gli accarezzava dolcemente le braccia.
“Buongiorno” disse e Thad nascose il viso nel suo petto, chiaro segno che non aveva intenzione di alzarsi.
“Dai pigrone svegliati, ho una sorpresa per te.” Scese dal letto e sorrise quando vide il suo ragazzo scattare sull’attenti per la curiosità.
Ritornò poi da lui con un vassoio in mano che gli poggiò sulle gambe. Sopra c’era un cappuccino fumante, toast, marmellata, brioches e succo d’arancia. Quando alzò lo sguardo Sebastian gli porse una rosa.
“Buon San Valentino amore” e gli lasciò un dolce bacio sulle labbra. Thad sembrava sconcertato.
“Grazie” rispose sorridendo un po’ incerto e iniziando a gustare la colazione che Sebastan gli aveva amorevolmente procurato dalla mensa della Dalton svegliandosi prima del suo solito orario.
 
Quando Thad entrò nell’aula di inglese trovò sul suo banco un enorme mazzo di girasoli con un biglietto. Tutti i suoi compagni appena arrivati lo circondarono alcuni per sapere da chi li aveva ricevuti, altri per prenderlo in giro.
“Oddio! Certo che Sebastian ha perso proprio la testa per te per arrivare a fare questo!” disse uno.
“Sì e di certo ha perso anche le sue palle” rispose un altro.
“Nessuno mi farà mai un regalo del genere, Harwood ritieniti fortunato.”
I commenti continuarono per tutta la lezione, anche se erano appena mormorati Thad poteva sentirli chiaramente e nonostante tenesse gli occhi sul libro sentiva gli sguardi di tutti, professoressa inclusa, addosso.
Quando la campanella suonò corse letteralmente fuori dalla classe per rifugiarsi in bagno e poter leggere finalmente il biglietto di Sebastian.
Era da solo visto che la seconda ora era iniziata ormai da qualche minuto, prese un respiro profondo e lesse il biglietto.
 
Ancora buon San Valentino.
Questi sono i tuoi fiori preferiti e sono anche quelli che meglio mi rappresentano.
Sei il mio sole e come i girasoli mi volto sempre a cercarti.
Ti amo.
 
Thad sorrise, mise il biglietto in tasca e si diresse alla lezione successiva.
 
A fine mattinata andò al suo armadietto e all’interno vi trovò un muffin con disegnato sopra un cuore fatto di cioccolata e un post-it attaccato al piatto.
 
Stasera fatti trovare pronto per le 20.00 il tuo Valentino ti porta fuori!
 
“Ma siamo sicuri che tutti questi regali siano di Sebastian e non di un altro ragazzo?” Jeff ora gli stava di fianco e lo guardava sorridendo.
“Che siano di Sebastian non c’è dubbio. Oggi mi ha anche portato la colazione a letto” disse sbattendo l’anta dell’armadietto.
“Allora mi sa che qualche alieno lo ha rapito e lo ha scambiato con un essere dotato di sentimenti e romanticismo” scherzò il biondo. Camminavano fianco a fianco per i corridoi mentre andavano verso le prove dei Warlblers.
“Sebastian ha dei sentimenti” rispose inacidito Thad.
“Scherzavo Thaddy! Per mettere la testa a posto e mettersi con te deve averne di sicuro” gli diede una spallata per fargli capire che non doveva prendersela.
“Già..” mugugnò Thad guardandosi i piedi.
“Che hai? Sembra quasi che non ti piacciano queste attenzioni”
“Non dire stupidaggini, certo che mi fanno piacere” gli sorrise per rassicurarlo.
Erano ormai arrivati all’aula prove, Thad aprì la porta e fece entrare Jeff.
“Spero solo che non mi faccia una serenata” sussurrò per poi seguire il suo amico dentro.
 
 
Erano le otto di sera, Thad era pulito e pronto per uscire. Si era fatto una doccia per eliminare la stanchezza della giornata, si era rasato e aveva indossato i jeans che piacevano tanto a Sebastian abbinati a una semplice camicia nera a maniche lunghe.
Qualcuno bussò alla porta e andò ad aprire.
Di fronte a lui, Sebastian era più bello che mai: pantaloni e giacca neri, camicia bianca con i primi due bottoni lasciati aperti e il sorriso che Thad tanto amava.
“Allora pronto?” Chiese prendendolo per i fianchi e avvicinandolo a sé.
“Sì. Dove andiamo?”
“È una sorpresa. Non essere impaziente” lo riprese baciandogli la fronte. Thad gli strinse le braccia intorno al collo si sporse e lo baciò appassionatamente, aprendo la bocca per far incontrare le loro lingue e Sebastian parve apprezzare visto il gemito che emise.
Ci vollero diversi minuti prima che riuscissero a staccarsi. Avevano ancora le fronti attaccate e si guardavano mentre recuperavano fiato.
“Andiamo?” Disse Sebastian prendendolo per mano e Thad annuì.
 
“Ceniamo in biblioteca?” Thad era un po’ stranito mentre il più alto gli teneva aperta la porta per farlo entrare.
“Sì. Ho convinto – o meglio corrotto – la signora che ci lavora, basta che non distruggiamo niente e abbiamo tutta la biblioteca per noi.”
Sebastian lo guidò nell’ala dove andavano sempre a studiare. Thad rimase a bocca aperta, perché sul loro solito tavolo era sistemata una tovaglia bianca con al centro una candela che emanava un dolce profumo, probabilmente lavanda, era apparecchiato per due e c’erano petali di rose ovunque.
“Prego” Sebastian scostò una delle sedie e fece segno a Thad di sedersi, poi andò in un’altra stanza per tornare indietro con una profumatissima teglia di lasagne.
Mangiarono e parlarono del più e del meno come erano soliti fare. Era la parte migliore del loro rapporto, continuare a essere amici pur stando insieme.
“Come mai hai scelto proprio questo posto?” Chiese curioso Thad mentre si portava alla bocca un altro pezzo di lasagna.
“Inizialmente avevo pensato al tetto ma essendo febbraio ci saremmo congelati, così ho iniziato a cercare un altro posto che potesse essere perfetto e mi è venuto in mente questo. Sai, è stato qui che per la prima volta ho capito che per me eri più di un semplice amico e compagno di stanza. Mi stavi spiegando chissà quale esercizio di matematica, eravamo così vicini che sentivo perfettamente l’odore del tuo shampoo, e quando alla fine tu mi hai chiesto se avevo capito io ho annuito, ma la verità è che ero troppo impegnato a guardare come mordicchiavi la penna o come ti strofinavi il collo mentre pensavi alla risposta. Ho pensato che fossi bellissimo e in quel momento ho capito che mi piacevi” confessò Sebastian per nulla imbarazzato.
“Ti amo” fu l’unica cosa che Thad riuscì a dire in risposta. Quello era il miglior regalo che potesse ricevere.
 
Finita la cena pulirono tutto e tornarono in camera.
“Pronto per il dessert?”  Sussurrò con tono basso e sexy Sebastian nell’orecchio di Thad che sentì un brivido di eccitazione percorrerlo per tutto il corpo. Lo spinse sul letto e iniziò a baciargli il collo.
“Sì, non vedo l’ora. Ma.. prima posso dirti una cosa?” Anche se quello non era il momento migliore aveva bisogno di togliersi quel peso dallo stomaco e poi sperava di distrarlo più tardi con tanto sesso.
“Certo, puoi dirmi tutto quello che vuoi” rispose Sebastian senza però staccarsi da lui e iniziando invece a baciargli la mascella.
“Ho apprezzato quello che hai fatto, davvero ma.. non prendertela ti prego, ma io detesto San Valentino. Il fatto che una persona si debba sentire obbligata a fare qualcosa per il partner e che l’amore venga sbattuto così in faccia a chi non ce l’ha. Non lo trovo giusto, è una cosa che non ho mai sopportato da single. Mi sono piaciute le sorprese e tutto ma preferirei che me le facessi per il nostro anniversario o anche senza motivo” disse tutto d’un fiato guardando ovunque tranne che Sebastian, aveva davvero paura che se la prendesse e si arrabbiasse. Invece lo stupì scoppiando in una risata fragorosa.
“Ti amo lo sai? Anche io detesto questa stupida festa, ma pensavo che a te piacesse e che volessi tutte queste cose. Ora che lo so, tranquillo l’anno prossimo lo passeremo come un giorno qualunque. Dio sei perfetto per me Harwood” disse baciandolo con veemenza.
 
 



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 Questa OS è stata un parto! L'unica cosa di cui ero certa era la frase di Thad "Odio il San Valentino" ma alla fine ce l'ho fatta e ho tirato fuori questa storia. Credo che di cliché ne abbia a palate, mi è venuto il diabete nello scriverla hahaha
E' la prima week a cui partecipo e sono davvero emozionata e spero che le mie storie vi piaceranno.
Un bacio, Tiff!
  
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