Buongiorno fanciulle!
Vi abbandono al capitolo X,( ... 

Capitolo 6: Luce e Daniel

Pov. Cam.

Sto pensando ad Ariel, mi ha baciato ed io l'ho baciata... E' la sorella di Daniel... Non dovrei...
-Cam? Cam?- mi chiama Arrianne.
-Dimmi?- la fisso.
-Ma secondo te... io posso avere una fidanzata?- chiede pensierosa.
-Stai pensando a Tessriel?- chiedo, ricordo quanto si amassero.
-Si...- sussurra triste.
-Tess sta bene, pensa sempre a te... mi chiede sempre come stai, come te la passi se ti manca...- dico.
-Oh...- dice con un sorriso e deglutisce mentre le lacrime le rigano il volto.
-Ehi...- l'attiro in un abbraccio -Non piangere...- sussurro.
-Io la amo così tanto...- singhiozza.
-Arri... Ehi basta!- le accarezzo la testa e la cicatrice fa bella mostra sul suo collo. -Non ho mai capito come hai fatto...- sussurro.
-Tess...- bisbiglia. E' vero anche le ali di Tessriel sono tutte cicatrizzate.
-Cosa...- inizio ma lei mi blocca.
-Si stava tagliando le ali e nell'aiutarla il suo sangue mi è schizzato sul collo. Il nostro amore è come le nostre cicatrici, non se ne andrà mai.- sussurra singhiozzando ancora.
-Oh Arri!- la stringo più forte. E' Roland che la consola di solito ma questa volta tocca a me.
-La rivoglio Cam. La rivoglio indietro!- dice in lacrime.
-Ssh... Ssh...- sussurro.
Vedo arrivare sia Roland che Lucifero. Il primo appena mi vede sgrana gli occhi e corre verso di noi. Il secondo cammina tranquillo.
-Che succede?- chiede spaventato Roland.
-Tess.- mimo.
-Arri? Andiamo a prendere un gelato?- dice Roland abbassandosi e prendendole la mano. Lei annuisce stropicciandosi gli occhi come una bambina. -Andiamo dai.- la stringe forte baciandole la testa e se ne va.
-Bene, bene, bene.- un Lucifero sorridente mi spunta alle spalle.
-Cosa vuoi?!- sono scazzato.
-Io...- inizia ma...
-CAM!- mi volto e vengo travolto da una marea di ricci biondi con sfumature cioccolato.
-Ehi...- le faccio fare una giravolta e la riappoggio a terra. 
-Ciao!- mi bacia a stampo.
-Ciao!- rido mentre lei si fa stringere.
-Posso avere un bacio o no?!- sbuffa facendo un broncio.
-Certo!- dico e l'attiro a me baciandola possessivamente.
Di colpo un pugno mi fa staccare da lei.
-Ma che cazzo...- mi volto verso chi mi ha tirato un pugno e vedo il fratello di Ariel.
-Non la devi toccare!- mi tornano alla mente le parole di Daniel e il mio sguardo s'incupisce.
-Ma sei scemo?!- ringhia sua sorella. -Ma come cavolo ti permetti! Brutto idiota! Non hai alcun diritto su di me!- urla.
-Non importa...- sussurro ma lei non mi guarda anzi.
-Ho più diritti io su di te che lui!- le risponde Axel.
-Ti sbagli... io non sono tua sorella.- sussurra scuotendo la testa.
-Certo che lo sei! Da sedici anni ormai!- dice quasi sputando. Lei scuote la testa con uno sguardo stupito, addolorato e triste.
-Non sai nemmeno questo...- bisbiglia e lacrime di dolore le rigano il volto. -Sei così ottuso, egocentrico e stupido che non hai nemmeno sentito, o forse non eri proprio a casa, quando abbiamo parlato seriamente dell'adozione. Non sai nemmeno che io sono una Rumena fatta e finita.- sussurra.
-Balle!- urla Axel -Tutte balle!-
-Chiedilo a Martha oggi. O se preferisci a Mattew. Non m'importa, scoprirai solo che Irina, mia madre, era una baronessa sposata con un ricco artigiano, mio padre Elia, e che tra non molto dovrò andare dai miei veri parenti a discutere sui miei averi, avendo compiuti i diciassette anni, devo tornare alla mia patria devo continuare ciò che i miei genitori non hanno finito. E quando partirò vorrò vedere le persone che mi hanno cresciuta, ma non te. Io sono nata in Romania, io ho cittadinanza Rumena, io sono Rumena. Non sono Americana e non sono tua sorella Axel. Se mi vorrai cercare sarò a casa di Cam, del mio ragazzo. Del ragazzo che mi ama.- dice in lacrime.
-Lui non è il tuo ragazzo, io lo sono.- dice bianco in volto.
-No.- Ariel scuote la testa e vedo la regalità che aveva anche Daniel attraversarla. -No. Tu sei un bambino che ha giocato con i miei sentimenti e li ha rovinati; quello a cui ho donato il mio cuore e lui l'ha fatto a pezzi.- poi indica quella che si chiama Miranda -E' lei la tua anima gemella: stronza, ottusa, egocentrica, oca, stupida,...- dice contando sulla mano.
-Non hai il diritto di parlare così della persona che a...- ma non termina perchè lo schiaffo di Ariel gli fa voltare la faccia lasciandogli le cinque dita.
-Ne ho più che il diritto visto che tu mi hai trattata da puttana. Ed io da scema a crederti.- ride istericamente -Sai che ti dico? Vaffanculo!- dice allargando le braccia e Lucifero è estasiato da tutto ciò, io lo fisso scioccato mentre lui alza semplicemente le spalle. -Ma non parlarmi mai più. Io non sono ne una una deficente ne una puttana da prendere per il culo. Quindi vaffanculo Axel e si felice con Miranda, lei si che apre le gambe anche alla prima cosa di sesso maschile che respiri.- sorride ed Axel è scioccato -Non rivolgermi mai più la parola, io per te non esisto.- gli ringhia contro prima di voltarsi verso di me.
-Ariel... io...- si avvicina scrutandomi bene.
-Vieni andiamo a casa devo medicarti il labbro.- dice prima di andare verso la mia macchina.
-Va bene.- borbotto.
-Ariel ti voglio come fidanzata!- dice Lucifero e mentre Ariel scoppia a ridere io vado a fuoco dalla gelosia e gli mimo il taglio al collo.
-Mi spiace.- dice Ariel distraendomi -Ho già il mio angelo.- mi guarda dritto negli occhi ed io le sorrido.

A casa...

-Teletabusss! Pokemos! Littlo Pony!- Agnes sta guardando i cartoni per sceglierne uno. -Uppa! Non mi piattono!- sbuffa incrociando le braccia al petto e facendo un broncio.
-Agnes! Sono a casa!- dico e lei salta giù dal divano!
-Cam! Cam! Baccio! Baccio!- la prendo in braccio facendole il solletico.
-Dove sono mamma e papà?- chiedo e lei tona a fare il broncio.
-Uppa! Sono all'ospedale pelchè la mamma ha patto qualcosa.- borbotta.
-Ah...- dico poi ci penso un attimo e Shelby è incinta.
-M'hanno deto che oggi plendelò un legalo!- dice battendo le mani.
-ROLAND! LUCIFERO! ARRIANNE! MAMMA STA PARTORENDO!- urlo e Ariel vicino a me mi fissa.
-COSA?!- mi chiedono i tre quando mi sono davanti.
-Muovetevi dobbiamo andare!- dico con un piede già fuori di casa.
-Aliel posso stale in baccio a te Cam mi disintintegla. Uppa!- Ariel scoppia a ridere e la prende in braccio.
-Senti piccola Umpa Lumpa sono agitato ok?- dico e lei borbotta una specie di -Ti telto uccidiamo la piccola e dolce Agnes solo pelchè samo agigliati!- mentre io ed Ariel ridiamo.
Saliamo tutti in macchina e ci dirigiamo all'ospedale mentre Agnes spiega ad Ariel cosa fa durante la sua giornata, mi piacciono insieme...
Non appena arriviamo in ospedale ci fanno entrare in sala d'aspetto ed io con i miei fratelli continuiamo a fare su e giù per la stanza.
-Batta! Adetto vomito!- strilla Agnes facendoci fermare.
-Siamo agitati!- la riprendiamo tutti e tre mentre lei scoppia in lacrime.
-Agnes non piangere.- le sussurra Ariel mentre a noi mima un "DEFICENTI".
Dopo ore interminabili le infermiere ci dicono che mamma ha partorito ben due gemelli, un maschio e una femmina.
-Ragazzi!- dice lei con un sorriso.
-Ciao mamma.- diciamo insieme.
-Salve signora.- dice Ariel porgendo Agnes a Shelby.
-Mamy dov'è il mio legalo?- chiede Agnes.
-Lì tesoro.- sussurra. Agnes salta giù e va a vedere i due bambini.
-Che beli!- dice battendo le mani.
-Come li vuoi chiamare tesoro?- le chiedo curioso.
-Come tono?- chiede piegando la testa di lato.
-Un bimbo e una bimba.- le risponde papà.
-Io do i nomi!- annuiamo tutti. -Lui!- ed indica il bimbo -Lui è Daniel!- sgraniamo tutti gli occhi.
-E...E lei?- chiede Arri deglutendo.
-Lei?- annuiamo e lei si picchietta il mento pensierosa. -Lucinda!- esulta poi.
Per poco non svengo.
-Luce e Daniel?- annuisce -Perchè?- chiedo
-Plimo non hanno le L!- dice.
-Che poi sarebbero R.- borbotta Roland.
-Giutto Loland. Tecondo, pecchè onni volta che nominate quei nomi tiete tlisti e io no voio. Voio che quando dite i nomi tiete sollidenti.- dice a capo chino. Ma quanto è dolce quella bimba?
-Oh tesoro!- diciamo tutti.
-Vano bene allola?- chiede con il labbrino che tremula.
-Si vanno benissimo.- sorridiamo mentre io abbraccio Ariel, che sorride felice.
-Andiamo a casa noi.- dico al suo orecchio e lei annuisce.

A casa, di nuovo...

-Che vuoi fare ora?- la prendo in braccio e la bacio portandola in camera mia.
-Voglio rimanere abbracciato a te.- sussurro mentre ci sdraiamo sul letto.
Dopo un po' di silenzio mi chiede
-Chi sono Daniel e Luce?- i miei occhi diventano umidi.
-Lucinda era nostra sorella e Daniel il suo fidanzato. Sono morti a diciassette anni in un incidente in macchina, avevano bevuto e le strade erano ghiacciate, loro...- è vero sono morti giovani e non riesco ancora a parlarne.
-Capisco.- sussurra e torna il silenzio.
La stringo a me e ci addormentiamo così, uno tra le braccia dell'altra.

Note personali...

Scusate, qualcuno ha dei fazzolettini? Nessuno? Ok...
Cam ed Ariel? Perfetti.
Agnes? Adorabile.
I nuovi arrivati? Terribilmente uniti mi sa...
Bacioni a tutti,
Kate!