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Autore: allyshelley    11/11/2013    5 recensioni
"People ask, what's the deal? why you still so in love? maybe it's meant to be"
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, George Shelley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Rach, sei pronta? tra meno di un'ora dobbiamo farci trovare a casa dei tuoi genitori- urlò Talia con molta delicatezza dall'altra stanza.
- non ancora - risposi con sincerità.
- posso entrare?- disse lei bussando alla porta della mia stanza.
- si - risposi.

lei entrò non dicendo nulla, indossava un vestitino blu davvero bellissimo, quando l'aveva comprato non ero con lei, ma ero sicurissima che l'avesse comprato a prezzo davvero alto, anche perchè era tempestato di gemme preziose nella parte della vita. Restai a fissarla, io e lei eravamo migliori amiche praticamente da quando eravamo nate. Avevamo sempre avuto un rapporto bellissimo, uno di quelli che le persone invidiano, e che tutti vorrebbero avere. Io e lei ci dicevamo tutto, condividevamo ogni cosa, quando una di noi era felice lo era anche l'altra, quando l'altra era triste, la stessa cosa. Lei poi mi era restata vicina in un periodo davvero triste, e non avrei mai potuto fare nulla per ricambiare tutto l'aiuto che mi aveva dato in quel momento.
- Oh, ma guardati, sei stupenda - le dissi sorridendole.
- ha parlato, ti sei vista? quel vestito rosso ti sta una meraviglia, sei così.. natalizia - disse lei ridendo.
risi - era questa l'intenzione - risposi.
- ma se sei pronta perchè non andiamo?- mi chiese.
- non trovo le scarpe- ammisi imbarazzata.
- come hai fatto a perderle? come fai a perdere un paio di scarpe?- disse ridendo.
- smettila - dissi ridendo e spingendola.
Trovammo le scarpe, le indossai, finimmo di prepararci e scendemmo al piano di sotto.

Io e Talia vivevamo in un appartamento insieme al centro di Londra, avevamo entrambe vent'anni e non abitavamo più con i nostri genitori. Uscimmo di casa, entrammo in macchina e Talia si mise al volante, guidò verso casa mia. Sì, tutti gli anni per la vigilia di natale ci riunivamo tutti a casa dei miei, che era abbastanza grande, dopo la grande cena e dopo la mezzanotte passata, lo champagne, etc. restavamo tutti lì a dormire.
Eravamo ogni anno, io, Talia, i nostri amici di infanzia (e alcuni anche di ora), Josh, Jaymi, Jj, Tom, Ryan, con i loro genitori. L'anno scorso le cose erano ben diverse, tutto era più bello l'anno prima, qualcuno aveva reso il mio natale migliore... non sarebbe successo quest'anno. Arrivammo.
- Eccocci - disse Talia.
scendemmo dalla macchina e cominciammo a correre fino alla porta, suonai al campanello. Dopo qualche secondo qualcuno ci aprì, vidi un paio di occhi azzurri e un grande sorriso.
- Mamma! - dissi felice.
- Amore mio! - disse lei, ci abbracciammo forte, poi lei salutò anche Talia ed entrammo.
Erano già tutti lì nel soggiorno, Josh, Jj e Jaymi, Tom e Ryan erano in piedi di fronte al caminetto che parlavano, io e Talia non li vedevamo da un mesetto, i nostri genitori e quelli di loro non li vedevamo invece da tantissimo tempo. Avevamo tutti un rapporto bellissimo e stare lontani era difficile.
- Ciao bellissime!- disse la madre di Jaymi venendo ad abbracciarci.
- Ragazze! - dissero Jj, Josh e Jaymi accorgendosi che eravamo arrivate.
Ci abbracciarono loro tre, e poi anche Tom e Ryan. Restammo tutti lì a parlare seduti nel divani davanti al caminetto, fuori c'era un freddo tremendo.
Parlavamo degli studi universitari, e del lavoro per alcuni di noi. Io, Talia , Jj e Ryan oltre a continuare gli studi, lavoravamo anche. Io e lei avevamo un bell'appartamento al centro di Londra, e costava un bel po', anche per questo lavoravamo. Oltre agli studi e al lavoro facevo anche un corso di fotografia per esperti, la fotografia era una delle mie passioni insieme a cantare e recitare, andavo ad un'accademia per recitazione, e la adoravo, magari un giorno avrei potuto fare successo, per il momento mi accontentavo di fare la commessa in dei importanti negozi di vestiti.
- Io mi chiedo come fai a sostenere tutte queste cose insieme, praticamente hai una vita piena - disse Josh.
- veramente a me non pesa più di tanto. Per carità a volte mi capita che torno a casa e sono del tutto sfinita, però è soddisfacente sapere che riesco a fare tutte quelle cose insieme. Anche perchè il corso è solo due giorni a settimana, vado tutte le mattine a scuola e il pomeriggio a lavorare, però non mi pesa.- dissi.
- sono orgogliosa di te, non ci chiedi mai soldi, stai praticamente guadagnando tutto da sola, portando avanti una casa e la metà della tua tassa universitaria e il costo del corso - disse mio padre.
- grazie - dissi sorridendogli.

Restammo a parlare quando suonarono alla porta, non ci feci tanto caso visto che stavo parlando con Josh, ma appena sentii la sua voce tutte le parole che mi stavano uscendo di bocca sparirono, dimenticai ciò che stavo dicendo, e ciò che stavo pensando. Avrei riconosciuto quella voce e quella risata ovunque, mi girai spaventata e lo vidi. Quando lo vidi tutto cambiò, la mia espressione diventò triste eppure felice, il mio sorriso se ne andò anche se avrebbe voluto restare, ed io sarei voluta scappare, ma non avrei potuto. Nello stesso momento in cui lo fissavo scioccata lui si girò e il suo sguardo si incatenò con il mio, la sua espressione cambiò, era imbarazzato. Le sue guancie arrossarono, distaccò lo sguardo e cominciò a toccarsi i capelli, lo faceva ogni volta che era nervoso, lo ricordavo.

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note dell'autrice:

buoonasera a tutti/e!
so che questo capitolo è davvero piccolo, ma prometto che non sarà sempre così.
Questo è un po' più piccolo perchè è una specie di capitolo introduttivo, un po' come una specie di prologo. 
Detto questo, alla prossima!

Giulia ♥
  
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