Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: vale_chan99    11/11/2013    2 recensioni
Sara , 17 anni. Studentessa Liceo Classico , figlia di un padre vedovo. Ottimi voti a scuola, diligente, determinata e ironica.
Joshua,19 anni. Studente presso un professionale. Figlio di genitori divorziati, con cui ha un brutto rapporto. Voti pessimi a scuola , vita spericolata , ragazzo irresponsabile.
Come può nascere qualcosa tra questi due ragazzi opposti?
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The other face of love
                                             
                                             Prologo
 Sara
Ma cavolo. Stanotte c'è stata l'invasione degli zoombie!?
Ecco cosa penso in questo momento quando mi guardo allibita davanti allo specchio del mio bagno. Due occhiaie enormi definite da macchie nere derivanti dal mascara applicato ieri pomeriggio che non lasciano spazio ai miei occhi azzurri, capelli - come ogni mattina - spettinati al massimo .. 
Per la cronaca , mi sto preparando per andare a scuola. E ieri sera ho studiato fino a tardi quei due capitoli di Storia finendo per addormentarmi sui libri .. oggi c'è interrogazione. 
C'è da dire che però mi sistemo in meno di 15 minuti, truccando l'essenziale e scendendo per fare collazione al piano di sotto.
-"Latte al cioccolato con tanto di gocciole servite.."- mi dice mio padre con un sorrisetto, servendomi la collazione a tavola.
Avete mai visto una ragazza che prima si veste, si trucca, mangia tranquillamente e ritorna al piano di sopra per lavarsi i denti? 
-"Come mai tanta 'gentilezza' in questi giorni?" chiedo leggermente sospettosa.
In realtà non dovrei esserlo. Ho uno splendido rapporto con mio padre. Mi confido con lui , scherziamo assieme e appena ha tempo libero passiamo la maggior parte del tempo insieme. Devo ammettere che il nostro rapporto si è rafforzato dopo la morte della mamma , avvenuta ben 9 anni fa. Ovviamente anche noi abbiamo alti e bassi. Ad esempio ci sono momenti in cui noto una certa freddezza e rigidità da parte sua ma non ne voglio parlarne. 
-"Ti da per caso fastidio? In fondo sei sempre la mia dolce bambina"- mi risponde con bonarietà..
Si certo , la sua bambina.. 
Questa frase mi suona del tutto anomala quando ripenso alle cazzate fatte con la mia migliore amica Carol, dalle sigarette nascoste alle feste notturne in discoteca. 
-"Ovvio che no!"- 
-"Come mai quelle occhiaie?"- mi chiede preoccupato passandosi una mano tra i suoi capelli bruni.
-"Lo dovresti sapere..no?"- gli chiedo sbuffando e incrociando le braccia come se fossi una bambina. 
-"Lo studio..vero?"-
-"Si, basta che poi ne sei felice"- rispondo altamente irritata.
Vi spiego, non sono una pazza da cambiare umore da un momento all'altro. Mio padre potrà essere il padre migliore che ci sia, potrà aver fatto il mazzo così per non farmi pesare ulteriormente la morte della mamma, ma ha da sempre condizionato le mie scelte.
Faccio un esempio banale: prima di iniziare il Liceo Classico , non volevo affatto frequentarlo. Volevo andare in bel Istituto d'arte. Ma lui no, mi ha costretta ad andare in quella scuola, condizionandomi del tutto, perché vuole un sano futuro per me. Cavolate , il futuro lo posso trovare ovunque se voglio. Da quando ho scelto questo Liceo, e' ossessivo con i miei voti scolastici. Vuole sempre voti alti, minimo un 8. Mai prendere un 6 e questa cosa mi fa cadere certe volte in uno stress perché frequentare questo liceo non è mica una passeggiata. Odio il latino e tutte le sue forme, per non parlare del Greco! Vuole che da grande faccia l'avvocato, quando in realtà ho una passione nascosta per la musica e l'arte. 
Fisicamente io e mio padre non ci assomigliamo granché. Mia nonna mi ripete spesso che sono la 'fotocopia' di mia madre : alta, capelli scuri e occhi azzurri. E la cosa che mi fa sorridere è quando mi ripetono che ho il suo stesso sorriso. Non mi scorderò mai, mia mamma.
-"Vabbè.. tesoro , lo sai che un giorno mi ringrazierai"- mi dice mio padre che cerca di sembrare il più comprensivo possibile , ma su questo campo non c'è la fa' proprio.
Inoltre, vorrei aggiungere qualcosa sulla sua 'protezione' nei miei confronti. Mi ha condizionata anche in 'scelte di ragazzi!', lui vuole che esca solo con ragazzi per bene. In passato, in seconda superiore, soffrii per Marco, un vero stronzo.
Guarda , ringrazio davvero mio padre per avermi 'consolato' in quel periodo, ma per la cronaca poteva almeno evitare di andare sotto casa di Marco e mandarlo a fanculo per avermi fatto del male e tutto. Il giorno dopo diventai la 'papona' per tutti gli amici di quel coglione.
Quando mi preparo del tutto, varco la porta della soglia di casa, in direzione della scuola e di sentire le ultime novità da parte della mia miglior amica Carol.

***
Joshua
La solita faccia di cavolo quando mi sveglio.
Il pensiero mi invade mentre guardo le misere condizioni  in cui mi sono ridotto ieri notte.. le solite cavolate fatte con amici come ubriacarsi in piena sera.
Mi sistemo i capelli folti castano e mi lavo abbondantemente la faccia.
-"Vuoi davvero andare a scuola?"- mi chiede mia sorella Carol ad occhi sgranati, bagnando un biscotto nella sua tazza di latte.
-"Ho alternative?"- chiedo sarcastico  sedendomi di fronte a lei.
-"Joshua , sono preoccupata per te! Ma ti riprendi? Ti stai rovinando con le tue stesse mani! Povera mamma e che diamine!"- mi rimprovera preoccupata mia sorella, sgranando i suoi occhi verdi contro i miei.
Andassero tutti a cagare.
-"Che succede qui?"- ci chiede mia madre con un tono di voce profondo. Non è preoccupata: è abituata alle prime liti mattutine tra me e mia sorella Carol.
-"Le solite cose.."- rispondo annoiato emettendo uno sbadiglio mentre mia sorella mi guarda accigliata.
E' un classico.
-"Ieri sera a che ora ti sei ritirato?"- mi chiede inquisitoria madre, appoggiata al bancone della cucina. Mi fissa con i suoi occhi scuri cercando di incutermi timore.. ma non ci riesce.
-"Al solito orario.. le due..le tre.. chi si ricorda"- 
Forse sono ancora un po' sobrio, rifletto tra me e me.
-"Santo Gesù.."- mormora la donna che mi ha messo al mondo.
-"Non si pronuncia il nome di Dio invano"- le ricordo ironico, sapendo entrambi che io bestemmio ogni secondo.
Mia madre è una donna per bene e il suo nome è Annalisa.. beh, ancora me lo ricordo. Non posso dire che io e lei abbiamo un brutto rapporto , né abbiamo un bel rapporto. Il punto è che non c'è l'abbiamo proprio, perciò non potrei definirlo. Invece con mio padre.. abbiamo davvero 'na merda di rapporto. Ammiro la finezza con cui lo dico e lo penso , sono obbiettivo e accetto la realtà. Io e mio padre non ci sopportiamo.
Non ricordo quando è stata l'ultima parola che traspariva un po' di bene reciproco detta tra noi.
Non ricordo quando è stato l'ultimo nostro abbraccio o un momento trascorso insieme.
Quando è il suo compleanno , gli auguri li faccio in fine serata , costretto da mia madre. Così fa lui con me.
I miei non sono divorziati da molto tempo: da poco più di un anno. Mia madre ha avuto il coraggio di mandarlo a fanculo, questa povera donna che l'ha dovuto sopportare per anni. Ha dovuto sopportare i suoi numerosi tradimenti , le sue malefatte, imbrogli , per non parlare di quando si ubriacava. La ragione perché lei se l'è tenuto così a lungo senz'altro era per i suoi bei soldoni che guadagnava e forse, anche per l'amore che provava nei suoi confronti. 
-"Le battute risparmiatele, Joshua"- mi riprende mia sorella inacidita, come al solito.
Lei è la principessa della casa , la preferita.
Una ragazza per bene , che frequenta il Liceo Classico, bei voti , obbediente, peperina quando vuole. Credo che in quella scuola tutti gli studenti siano così , così come lo sono tutte le sue amiche che probabilmente non mi sopportano. Io e lei abbiamo un rapporto formato da alti e bassi : a volte ' ci vogliamo bene ' altre ci mandiamo letteralmente a fanculo.. so che si preoccupa per me. Io frequento un professionale, un istituto d'arte. I miei mi volevano mandare al classico.. Ma mi sono fatto rispettare per bene, tanto alla fine , mia madre si è rassegnata al mio carattere ribelle.. e mio padre non ha più potere su di me. 
-" Sine, hai studiato per oggi?"- le chiedo sorridendo, sapendo dove andare a parare.
-"Almeno io avrò un futuro! Non tu che non hai mai aperto libro"- ribatte infastidita alzandosi dalla sedia e andando in bagno.

Classico , insomma. 

***
Hola a todos! 
Vi scrive Valentina, ovvero vale_chan99.. Ok, è una cosa palese, lo so.
Che dire? Vi presento questa mia nuova storia, ispirata ad una storia realmente vissuta. Non io, ma l'ha vissuta un altra persona o per meglio dire un ragazzo che in passato mi è stato accanto ..
Spero vi piaccia, ci metterò tutta me stessa per scriverla al meglio o perlomeno spero che vi abbia incuriosito un po'.
A breve riaggiornerò presto la storia 'L'amore sotto casa',in questi giorni ho avuto da fare:)
Ringrazio a tutti coloro che seguiranno questa storia, ma anche a quelli che l'hanno letta! Mi farebbe piacere sentire un vostro parere, grazie di cuore:) 


p.s Questo è un prologo! Non voglio che gli studenti di qualche liceo artistico si sentano offesi anche perché io , appunto , frequento un liceo artistico e mi trovo benissimo e so quanto si studia :) I pregiudizi che ho citato sono stati scritti solo per far capire il contesto in cui si muove la storia.. ovviamente il padre di Sara si sbaglia terribilmente, me faccio un mazzo così solo pe fa' na tavola. Ringrazio ancora a tutti:3 <3 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: vale_chan99