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Autore: telesette    12/11/2013    0 recensioni
[Ken il Guerriero: Le Origini del mito / Soten no Ken]
Così anche Han aveva un'amore importante, oltre a quello sviscerato per la sorella minore, e Ken era tra i pochi a sapere del sentimento che lo legava a Meiyu. La prima volta che Guanglin gli aveva parlato di lei, e di come si conoscevano sin dai tempi dell'orfanotrofio, i suoi occhi brillavano con la stessa tenera luminosità di quelli di Yuling. Non vi era dubbio che il loro fosse un legame importante, proprio perché entrambi avevano molto in comune, tuttavia Ken aveva notato spesso il luccichìo delle lacrime attorno alle palpebre di Guanglin, ogniqualvolta che questi pensava a lei...
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ken il Guerriero: Le Origini del mito ( 蒼天の拳 Sōten no Ken ), letteralmente: "Pugno del cielo azzurro" o "Ken del cielo azzurro", è il prequel della celeberrima saga di "Hokuto no Ken", opera degli autori Buronson e Tetsuo Hara.
La storia ci riporta molto più indietro nel tempo, rispetto all'epoca post-atomica che conosciamo, prima ancora della nascita di Kenshiro, Raouh e di buona parte dei protagonisti derivanti dalla serie "classica". Ad introdurci nella vicenda è un giovane Maestro Ryuken, originariamente conosciuto con il nome di Ramon Kasumi, e 63° successore della Divina Scuola di Hokuto. Attraverso una versione un po' "addomesticata", rispetto alla serie originale, veniamo direttamente a contatto con la nascita del nostro Ken ( quello innamorato di Julia, giusto per intenderci ) e il giovane Ryuken già medita sul momento in cui racconterà al piccolo la storia dell'uomo più forte nella storia dell'Hokuto... e del suo spirito limpido come un cielo azzurro!
Nella Shangai degli anni trenta, con vari riferimenti e reali accadimenti storici legati alla Seconda Guerra Mondiale, Kenshiro Kasumi, soprannominato "Il Re dell'Inferno", ricompare in città dopo una lunga assenza per vendicare l'ingiusta morte del suo amico Guanglin Han, della sorella di lui nonché sua fidanzata, Yuling, e di tutti gli uomini della cosca malavitosa denominata Chinpan ad opera degli spietati nemici appartenenti al gruppo rivale del Fiore Rosso. Lungo la sua strada, oltre ad affrontare numerose situazioni difficili, combattimenti estremi, e a fare il conto delle nuove e vecchie amicizie, Kenshiro scoprirà che sia Guanglin che Yuling sono ancora vivi. In virtù di questa scoperta, e per amore di entrambi, il 62° successore di Hokuto trasformerà realmente Shangai in un inferno di sangue per tutti i malvagi che la infestano.
Dal manga edito in Italia, per la raccolta complessiva di 44 volumi mediante "PLANET COMICS", è stata tratta anche una versione animata ma di qualità leggermente inferiore rispetto ai disegni e alla sceneggiatura profonda che è propria della versione cartacea.

 

 

Per amore di Meiyu

Quella sera, Han e Kenshiro avevano rimediato un bel po' di lividi, nell'attaccare briga con quelli del Fiore Rosso.
Malgrado fossero ammaccati e pesti, con tutte le ossa del corpo indolenzite, i due amici non potevano che sorridere, di fronte al maestoso spettacolo che le luci notturne di Shangai offrivano loro.
Shangai.
Città difficile, meravigliosa e terribile, se non si era abbastanza forti da sopravvivere.
Il potere era nelle mani della malavita, attraverso le tre fonti di reddito principali: il contrabbando dell'oppio, il gioco d'azzardo e ovviamente la prostituzione.
Chi deteneva il piacere nelle proprie mani, sfruttando la Legge di non-interferenza che vigeva tra le varie zone e concessioni in cui Shangai era suddivisa, di fatto poteva arrogarsi il titolo di "Re della Città"...
Tuttavia questo non riguardava né Ken né Han, al momento.
Ken infatti era un lottatore di Arti Marziali e, come tale, viveva solo in funzione del desiderio di mettersi alla prova con avversari validi e sempre più forti; mentre Han era ancora un semplice capozona, un braccio armato agli ordini della Chinpan, e come Ken preferiva piuttosto menare le mani che interessarsi agli affari dei suoi dirigenti.
In tutto questo, tra una rissa e l'altra, vi era però una donna nella vita di entrambi.
Yuling, la dolce ed affascinante sorella minore di Guanglin, era sinceramente e perdutamente innamorata di Kenshiro.
Così anche Han aveva un'amore importante, oltre a quello sviscerato per la sorella minore, e Ken era tra i pochi a sapere del sentimento che lo legava a Meiyu. La prima volta che Guanglin gli aveva parlato di lei, e di come si conoscevano sin dai tempi dell'orfanotrofio, i suoi occhi brillavano con la stessa tenera luminosità di quelli di Yuling. Non vi era dubbio che il loro fosse un legame importante, proprio perché entrambi avevano molto in comune, tuttavia Ken aveva notato spesso il luccichìo delle lacrime attorno alle palpebre di Guanglin, ogniqualvolta che questi pensava a lei.

- Han - esclamò Ken ad un tratto. - Quando è stata l'ultima volta che hai parlato con Meiyu?
- Hm - fece l'altro, quasi con una vena di malinconìa.
- Se non sbaglio, stasera avevate in programma di cenare assieme...
- Yuling è con lei - rispose Han sottovoce. - Il proprietario del ristorante è d'accordo con noi della Chinpan: sanno che non devono disturbarle, se non vogliono guai dal nostro padrino, perciò posso stare tranquillo!
- Capisco!

Kenshirò aspirò piano il fumo della sigaretta, quasi che questa avesse lo stesso aroma di incenso pregiato, e si limitò a fissare il vuoto dinanzi a sé.

- Ormai - proseguì. - E'da parecchio che state assieme, forse sarebbe il caso di definire un po' meglio il vostro rapporto... Non sei d'accordo?

Guanglin non rispose.
Evidentemente ci aveva già pensato benissimo.
La vita che Han conduceva, sempre all'insegna della prospettiva di morire per mano di qualcuno, non era degna di nessuna donna.
Specie di una donna come Meiyu.
Purtroppo, per garantire serenità e benessere alla sorella, Guanglin non aveva avuto altra scelta se non diventare un criminale. Non era un mestiere del quale andasse particolarmente fiero, ma era l'unico modo in cui sapeva di poter sopravvivere a Shangai.
Se solo avesse potuto scegliere, senza dubbio, avrebbe preferito una vita assai diversa.
Una casa.
Una semplice casa in mezzo al verde, ove poter vivere sereno con Meiyu, e circondato da almeno due o tre figli sani e chiassosi.
Purtroppo ciò non era possibile.
Guanglin non aveva modo di offrire "questo" a Meiyu, pure offrendole tutto quanto era possibile comprare con il denaro, e perciò si sentiva incapace di renderla felice come lei meritava invece di essere.

- Domattina Meiyu dovrebbe firmare un contratto con un noto produttore cinematografico - spiegò Han, tracannando giù un bel sorso di vino direttamente dalla bottiglia. - E' un contratto importante: le assegneranno il suo primo ruolo da protagonista, il suo volto finirebbe sulle locandine in tutta Shangai, e lei vedrebbe finalmente realizzato il suo sogno di quando era ancora bambina!
- Allora stasera dovevate festeggiare l'evento - osservò subito Ken.
- In realtà, se avessi visto Meiyu stasera, so che lei aveva intenzione di buttare tutto all'aria - spiegò Han. - L'ho sentita parlare con Yuling, questo pomeriggio: "preferisce rinunciare al suo sogno, pur di restare vicina a lei e ad uno come me"... Non vedendomi stasera, spero si renderà conto che la sua vita e i suoi sogni sono troppo importanti, perché possa decidere di perderli dietro un criminale come il sottoscritto!
- Sei sicuro di quello che stai facendo?

Guanglin sorrise, sia pure con amarezza.

- E' giusto così - concluse. - Meiyu, subito dopo Yuling, è la persona più cara che ho al mondo... Lo capisci, vero, Kenshiro?

Kenshiro annuì.

- Se il prezzo che devo pagare per la sua felicità è rinunciare a lei, ebbene, non ho altra scelta; Meiyu ha una vita davanti a sé, una carriera che si promette brillante e radiosa, non posso permetterle di rinunciare a questo per me... Non potrei mai perdonarmelo!
- Forse, però, avresti dovuto dirglielo direttamente - osservò Ken. - Se lei ti ama, è giusto che sappia che l'ami anche tu!
- No, credimi, non funzionerebbe - sottolineò Han. - Meiyu è una donna fantastica, tanto bella quanto ostinata, e qualunque cosa io le dicessi non mi ascolterebbe... Tutto quello che posso fare per lei è scomparire in silenzio dalla sua vita, farmi da parte insomma, e lasciare che almeno lei sia libera di vedere realizzato il suo sogno!

Ciò detto, Han tracannò un altro lunghissimo sorso.
Aveva bisogno di ben più di una bottiglia, per buttarsi dietro ciò a cui stava rinunciando, e tuttavia le sue lacrime esprimevano sin troppo chiaramente quanto fosse difficile per lui quella decisione... a dispetto del sorriso che aveva dipinto sul volto.

- Ne vuoi anche tu, Kenshiro? - domandò Han, porgendo ciò che restava della bottiglia al compagno. - Alla salute di Meiyu e della carriera che l'attende?

Per tutta risposta, Kenshiro esalò una nuvola di denso fumo grigiastro dalle labbra.
Han sbarrò gli occhi perpesso, tuttavia comprese perfettamente il dissenso dell'altro e si limitò a sollevare lo sguardo verso la luna in cielo.

- Brindo alla tua salute, Meiyu - sussurrò sorridente, malgrado i due sottilissimi fili luccicanti lungo le guance. - Brindo alla salute della futura attrice più bella di tutta Shangai, dell'intera Cina, e forse anche di tutto il mondo... Alla tua salute, dolcissimo amore mio!

FINE

   
 
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