E se fosse il solo senso di essere qui, l'unica ragione per cui valga la pena di, fare il tutto il viaggio e comprendere, quello ce comunemente noi chiamiamo Amore.
Cantava Lara insieme alla radio, amava quella canzone, anche se le faceva pensare ad una persona, una persona a cui in teoria non doveva pensare.
Spense la radio e prese il computer, andò su Facebook e guardò chi era on-line, nello stesso istante una scossa di terremoto fece tremare le pareti, la quarta, da quel pomeriggio, aveva paura Lara, le scosse erano sempre più forti e le pareti tremavano come fossero carta.
Controllò di nuovo chi era on-line, eccolo pensò, voleva contattarlo, parlargli, decise di rischiare, spostò il puntatore sul nome e cliccò, poi iniziò a scrivere.
-Ciao, come va?- scrisse, aspettò che leggesse e rispondesse, sperava di non vedere soltanto un visualizzato alle ore aspettò almeno dieci minuti poi vide quello che non avrebbe voluto vedere, il famoso visualizzato e poi un off-line, da una parte sapeva che sarebbe successo, quando stava per chiudere, le scrisse un messaggio
-Ciao, va tutto bene, te?- decise di non rispondere subito, poi rispose
-Insomma ci sono state delle scosse molto forti, inizio ad avere paura-
-Ahahaha ma dai che paura devi avere- questa frase le diede fastidio, quindi rispose con una certa rabbia, non riusciva a non arrabbiarsi con lui e ed amarlo sempre di più
-Ho paura perché potrebbe crollarmi addosso l'armadio da un momento all'altro, tu non avresti paura?-
-Io non ho paura, e poi seppur ti crollasse addosso, a me che me ne importa?!- disse, lei sapeva che stava ridendo, sapeva che voleva ferirla e c'era riuscito in pieno, quindi rispose
-Già, cosa te ne importa, di me, non te ne è mai importato niente vero? Non ti è mai interessato nulla di me lo so, d'altronde come darti torto, come potrebbe uno come te interessarsi ad una come me?- aveva le lacrime agli occhi, sapeva che ciò che aveva scritto era vero.
La risposta non arrivò e un'altra scossa fece tremare le pareti ancora più forte, si alzò dalla scrivania e corse fuori casa al riparo.
Sentì il telefono vibrare nella tasca, era lui, e dal tono di voce sembrava serio, quasi preoccupato
-Dove sei? Stai bene? Ho sentito il telegiornale, dicono che l'ultima scossa è 5.6, ti prego dimmi che stai bene- l'ultima frase era quasi un sussurro
-Sto bene, sì sto bene, ma ho paura- non poteva crederci lui era veramente preoccupato per lei, sospirò e aggiunse “Mi dispiace per prima, credo di aver esagerato un po', ma ero arrabbiata e...”
-No, non hai esagerato, sono stato uno stronzo, sono io che sono dispiaciuto e per la cronaca io ci tengo a te, davvero, se dovesse succederti qualcosa io...non saprei più nemmeno come si respira, credimi, io...non potrei stare senza di te , io...credo di essermi innamorato di me-
Anche io, tantissimo, ma lo sai- sospirarono entrambi
-Dove sei? Sei al sicuro?- lei sorrise -Sì sono al sicuro-
-Ho davvero avuto paura di perderti- le disse quasi in lacrime
-Ma, non è successo- fece un piccolo sorriso -e non accadrà mai- questa volta fu il turno di lui a sorridere
-Non volevo che l' ultima cosa che ti avessi detto, sarebbe stata che di te non me importa niente-
-E cosa vorresti dirmi allora?- gli chiese
-Ti amo-
-Ti amo anche io-
-Lo so-
Ridono insieme
-Ci vediamo presto, e ti stringerò al mio cuore, non ti lascerò mai-
-Non vedo l'ora, ti amo-
-Ti amo-
Note:
Ciao ragazze, vi ringrazio per essere arrivate fin qui, spero che la storia vi sia piaciuta e vi chiedo di darmi se volete un vostro parere.
Non mi soffermerò a riassumere la storia poiché se l'avete letta non ce n'è bisogno.
Beh, che altro dire, vorrei "sollecitarvi" xD a lasciare una piccola recensioncina basta poco e mi farebbe tanto tanto piacere, a presto (speriamo).