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Autore: Ale HP    12/11/2013    2 recensioni
Buona Thadastian Week!
Day 1: Cliché - Running for you. "
Se c’era una cosa che Sebastian odiava era correre – specialmente se si trattava di farlo in mezzo alla calca.
Eppure, quando aveva visto il ragazzo del caffè del giorno prima passargli di fianco, la prima cosa che pensò di fare fu corrergli dietro. E non era di certo una cosa che faceva tutto i giorni. "
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Of firsts and seconds

La prima volta che Thad aveva incontrato Sebastian era stato nei dormitori della Dalton, mentre vagava mezzo addormentato alla ricerca di una bottiglia d’acqua, visto che Nick era stato capace di finirle tutte e lui aveva una sete assurda.

Sebastian era seduto su una poltrona, intento a leggere nonostante avesse un’aria evidentemente assonnata. Doveva avere tra le mani uno di quei libri che ti catturano completamente, pensò subito Thad, non poteva essere altrimenti. Gli si avvicinò quel tanto che poteva, per cercare di leggere qualcosa, ma era praticamente impossibile per un mezzo sonnambulo come Thad.

« Che leggi? » gli chiese quindi, facendo saltare Sebastian dallo spavento. Di certo l’ultima cosa che si aspettava alle due di notte era qualcuno che gli arrivasse alle spalle per chiedergli cosa stesse leggendo.

« Ehm, scusa » aggiunse poi, ridendo. Il salto di Sebastian gli era sembrato la cosa più buffa al mondo e non aveva potuto fare a meno di trovarlo adorabile.

Sebastian si girò verso di lui, e Thad si ritrovò a sorridere come un ebete davanti a quel ragazzo che sfoggiava il suo fantastico pigiama bianco con la torre Eiffel e con tanto di scritta “I love Paris”, in un rosso così acceso da accecare chiunque lo guardasse.

« Victor Hugo » gli rispose, « Les Miserables ».

« Oh, lettura impegnativa ».

Sebastian scrollò le spalle. « Non per me ».

Thad si sedette al suo fianco, strappandogli il libro di mano. « Ho solo visto il musical, io. Com’è? »

« Sei fastidioso, lo sai? » gli chiese Sebastian, cercando inutilmente di riprendersi il suo libro.

« Non puoi rispondere ad una domanda con un’altra domanda ».

« Era retorica, la mia » replicò quello, infastidito.

Thad rise, mentre continuava a sfogliare il libro. « Non mi hai risposto ».

« È bello, tralasciando gli inutili mille capitoli sul Prete dal nome impronunciabile » disse infine quello.

Quella fu anche la prima volta che Thad e Sebastian restarono svegli a parlare per tutta la notte, riempiendosi di frecciatine, odio gratuito e vari spintoni, finché Sebastian non buttò definitivamente giù Thad ed andò a dormire.
 

 
La prima volta che si baciarono fu nelle vacanza di Natale, quando Sebastian portò tutti i Warblers nella casa di suo padre a Parigi – perché ovviamente uno ricco come lui non poteva non avere una casa in qualche città europea. Fino a quel momento avevano vissuto un rapporto di amore-odio, uno di quelli pieni di scherzi, battutacce, ma anche bei momenti, come quando Thad – mezzo addormentato come sempre – era caduto giù per le scale della Dalton e Sebastian era corso ad aiutarlo – che poi l’aveva preso in giro fino alla fine dei suoi giorni, però, era un’altra questione.

In ogni caso, accadde nel meno romantico dei modi. Stavano litigando, totalmente ubriachi, e a un certo punto, senza nemmeno sapere come, Thad decise che lo voleva baciare e l’aveva semplicemente fatto.

 

La prima volta che si baciarono in modo romantico, invece, fu sotto la torre Eiffel – proprio la stessa che Sebastian aveva sul suo pigiama. Era l’ultimo giorno prima di ripartire, e dopo due settimane di pura sbronza, avevano deciso che sarebbero dovuti andare per lo meno a vedere la torre Eiffel. Così, mentre Thad era intento a fare fotografie su fotografie, uno stufo Sebastian l’aveva preso per un braccio, gli aveva accarezzato una guancia e poi l’aveva baciato dolcemente. Era stato l’esatto contrario del loro primo bacio. Non era bagnato come quello, non puzzava d’alcool, non era veloce o sfuggito. Era caldo, dolce, una di quelle cose belle che erano in grado di fare Thad e Sebastian.

« Voglio una foto anche di questo » sussurrò Thad nell’orecchio di Sebastian.

« Biondo! » urlò allora Sebastian.  « Vieni a renderti utile ».

 

La loro prima volta fu appena furono tornati da Parigi. In realtà, con tutte le sbronze che si erano presi era anche probabile che l’avessero già fatto ma non lo ricordassero nemmeno; ma in ogni caso, la loro prima volta che ricordarono accadde il momento stesso in cui arrivarono alla Dalton dopo le vacanze.

Dopo essere tornati ognuno a casa propria, non si erano visti per due giorni che erano sembrati infiniti, e quando la Dalton aveva riaperto e loro si erano trovati faccia a faccia, avevano mandato a quel paese i rispettivi compagni di stanza e si erano buttati sul primo letto che avevano trovato.

Fu perfettamente nel loro stile. Fu dolce, ma nemmeno troppo; fu pieno di sospiri, ma anche di sussurri innamorati; fu pieno di urli soffocati, ma anche pieno di carezze, di baci, pieno di abbracci sfuggiti e gambe intrecciate le une nelle altre.
 
 

La prima volta che si dissero quelle magiche parole, quel “ti” e quel “amo”, fu mentre guardavano “Midnight in Paris”. Sebastian e Thad condividevano la stessa stanza da ormai secoli, ad entrambi sembrava stupido dividere la stanza uno con Nick e l’altro con Jeff. Era semplicemente uno spreco di tempo.

Fu mentre Gil raccontava alla ragazza dell’antiquariato quanto fosse bella Parigi, e quanto fossero belli gli anni venti. Fu mentre i titoli di coda scorrevano e Thad se ne stava disteso fra le braccia di Sebastian. Fu mentre quest’ultimo gli accarezzava dolcemente i capelli.

A Thad uscì spontaneo, non ci pensò nemmeno. « Ti amo ».

E Sebastian ci mise nemmeno un nano secondo per dire il suo « Ti amo anch’io ».
 

 
La prima volta che Thad e Sebastian fecero un viaggio per conto loro, a diciannove anni, venne spontaneo dire “Andiamo a Parigi”.

Decisero che la città in cui tutto era nato avrebbe costruito un nuovo futuro per loro. Partirono all’avventura, con trecento dollari a testa in tasca, qualche vestito casuale e i cellulari. Stettero in un piccolo albergo a tre stelle, mangiavano solo panini, niente cose chic alle quali Sebastian era abituato. Quando i soldi iniziarono a scarseggiare e la voglia di tornare a casa non c’era, si misero a cantare per strada.

Vissero di prime volte, per un po’ di tempo, senza pensare al futuro.

Litigarono seriamente per la prima volta – non si parlarono per tre giorni! – andarono fuori da Parigi per la prima volta, salirono sulla torre Eiffel per la prima volta, rubarono un croissant per la prima – e unica, si sente di precisare Thad – volta. Fecero persino una lista di tutte le cose che avevano fatto, come anche baciarsi in mezzo al traffico per smuovere un po’ di rivolte, per puro divertimento.

Ci fu solo una cosa che fecero per la seconda volta, una cosa che non potevano dimenticare affatto: il bacio sotto la torre Eiffel.





Note:
Eccoci con il Day 2, Paris!  Non ho idea di cosa dire, semplicemente, penso che questa sia la storia che mi è uscita più facilmente tra tutte, e spero vi piaccia <3
Ale  

 
   
 
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