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Autore: Mon    12/11/2013    3 recensioni
"Paul, John, George e Ringo suonarono per prima Love Me Do, poi attaccarono con altre canzoni che sarebbero diventate dei classici dei Beatles. Nessuno nella sala le conosceva ancora, solo il Dottore si ritrovò a canticchiarle..."
Genere: Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 11
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"There's always more. I could invent a new colour, save the Dodo, join the Beatles."
(Eleventh Doctor - The Wedding of River Song - 6.13)


 

***


 


Il Dottore fece atterrare il suo TARDIS, sorridendo come un bambino. Scese le scale e corse alla porta, la aprì venendo investito da un vento freddo e da qualche bianco fiocco di neve. 


1962. Liverpool. Mathew Street. The Cavern Club.

Il Dottore aveva appena inscenato la sua morte e aveva dovuto salutare i suoi amici, i suoi compagni di viaggio, aveva dovuto salutare anche River, la donna che aveva sposato. Era da solo, pronto per affrontare qualche nuova e pericolosa avventura. Prima, però, voleva assolutamente fare ciò che aveva detto a Dorium, nel TARDIS, mentre cercava una soluzione per sfuggire alla sua morte. 
Chiuse la sua navicella spaziale blu e rimase a guardare la scritta grande che indicava il Cavern Club, il locale di Liverpool che nel corso degli anni sarebbe diventato famoso in tutto il mondo per una cosa sola: aver ospitato gli inizi di carriera di una delle band più importanti della storia della musica, i Beatles. 
Il Dottore batté le mani, felice come un bambino che scarta i pacchi a Natale, e si guardò intorno; una locandina appesa sul muro appena fuori dal locale, diceva che quella sera il gruppo di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr avrebbe suonato lì. Il Dottore si infilò immediatamente nel locale, scese le scale, si avvicinò alla porta e la spinse, entrando in una sala non troppo grande, tutta in pietra, con in fondo un piccolo palco dove la batteria era già montata e le aste dei microfoni spiccavano sopra le teste delle persone già presenti. 
Rimase in attesa, mettendosi a chiacchierare con una ragazza bionda, che disse di chiamarsi Tillie, e che iniziò a decantargli le doti di quel gruppo emergente che tanto la faceva impazzire. Il Dottore sorrideva ad ogni parola che quella ragazzina diceva; era più che evidente che lei parlava con gli occhi di una bambina innamorata di John Lennon, sostenendo che quel gruppo sarebbe arrivato lontano, che avrebbero fatto la storia. Senza nemmeno saperlo stava dicendo la verità.
Quando la bionda al suo fianco urlò, il Dottore capì che sul palco erano saliti i Beatles. Vide Ringo Starr prendere posto alla batteria, Paul McCartney accordare il suo basso, John Lennon e George Harrison parlottare tra loro mentre sistemavano le chitarre.
La band attaccò con alcune delle canzoni più famose; il loro primo album ancora non era stato pubblicato. Il Dottore sapeva benissimo che ci sarebbero voluti ancora alcuni mesi prima che Please, Please Me, il disco di debutto dei Beatles, vedesse la luce. Sarebbe successo il 22 marzo 1963.
Paul, John, George e Ringo suonarono per prima Love Me Do, poi  attaccarono con altre canzoni che sarebbero diventate dei classici dei Beatles. Nessuno nella sala le conosceva ancora, solo il Dottore si ritrovò a canticchiarle, Tillie al suo fianco lo guardava sorpreso. Si avvicinò a lui e chiese: «Come fai a sapere tutte le canzoni? Li conosci?»
Il Dottore spalancò gli occhi. «Più o meno...» si limitò a rispondere.
«Oh, ti prego, ti prego. Me li presenti?»
Si avvicinò alla ragazza e le sussurrò all’orecchio: «Non farne parola con nessuno, mai.» 
Tillie acconsentì. Finirono di ascoltare il concerto di quelli che sarebbero diventati i Fab4 e poi il Dottore e la ragazza bionda si avvicinarono al palco, dove i Beatles stavano sistemando i loro strumenti. Il Signore del Tempo si accorse che Tillie stava leggermente tremando. John e Paul stavano chiacchierando tra loro, il Dottore si avvicinò e disse: «Scusate il disturbo ragazzi. Vorrei presentarvi una persona che sarebbe molto felice di potervi dare un bacio e dirvi quanto vi adora.»
I due si girarono verso il Dottore, entrambi avevano un’espressione sorpresa. Anche Ringo e George si avvicinarono per capire quello che stava succedendo. 
«Io sono il Dottore, lei è Tillie!» disse, introducendo la ragazza alla band. Si avvicinò poi a John Lennon e disse: «Lei ti ama.» Si fermò un secondo a pensare e poi continuò: «Potrebbe essere il titolo di una canzone.»
John Lennon lo guardò, perplesso. «She Loves You? Che titolo stupido!» 
Lui sorrise: «Io ci penserei bene. Nel caso, ricordati del Dottore nei ringraziamenti.»
Lennon rimase a fissare l’uomo che aveva di fronte senza riuscire a proferire parola, poi si rivolse alla ragazza, tendendole la mano e dandole un bacio sulla guancia. Il Dottore la vide vacillare leggermente, diventando rossa in viso, poi Tillie sparì, intimidita dalla band e dal ragazzo dei suoi sogni. I quattro ebbero così il tempo di focalizzarsi su quel personaggio che era comparso dal nulla.
«Scusa, tu saresti?»
«Il Dottore!» rispose lui, sorridendo orgogliosamente.
«Dottore chi?» chiese Ringo Starr.
«Dottore e basta, a cui però piacerebbe poter provare qualche canzone con voi.»
I quattro si guardarono e poi Paul McCartney allungò il suo basso verso il Signore del Tempo; lui lo prese, sorridente. Il bassista fece per avvicinarsi e insegnarli qualche accordo di Love Me Do, ma il Dottore lo fermò. 
«Non ti preoccupare, Paul. Anni e anni di prove sono serviti a farmi conoscere perfettamente la canzone, o meglio, quasi tutte le vostre canzoni!»
Guardò i quattro e sui loro visi vide un’aria che poteva essere descritta come un mix tra l’incredulo e il sorpreso. «Chi sei e da dove vieni?» chiese George Harrison.
«Da lontano, da molto lontano, da talmente lontano che vi posso dire di continuare per la vostra strada, le vostre canzoni verranno ricordate per lungo, lungo, tempo.»
«Diventeremo famosi?» chiese John Lennon.
«Non potete immaginarvi quanto!»
Detto questo si mise davanti al microfono, incitò Lennon, George Harrison e Ringo Starr a riprendere in mano i loro strumenti e, insieme, cominciarono a suonare Love Me Do, sotto gli occhi sorpresi di quei pochi clienti che ancora si trovavano al Cavern Club e di Paul McCartney. Quella canzone era stata scritta da così poco tempo che nemmeno lui la conosceva così bene come il Dottore.
A fine serata, dopo aver lasciato di stucco i presenti, compresi i membri della band, il Signore del Tempo salutò tutti, uscì dal Cavern Club e tornò al suo TARDIS, con un sorriso impossibile da cancellare dal viso. Aveva suonato con i Beatles, forse la band più importante della storia della musica. 
Prese posto ai comandi del TARDIS e impostò la destinazione successiva, pronto per una nuova avventura. 







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Salve! Avevo minacciato di tornare, ed eccomi qui, con questa... non so come definirla. Insomma, io ci ho provato. Ho avuto l'idea dopo aver rivisto la puntata finale della sesta stagione qualche giorno fa. Ci ho pensato un po', ci ho lavorato qualche giorno e poi ho deciso di postarla. Non so cosa sia uscito, magari è una roba brutta. Non so. Ditemi voi, io sparisco, in attesa di qualche commento, anche critico, va sempre tutto bene.
Alla prossima, perché tornerò.
Mon

  
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