:::FIRST AUTUMN'S DAY:::
L'orizzonte è tinto di mille colori di fuoco,
un venticello d'alba mi sposta dolcemente i capelli
e un fresco profumo d'inizio autunno mi culla
in un ricordo dolce e triste.
Io sto qui da sola, a bagnare con lacrime sporche di ricordi e rimpianti la tua panchina preferita,
a guardare quello spettacolo scarlatto che tu tanto amavi.
Lo guardavi quando ti sentivi perso, sconfortato, triste, da solo.
Proprio come me ora...
Ma a differenza di me, poi ritrovavi il sorriso e la forza di andare avanti,
di continuare a vivere.
Quel giorno ci incontrammo proprio su questa panchina,
grazie ad amici in comune, per caso o per destino,
e tu con quel sorriso e con quei tuoi occhi mi hai subito ispirato amicizia.
Stavamo ore e ore tra gli amici, tra risate, segreti e scherzi d'estate,
una stagione che a te piaceva tanto,
una stagione libera da pensieri,dicevi.
Eravamo una squadra fantastica io e te, e tanti ci avrebbero visto bene insieme,
solo che tu non volevi rovinare un' amicizia unica come la nostra,
non volevi rischiare.
Le tue parole potevano ingannare gli altri, ma i tuoi occhi non potevano,
non me.
Tu avresti rischiato volentieri, te lo leggevo nei tuoi occhi color cioccolato.
E penso che anche tu lo leggevi nei miei, quando rimanevamo da soli,
mangiando un gelato sulla tua panchina.
Ormai erano le nostre ultime giornate d'estate,
gli ultimi giorni di divertimento per poi tornare alla noiosa normalità.
Hai voluto viverle fino in fondo con me,
con i tuoi sorrisi, le tue risate contagiose
e i tuoi spruzzi in piscina.
Poi ieri sera mentre tornavamo a casa, dopo aver festeggiato le ultime ore d'estate,
mi regalasti, sulla tua adorata panchina, un bacio dolcissimo e mi sussurasti
“Voglio rischiare, voglio innamorarmi...di te.”
Oggi è la prima alba d'autunno,
e tu, come l'estate, non ci sei più.
Ieri notte, mentre la luna stava ormai scomparendo
una telefonata di un tuo amico mi raggiunse: te n'eri andato.
Il tuo corpo, mentre tornavi a casa è stato colpito da una maledetta auto.
Dopo un combattimento estenuante con la morte,non ce l'hai fatta.
L'estate ha voluto tenerti con sé fino alla fine. Però lei, quella maledetta stagione,
potrà tornare per l'eternità
mentre tu rimarrai per sempre sotto un prato di erba verde.
Ora sono qui, su questa panchina bagnata da lacrime, a pensare a te
persa in mille colori di fuoco
mentre un venticello d'alba mi sposta dolcemente i capelli
e un fresco profumo d'inizio autunno mi culla
in un ricordo dolce e triste.
Ormai i miei occhi sono rossi di pianto, non ho più lacrime da versare...
Mi manchi...da morire.
Vorrei poter ridere ancora con te,
vorrei specchiarmi nei tuoi occhi,
per poi guardare l'alba del primo giorno d'autunno, mentre mi sussurri ancora
“Voglio innamorarmi...di te.”
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