Felice. Innamorata. Voluta bene. Amata.


Ecco come mi sentivo fino a ieri sera da quasi due anni che ero arrivata ad Albequerque.


Triste. Arrabbiata. Delusa. Tradita. Distrutta.


Ecco come mi sento da ieri sera.

..: Ci vediamo domani a scuola piccola..Ti amo.

..: certo. Ti amo anche io.

E dopo essermi separata dalle sue labbra dolci e sottili, entrai in casa. Ero felice.
Forse non ero mai stata più felice in vita mia. Mi sentivo la ragazza più fortunata di tutto l’universo.
Avevo i migliori amici che potessero esisere, avevo un ragazzo che mi amava per quello che ero veramente e per la prima volta avrei preso parte al ballo di fine anno, dopo il diploma.
Non ci potevo credere, sembrava un sogno.
Mi chiusi la porta alle spalle e mi avviai in cucina, sorridente e radiante.

..: Ciao mamma!! Sono a…casa…Che succede?

A terra vi erano degli enormi scatoloni vuoti. Mamma era seduta a tavola che sorseggiava un caffè e aveva lo sguardo fisso sulla tazzina.

..: tesoro..

Alzò lo sguardo e posò i suoi occhi sui miei.
Iniziavo ad avere paura, iniziavo preoccuparmi. Avevo paura di quello che stava per dirmi. Conoscevo benissimo quel suo sguardo.

..: Mamma ti prego..dimmi che non è quello che penso..

Scosse la testa lentamente..
Una lacrima mi rigò il viso senza darmi nemmeno il tempo di aprire bocca..

..: Gaby, mi ha chiamato il mio capo..mi ha detto che mi darà una promozione..ma perché questo accada..dobbiamo trasferirci a San Francisco..tra una settimana..

G: ti prego dimmi che è uno scherzo..ti prego..

Altre lacrime si fecero sentire calde, prepotenti..Lacrime che facevano male..lacrime pungenti come spine..
Scosse ancora una volta la testa..aveva gli occhi lucidi..
Non riuscivo più a guardarla in faccia..
Ero ad un passo dal realizzare il mio sogno..Un piccolo passo e sarei stata la ragazza più felice sulla terra..
D’improvviso mi ritrovai a cadere in un buco nero senza fondo..un buco di dolore..quel dolore che si sente nel punto più profondo..quel dolore che arriva a toccare ogni angolo del cuore..

G: mi avevi fatto una promessa..

..: lo so tesoro ma..

G: ma cosa? Mamma non puoi farmi questo! Non di nuovo! Non posso sopportarlo!

..: Gaby ascoltami..

G: No..mi sono stancata di ascoltarti..mi avevi promesso che non ci saremo più trasferite fino a quando io non avessi preso il diploma..Io mi sono fatta una vita qui..Ho ricominciato da zero, come tutte le volte che ci siamo trasferite..Mamma per una volta, almeno per una volta, pensa anche a me!! Non pensare solo a te stessa e al tuo lavoro!! Anche io ho un cuore..ho degli amici! E ora, ho anche un ragazzo..che mi ama..e io amo lui..non puoi dirmi che ce ne andiamo..non ce la farei a ricominciare di nuovo..

..: Tesoro..Hai solo 17 anni..come puoi pretendere di sapere cos’è l’amore?

G: ho 17 anni..e allora? Credi che non sappia cosa significhi amare? Credi che sono ancora troppo immatura per capire se amo Troy? Beh, mi dispiace deluderti..

Urlai fino alla disperazione..Cercai di calmarmi..feci un lungo sospiro e poi continuai a parlare con più tranquillità..

G: L’amore è il sentimento più bello e più complicato che esista..ci rende felici ma ci puo far soffrire a tal punto da sentire dolore anche nel più profondo del cuore..L’amore non è un gioco..non è una sfida..L’amore è desiderare la felicità dell’altra persona anche pur di soffrire noi stessi..L’amore è forza..è coraggio..è determinazione, sicurezza..L’amore è tutto e niente..a volte ci rende delle persone migliori altre volte peggiori..L’amore è semplicemente perfetto nella sua imperfezione..Io amo Troy..lo amo con tutta me stessa.. Per me lui non è perfetto..ma lo amo anche per questo..con i suoi pregi e i suoi difetti..lo amo e basta..ma a quanto pare tu non riesci a capire quello che cerco di dirti..vado a preparare le mie cose..

Mi asciugai le ultime lacrime..senza lasciarle il tempo di rispondere, corsi in camera e chiusi la porta alle mie spalle.
Mi aveva fatto una promessa..mi ero fidata..credevo davvero che questa volta saremo rimaste per sempre..Mi ero illusa..
Avevo creduto alla millionesima cavolata..
Dopo aver preparato le prime valige, mi vestì di fretta, indossando una minigonna in jeans scura, una maglietta bianca con scollatura a barca e ai piedi delle semplici infradito nere..
Scesi di sotto..

G: io esco..

..: dove vai?

G: da Troy..

Uscii di casa, senza badare alle parole di mia madre..non volevo più starla a sentire..mi faceva male solo sentire la sua voce..
Arrivai a casa di Troy..Suonai il campanello..mi rispose sua madre..

G: salve Miss. Bolton..Troy è in casa?

..: oh! Gabriella! Certo, Troy è in camera sua..

G: grazie!

Salì di corsa le scale..quella casa la conoscevo bene..avevo trascorso i momenti migliori li dentro..insieme a lui..e anche insieme ai miei migliori amici..
Bussai alla sua porta..essa si aprì e da questa si affacciò lui..bellisimo come sempre..indossava dei pantaloni a tre quarti da tuta grigi ed era a petto nudo..aveva i capelli un po’ arruffati e il suo solito dolce sorriso stampato sulle labbra..

T: hey piccola!

G: Ciao Troy..

Si avvicinò a me cingendomi i fianchi e mi lasciò un piccolo bacio sulle labbra..

T: Piccola che hai?

Con lui era praticamente impossibile fingere..Mi conosceva meglio di chiunque..

G: ho una notizia da darti..

Abbassai lo sguardo..sentivo che le lacrime stavano salendo agli occhi..

T: amore, che succede?

Ci sedemmo sul suo letto..presi le sue mani e le intrecciai alle mie..la prima lacrima solcò la mia guancia..

G: me ne vado..

T: cosa??

Mi faceva male il cuore..come se mi avessero colpito mille volte con un pugnale..

G: a mia mamma è stata offerta una promozione sul lavoro..ma per averla..dobbiamo trasferirci..a San Francisco..

Vidi i suoi occhi azzurri sbarrarsi..diventare lucidi..

T: dimmi che è uno scherzo..

G: lo speravo anche io che lo fosse..

Un piccolo singhiozzo uscì imperterrito dalla mia bocca..seguito da un altro..e un altro ancora..
Mi strinse forte a sé..

T: non puo essere..ti aveva promesso che saresti rimasta almeno fino al diploma..

G: già..ma anche questa volta mi ha illusa..io..io non voglio andarmene..non voglio perderti..

T: hey hey! Tu non mi perderai!

G: saremo lontani..troppo lontani..e io senza di te non ce la farei..e non puoi aspettare che io ritorni..nel frattempo mi avrai scordata..

T: io ti amo..e non permetterò a niente e nessuno di allontanarmi da te..nemmeno alla distanza..Gab, tu sei tutto per me..Non posso lasciarti andare così..non me lo perdonerei mai..

G: ma come facciamo? Tra una settimana me ne vado..e dopo? Dovrò ricomninciare da zero..di nuovo..senza te..senza i ragazzi..senza nessuno..e tu dovrai farti una nuova vita..una vita nella quale io non ci sono..io farò parte del tuo passato..ma a quanto pare..sono destinata ad essere cancellata dal tuo futuro..

T: no..questo non accadrà mai..perchè tu sei il mio passato, il mio presente e il mio futuro..e te lo dimostrerò..

G: non rendere le cose più difficili Troy..me ne devo andare..dobbiamo farcene una ragione..Ora..è meglio che torno a casa..devo finire di preparare le mie cose..

T: ma..

G: Ti amo..addio Troy..

Uscì dalla sua stanza di corsa..salutai sua mamma senza fermarmi..
Arrivai a casa in lacrime..avevo il cuore in frantumi..Mi appoggiai alla porta a mi lasciai scivolare giù, fino ad abbracciare le ginocchia strette contro il petto..piansi ancora per un po..

..: tesoro..

Mamma mi vide a terra..si avvicinò a me e si chinò per poi accarezzarmi i capelli..

..: ti prego non piangere..

G: mi chiedi troppo..

Mi lasciai abbracciare da quella donna che aveva tradito la mia fiducia..quella donna che nonostante tutto il male che mi stava facendo..mi amava davvero e voleva il mio bene..
L’abbracciai anche io..dopo di che, mi alzai in piedi e salì in camera.


Distrutta. Quella settimana non andai a scuola.
Chiamai le mie amiche e spiegai loro quello che era successo..erano venute a casa mia..pregando a mia mamma di farmi restare..ma ovviamente la risposta fu sempre un “no”..
Mancava un giorno alla mia partenza..
Taylor, la mia migliore amica, era a casa mia, che mi aiutava a sistemare le ultime cose..

Ta: Come farò senza di te?

Alzai gli occhi e incontrai il suo sguardo triste e affogato di lacrime..

G: non chiederlo a me amore..

I miei occhi si riempirono di lacrime..mi avvicinai a lei e l’abbracciai forte..

..: permesso..

Mamma entrò in camera e ci vide abbracciate..

..: oh..scusatemi..Taylor, rimani a cena?

Ta: no Miss. Montez..tra poco vado a casa..

..: ok..

Chiuse la porta e se ne andò..
Io e la mia amica del cuore, rimassimo ancora per un po’ abbracciate..dopo di che se ne tornò a casa sua..
Mi mancava lui..lo volevo con me..volevo stringerlo e non staccarmi più dalle sue braccia..
Ormai erano 3 giorni che non lo vedevo..volevo evitarlo per soffrire di meno..ma non facevo che peggiorare la situazione..
Andai a dormire alle 2 di notte, dopo essermi riguardata gli album fotografici di quei due anni..i più belli della mia vita..


§§§§§


Mi affacciai alla grande vetrata dell’aeroporto per vedere la pista di atterraggio..un’improvviso mal di stomaco si fece sentire prepotente dentro di me..

..: tesoro..hanno riamato il nostro volo..

G: o-ok..

Mi avvicinai insieme a mia mamma per il controllo dei biglietti..
Mi guardai indietro, nella speranza di vedere Troy, correre verso di me per fermarmi..ma lui non arrivò..

..: biglietti prego..

Mamma mostrò i biglietti alla hostess, dopo di che iniziammo ad attraversare quel tunnel che mi avrebbe portato via per sempre da Albequerque..

..: GABRIELLA!!

Una voce famigliare urlò il mio nome..la sua voce calda e dolce che ora urlava il mio nome..mi girai di scatto e lo vidi..
Correva tra la gente, senza badare agli sguardi puntati su di lui..
Arrivò da me e mi guardò negli occhi..

G: Troy…che ci fai qui?

T: io ti voglio anche nel mio futuro Gab..

G: Troy..devo andare..

T: no! Aspetta..piccola non puoi andartene..

..: Gaby, dai dobbiamo salire..

G: Troy mi stanno aspettando..

T: ti prego..resta..fallo per me..fallo per noi..

..: e anche per noi Gaby..

Guardai dietro le spalle di Troy..vidi il mio gruppo di amici, che si avvicinava a me..le lacrime non accennavano a smettere di scendere dagli occhi..e anche le loro lacrime..
Mia mamma si avvicinò a me e posò una mano sulla mia spalla..

..: Gaby..andiamo..

Guardai ancora gli occhi dei miei amici..di quelle persone che mi erano state vicine in ogni momento senza mai lasciarmi..quelle persone che mi avevano accettata nelle loro vite e mi avevano voluto bene dal primo momento..

G: non posso..

..: tesoro..ti prego..stanno aspettando solo noi..

G: no..stanno aspettando te..io non vengo..

..: Gaby, non posso lasciarti qui da sola..

Ta: non sarà sola..Gabriella puo rimanere a casa mia..abbiamo una camera per gli ospiti e i miei genitori la amano come fosse anche loro figlia..la prego Sig. Montez..

..: ma..tesoro..Taylor, i tuoi sarebbero d’accordo?

..: certo che siamo d’accordo..

La mamma di Taylor ci raggiunse..si avvicinò a me e mi strinse le spalle..

..: puo stare da noi..e ogni volta che vorrà ti verrà a trovare a S. Francisco..ma lei ha la sua vita qui..e ormai è grande e responsabile..ha un ragazzo, che a quanto pare la ama follemente e non ha intenzione di lasciarla andare..e ha degli amici che, se non l’avessero mai incontrata, non sarebbero quello che sono ora..perciò..io credo sia meglio farla rimanere..

Mi girai verso mia mamma..le presi una mano e gliela strinsi forte..

G: mamma ti prego..non posso ricominciare da zero..

..: Non sai quanto mi sento in colpa per averti costretta a seguirmi in tutti questi anni..e solo ora mi rendo conto di quanto tu abbia sofferto..sono stata cieca..pensavo solo al mio lavoro e non volevo credere che tu stessi male ogni volta che cambiavamo città..e ieri sera quando hai fatto quel discorso sul amore, quello vero..mi è venuto il dubbio che fossi tu quella matura e non io..

Mi accarezzò la guancia asciugandomi le lacrime che continuavano a scendere..che pian piano iniziavano a brillare di felicità..

..: Mi mancherai tesoro..mi mancherai davvero tanto. Scusami se non ho mantenuto la mia promessa..

G: tranquilla mamma..

..: comportati bene..e vienimi a trovare ogni tanto..ti voglio bene..

G: te ne voglio anche io..grazie mamma..grazie davvero..

..: scusatemi..signora..deve imbarcarsi..l’aereo parte tra 5 minuti..

..: si..arrivo subito..

G: ciao mamma..

..: ciao piccola mia..

Mi abbracciò forte..dopo di che, la vidi scomparire dietro il cancello..
Mi girai e incontrai gli sguardi dei miei amici..Corsi da loro e ci unimmo in un grande abbraccio..


§§§§§


Felice. Innamorata. Voluta bene. Amata.


Alla lista si aggiungeva un’altra parola..


“realizzata”..


Mia mamma era partita da un mese e mezzo ormai..e io e i miei amici avevamo preso il diploma da appena una settimana..ovviamente mamma era tornata..non poteva di certo mancare..ma era ripartita dopo due giorni, per tornare a S. Fancisco..
Finalmente era arrivata la sera del ballo..il mio primo ballo..doveva essere indimenticabile..
Mi trovavo in camera mia insieme alle mie amiche, Taylor, Sharpay, Kelsi e Martha..
Giravo avanti e indietro, sbattendo i tacchi a terra, facendo lunghi passi..ero notevolmente nervosa e agitata..

S: tesoro, calmati! Mi fai venire il mal di testa..

G: scusate ragazze..è che sono agitatissima..è il mio primo ballo..

Ta: stai tranquilla..farai un figurone..sei davvero bellissima Gaby..

Indossavo un vestito rosso, lungo fino ai piedi, con scollatura a V e bretelline molto fini..sulla schiena aveva una scavatura abbastanza profonda che lasciava scoperte le spalle..
I capelli erano raccolti in una spilla argentata, e alcuni piccoli boccoli cadevano liberi ai fianchi del mio viso..

K: ragazze, è arrivata la limousine.andiamo!

Uscimmo dalla mia stanza e ci dirigemmo fuori di casa..salimmo in macchina e in 10 minuti arrivamo a scuola, dove si sarebbe tenuto il ballo di fine anno..
Entrammo dalla grande porta..
Le mie amiche vennero accolte dai loro cavaglieri..mentre il mio non si era fatto vedere..
Mi guardai intorno ma niente..
D’un tratto le luci si spensero..un solo riflettore rimase acceso..ed era puntato proprio su di me..illuminandomi completamente..
Improvvisamente una dolce melodia si espanse su tutta la sala..e una voce intornò le prime note..

..: questa canzone è dedicata a Gabriella..

La ragazza che era sul palco iniziò a cantare quella dolce ballata..

..: mi concede questo ballo?

Mi girai e incontrai il suo sguardo celeste e il suo sorriso perfetto..
Sorrisi..presi la sua mano e insieme ci dirigemmo al centro della pista da ballo..

T: che te ne pare?

G: di cosa?

T: del ballo..

G: è un sogno..il mio sogno..

T: ti amo..

G: ti amo..da morire..

Un sogno. Il mio sogno.
Finalmente dopo anni trascorsi a cambiare città, amici, scuola..ecco che il mio sogno diventava realtà..
E non potevo chiedere di meglio..
Ero circondata da persone stupende..i miei amici del cuore..e poi..avevo lui..
Il mio amore..Il mio passato, presente..e anche futuro..
La mia vita..lui..e i miei amici..
Non bisogna arrendersi di fronte ad una difficoltà..bisogna lottare fino alla fine..fino all’ultima goccia di sudore..e alla fine si è ripagati per tutto..forse anche con il doppio di quello che uno si aspetta..
Credevo che avrei dovuto ricominciare..rifarmi una nuova vita nella quale lui e loro non vi sarebbero stati..ma non era possibile..perchè loro sono la mia unica vita..loro mi riempiono l’anima..loro sono il mio presente..e il mio futuro.



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Nuova One shot! Spero vi piaccia!^^ Un bacione a tutte!^^