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Autore: ScintillaBianca    13/11/2013    1 recensioni
una battaglia nelle vicinanze di idris.
aku cinta kamu....magnus bane.
aku cinta kamu alexander lightwood
Genere: Drammatico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alec Lightwood, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Magnus Bane, Max Lightwood
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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La battaglia era in corso.
Il paesaggio di colline verdeggianti e gli alberi di mille sfumature di rosso e arancio così bello, ora era un lugo di morte, disperazione, rabbia e odio.
Si sentivano le urla di dolore e della battaglia, il fragore del metallo contro metallo, le spade angeliche risplendevano ogni volta che si incontravano; i denti dei lupi si potevano quasi sentire quando affondavano nella carne mordibida dei loro avversari.
C'era un piccolo gruppo che si differenziava dagli altri.
Una testa bionda, due more scure che combattevano ma si aiutavano.
Per la prima volte, forse, Alec lightowood era in testa al gruppo, a prendersi i tagli dei proprio compagni e a difenderli più della sua stessa vita.
Ma a poca distanza vi era anche una testa piena di brillantini che faceva parte del gruppo, anche se non lo sapevano.
Lui proteggava Alec e si prendeva i suoi tagli e i suoi colpi.
Anche se non stavano più insieme, Magnus non aveva esitato a partecipare alla battaglia quando aveva saputo che anche Alec, e i suoi amici, partecipavano.
Magnus si parò davanti ad Alec per un secondo, parando un Nascosto che lo stava per attaccare; lui si tirò indietro e lasciò perdere in un atimo. Meglio non mettersi contro al Sommo Strego di Brooklyn.
Alec rimase sorpreso per qualche secondo, giusto il tempo perchè Jace se ne accorgesse e anche Magnus, ora dalla sua postazione qualche metro più in là.
La lama argentea affondò nel suo cuore, a fondo, finchè la mano del suo assassino non raggiunse la tenuta.
Alec alzò lo sguardò sbarrato e incontrò quello di uno Shadowhunters corrotto. Non lo conosceva ma nel suo sguardo vi lesse la rabbia e la distruzione che aveva dentro.
Le labbra dell' altro di Shadowhunters si tesero in un ghigno e tirò fuori la lama che scintillava scarlatta.
Stranamente Alec non sentiva male e le gambe, contro la sua volontà si piegarono fino a chè il terreno non fu contro la sua schiena.
Aveva realizzato benissimo ciò che gli stava accadendo, ma gli sembrava di essere in un sogno. I colori sfocati, i suoni attutiti.
Però sentì bene il grido di Jace e quello di Isabelle.
Isabelle però continuò a combattere sapendo che non poteva anche lei inginocchiarsi accanto a suo fratello.
Ma Jace l'aveva fatto e oltre ad avere una mano sul cuore di Alec ne aveva una sulla runa parabatai, che brillava leggermente e sanguinava in un minuscolo rivolo di sangue.
Alec vide le labbra di Jace muoversi anche se non capiva molto le parole. Una sensazione dentro di sè però si fece largo e tolse la mano del suo parabatai, di suo fratello, dal cuore e la strinse, sussurrando poche parole.
-Sapevi che ti amavo?-
Jace annuì. -Si, Alec.-
-Non...non me lo hai mai detto che lo sapevi..-
-Ti volevo troppo bene.- Alec sorrise leggermente e allungò la mano asciugandogli le lacrime.
-E il bambino non pianse mai più...- sussurrò.
Vide poi il viso di Magnus sopra il suo e Jace gli disse qualcosa. Si sentì sollevare e trascinare via dalle urla e dai colori accecanti, ora i colori erano più spenti le urle attutie sparite. Magnus l'aveva portato lontano, all'ombra di un albero.
Il sangue che colava dalla ferita si mescolava alle foglie rosse e arancioni cadute accanto  a lui.
Magnus sussurrava degli incantesimi incessantemente, ma non avrebbe potuto fare niente e lo sapeva, ma ci provava.
Alec gli mise la punta delle dita sulle labbra, sporcandole leggermente di sangue.
-Magnus....aku cinta kamu Magnus Bane- sussurrò e ad ogni parola che diceva gli baciava un dito della mano sinitra.
Magnus emise un suono strozzato e si chinò sulle sue labbra e lo baciò.
-Aku cinta kamu Alexander Lightwood.- e vide le palpebre tremolare abbassarsi e le labbra socchiudersi. Delle ultime parole uscirono dalla sua bocca prima di chiudersi per sempre.
-Ti amo Magnus, ti avrei amato per sempre.-

Dei giorni dopo, Magnus camminava vicino all' Istituto e dietro, nel giardino che per i mondani era abbandonato, Jace bruciava le cose di Alec e lui rimase a fissare il fuoco, sentendo quasi il sapore del sangue sulle proprie labbra.
Una folata di vento si sollevò e una cosa azzurrò scappò a Jace e la sciarpa azzurra corse verso di lui.
 
   
 
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