Non mi stavo pentendo di niente, assolutamente.
Ero sicura della mia decisione, di quello che stavo facendo e sicuramente non mi tiravo indietro proprio ora.
 

"Sapete cosa vuol dire sentirsi l'errore fatto a persona? Sapete cosa vuol dire fingere sorrisi su sorrisi mentre dentro stai per morire? Beh, questo è come mi sentivo e come mi sento proprio ora.
Sapete cosa vuol dire saper di poter contare solo su un basso numero di persone perché la maggior parte ti hanno voltato le spalle? Io si ed è per questo che ho deciso di abbandonare tutto e tutti. Ho bisogno di nuove persone affianco a me, di persone vere che possano far uscire la parte migliore di me, perché so che in fondo c'è, solo che nessuno l'ha mai sollecitata ad uscire.
Sono su quest' aereo che mi sta portando dall'altra parte del mondo e non sto pensando proprio a niente. La mia mente è vuota, ho così tante cose a cui pensare che al momento non riesco a metterne una al primo posto.
Ho tante domande per la testa, ma le voglio accantonare, altrimenti rischio di complicare ancora di più la situazione.
Allora osservo, osservo le persone che mi stanno vicino e vedo tanti bambini, con accanto i loro genitori, che ridono e non pensano proprio a niente; io invece, accanto a me, ho solo il mio borsone e il mio diario."
 

Stavo pensando troppo e avevo bisogno di scrivere. Aprii il mio diario e cominciai a scrivere.

'Caro diario,
   sono le 12:51 e sono ancora in aereo, non ce la faccio più, sembra un volo infinito, voglio arrivare là, voglio arrivare dove la mia vita sarà migliore.
Non mi pento di nulla sai? Tutti avevano detto che ero troppo attaccata alla famiglia per andarmene, ma come ben sai non è così, o per lo più pur di stare bene ho deciso ad andarmene.

Per te riuscirò a cavarmela?
Riuscirò ad avere degli amici?
Riuscirò a far diventare mia la nuova città?
Queste sono le prime delle tante domande che mi sto ponendo. Comunque ho paura. Tanta paura.
Sono anche tanto emozionata, sì insomma, non so neanche io cosa provo esattamente. Ora scusami caro diario, il pilota ha detto che stiamo per iniziare l'atterraggio, devo lasciarti, ci sentiamo appena posso.
Un bacio.'
 

Chiusi il diario e allacciai le cinture. Cominciammo a scendere. Dopo la bellezza di quaranta minuti eravamo a terra, stabili come non mai. Tirai un sospiro di sollievo e cominciai a scendere con il resto dei passeggeri.
Entrai all'interno dell'enorme edificio accompagnata dalla ragazza a cui mi avevano affidata per il viaggio e andai vero il ritiro bagagli, arrivarono subito e appena uscii sentii una fitta allo stomaco.

Davanti a me si trovavano adulti di ogni età pronti a ricevere a braccia aperte i loro nipoti e figli di ritorno dalle vacanze estive in Italia, io invece ero sola e non sapevo dove andare.
 

-seguimi Nives- mi sentii nominare e seguii la ragazza.
Mi aspettava la mia nuova vita. 

Angolo autrice: Ciao ragazzi/e. Questa è l'introduzione di una storia che spero vada avanti nel tempo, spero vi piaccia e se vi fa piacere, lasciatemi una recensione, sono curiosa di sapere cosa ne pensate.
un bacio <3